Non era previsto Cap. 5 Il dubbio e il secondo video - Le spiegazioni
di
Vicx
genere
bisex
Ci siamo lasciati in silenzio questa mattina, pieni di sensi di colpa, incapaci di trovare le parole giuste, ora sono in strada… e mi sento deluso, tradito, sbollita quella eccitazione pazzesca che mi aveva stordito ripenso a te… a lui….. e a me fuori dal vostro mondo. Sei tu che mi riporti alla realtà. Mi chiami: “Ciao amore come va?” come vuoi che vada
“Sai devo dirti una cosa, tu per me sei la cosa più importante della mia vita, non voglio perderti, ma dovevi sapere, devi sapere…. E poi decidere. Quell’uomo per me è dominante, non ho potuto farne a meno, non posso farne a meno e non potrò più farne a meno.
Ma io amo solo te!!!
Vieni a casa amore, ti aspetto, se verrai capirò, altrettanto se non verrai. Ho molte cose ancora da farti vedere…
Continuo a vagare per la città, pensando a te, alle tue parole, misto di amore per me e passione per un altro.
Mi ritrovo davanti la porta di casa, apro, ti cerco, e ti trovo in camera da letto, il telefonino pericolosamente vicino.
Sei estremamente sexy, con un nuovo body, mai visto nero e fucsia, ti avvicini, “grazie, di essere venuto” Non sai che nemmeno io so come sono arrivato qui, o forse si.
Mi ritrovo stretto a te, ti stringo tra le mie braccia, come fosse l’ultimo abbraccio, ti sento piccola, indifesa e un senso di protezione nasce prepotente dentro di me. “Mi ha scritto questa mattina mentre tu non c’eri, mi ha chiesto se era andato tutto bene al rientro, non ho avuto il coraggio di dirgli nulla, non potevo dopo ieri sera, ma di questo ne parleremo dopo, adesso vorrei che tu vedessi perché non posso fare più a meno di lui. Sei pronto?”
Non so se sono pronto, ma faccio un cenno di assenso, “Voglio sentirti parte di me ora, ne ho bisogno, tu risiedi nella mia vita”, mi dici mentre ti appoggi sensualmente sulla mia spalla. Riesco a percepire il tuo tremore, e sento nelle narici il naturale profumo della pelle eccitata. “Guardami” E fai partire il video…..
La prima immagine è già sconvolgente, è il primo piano del tuo sedere, devi essere sdraiata sulla sua scrivania, e le mutandine sono leggermente calate, ma quello che mi stupisce ancora di più son le tue mani dietro la schiena, bloccate da un paio di manette…. Sento parlare sottovoce, frasi indistinte, la tua e la sua voce…. Poi l’immagine si oscura, per un attimo sento solo la tua voce…. “Oddio Stefano!!” Ti guardo stupita “Si non te l’ho detto…. Si chiama come te”
Quando l’immagine ritorna sul tuo culo è zuppo della sua saliva, che continua a scendere dall’alto. “Voglio il tuo culo” “Ho paura mi farai male” “Farò piano”. Giuro che una immagine più bella non l’avevo mai vista, ansimavi, mentre lui con una mano ti allargava e con l’altra infilava un dito dentro… poi due.
Ma, balbetto…. È stato più bravo di me? “Non chiedermelo amore…. Non chiedermelo”
Non lo chiederò più perché da quel momento, tra noi cala il silenzio…. Solo le immagini scorrono sul video, sento la tua mano stringere la mia, le tue unghie infilarsi nella pelle… non ho il coraggio di guardarti, mentre quel cazzo…. Mio Dio…. Ma sarà veramente così grande, quel grosso cazzo, si avvicina, si strofina…. In modo che Anna lo percepisca, che venga avvisata…. Che da li a qualche istante se lo sarebbe ritrovato dentro. Mugolii…. Nel video, ma anche qui vicino a me…. Fatichi a farlo entrare, si muove con lentezza per consentire di adattarti a quella presenza, ho l’impressione… non capisco se provi dolore o piacere, poi però quando inizia a spingere più forte, quando sento il tuo primo siiiiiii capisco il piacere che stai provando, lo inciti ora, mentre lui fa un primo piano del suo cazzo dentro al tuo culo. Perdo ogni speranza di riaverti tutta per me, quando lo estrae, lasciandoti orfana di quel palo, oscenamente aperta e preda a spasmi di orgasmo, Lo supplichi di riprendere, con parole che non starò qui a ripetere. Ottieni quello che chiedi, presa con forza ora, quasi con brutalità. Non guardo più fino a quando l’immagine scompare per un attimo, ricompare dopo il vostro prorompente orgasmo.. le tue grida…. “Riempimi il culo!!” con una voce strozzata, poi il silenzio, lui che ti toglie le manette…. Lo sperma che scivola sulle cosce, tu esausta che non accenni a rialzarti, le tue dita che spasmodicamente si introducono nel tuo culo, due tre quattro dita raccolgono il suo sperma, forse lo stai portando alla bocca perché ne sento gli inequivocabili rumori.Frammenti di follia, che terminano con un bacio sulle labbra, il mio, per una donna per la quale sento ancora un amore incredibile e per la quale sarò pronto a lottare, con ogni mezzo, qualsiasi possibile…
La cosa che più mi faceva star male, che più mi faceva incazzare era la mia totale mancanza di reazione, la completa accettazione di tutto ciò che era accaduto, la cosa che più mi faceva penare era la consapevolezza che tutto ciò che avevo visto lo avevo in fondo alla mia anima desiderato, e la cosa che più mi faceva sentire a disagio era che forse Anna lo aveva capito prima di me. Credo che in fondo per lei fosse stata una liberazione che io scoprissi tutto, per tacitare i suoi sensi di colpa forse, ma soprattutto perché aveva voglia che io vedessi. Per il suo piacere e per il mio.
Quel guardami…. Sussurrato rivolto alla telecamera dava la misura di quanto anche lei lo avesse desiderato.
Ma alcune cose non mi erano chiare. Perché…. Perché umiliarmi, non rispondendo a domande, mostrandosi insieme ad uomo che…. la apriva come io non avrei mai potuto fare. Avevo bisogno di un chiarimento, capire come lei fosse così sicura di non perdermi mettendomi davanti ad una situazione simile. La scelta di quell’uomo era casuale? Era solo un oggetto per coinvolgere me o qualcosa di più. Non riuscivo a pensare ad altro. Non riuscivo a togliermi dalla vista l’immagine sconvolgente, fantastica della mia donna… che si faceva…. Dio che bella così aperta… con lo sperma che colava… le gambe che tremavano… credo sarei stato capace di raccogliere dalle sue gambe tutto quel liquido, risalire fino al culo… lavarla con la mia saliva, per poi congiungermi con lei in un bacio appassionato.
Ora avevo bisogno della conferma che lei fosse sempre stata al corrente di questo, e anche per questo avesse accettato di tradirmi.
“Stefano…. Davvero vuoi sapere queste cose?, potrebbero ferirti o forse sbaglio….. vuoi proprio questo…. Siediti ti spiego”
“Ti ho già detto come è cominciata la nostra storia, sono coinvolta Stefano, non nego che tra le cose che mi hanno spinta tra le sue braccia possa esserci stato questa convinzione che tu avessi accettato, anzi che in fondo era un desiderio nascosto, ma….. con lui ho trovato un’intesa su tanti fronti, abbiamo sempre parlato di tutto, ci siamo confidati i nostri sogni, le nostre paure, le debolezze… poi a poco a poco le nostre fantasie. Ti ho sempre tenuto fuori da queste, poi a poco a poco ho preso in considerazione l’idea di qualcosa di più concreto… una scappatella insomma, qualcosa che avrebbe ravvivato ancora di più il nostro rapporto. Non pensavo potesse coinvolgermi tanto. Lo hai visto, fa l’amore da Dio…. Con sicurezza, arroganza, forza, tenerezza, è autoritario… una volta a casa sua mi ha tenuta per ore davanti alla finestra. Nuda con solamente le mutandine reggicalze e scarpe. Ha voluto che continuassi a scendere le mutandine fino alle cosce per poi riportarle su, lentamente molto lentamente…. Dovevo dondolarmi, ma mai toccarmi, ne lo faceva lui. Ero spossata, sudata… colavo piacere dalla fica. la faccia attaccata al vetro, il culo rivolto verso di lui, seduto su una sedia, pregavo che mi toccasse, o che potessi farlo da sola. Ma inflessibile mi negava questo piacere. Credo di essere venuta non so quante volte…. E poi credo di aver perduto i sensi. Comprendi come sono irrimediabilmente legata a lui? Non ho bisogno di ripeterlo, io amo te, ma se adesso arrivasse un messaggio, un suo messaggio che mi chiedesse di raggiungerlo…. Io non potrei non andare. Sono nelle sue mani Stefano…. Mi ha fatto di tutto….. gli ho permesso di tutto…. Godendo di questo, e voglio che tu lo capisca, perchè voglio che tu condivida questo con me. Ti chiedo troppo? Ti piacerebbe essere presente…. Osservarci….. magari baciarmi…. Toccarmi….. io l’ho sognato dal primo momento…. Quando ho detto guardami… a te pensavo, perché era l’unica cosa che mi mancava in quel momento per raggiungere la perfezione assoluta, la tua presenza, il tuo amore, i tuoi occhi… e vederti eccitato del mio piacere…”
Bè me l’ero cercata in fondo, in fondo era quello che volevo sentire. Ora Anna (ho detto il suo nome senza rendermene conto precedentemente, non era mia intenzione, ma ormai..) mi aveva messo davanti la sua verità. Tutto il dolore che provavo, faceva nascere in me parallelamente, un senso di beatitudine, di piacere inusitato. L’impressione era quella di essere arrivato alla morte attraverso di lei, giunto alla liberazione definitiva per poi rinascere di nuovo e immergermi nella perfetta unione con lei. Svincolato da pretese di possesso, ma colmo di un amore incondizionato.
“Sai devo dirti una cosa, tu per me sei la cosa più importante della mia vita, non voglio perderti, ma dovevi sapere, devi sapere…. E poi decidere. Quell’uomo per me è dominante, non ho potuto farne a meno, non posso farne a meno e non potrò più farne a meno.
Ma io amo solo te!!!
Vieni a casa amore, ti aspetto, se verrai capirò, altrettanto se non verrai. Ho molte cose ancora da farti vedere…
Continuo a vagare per la città, pensando a te, alle tue parole, misto di amore per me e passione per un altro.
Mi ritrovo davanti la porta di casa, apro, ti cerco, e ti trovo in camera da letto, il telefonino pericolosamente vicino.
Sei estremamente sexy, con un nuovo body, mai visto nero e fucsia, ti avvicini, “grazie, di essere venuto” Non sai che nemmeno io so come sono arrivato qui, o forse si.
Mi ritrovo stretto a te, ti stringo tra le mie braccia, come fosse l’ultimo abbraccio, ti sento piccola, indifesa e un senso di protezione nasce prepotente dentro di me. “Mi ha scritto questa mattina mentre tu non c’eri, mi ha chiesto se era andato tutto bene al rientro, non ho avuto il coraggio di dirgli nulla, non potevo dopo ieri sera, ma di questo ne parleremo dopo, adesso vorrei che tu vedessi perché non posso fare più a meno di lui. Sei pronto?”
Non so se sono pronto, ma faccio un cenno di assenso, “Voglio sentirti parte di me ora, ne ho bisogno, tu risiedi nella mia vita”, mi dici mentre ti appoggi sensualmente sulla mia spalla. Riesco a percepire il tuo tremore, e sento nelle narici il naturale profumo della pelle eccitata. “Guardami” E fai partire il video…..
La prima immagine è già sconvolgente, è il primo piano del tuo sedere, devi essere sdraiata sulla sua scrivania, e le mutandine sono leggermente calate, ma quello che mi stupisce ancora di più son le tue mani dietro la schiena, bloccate da un paio di manette…. Sento parlare sottovoce, frasi indistinte, la tua e la sua voce…. Poi l’immagine si oscura, per un attimo sento solo la tua voce…. “Oddio Stefano!!” Ti guardo stupita “Si non te l’ho detto…. Si chiama come te”
Quando l’immagine ritorna sul tuo culo è zuppo della sua saliva, che continua a scendere dall’alto. “Voglio il tuo culo” “Ho paura mi farai male” “Farò piano”. Giuro che una immagine più bella non l’avevo mai vista, ansimavi, mentre lui con una mano ti allargava e con l’altra infilava un dito dentro… poi due.
Ma, balbetto…. È stato più bravo di me? “Non chiedermelo amore…. Non chiedermelo”
Non lo chiederò più perché da quel momento, tra noi cala il silenzio…. Solo le immagini scorrono sul video, sento la tua mano stringere la mia, le tue unghie infilarsi nella pelle… non ho il coraggio di guardarti, mentre quel cazzo…. Mio Dio…. Ma sarà veramente così grande, quel grosso cazzo, si avvicina, si strofina…. In modo che Anna lo percepisca, che venga avvisata…. Che da li a qualche istante se lo sarebbe ritrovato dentro. Mugolii…. Nel video, ma anche qui vicino a me…. Fatichi a farlo entrare, si muove con lentezza per consentire di adattarti a quella presenza, ho l’impressione… non capisco se provi dolore o piacere, poi però quando inizia a spingere più forte, quando sento il tuo primo siiiiiii capisco il piacere che stai provando, lo inciti ora, mentre lui fa un primo piano del suo cazzo dentro al tuo culo. Perdo ogni speranza di riaverti tutta per me, quando lo estrae, lasciandoti orfana di quel palo, oscenamente aperta e preda a spasmi di orgasmo, Lo supplichi di riprendere, con parole che non starò qui a ripetere. Ottieni quello che chiedi, presa con forza ora, quasi con brutalità. Non guardo più fino a quando l’immagine scompare per un attimo, ricompare dopo il vostro prorompente orgasmo.. le tue grida…. “Riempimi il culo!!” con una voce strozzata, poi il silenzio, lui che ti toglie le manette…. Lo sperma che scivola sulle cosce, tu esausta che non accenni a rialzarti, le tue dita che spasmodicamente si introducono nel tuo culo, due tre quattro dita raccolgono il suo sperma, forse lo stai portando alla bocca perché ne sento gli inequivocabili rumori.Frammenti di follia, che terminano con un bacio sulle labbra, il mio, per una donna per la quale sento ancora un amore incredibile e per la quale sarò pronto a lottare, con ogni mezzo, qualsiasi possibile…
La cosa che più mi faceva star male, che più mi faceva incazzare era la mia totale mancanza di reazione, la completa accettazione di tutto ciò che era accaduto, la cosa che più mi faceva penare era la consapevolezza che tutto ciò che avevo visto lo avevo in fondo alla mia anima desiderato, e la cosa che più mi faceva sentire a disagio era che forse Anna lo aveva capito prima di me. Credo che in fondo per lei fosse stata una liberazione che io scoprissi tutto, per tacitare i suoi sensi di colpa forse, ma soprattutto perché aveva voglia che io vedessi. Per il suo piacere e per il mio.
Quel guardami…. Sussurrato rivolto alla telecamera dava la misura di quanto anche lei lo avesse desiderato.
Ma alcune cose non mi erano chiare. Perché…. Perché umiliarmi, non rispondendo a domande, mostrandosi insieme ad uomo che…. la apriva come io non avrei mai potuto fare. Avevo bisogno di un chiarimento, capire come lei fosse così sicura di non perdermi mettendomi davanti ad una situazione simile. La scelta di quell’uomo era casuale? Era solo un oggetto per coinvolgere me o qualcosa di più. Non riuscivo a pensare ad altro. Non riuscivo a togliermi dalla vista l’immagine sconvolgente, fantastica della mia donna… che si faceva…. Dio che bella così aperta… con lo sperma che colava… le gambe che tremavano… credo sarei stato capace di raccogliere dalle sue gambe tutto quel liquido, risalire fino al culo… lavarla con la mia saliva, per poi congiungermi con lei in un bacio appassionato.
Ora avevo bisogno della conferma che lei fosse sempre stata al corrente di questo, e anche per questo avesse accettato di tradirmi.
“Stefano…. Davvero vuoi sapere queste cose?, potrebbero ferirti o forse sbaglio….. vuoi proprio questo…. Siediti ti spiego”
“Ti ho già detto come è cominciata la nostra storia, sono coinvolta Stefano, non nego che tra le cose che mi hanno spinta tra le sue braccia possa esserci stato questa convinzione che tu avessi accettato, anzi che in fondo era un desiderio nascosto, ma….. con lui ho trovato un’intesa su tanti fronti, abbiamo sempre parlato di tutto, ci siamo confidati i nostri sogni, le nostre paure, le debolezze… poi a poco a poco le nostre fantasie. Ti ho sempre tenuto fuori da queste, poi a poco a poco ho preso in considerazione l’idea di qualcosa di più concreto… una scappatella insomma, qualcosa che avrebbe ravvivato ancora di più il nostro rapporto. Non pensavo potesse coinvolgermi tanto. Lo hai visto, fa l’amore da Dio…. Con sicurezza, arroganza, forza, tenerezza, è autoritario… una volta a casa sua mi ha tenuta per ore davanti alla finestra. Nuda con solamente le mutandine reggicalze e scarpe. Ha voluto che continuassi a scendere le mutandine fino alle cosce per poi riportarle su, lentamente molto lentamente…. Dovevo dondolarmi, ma mai toccarmi, ne lo faceva lui. Ero spossata, sudata… colavo piacere dalla fica. la faccia attaccata al vetro, il culo rivolto verso di lui, seduto su una sedia, pregavo che mi toccasse, o che potessi farlo da sola. Ma inflessibile mi negava questo piacere. Credo di essere venuta non so quante volte…. E poi credo di aver perduto i sensi. Comprendi come sono irrimediabilmente legata a lui? Non ho bisogno di ripeterlo, io amo te, ma se adesso arrivasse un messaggio, un suo messaggio che mi chiedesse di raggiungerlo…. Io non potrei non andare. Sono nelle sue mani Stefano…. Mi ha fatto di tutto….. gli ho permesso di tutto…. Godendo di questo, e voglio che tu lo capisca, perchè voglio che tu condivida questo con me. Ti chiedo troppo? Ti piacerebbe essere presente…. Osservarci….. magari baciarmi…. Toccarmi….. io l’ho sognato dal primo momento…. Quando ho detto guardami… a te pensavo, perché era l’unica cosa che mi mancava in quel momento per raggiungere la perfezione assoluta, la tua presenza, il tuo amore, i tuoi occhi… e vederti eccitato del mio piacere…”
Bè me l’ero cercata in fondo, in fondo era quello che volevo sentire. Ora Anna (ho detto il suo nome senza rendermene conto precedentemente, non era mia intenzione, ma ormai..) mi aveva messo davanti la sua verità. Tutto il dolore che provavo, faceva nascere in me parallelamente, un senso di beatitudine, di piacere inusitato. L’impressione era quella di essere arrivato alla morte attraverso di lei, giunto alla liberazione definitiva per poi rinascere di nuovo e immergermi nella perfetta unione con lei. Svincolato da pretese di possesso, ma colmo di un amore incondizionato.
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