Addio al nubilato

di
genere
trio

Anche Cristina era riuscita a trovare l’uomo che faceva per lei, Marco, avevano deciso di sposarsi quell’estate e, ovviamente, avevano organizzato sia l’addio al nubilato che al celibato.
Nora era stata invitata da Cristina insieme ad altre tre sue amiche.
Si trovarono nel loro bar di fiducia e fecero due giri di cocktail, poi partirono per il locale in cui avevano prenotato le amiche tenendo all’oscuro Cristina. Appena salita in macchina le ragazze la bendarono e le fecero bere ancora un cocktail.
Arrivate nel parcheggio la fecero scendere e, sempre bendata, la condussero fino alla porta d’ingresso del locale. A quel punto le tolsero la benda e Cristina si trovò davanti ad un giovane uomo con indosso solo un paio di jeans: il suo petto palestrato e definito era liscio ed abbronzato.
Cristina lanciò un «Wow!» stupito, poi l’uomo disse con la sua voce profonda: «Entrate signorine! Vi aspetta un bel po’ di divertimento!».
Le ragazze entrarono nel locale: le luci basse e la musica soft le accolse insieme ad un profumo dolce e alla vista dei camerieri tutti a torso nudo e qualcuno addirittura in boxer.
Uno di loro chiese a che nome avessero prenotato e poi le condusse al loro tavolo in una saletta riservata per loro. Ordinarono da bere ed il cameriere che portò loro i cocktail era un ragazzone di colore tutto muscoli che indossava solo i jeans: «Tu devi essere la festeggiata», disse diretto a Cristina.
«Esatto sono proprio io!» esclamò Cristina la cui già scarsa timidezza era stata vinta del tutto dall’alcol. Il cameriere posò i vari cocktail sul tavolo tranne quello di Cristina e disse: «Tu devi venire a prendertelo». Le ragazze la incitarono e lei si alzò, il cameriere alzò la mano con il bicchiere. Cristina, nonostante i tacchi non ci sarebbe mai potuta arrivare, ma ci provò lo stesso, approfittandone per palpare i muscoli d’ebano del ragazzo.
Elena ad un certo punto esclamò: «Dai Nora dalle una mano!».
Nora era sposata ed in più timidissima, arrossì, ma aiutata dalla situazione e dai cocktail bevuti, si alzò e raggiunse la sua amica. Entrambe si protendevano verso l’alto ridendo e toccando l’uomo. Le loro amiche le incoraggiavano con pacche sul sedere e grida divertite. Ad un certo punto l’uomo disse: «Va bene, avete vinto voi. Però chi riesce a togliermi i pantaloni più velocemente avrà una bevuta gratis!».
Le due donne si lanciarono un’occhiata di sfida, poi si gettarono sulla cintura del ragazzo: Cristina riuscì a slacciarla per prima, ma Nora sbottonò con uno strattone tutti i bottoni dei pantaloni lasciandoli cadere a terra. I boxer bianchi risaltavano anche nella luce soffusa del locale, ma soprattutto risaltava la sagoma del pene duro sotto al tessuto sottile dei boxer. Cristina era molto più bella di Nora: anche se entrambe erano alte circa 1 metro e 65 e con gli occhi azzurri, Nora aveva i capelli castani e ricci, mentre Cristina li aveva biondo cenere e lisci, Nora però aveva un bel sedere largo e il seno piccolo, mentre la sua amica era magra, ma con una terza abbondante e soda di seno ed un sederino tondo davvero sexy.
Gli occhi delle due amiche caddero immediatamente sul pene, poi Cristina d’istinto abbassò i boxer prima che il ragazzo potesse dire chi aveva vinto. Il suo arnese era davvero notevole, sui 22-23 cm e bello largo. Nora si lasciò andare in un sospiro di desiderio, ma poi pensò a suo marito e disse: «Cri, è meglio se lo rimetti a posto. Io sono sposata e tu lo sarai tra poco».
«Dai Nora, non fare la santarellina! Divertiti!», esclamò Michela. Mentre Cristina iniziava ad accarezzare il pene del ragazzo, Giovanna esclamò ridendo: «Il suo maritino non ce l’avrà neanche un terzo di quello. È spaventata».
L’orgoglio di Nora prese il sopravvento e lei esclamò diretta a Cristina: «Lascialo a me che vi faccio vedere io se sono spaventata!». Spinse la sua amica, si inginocchiò davanti al cameriere ed afferrò il suo pene, se lo mise subito in bocca, iniziando a succhiarlo con foga. In effetti suo marito ce lo aveva davvero molto più piccolo e Nora aveva una gran voglia di provarlo. Sia le sue amiche che il ragazzo ne furono molto stupiti, ma poi le ragazze iniziarono ad incitarla, mentre lui si godeva la bravura della donna.
«Ehi! La festeggiata sono io!», disse indignata Cristina, spinse la sua amica da parte e prese lei in bocca il pene nero, inginocchiandosi al suo posto.
Nora rimase qualche istante a guardare, poi le alzò la gonna scoprendo il perizoma di pizzo nero e disse: «Se vuoi festeggiare per bene, prendilo tutto!».
«Giusto! Tutto dentro! Tutto dentro!», fecero in coro le altre ragazze.
«Mettiamo più comodi, però», disse il ragazzo e le condusse verso il divanetto rosso. Anche le amiche si alzarono e si misero a guardare da vicino mentre Nora toglieva il perizoma a Cristina messa a pecorina sul divanetto, il ragazzo si mise dietro di lei e puntò il pene sulla vagina fradicia e depilata. Entrò per metà, ma le amiche continuavano con il loro coro, il cameriere allora iniziò a muoversi avanti ed indietro spingendosi sempre più a fondo, mentre Cristina quasi gridava di piacere. Nora si tolse le scarpe con il tacco nere, i jeans attillati e le mutandine. Voleva anche lei la sua parte. Afferrò l’uomo e lo spinse a sedersi sul divanetto. Cristina contrariata la guardò mentre saliva velocemente sul cameriere e guidava il grosso pene dentro alla sua vagina leggermente pelosa e bagnatissima. Iniziò a saltare su di lui eccitatissima gridando il suo piacere. Cristina guardò le sue amiche e commentò: «Beh, glielo lascio per un po’. Non lo vedrà mai più un cazzo così». Prese il suo cocktail e bevve un sorso, poi si spogliò completamente, mettendo in mostra il suo fisico perfetto, poi disse: «La tua dose di cazzo l’hai avuta, adesso alzati e facciamo decidere a lui con chi delle due vuole venire». Anche Nora si spogliò completamente e si mise a fianco alla sua amica. Il ragazzo di alzò e si mise davanti a loro, con il pene dritto come un palo. Diede una lunga occhiata ai due corpi poi prese Cristina e la mise a pecorina in piedi contro al tavolo a cui erano sedute le ragazze, si mise dietro di lei ed iniziò a penetrarla con foga. Nora era umiliata dal fatto di essere stata scartata, ma la sua mano corse velocemente fra le sue gambe per tentare di placare la sua eccitazione. Dopo un bel po’, notò che i movimenti del ragazzo si facevano irregolari ed esclamò con voce quasi isterica: «Almeno fammi bere la sua sborra!».
L’uomo, quasi d’istinto si gir verso di lei, la fece inginocchiare davanti a sé e le venne subito in faccia, il suo sperma era denso e abbondante. I tre rimasero ansimanti per qualche istante, poi Elena esclamò: «Ragazze chi è la prossima che si sposa, così torniamo?».


Per commenti, critiche e richieste antom93@libero.it
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scritto il
2019-02-14
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