Non un "Bacio" qualsiasi
di
scopertaeros69
genere
poesie
Chiudo le palpebre, faccio notte sui miei pensieri,
li riapro per guardarti, inchiodato dai tuoi occhi,
apparentemente noncuranti, attenti, pigramente indagatori.
Rabbrividisco al contatto del tuo fiato caldo,
tremo alla carezza della tua bocca,
all'abbraccio delle tue labbra,
la ruvidità bagnata della tua lingua.
Sobbalzo fremo, inerme non mi abbandono,
semplicemente mi porti ad arrendermi,
non ho scampo, neppure quando ti fermo,
quando tento di controllarti,
di fermarti il respiro, neppure allora.
Sospeso in questa piccola morte,
appeso per le tue labbra a questa realtà fuggevole.
Ed ancora mi perdo nei tuoi occhi,
in uno spasmodico tendersi di muscoli,
tirare di tendini sul collo.
Rendi dolce l'Inferno, dannazione il Paradiso,
angelo tentatore, mi uccidi, per poi ridestarmi,
ed uccidermi ancora...ed ancora.
Mi privi della mia forza, appropriandotene,
spingendomi a supplicarti di continuare il supplizio,
giochi con la mia volontà,
ti balocchi della mia resistenza, irridi il mio controllo.
Potrei stringerti il capo, bloccarti, inchiavardarti,
eppure non riuscirei comunque a controllarti.
Sono tuo, padrone eppure schiavo,
della tua arte, del tuo desiderio, del mio desiderio.
Non smetterai assalto, so che non ho possibilità,
avrai quel che vuoi, ed io, sarò ancora parte dentro te.
Carne e sapore del tuo pretendermi.
li riapro per guardarti, inchiodato dai tuoi occhi,
apparentemente noncuranti, attenti, pigramente indagatori.
Rabbrividisco al contatto del tuo fiato caldo,
tremo alla carezza della tua bocca,
all'abbraccio delle tue labbra,
la ruvidità bagnata della tua lingua.
Sobbalzo fremo, inerme non mi abbandono,
semplicemente mi porti ad arrendermi,
non ho scampo, neppure quando ti fermo,
quando tento di controllarti,
di fermarti il respiro, neppure allora.
Sospeso in questa piccola morte,
appeso per le tue labbra a questa realtà fuggevole.
Ed ancora mi perdo nei tuoi occhi,
in uno spasmodico tendersi di muscoli,
tirare di tendini sul collo.
Rendi dolce l'Inferno, dannazione il Paradiso,
angelo tentatore, mi uccidi, per poi ridestarmi,
ed uccidermi ancora...ed ancora.
Mi privi della mia forza, appropriandotene,
spingendomi a supplicarti di continuare il supplizio,
giochi con la mia volontà,
ti balocchi della mia resistenza, irridi il mio controllo.
Potrei stringerti il capo, bloccarti, inchiavardarti,
eppure non riuscirei comunque a controllarti.
Sono tuo, padrone eppure schiavo,
della tua arte, del tuo desiderio, del mio desiderio.
Non smetterai assalto, so che non ho possibilità,
avrai quel che vuoi, ed io, sarò ancora parte dentro te.
Carne e sapore del tuo pretendermi.
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