La mia storia con Elisa -- Le avventure di Giorgio e Elisa

di
genere
tradimenti

Questo racconto è stato riscritto, corretto e migliorato
Potete trovarlo su Amazon pubblicato dalla casa editrice "SOGNI PICCANTI"
Nel racconto e-book "DIARIO. Gioie e dolori coniugali"
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Capitolo undicesimo
Giunse dopo pochi minuti con le sue cose. Il parrucchiere era un gay attivo.
Fecero distendere mia moglie sul letto e cominciò l'operazione di rasatura.
Prima con le forbici prese via tutta la peluria lunga, poi la insaponò per bene e con molta delicatezza, col rasoio finì l'opera. La figa di mia moglie così rasata apparve in tutta la sua bellezza, a quella vista ebbi un orgasmo senza toccarmi. Uber, Roberto e mia moglie vedendomi così scoppiarono a ridere e ancora mi insultarono, lei tornò a sputarmi sul cazzo dicendo che le facevo schifo.
Roberto che tra i due uomini era il più crudele, ebbe su di me un'idea pazzesca, disse. ''Sentite, visto quanto a goduto il cornuto nel guardare sua moglie farsi rasare, pensavo di fare lo stesso servizio anche a lui' --''No, vi prego, questo no.'' Mia moglie rispose decisa. ''E invece si, non puoi rifiutare, se lo farai prendo la cinghia e ti do tante frustate che non ti potrai sedere per una settimana.'' Mi arresi.
Nudo mi distesero sul letto e il parrucchiere cominciò il suo lavoro. Roberto diede ordine di pulirmi dai peli da tutte le parti del corpo.
Partì dalle ascelle, al petto, alla pancia, fino a tutte le gambe. Il mio corpo era diventato liscio come quello di una donna, poi mi rasò delicatamente le parti intime, loro osservavano divertiti dicendo che sembravo davvero una donna.
Per finire l'opera era rimasta solo la parte dietro, mi fecero girare, col culo per aria, mi insaponò per bene e finì il lavoro.
Pensavo avessero terminato. Mi sbagliai. Uber e Roberto mi bloccarono per le spalle, sentì un dito che mi stuzzicava l'ano, era mia moglie, poi due e tre.
Con la coda dell'occhio vidi il parrucchiere con il cazzo in mano. Mi resi conto che mia moglie mi stava preparando per farmi inculare. Mi misi a piangere in silenzio. La mia umiliazione era totale, non mi ribellai, non volevo essere più maltrattato. Così pian piano il cazzo del parrucchiere scivolò dentro di me, sotto gli occhi divertiti di loro tre. Era Roberto a dirigere tutta l'operazione. disse vicino a mia moglie. ''Guarda tuo marito che si fa dare nel culo.'' E Uber aggiunse. ''Adesso non è solo un cornuto, e anche un rotto in culo.'' Rispose mia moglie. ''Avete ragione, non ho sposato un uomo, ho sposato una schifezza, un finocchio e sarà cornuto a vita.''
Mi avevano completamente annientato, mi sentivo una nullità, ma mi piaceva e continuavo a masturbarmi subendo quell'inculata. Poco dopo si svuotò dentro di me e si ricompose. Roberto lo pagò e lui andò via.
Continua Giorgio

scritto il
2019-01-14
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