La tempesta

di
genere
etero

Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente.
(William Shakespeare.)

L'immensamente grande e l'infinitesimale.

Lontano sentiamo il rumore del tuono.
Affrettati.
No.
Fermati.

Voglio aspettare il temporale.
Voglio vedere le gocce della pioggia scorrere sul tuo viso.
Voglio suggere quelle gocce e insieme baciarti la bocca.
Voglio vedere i tuoi capelli bagnati.
Voglio vedere il tuo seno attraverso il tessuto sottile della camicetta reso trasparente dalla pioggia.
Voglio accarezzarli i capezzoli inturgiditi.
Voglio stringerli fra le dita.

Voglio baciarti all'infinito.

Il finito.
L'infinito.
Il sempre e il mai.
Il tutto e il niente.

Aspettiamo.
Voglio vedere l'arcobaleno.

Dimmi un colore.

Oggi ho ucciso.
La mia anima piange.

Abbracciami.
Forte, mordimi, mordimi il labbro.
Marchiami.

Rosso per te.
Non per me. Giallo. Ocra.
Latte e sangue.
Sono il guerriero Masai.
L'iniziazione.
No, sono il leone, la vittima sacrificale.

Perdersi.
Ritrovarsi.

Adoro la vela.
Il fischiare del vento.
Lo schianto dell'onda contro la prua.
Lo spruzzo d'acqua contro il viso.
Volare verso le nubi.

Abbracciami.
Più forte! Forte, non lasciarmi fuggire.
Tienimi.
Legami.

Voglio restare.
di
scritto il
2018-11-12
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