Cap: Nuove Avventure di una Coppia Cuckold
di
Patrizia V.
genere
scambio di coppia
Passiamo la giornata a prendere il sole sul ponte e a mangiare pesce.
Claire si rilassa, e io ne approfitto per aiutare Jas con la manutenzione della barca.
Poi, in serata, invito Jasmine fuori a cena.
La giovane berbera mi guarda sorpresa, e forse anche un po’ sospettosa: si aspetta che io voglia sedurla e indurla a tradire il suo bel capitano che la aspetta a Roma?
Poi però s’illumina e sorride annuendo, contenta.
Prepariamo insieme la cena per Eva e Claire che restano a bordo, poi ci facciamo belle e usciamo insieme: tutte e due in nero, solo che io porto gli stivali bassi e lei sfoggia i sandali a tacco alto che ha finalmente imparato a portare e che la slanciano tantissimo.
Jas è uno schianto. E’ un tipo completamente diverso da Eva, ma non attira lo sguardo meno di lei: è un’acciuga, lunga e sottile, con la pelle olivastra e i capelli corvini, due gambe lunghe quanto le mie, però ha sviluppato due tette stupende che quando mette il reggi richiedono ormai una quarta piena.
Il suo vestitino nero è quasi identico al mio: le scopre gambe, braccia, schiena e spalle, però a differenza del mio ha un bel decolleté che esalta le sue curve anteriori.
La porto a mangiare al ristorante sulla spiaggia, in modo da goderci la luna che si specchia sul mare e da gustare meglio il Gueweztraminer che ho ordinato assieme alle orate alla griglia.
Ne approfittiamo per chiacchierare un po’. O meglio, trattandosi di Jas, sono io a chiacchierare, e lei risponde a monosillabi o con smorfie e sorrisi ampiamente significativi…
Prima di conoscere Marco Castaldi e di mettersi con lui, Jas era piuttosto promiscua, quasi come noi: era stata la Giulia a niziarla ai piaceri saffici, e per un po’ le due avevano quasi fatto coppia. Quando la Giulia era via, Jas non si negava neppure a noi, e non disdegnava affatto i maschi che le capitavano a tiro.
Poi però da quando è scoccata la scintilla con il suo capitano, Jas è praticamente diventata del tutto monogama.
Io non concepisco la monogamia: amo Eva con tutta me stessa, ma non riesco nepure a immaginare di fare sesso solamente con lei.
La mia ragazza poi è peggio di me: lei è essenzialmente etero, e non posso certo chiederle di fare a meno degli uomini. Questo naturalmente implica che anche io posso farmi tutti i maschi che voglio, senza che questo implichi alcun risentimento in nessuna di noi.
Quanto alle donne, Eva di solito è meno interessata: capita spesso di giocare senza troppi limiti quando siamo in gruppo, o comunque insieme; quando raramente ci capita di giocare in solitaria, Eva si concentra sui maschi; eccezionalmente sulle donne della mia età, che per me è un complimento perché significa che in realtà sta pensando a me. Per quel che mi riguarda, a me piacciono le ragazze giovani, e Eva lo sa benissimo; in genere per lei vale lo stesso, e sa che mentre mi faccio una sbarbina probabilmente sto pensando a lei.
Ci sono delle eccezioni: Tanya è la più notevole, in quanto siamo entrambe un po’ gelose di lei; la Giulia è l’altra, in quanto non posso evitare di avvertire un po’ di disagio quando so che mia figlia e la mia ragazza sono insieme senza di me…
Jasmine è un po’ la nostra figlioccia: siamo affezionate a lei, e ci piace giocare con il suo bel corpo quando lei è disponibile, senza nessuna gelosia. Se non è disponibile, beh, le vogliamo bene lo stesso.
Il fatto è che lei è permanentemente indisponibile da un bel po’. Noi non ce ne facciamo un problema, ma conoscendo il suo temperamento immagino che per lei sia difficile stare a stecchetto.
Lei fa una smorfia quando lo dico, poi scoppia a ridere.
- Non sai quanto – aggiunge poi con la sua voce sorprendentemente rauca, in quello che per lei è il discorso più prolisso e articolato negli ultimi mesi.
Capisco che, in qualche modo, ora che lei fa coppia fissa con un uomo Eva e io per lei siamo off-limits: lo rispettiamo. Lo stesso immagino che valga per gli uomini…
Jas annuisce, seria.
- E le altre ragazze? Per esempio Claire?
Lei mi guarda sorpresa.
Pare riflettere un momento, poi lentamente s’illumina.
Io le faccio l’occhiolino: - Non credo che a Marco possa dare fastidio…
No: non penso proprio.
Torniamo con calma verso la Serenissima verso mezzanotte: credo che sia la prima sera che torno a bordo così presto, e per di più senza aver fatto sesso con qualcuno. Ma siamo tutte e due curiose di vedere cos’è successo a bordo.
Saliamo in silenzio la battagliola, la ritiriamo e poi ci leviamo le calzature per non fare rumore prima di scendere a piedi nudi sotto coperta.
Scivoliamo in silenzio oltre il quadrato deserto, e ci fermiamo a sbirciare nella cabina padronale immersa nella penombra.
Eva e Claire sono nel lettone disfatto, nude e addormentate.
Come volevasi dimostrare…
Sono rassegnata a dormire da sola nella cabina di mia figlia, ma Jas mi abbraccia e mi stringe a sé davanti all’ingresso della sua. Non è un abbraccio passionale, ma affettuoso.
Finiamo a letto da lei: nude e abbracciate anche noi, ma… Mi merito un bacio a fil di labbra.
Poi Jas tocca il petto di entrambe e sussurra piano: - Famiglia…
Tenerissima. Okay, ho capito.
Jasmine non è diventata puritana: semplicemente secondo lei siamo una famiglia, ed è per quello che non vuole fare sesso con noi.
Hmmm… Io ho una certa perversa attrazione per l’incesto.
Però capisco quando è il caso di non insistere. Bacio Jas sulla guancia, le sorrido, poi la faccio mettere sul fianco e la incucchiaio come mi piace fare con Eva, senza però afferrarla per le tette.
Peccato, perché ha delle tette fantastiche…
Il mattino dopo Jas e io ci svegliamo per prime.
Il fatto di non aver passato la maggior parte della notte a praticare sesso sfrenato come mia abitudine da quando siamo a Cap aiuta a farmi alzare ad un orario civilizzato ma non troppo decadente.
Aiuto Jas a preparare la colazione, e sono pronta quando Eva e Claire compaiono sul ponte attratte dal profumo del cappuccino.
La mia ragazza mi saluta con un bacio in bocca e un occhiolino da “te l’avevo detto che me la facevo”, al che io le mostro un pollice alzato per congratularmi.
Facciamo colazione nude sul ponte, godendoci il sole del tardo Agosto, e non mi sfuggono le occhiate profonde di Jasmine nei confronti di Claire.
Incrocio lo sguardo della mia nocchiera e riconosco un lampo di libidine. Ho ritrovato la nostra cara vecchia Jas!
- Pensavo di andare in spiaggia – faccio con noncuranza – Chi viene con me?
Eva si stiracchia: - Hmmm… Goed idee!
Naturalmente Jas non dice niente: si limita ad allungare le mani sulle spalle di Claire… E poi più in basso.
L’americanina sobbalza, sorpresa. Poi le lunghe dita della giovane berbera le sfiorano abilmente i seni nudi, e vedo i capezzoli che s’induriscono quasi di colpo.
La brunetta del Midwest ha appena subito un corso intensivo di amore lesbico, ed è ricettiva.
La vedo esitare, poi rilassarsi sotto la carezza intima della coetanea.
- Sono un po’ stanca – dice a bassa voce e con gli occhi socchiusi – Penso che rimarrò a bordo, se a voi non dispiace.
Eva si volta sorpresa e dopo un istante sorride, contenta anche lei di vedere Jas che ritrova la sua passione.
Ci avviamo allegramente verso la spiaggia a luci rosse, chiedendoci se ci troveremo qualche occasione che valga quella che fra poco si consumerà a bordo della nostra stessa barca.
(dal diario di Roby)
Nessuna notizia da Pat… Peccato.
Riguardo i miei appunti recenti, ma non trovo più quelli relativi all’avventura con i biondoni. Cazzo, che fine hanno fatto?
Questa notte ho sognato di essere di nuovo nel loro camper… Pat mi appendeva al soffitto mentre loro ridevano, e poi lei tagliava la testa a tutti.
Possibile che sia stato tutto un sogno?
Non ci capisco più niente.
Però Pat mi manca…
Franco esce dal bagno e viene a fare colazione. Discutiamo di cosa fare oggi.
Io voglio andare in spiaggia, e siccome Franco è rosa porcellino ci dobbiamo portare dietro l’ombrellone… Cioè lui deve portare l’ombrellone. D’altra parte, a che serve un marito cuckold se non a pagare il conto e a trasportare oggetti pesanti?
Una volta in spiaggia ci rilassiamo al sole io e all’ombra lui, e questo comprende anche un po’ di petting spinto, che degenera in una bella pippa in pubblico.
Adocchio anche un ammiratore che non mi dispiace e gli faccio cenno di avvicinarsi. Il suo cazzo non è affatto male, così gli pratico un bel pompino con ingoio e mi crogiolo nella sensazione voyeuristica del pubblico che ammira le mie capacità di bocchinara.
Dopo la spiaggia ci facciamo un pisolino in camera, poi due spaghetti e siamo pronti per la serata.
Siccome non abbiamo notizie di Pat, ce ne andiamo al Glamour, tutti agghindati a festa e fiduciosi di fare un po’ di sano scambismo con un’altra coppia.
Ci stiamo guardando intorno per vedere cosa offra la serata, quando improvvisamente ci troviamo davanti Eva e Pat, vestite come al solito rispettivamente di bianco e di nero e con le gambe abbronzate completamente scoperte.
Non sono sole: sono in compagnia di altre due ragazze brune, una delle quali è l’americana che abbiamo conosciuto alcune sere prima assieme al suo fidanzato: a quanto pare le lesbiche glie l’hanno portata via e adesso il cornuto è rimasto solo come un cane a ubriacarsi nel villino mentre lei si è messa insieme a quella morettona giovanissima.
Oltre alla nuova coppietta lesbo c’è un’altra coppia al loro tavolo: due tedeschi sulla cinquantina che abbiamo già notato in precedenza, molto eleganti e sofisticati. Pat ce li presenta come Gerd e Lise, e anche se non capiamo una parola di quello che dicono ci sembrano subito molto simpatici.
A quanto pare, Eva e Pat sono state con loro più di una volta, e ne hanno fatte di tutti i colori...
Una raccomandazione di Eva e Pat è una cosa da prendere sul serio: se loro dicono che i due crucchi stagionati sono degli ottimi amanti, sarà sicuramente così…
Mi lascio invitare a ballare da Gerd mentre Franco cerca goffamente di corteggiare Lise, e doppo un po’ sembra che abbiamo fatto amicizia: sono sicura di piacere a Gerd, e anche Franco sembra entrato nelle grazie della giunonica frau a dispetto della sua altezza vertiginosa.
E’ proprio la signora a indicare un bel privé appartato e a dare inizio ai giochi.
Gerd mi mette elegantemente una mano sul culo e mi guida verso il cubicolo, mentre Franco e Lise si sbaciucchiano dietro di noi.
Mi trovo avvinghiata sul letto assieme a Gerd, mentre Franco e Lise si rotolano accanto a noi.
Il mio amante probabilmente ha qualche anno più di mio padre, ma è decisamente più in forma e ha un buon profumo addosso: mi fa eccitare come una troia.
Non sono mai stata con un uomo tanto più vecchio di me, e l’idea mi fa sballare molto più di uno spinello.
Gerd mi spoglia con abilità, rendendo ogni singolo movimento eccitante; mi sento desiderata, anzi ambita. Le sue mani esperte, larghe e calde, frugano il mio corpo alla ricerca delle intimità più torride e le mettono a nudo una dopo l’altra.
Ora sono tremendamente curiosa di scoprire la sua virilità: allungo anch’io le mani, smaniosa di dimostrargli che so usarle anch’io anche se sono giovane, e mi impadronisco della zip dei suoi pantaloni di pelle…
Uau!
Gerd ha un gran bel cazzo: non particolarmente sovradimensionato, ma decisamente robusto. Appena leggermente ricurvo, perfettamente depilato e percorso da grosse vene che gli danno un aspetto nodoso e virile.
Lo accarezzo appena, poi me lo metto avidamente in bocca e comincio a succhiare.
Vicino a noi, Franco e Lise sono anche loro arrivati al dunque. Alla tedesca piacciono le posizioni complesse, e i due sono già a sessantanove con lei sopra e intenta a spompinare energicamente mio marito: le auguro lo stesso successo di Eva, e se sarà capace di eguagliare la biondina olandese si potrà gustare un uccello decente.
Diavolo, spero proprio di non dovermi vergognare un’altra volta della performance di mio marito…
Il cazzo di Gerd è duro come un ramo di quercia. Lo guardo con aria sognante, e lui intuisce il mio desiderio di essere montata.
Mi fa stendere sulla schiena e mi penetra alla missionaria, guardandomi fisso negli occhi. Sento la verga calda e durissima che mi scivola agevolmente dentro la vagina e comincia a scorrere con forza nelle mie carni vogliose, e mi sento spremere dalla gola i primi gemiti di piacere.
L’uomo mi solleva le gambe nude con le braccia e mi stantuffa nel ventre con metodo ed energia: vedo le vene del suo collo arrossato dal sole gonfiarsi per lo sforzo, mettendo in evidenza i peli grigi della barba non rasata dal mattino.
Essere presa da un maschio anziano è eccitante da pazzi… Mi fa riandare con la memoria a quando ero perdutamente innamorata del mio prof di latino.
Ora però sono tutt’altro che vergine, e sono davvero sotto un uomo più vechi che mi monta da padrone facendomi sentire femmina e facendomi strillare di piacere.
- Aahhh… Aahhh…
Il cazzo stagionato scorre velocemente nella mia figa perfettamente lubrificata dalle mie voglie oscene e mi trascina nel piacere verso un traguardo ancora meravigliosamente lontano.
Accanto a noi, Lise ha tirato mio marito duro quanto basta e si sta impalando a smorzacandela sulla sua erezione, dimenando scompostamente i capelli biondi e le tette enormi che ondeggiano voluttuosamente sul suo petto sudato per lo sforzo.
L’aria nel privé è satura dell’odore dei nostri corpi accaldati e dei gemiti di noi femmine che ci gustiamo il piacere dell’accoppiamento con un partner diverso dal solito.
La donna più matura allunga una mano ad accarezzare la schiena del suo uomo intento a possedermi, poi mi prende una mano e la stringe sorridendomi con aria complice, come per incoraggiarmi.
Gerd mi svanga la figa con una potenza sempre più elevata e sicura, tenendomi per le caviglie e facendomi urlare di piacere.
L’orgasmo mi lava il cervello all’improvviso, come un’ondata che spazza via il castello di sabbia in costruzione sulla battigia, e mi lascia inebetita a prendere i colpi successivi del maschio che continua imperterrito a fottermi.
- Oh madonna – annaspo – Mi fai morire…
Lise gode appresso a me, inarcandosi in un perfetto arco dorsale che le fa schizzare le tette verso il soffitto mentre grida di piacere impalata su mio marito.
Ben fatto, Fanco… Per una volta sono fiera di lui.
Dopo l’orgasmo, la tedesca smonta di sella e si caccia l’uccello di mio marito in gola per finirlo con un pompino.
Non ci vuole molto: Franco uggiola lamentosamente e le viene in bocca sussultando sulla schiena mentre la donna ingoia con gusto il suo seme denso.
Gerd è l’ultimo a venire: mi schizza dentro con un rantolo soddisfatto, riempiendomi del suo seme vitale.
I maschi si afflosciano momentaneamente soddisfatti, ma Lise non sembra disposta a lasciarsi andare al languore: mi si accoccola accanto sorridente e mi sfiora le labbra con un bacio, accarezzandomi i seni.
E’ evidente che non è lesbica come Eva e Pat, perché non è spigliata e naturale come loro; però il suo desiderio di tenere alta la temperatura è evidente…
Allungo le mani anch’io e le prendo fra le dita le grosse tette, palpeggiandole delicatamente. Avverto la consistenza un po’ particolare del silicone all’interno dei globi di carne, e la cosa mi incuriosisce più che sorprendermi: era evidente che le sue poppe fossero posticce visto che il suo è chiaramente un fisico longilineo, però è la prima volta che mi trovo a toccare delle tette finte.
Non è male… Chissà se i capezzoli sono sensibili? Li succhio, ma sembra di no. Allora torno a baciarla in bocca, e questa volta spingo la lingua dentro come mi ha insegnato Pat.
Lise risponde. Hmmm… Lingua in bocca con una che potrebbe essere mia madre.
Eccitante…
Deve pensarlo anche Gerd, perché sembra ringalluzzirsi abbastanza rapidamente guardandomi lesbicare con la sua donna. Vedo il suo cazzo risollevarsi un po’ alla volta, e ben presto puntare di nuovo minaccioso verso noi donne.
Mio marito no: lui è finito dopo la prima, come al solito… Ci guarda allupato con il cazzetto moscio in mano mentre pomiciamo tutti e tre, ma almeno questa volta ha fatto il suo dovere facendo godere Lise.
Vorrà dire che continueremo in tre e lui potrà guardarci scopare.
I due tedeschi mi stringono in mezzo e mi baciano. Poi Lise mi fa mettere in ginocchio e mi offre la figa depilata la leccare.
Ormai ci sono abituata: dopo essere stata stupata così tante volte da Pat, fare sesso con un’altra donna mi sembra quasi normale. Mi tuffo fra le sue gambe nude e premo la bocca contro la sua passerotta bella grassa per succhiarla a dovere, mentre Gerd mi viene dietro e si prepara a invilarmelo di nuovo, questa volta a pecorina.
- Hmmm…
Il cazzo dell’uomo mi scivola agevolmente dentro, mentre la figa succosa della donna mi bagna la faccia. La coppia stagionata abusa deliziosamente di me, e io sono ben felice di subire le loro voglie.
Gerd mi scopa di nuovo a piena potenza mentre Lise mi fa bere il suo nettare accarezzandomi i capelli. Siamo un trio perfetto, così affiatati che sembrerebbe che lo facciamo da sempre…
Raggiungiamo l’orgasmo quasi contemporaneamente tutti e tre; il mio non è dei più potenti, ma è gradevolissimo, e la sensazione della seconda venuta di Gerd nella mia pancia esalta il gusto della sbroda di Lise che mi riempie la bocca…
Al termine della scopata restiamo a riposare nel privé per alcuni minuti.
Gerd è davvero un cavaliere: propone di andare a prendere un drink per noi ragazze per portarcelo direttamente nel privé. Sferro un calcione a Franco per fargli capire che è il caso di accompagnarlo, e così rimango sola con Lise nel cubicolo.
E’ allora che la tedesca mi sorprende esibendosi in qualche parola stentata in italiano.
E’ molto carina: mi sussurra un paio di paroline dolci e dice che le sarebbe piaciuto vederci ancora, ma purtroppo loro lasciano Cap il giorno dopo…
Che peccato: loro due sono molto meglio di Ferd e Suzy, l’unica altra coppia etero con cui abbiamo legato un po’.
Lei sorride e mi accarezza teneramente il viso. Sono contenta di piacerle, anche se potrebbe essere mia madre.
Poi lei mi dice che visto che sono così dolce, mi vuole raccontare un segreto, che secondo lei potrebbe piacermi molto.
Lo avrebbe detto a Eva e Pat, ma sa che loro hanno gusti diversi…
Tendo le orecchie: cosa mai potrà essere?
C’è una coppia in giro da un paio di giorni… Una coppia davvero speciale. E sembrano fatti apposta per noi.
Davvero? La cosa si fa interessante…
Sì. Lise non ha capito la loro nazionalità, ma lui è un bel figo moro sulla trentina e dall’aria mediterranea: ha gli occhi azzurri e la barba un po’ incolta, con un orecchino e l’aria molto virile. Lei è molto alta e atletica, simile a Pat ma ancora più muscolosa, con la voce ruca e un segreto in mezzo alle gambe…
Un segreto?
Sì, un segreto davvero enorme… Si tratta di un trans. Ha un cazzo enorme! Gerd è rimasto di stucco quando lo ha scoperto, e voleva filarsela; ma il trans gli ha offerto il culo, ed era un culo così bello che perfino un omofobo come Gerd non ha saputo resistere. Mentre i due facevano incularella, Lise si è impadronita di quel cazzone enorme e se lo è succhiato tutto mentre l’altro ragazzo la inchiappettava da dietro.
E’ stata una cosa truculenta, torrida…
Mi bagno solo a pensarci.
Mio marito ormai è mezzo frocio, un trans gli piacerebbe sicuramente… E piacerebbe da morire a me vederli in azione insieme, magari mentre io mi godo il ragazzo con l’orecchino!
Non abitano a Cap: hanno una villa in affitto fuori dal villaggio, ma vengono al Glam ogni tanto… Non possiamo non notarli: sono molto eleganti e raffinati, e il trans è sicuramente la donna più alta in circolazione.
Non vedo l’ora di ammucchiarmi con loro…
Claire si rilassa, e io ne approfitto per aiutare Jas con la manutenzione della barca.
Poi, in serata, invito Jasmine fuori a cena.
La giovane berbera mi guarda sorpresa, e forse anche un po’ sospettosa: si aspetta che io voglia sedurla e indurla a tradire il suo bel capitano che la aspetta a Roma?
Poi però s’illumina e sorride annuendo, contenta.
Prepariamo insieme la cena per Eva e Claire che restano a bordo, poi ci facciamo belle e usciamo insieme: tutte e due in nero, solo che io porto gli stivali bassi e lei sfoggia i sandali a tacco alto che ha finalmente imparato a portare e che la slanciano tantissimo.
Jas è uno schianto. E’ un tipo completamente diverso da Eva, ma non attira lo sguardo meno di lei: è un’acciuga, lunga e sottile, con la pelle olivastra e i capelli corvini, due gambe lunghe quanto le mie, però ha sviluppato due tette stupende che quando mette il reggi richiedono ormai una quarta piena.
Il suo vestitino nero è quasi identico al mio: le scopre gambe, braccia, schiena e spalle, però a differenza del mio ha un bel decolleté che esalta le sue curve anteriori.
La porto a mangiare al ristorante sulla spiaggia, in modo da goderci la luna che si specchia sul mare e da gustare meglio il Gueweztraminer che ho ordinato assieme alle orate alla griglia.
Ne approfittiamo per chiacchierare un po’. O meglio, trattandosi di Jas, sono io a chiacchierare, e lei risponde a monosillabi o con smorfie e sorrisi ampiamente significativi…
Prima di conoscere Marco Castaldi e di mettersi con lui, Jas era piuttosto promiscua, quasi come noi: era stata la Giulia a niziarla ai piaceri saffici, e per un po’ le due avevano quasi fatto coppia. Quando la Giulia era via, Jas non si negava neppure a noi, e non disdegnava affatto i maschi che le capitavano a tiro.
Poi però da quando è scoccata la scintilla con il suo capitano, Jas è praticamente diventata del tutto monogama.
Io non concepisco la monogamia: amo Eva con tutta me stessa, ma non riesco nepure a immaginare di fare sesso solamente con lei.
La mia ragazza poi è peggio di me: lei è essenzialmente etero, e non posso certo chiederle di fare a meno degli uomini. Questo naturalmente implica che anche io posso farmi tutti i maschi che voglio, senza che questo implichi alcun risentimento in nessuna di noi.
Quanto alle donne, Eva di solito è meno interessata: capita spesso di giocare senza troppi limiti quando siamo in gruppo, o comunque insieme; quando raramente ci capita di giocare in solitaria, Eva si concentra sui maschi; eccezionalmente sulle donne della mia età, che per me è un complimento perché significa che in realtà sta pensando a me. Per quel che mi riguarda, a me piacciono le ragazze giovani, e Eva lo sa benissimo; in genere per lei vale lo stesso, e sa che mentre mi faccio una sbarbina probabilmente sto pensando a lei.
Ci sono delle eccezioni: Tanya è la più notevole, in quanto siamo entrambe un po’ gelose di lei; la Giulia è l’altra, in quanto non posso evitare di avvertire un po’ di disagio quando so che mia figlia e la mia ragazza sono insieme senza di me…
Jasmine è un po’ la nostra figlioccia: siamo affezionate a lei, e ci piace giocare con il suo bel corpo quando lei è disponibile, senza nessuna gelosia. Se non è disponibile, beh, le vogliamo bene lo stesso.
Il fatto è che lei è permanentemente indisponibile da un bel po’. Noi non ce ne facciamo un problema, ma conoscendo il suo temperamento immagino che per lei sia difficile stare a stecchetto.
Lei fa una smorfia quando lo dico, poi scoppia a ridere.
- Non sai quanto – aggiunge poi con la sua voce sorprendentemente rauca, in quello che per lei è il discorso più prolisso e articolato negli ultimi mesi.
Capisco che, in qualche modo, ora che lei fa coppia fissa con un uomo Eva e io per lei siamo off-limits: lo rispettiamo. Lo stesso immagino che valga per gli uomini…
Jas annuisce, seria.
- E le altre ragazze? Per esempio Claire?
Lei mi guarda sorpresa.
Pare riflettere un momento, poi lentamente s’illumina.
Io le faccio l’occhiolino: - Non credo che a Marco possa dare fastidio…
No: non penso proprio.
Torniamo con calma verso la Serenissima verso mezzanotte: credo che sia la prima sera che torno a bordo così presto, e per di più senza aver fatto sesso con qualcuno. Ma siamo tutte e due curiose di vedere cos’è successo a bordo.
Saliamo in silenzio la battagliola, la ritiriamo e poi ci leviamo le calzature per non fare rumore prima di scendere a piedi nudi sotto coperta.
Scivoliamo in silenzio oltre il quadrato deserto, e ci fermiamo a sbirciare nella cabina padronale immersa nella penombra.
Eva e Claire sono nel lettone disfatto, nude e addormentate.
Come volevasi dimostrare…
Sono rassegnata a dormire da sola nella cabina di mia figlia, ma Jas mi abbraccia e mi stringe a sé davanti all’ingresso della sua. Non è un abbraccio passionale, ma affettuoso.
Finiamo a letto da lei: nude e abbracciate anche noi, ma… Mi merito un bacio a fil di labbra.
Poi Jas tocca il petto di entrambe e sussurra piano: - Famiglia…
Tenerissima. Okay, ho capito.
Jasmine non è diventata puritana: semplicemente secondo lei siamo una famiglia, ed è per quello che non vuole fare sesso con noi.
Hmmm… Io ho una certa perversa attrazione per l’incesto.
Però capisco quando è il caso di non insistere. Bacio Jas sulla guancia, le sorrido, poi la faccio mettere sul fianco e la incucchiaio come mi piace fare con Eva, senza però afferrarla per le tette.
Peccato, perché ha delle tette fantastiche…
Il mattino dopo Jas e io ci svegliamo per prime.
Il fatto di non aver passato la maggior parte della notte a praticare sesso sfrenato come mia abitudine da quando siamo a Cap aiuta a farmi alzare ad un orario civilizzato ma non troppo decadente.
Aiuto Jas a preparare la colazione, e sono pronta quando Eva e Claire compaiono sul ponte attratte dal profumo del cappuccino.
La mia ragazza mi saluta con un bacio in bocca e un occhiolino da “te l’avevo detto che me la facevo”, al che io le mostro un pollice alzato per congratularmi.
Facciamo colazione nude sul ponte, godendoci il sole del tardo Agosto, e non mi sfuggono le occhiate profonde di Jasmine nei confronti di Claire.
Incrocio lo sguardo della mia nocchiera e riconosco un lampo di libidine. Ho ritrovato la nostra cara vecchia Jas!
- Pensavo di andare in spiaggia – faccio con noncuranza – Chi viene con me?
Eva si stiracchia: - Hmmm… Goed idee!
Naturalmente Jas non dice niente: si limita ad allungare le mani sulle spalle di Claire… E poi più in basso.
L’americanina sobbalza, sorpresa. Poi le lunghe dita della giovane berbera le sfiorano abilmente i seni nudi, e vedo i capezzoli che s’induriscono quasi di colpo.
La brunetta del Midwest ha appena subito un corso intensivo di amore lesbico, ed è ricettiva.
La vedo esitare, poi rilassarsi sotto la carezza intima della coetanea.
- Sono un po’ stanca – dice a bassa voce e con gli occhi socchiusi – Penso che rimarrò a bordo, se a voi non dispiace.
Eva si volta sorpresa e dopo un istante sorride, contenta anche lei di vedere Jas che ritrova la sua passione.
Ci avviamo allegramente verso la spiaggia a luci rosse, chiedendoci se ci troveremo qualche occasione che valga quella che fra poco si consumerà a bordo della nostra stessa barca.
(dal diario di Roby)
Nessuna notizia da Pat… Peccato.
Riguardo i miei appunti recenti, ma non trovo più quelli relativi all’avventura con i biondoni. Cazzo, che fine hanno fatto?
Questa notte ho sognato di essere di nuovo nel loro camper… Pat mi appendeva al soffitto mentre loro ridevano, e poi lei tagliava la testa a tutti.
Possibile che sia stato tutto un sogno?
Non ci capisco più niente.
Però Pat mi manca…
Franco esce dal bagno e viene a fare colazione. Discutiamo di cosa fare oggi.
Io voglio andare in spiaggia, e siccome Franco è rosa porcellino ci dobbiamo portare dietro l’ombrellone… Cioè lui deve portare l’ombrellone. D’altra parte, a che serve un marito cuckold se non a pagare il conto e a trasportare oggetti pesanti?
Una volta in spiaggia ci rilassiamo al sole io e all’ombra lui, e questo comprende anche un po’ di petting spinto, che degenera in una bella pippa in pubblico.
Adocchio anche un ammiratore che non mi dispiace e gli faccio cenno di avvicinarsi. Il suo cazzo non è affatto male, così gli pratico un bel pompino con ingoio e mi crogiolo nella sensazione voyeuristica del pubblico che ammira le mie capacità di bocchinara.
Dopo la spiaggia ci facciamo un pisolino in camera, poi due spaghetti e siamo pronti per la serata.
Siccome non abbiamo notizie di Pat, ce ne andiamo al Glamour, tutti agghindati a festa e fiduciosi di fare un po’ di sano scambismo con un’altra coppia.
Ci stiamo guardando intorno per vedere cosa offra la serata, quando improvvisamente ci troviamo davanti Eva e Pat, vestite come al solito rispettivamente di bianco e di nero e con le gambe abbronzate completamente scoperte.
Non sono sole: sono in compagnia di altre due ragazze brune, una delle quali è l’americana che abbiamo conosciuto alcune sere prima assieme al suo fidanzato: a quanto pare le lesbiche glie l’hanno portata via e adesso il cornuto è rimasto solo come un cane a ubriacarsi nel villino mentre lei si è messa insieme a quella morettona giovanissima.
Oltre alla nuova coppietta lesbo c’è un’altra coppia al loro tavolo: due tedeschi sulla cinquantina che abbiamo già notato in precedenza, molto eleganti e sofisticati. Pat ce li presenta come Gerd e Lise, e anche se non capiamo una parola di quello che dicono ci sembrano subito molto simpatici.
A quanto pare, Eva e Pat sono state con loro più di una volta, e ne hanno fatte di tutti i colori...
Una raccomandazione di Eva e Pat è una cosa da prendere sul serio: se loro dicono che i due crucchi stagionati sono degli ottimi amanti, sarà sicuramente così…
Mi lascio invitare a ballare da Gerd mentre Franco cerca goffamente di corteggiare Lise, e doppo un po’ sembra che abbiamo fatto amicizia: sono sicura di piacere a Gerd, e anche Franco sembra entrato nelle grazie della giunonica frau a dispetto della sua altezza vertiginosa.
E’ proprio la signora a indicare un bel privé appartato e a dare inizio ai giochi.
Gerd mi mette elegantemente una mano sul culo e mi guida verso il cubicolo, mentre Franco e Lise si sbaciucchiano dietro di noi.
Mi trovo avvinghiata sul letto assieme a Gerd, mentre Franco e Lise si rotolano accanto a noi.
Il mio amante probabilmente ha qualche anno più di mio padre, ma è decisamente più in forma e ha un buon profumo addosso: mi fa eccitare come una troia.
Non sono mai stata con un uomo tanto più vecchio di me, e l’idea mi fa sballare molto più di uno spinello.
Gerd mi spoglia con abilità, rendendo ogni singolo movimento eccitante; mi sento desiderata, anzi ambita. Le sue mani esperte, larghe e calde, frugano il mio corpo alla ricerca delle intimità più torride e le mettono a nudo una dopo l’altra.
Ora sono tremendamente curiosa di scoprire la sua virilità: allungo anch’io le mani, smaniosa di dimostrargli che so usarle anch’io anche se sono giovane, e mi impadronisco della zip dei suoi pantaloni di pelle…
Uau!
Gerd ha un gran bel cazzo: non particolarmente sovradimensionato, ma decisamente robusto. Appena leggermente ricurvo, perfettamente depilato e percorso da grosse vene che gli danno un aspetto nodoso e virile.
Lo accarezzo appena, poi me lo metto avidamente in bocca e comincio a succhiare.
Vicino a noi, Franco e Lise sono anche loro arrivati al dunque. Alla tedesca piacciono le posizioni complesse, e i due sono già a sessantanove con lei sopra e intenta a spompinare energicamente mio marito: le auguro lo stesso successo di Eva, e se sarà capace di eguagliare la biondina olandese si potrà gustare un uccello decente.
Diavolo, spero proprio di non dovermi vergognare un’altra volta della performance di mio marito…
Il cazzo di Gerd è duro come un ramo di quercia. Lo guardo con aria sognante, e lui intuisce il mio desiderio di essere montata.
Mi fa stendere sulla schiena e mi penetra alla missionaria, guardandomi fisso negli occhi. Sento la verga calda e durissima che mi scivola agevolmente dentro la vagina e comincia a scorrere con forza nelle mie carni vogliose, e mi sento spremere dalla gola i primi gemiti di piacere.
L’uomo mi solleva le gambe nude con le braccia e mi stantuffa nel ventre con metodo ed energia: vedo le vene del suo collo arrossato dal sole gonfiarsi per lo sforzo, mettendo in evidenza i peli grigi della barba non rasata dal mattino.
Essere presa da un maschio anziano è eccitante da pazzi… Mi fa riandare con la memoria a quando ero perdutamente innamorata del mio prof di latino.
Ora però sono tutt’altro che vergine, e sono davvero sotto un uomo più vechi che mi monta da padrone facendomi sentire femmina e facendomi strillare di piacere.
- Aahhh… Aahhh…
Il cazzo stagionato scorre velocemente nella mia figa perfettamente lubrificata dalle mie voglie oscene e mi trascina nel piacere verso un traguardo ancora meravigliosamente lontano.
Accanto a noi, Lise ha tirato mio marito duro quanto basta e si sta impalando a smorzacandela sulla sua erezione, dimenando scompostamente i capelli biondi e le tette enormi che ondeggiano voluttuosamente sul suo petto sudato per lo sforzo.
L’aria nel privé è satura dell’odore dei nostri corpi accaldati e dei gemiti di noi femmine che ci gustiamo il piacere dell’accoppiamento con un partner diverso dal solito.
La donna più matura allunga una mano ad accarezzare la schiena del suo uomo intento a possedermi, poi mi prende una mano e la stringe sorridendomi con aria complice, come per incoraggiarmi.
Gerd mi svanga la figa con una potenza sempre più elevata e sicura, tenendomi per le caviglie e facendomi urlare di piacere.
L’orgasmo mi lava il cervello all’improvviso, come un’ondata che spazza via il castello di sabbia in costruzione sulla battigia, e mi lascia inebetita a prendere i colpi successivi del maschio che continua imperterrito a fottermi.
- Oh madonna – annaspo – Mi fai morire…
Lise gode appresso a me, inarcandosi in un perfetto arco dorsale che le fa schizzare le tette verso il soffitto mentre grida di piacere impalata su mio marito.
Ben fatto, Fanco… Per una volta sono fiera di lui.
Dopo l’orgasmo, la tedesca smonta di sella e si caccia l’uccello di mio marito in gola per finirlo con un pompino.
Non ci vuole molto: Franco uggiola lamentosamente e le viene in bocca sussultando sulla schiena mentre la donna ingoia con gusto il suo seme denso.
Gerd è l’ultimo a venire: mi schizza dentro con un rantolo soddisfatto, riempiendomi del suo seme vitale.
I maschi si afflosciano momentaneamente soddisfatti, ma Lise non sembra disposta a lasciarsi andare al languore: mi si accoccola accanto sorridente e mi sfiora le labbra con un bacio, accarezzandomi i seni.
E’ evidente che non è lesbica come Eva e Pat, perché non è spigliata e naturale come loro; però il suo desiderio di tenere alta la temperatura è evidente…
Allungo le mani anch’io e le prendo fra le dita le grosse tette, palpeggiandole delicatamente. Avverto la consistenza un po’ particolare del silicone all’interno dei globi di carne, e la cosa mi incuriosisce più che sorprendermi: era evidente che le sue poppe fossero posticce visto che il suo è chiaramente un fisico longilineo, però è la prima volta che mi trovo a toccare delle tette finte.
Non è male… Chissà se i capezzoli sono sensibili? Li succhio, ma sembra di no. Allora torno a baciarla in bocca, e questa volta spingo la lingua dentro come mi ha insegnato Pat.
Lise risponde. Hmmm… Lingua in bocca con una che potrebbe essere mia madre.
Eccitante…
Deve pensarlo anche Gerd, perché sembra ringalluzzirsi abbastanza rapidamente guardandomi lesbicare con la sua donna. Vedo il suo cazzo risollevarsi un po’ alla volta, e ben presto puntare di nuovo minaccioso verso noi donne.
Mio marito no: lui è finito dopo la prima, come al solito… Ci guarda allupato con il cazzetto moscio in mano mentre pomiciamo tutti e tre, ma almeno questa volta ha fatto il suo dovere facendo godere Lise.
Vorrà dire che continueremo in tre e lui potrà guardarci scopare.
I due tedeschi mi stringono in mezzo e mi baciano. Poi Lise mi fa mettere in ginocchio e mi offre la figa depilata la leccare.
Ormai ci sono abituata: dopo essere stata stupata così tante volte da Pat, fare sesso con un’altra donna mi sembra quasi normale. Mi tuffo fra le sue gambe nude e premo la bocca contro la sua passerotta bella grassa per succhiarla a dovere, mentre Gerd mi viene dietro e si prepara a invilarmelo di nuovo, questa volta a pecorina.
- Hmmm…
Il cazzo dell’uomo mi scivola agevolmente dentro, mentre la figa succosa della donna mi bagna la faccia. La coppia stagionata abusa deliziosamente di me, e io sono ben felice di subire le loro voglie.
Gerd mi scopa di nuovo a piena potenza mentre Lise mi fa bere il suo nettare accarezzandomi i capelli. Siamo un trio perfetto, così affiatati che sembrerebbe che lo facciamo da sempre…
Raggiungiamo l’orgasmo quasi contemporaneamente tutti e tre; il mio non è dei più potenti, ma è gradevolissimo, e la sensazione della seconda venuta di Gerd nella mia pancia esalta il gusto della sbroda di Lise che mi riempie la bocca…
Al termine della scopata restiamo a riposare nel privé per alcuni minuti.
Gerd è davvero un cavaliere: propone di andare a prendere un drink per noi ragazze per portarcelo direttamente nel privé. Sferro un calcione a Franco per fargli capire che è il caso di accompagnarlo, e così rimango sola con Lise nel cubicolo.
E’ allora che la tedesca mi sorprende esibendosi in qualche parola stentata in italiano.
E’ molto carina: mi sussurra un paio di paroline dolci e dice che le sarebbe piaciuto vederci ancora, ma purtroppo loro lasciano Cap il giorno dopo…
Che peccato: loro due sono molto meglio di Ferd e Suzy, l’unica altra coppia etero con cui abbiamo legato un po’.
Lei sorride e mi accarezza teneramente il viso. Sono contenta di piacerle, anche se potrebbe essere mia madre.
Poi lei mi dice che visto che sono così dolce, mi vuole raccontare un segreto, che secondo lei potrebbe piacermi molto.
Lo avrebbe detto a Eva e Pat, ma sa che loro hanno gusti diversi…
Tendo le orecchie: cosa mai potrà essere?
C’è una coppia in giro da un paio di giorni… Una coppia davvero speciale. E sembrano fatti apposta per noi.
Davvero? La cosa si fa interessante…
Sì. Lise non ha capito la loro nazionalità, ma lui è un bel figo moro sulla trentina e dall’aria mediterranea: ha gli occhi azzurri e la barba un po’ incolta, con un orecchino e l’aria molto virile. Lei è molto alta e atletica, simile a Pat ma ancora più muscolosa, con la voce ruca e un segreto in mezzo alle gambe…
Un segreto?
Sì, un segreto davvero enorme… Si tratta di un trans. Ha un cazzo enorme! Gerd è rimasto di stucco quando lo ha scoperto, e voleva filarsela; ma il trans gli ha offerto il culo, ed era un culo così bello che perfino un omofobo come Gerd non ha saputo resistere. Mentre i due facevano incularella, Lise si è impadronita di quel cazzone enorme e se lo è succhiato tutto mentre l’altro ragazzo la inchiappettava da dietro.
E’ stata una cosa truculenta, torrida…
Mi bagno solo a pensarci.
Mio marito ormai è mezzo frocio, un trans gli piacerebbe sicuramente… E piacerebbe da morire a me vederli in azione insieme, magari mentre io mi godo il ragazzo con l’orecchino!
Non abitano a Cap: hanno una villa in affitto fuori dal villaggio, ma vengono al Glam ogni tanto… Non possiamo non notarli: sono molto eleganti e raffinati, e il trans è sicuramente la donna più alta in circolazione.
Non vedo l’ora di ammucchiarmi con loro…
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Cap: Avventure Oscene di una Coppia Cuckoldracconto sucessivo
Il Ritorno di Anja
Commenti dei lettori al racconto erotico