La mia storia con Elisa -- Le avventure di Giorgio e Elisa
di
Armando70
genere
tradimenti
Questo racconto è stato riscritto, corretto e migliorato.
Potete trovarlo pubblicato dalla casa editrice "SOGNI PICCANTI" Nel racconto e-book "DIARIO. Gioie e dolori coniugali"
Vi consiglio di leggerlo e non ve ne pentirete.
Capitolo settimo
Mia moglie uscì dal bagno, era bellissima, una sottoveste trasparente e nulla sotto. Mi preparai anch'io, ero eccitatissimo.
IL grande momento stava per arrivare. Ma la sorpresa che mi avrebbe segnato per sempre era in agguato. Mi stesi vicino a lei, l'abbracciai, la baciai su tutto il corpo, dal collo ai capezzoli, arrivando alla figa che leccai deliziosamente, lei contraccambiava succhiandomi divinamente. Il grande momento stava per arrivare. Puntai il mio cazzo durissimo contro la figa, arrivai a contatto. Di colpo la sorpresa. Il mio cazzo fino a quel momento durissimo, al contatto con la sua figa improvvisamente si sgonfia. Cosa stava succedendo? No! non poteva andare così. Eppure andò in quel modo, con grande sconforto mio e disappunto di mia moglie. ''Ma che ti succede? Non ti piaccio più forse?'' Furono le sue parole. Desolato risposi. '' Ma no cara, non capisco. Ti prego, riproviamo.''
Ricominciammo con i preliminari. Ero molto preoccupato ma, dopo il suo sapiente lavoro di bocca il mio cazzo riprese vigore, tornò durissimo. Lo puntai nuovamente contro la sua figa. Al momento del contatto, nuovamente si afflosciò. Era terribile, non sapevo cosa dire, a quel punto mia moglie esplose letteralmente, con una forte spinta mi buttò già a terra dicendo. ''Ma che cazzo hai? Sei diventato impotente? Questa sera non può finire cosi, voglio essere scopata e anche di brutto e, tu con quel cazzo moscio non credo riesca ha farlo.''
Ascoltai in silenzio quelle parole, pensavo a cosa mi stava sfuggendo e mi venne da piangere. Lei infuriata rincarò la dose. '' Sai cosa sei tu ? Che cosa ti piace essere? Un cornuto. Si! Lo ripeto, un gran cornuto è per fartelo rizzare ti piace vedermi scopare con altri...'', infatti a quelle parole il mio cazzo riprese vigore. Appena lei si accorse aggiunge, ''vedi ho ragione.'' Risposi. ''Cara ti prego, riproviamo.'' -- ''No! No!'', urlò. Mi sollevò da terra e incazzatissima prese a schiaffeggiarmi molto pesantemente dicendo. '' A me serve un cazzo vero...'', e guardandolo che era ancora duro ci sputò sopra.
'' Il tuo cazzo ormai mi fa schifo...'', prese a colpirlo con la cinta dei pantaloni fino a farmi male. Voleva sgonfiarlo ma non ci fu nulla da fare, non si abbassava. Sempre più furiosa continuava a urlare. '' Merdoso cornuto che sei e che sarai sempre. Vai da Uber. Dille di venire qui. Dille che tua moglie vuole essere scopata e che tu non sei in grado di farlo...'', cercai di rispondere ancora qualcosa, ma prima ancora che riuscissi ad aprire bocca altri due ceffoni forti mi zittirono. ''Vai cornuto, vai chiama Uber.''
Continua Giorgio.
Potete trovarlo pubblicato dalla casa editrice "SOGNI PICCANTI" Nel racconto e-book "DIARIO. Gioie e dolori coniugali"
Vi consiglio di leggerlo e non ve ne pentirete.
Capitolo settimo
Mia moglie uscì dal bagno, era bellissima, una sottoveste trasparente e nulla sotto. Mi preparai anch'io, ero eccitatissimo.
IL grande momento stava per arrivare. Ma la sorpresa che mi avrebbe segnato per sempre era in agguato. Mi stesi vicino a lei, l'abbracciai, la baciai su tutto il corpo, dal collo ai capezzoli, arrivando alla figa che leccai deliziosamente, lei contraccambiava succhiandomi divinamente. Il grande momento stava per arrivare. Puntai il mio cazzo durissimo contro la figa, arrivai a contatto. Di colpo la sorpresa. Il mio cazzo fino a quel momento durissimo, al contatto con la sua figa improvvisamente si sgonfia. Cosa stava succedendo? No! non poteva andare così. Eppure andò in quel modo, con grande sconforto mio e disappunto di mia moglie. ''Ma che ti succede? Non ti piaccio più forse?'' Furono le sue parole. Desolato risposi. '' Ma no cara, non capisco. Ti prego, riproviamo.''
Ricominciammo con i preliminari. Ero molto preoccupato ma, dopo il suo sapiente lavoro di bocca il mio cazzo riprese vigore, tornò durissimo. Lo puntai nuovamente contro la sua figa. Al momento del contatto, nuovamente si afflosciò. Era terribile, non sapevo cosa dire, a quel punto mia moglie esplose letteralmente, con una forte spinta mi buttò già a terra dicendo. ''Ma che cazzo hai? Sei diventato impotente? Questa sera non può finire cosi, voglio essere scopata e anche di brutto e, tu con quel cazzo moscio non credo riesca ha farlo.''
Ascoltai in silenzio quelle parole, pensavo a cosa mi stava sfuggendo e mi venne da piangere. Lei infuriata rincarò la dose. '' Sai cosa sei tu ? Che cosa ti piace essere? Un cornuto. Si! Lo ripeto, un gran cornuto è per fartelo rizzare ti piace vedermi scopare con altri...'', infatti a quelle parole il mio cazzo riprese vigore. Appena lei si accorse aggiunge, ''vedi ho ragione.'' Risposi. ''Cara ti prego, riproviamo.'' -- ''No! No!'', urlò. Mi sollevò da terra e incazzatissima prese a schiaffeggiarmi molto pesantemente dicendo. '' A me serve un cazzo vero...'', e guardandolo che era ancora duro ci sputò sopra.
'' Il tuo cazzo ormai mi fa schifo...'', prese a colpirlo con la cinta dei pantaloni fino a farmi male. Voleva sgonfiarlo ma non ci fu nulla da fare, non si abbassava. Sempre più furiosa continuava a urlare. '' Merdoso cornuto che sei e che sarai sempre. Vai da Uber. Dille di venire qui. Dille che tua moglie vuole essere scopata e che tu non sei in grado di farlo...'', cercai di rispondere ancora qualcosa, ma prima ancora che riuscissi ad aprire bocca altri due ceffoni forti mi zittirono. ''Vai cornuto, vai chiama Uber.''
Continua Giorgio.
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