Con mia sorella 7

di
genere
incesti

...finalmente era li'mia sorella,languidamente distesa,una strana postura le conferiva un'aspetto vagamente barocco.Le braccia larghe,aperte come fossero ali,una gamba distesa e l'altra livemente piegata ed inclinata verso sinistra.In quella posizione potevo ammirare la fica con le grandi labbra dischiuse come a voler esporre in bella mostra la piccola protuberanza della clitoride e lo splendido scrigno,tagliato e livido come una ferita,umida come un'ostrica,luccicante come un cristallo dai riflessi puri.Il monte di venere appena segnato da una sottile riga di peli scuri.Non l'avevo mai vista cosi'.Quando l'ho "scoperta" la prima volta,aveva una folta peluria nera nella quale mi piaceva perdermi con la bocca o semplicemente rovistando con la mano sotto la gonna.Il giorno del suo matrimonio mi si e' offerta completamente depilata,la vista di quel sesso implume come un'adolescente liscio e bianco come la seta del suo abito da sposa mi aveva molto sorpreso ed eccitato.Quell'episodio si e' fissato nella mia mente come un sogno e se non fosse che l'ho ingravidata fecendole mettere al mondo la nostra meravigliosa bambina,stenterei davvero a ricordarlo come reale.Quel breve tratto,mi dava l'impressione di una freccia,posta li' per ricordarmi che quella era la via da percorrere per trovare la felicita'.La camera era in penombra e tutta l'aria era intrisa dal suo profumo leggero e dall'afrore che emanava il suo corpo eccitato.In quella posizione,lei mi guardava dal basso verso l'alto e forse capiva il mio stupore d'averla li,con me.Finalmente soli,senza che i nostri tempi fossero scanditi da cause esterne alle nostre volonta'.Eravamo soli,liberi dal tempo e liberi di amarci.Mi guardava e mi sorrideva ed io mi scioglievo mentre mi liberavo degli inutili capi che ancora indossavo.Ero nudo anch'io.Ho comiciato a bacirle i piedi,con la lingua mi intrufolavo tra le sue dita,le succhiavo una per una come fossero piccoli cazzi,prima un piede poi l'altro e poi risalendo lungo le caviglie,i polpacci rilasciando dietro di me,una traccia di saliva come una lumaca o come un cane che segna il suo territorio.E quello era il mio territorio!Giunto all'attaccatura delle gambe con le cosce,ho sentito un suo fremito,sapevo che quello ero un punto dove era molto sensibile e vi ho indugiato a lungo.Lei si toccava e mentre la leccavo,godeva e sussurrava a mezza voce:"Leccami...leccami come un cane...leccami come fossi la tua cagna"ed io la leccavo risalendo all'interno delle cosce e ancora su',sino al contatto con la sua mano.Ero arrivato,avevo raggiunto la mia meta,il mio premio,le ho scostato la mano,le ho allargato meglio le cosce e gurdandola negli occhi,ho cominciato a leccarle la fica.Erano dolci i suoi umori,dolci e abbondanti ed io mi dissetavo avidamente da quella calda fonte.Lei sringeva a se la mia testa e godeva nella mia bocca e me ne dava un concreto segno con le vibrazioni del suo corpo,che sussultava, si contorceva in armonia con i suoi mugulii,a volte rantoli,a volta grida a volte preghiere..."amore si...cosi'...leccami...ancora..."a volte oscenita'"porco...leccami la fica...lecca la fica di tua sorella...maiale bevi..bevi la sborra di tua sorella..."non l'avevo mai sentita usare un simile linguaggio,ero sorpreso da quanto da angelo com'era,potesse trasformarsi in troia assatanata.Lei urlava,imprecava,implorava ed io la leccavo..la leccavo ed avrei voluto entrare in lei col mio spirito e tutto il corpo...(Ora devo interrompere me ne scuso.Alla prossima)
di
scritto il
2011-06-07
9 . 4 K
visite
3
voti
valutazione
9.7
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Con mia sorella 6

racconto sucessivo

Con mia sorella 9
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.