Autobiografia di un Porno Star. Victor Mature. Mister ventiquattro centimetri.
di
Tibet
genere
etero
1- parte-
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Lettera intestata.
Egregio Signore,
il nostro Gruppo Editoriale è interessato ad acquisire la possibilità di pubblicare il Suo romanzo, quello che ci ha mandato in visione, qualora fosse ancora interessato ad incaricare il nostro Gruppo per la gestione della cosa La preghiamo di contattare il nostro Direttore Editoriale...
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Eh si!
Sarà il caso di inventarsi un nuovo modo di campare visto che l'uccello si rifiuta di alzarsi, mi sa che ha cantato troppe volte e ormai la sinfonia non lo interessa più.
Imbenzinarmi ancora di più con gli aiuti chimici?
Cazzo... no!
Ho sempre voluto essere genuino senza usarne, salvo l'ultimo periodo che ero in difficoltà d'erezione, ma in questo non mi sentivo a mio agio, ero “falso”.
Quindi ho smesso.
Pazienza. Pagina chiusa.
Ripensamenti? Volontà di riscatto? Addirittura conversione alla fede?
Balle! Tutte balle per i giornali.
Da quando ho lasciato le scene e sono ben sei mesi, non ho più scopato. Le uniche erezioni sono quelle mattutine quando mi sveglio e devo andare in gabinetto a pisciare!
Se mi manca scopare? Non lo so.
Non comunque quelle serigrafie di donne che scopavo sul set. Tutte eguali, tutte tette e culi rifatti. Sempre più giovani, senza nessun fascino.
Quindi ben venga 'sta cosa, chissà che le mie memorie non diventino un nuovo caso letterario! L'importante è che mi porti soldi, ne ho bisogno.
Mi piace il denaro, da sempre, come tutti quelli nati poveri.
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Sono in un ufficio della casa editrice, dietro la grande scrivania un uomo panciuto, sembra che abbia scritto in fronte a lettere luminose “IO SONO IL CAPO e voi non siete un cazzo”, a lato della stessa una donna, oh... per essere bella lo è! Ma quanto ci tiene ad apparire sofisticata? Distaccata?
Ok, signora! Sono uno che ha usato il cazzo per campare ma non ho la peste!
Può darmela la mano! Anzi, chiariamo che sono uscito dal giro senza prendere un cazzo di infezione, sia chiaro questo! Neanche un raffreddore ho preso in tutte quelle ore che giravo le scene nudo e a cazzo dritto!
Su, puoi guardarmi, non ti passo le piattole!
Ascoltiamo.
-Qualora decida di assegnarci in esclusiva la pubblicazione del suo libro Le garantiamo ogni supporto pubblicitario, la massima diffusione sulle reti TV nazionali e sui giornali, l'organizzazione di sue apparizioni nelle maggiori librerie a scopo promozionale e sono autorizzato a firmare assieme a Lei qui, seduta stante, il relativo contratto ed ho un consistente assegno da consegnarle...-
E sventola con la mano il foglietto in questione.
E fammi vedere vedere di quanto si tratta!
Il mio commercialista che è un pescecane come pochi altri, mi ha detto “non impegnarti meno di cinquantamila di anticipo”! Poi tratteremo il resto!"
Forse il Supremo ha visto i miei occhi famelici?
Oh si! Solo chi ha patito stenti e fame sa quanto il denaro è importante nella vita!
-Le presento il nostro Editor Senior, la Signora Whither, lei sarà la curatrice editoriale che Le si affiancherà per limare, rimaneggiare il testo per renderlo adatto alla pubblicazione. E' una procedura standard, vedrà che si troverà bene. Allora firmiamo?-
-Quanto?-
-Cinquantamila.-
-Allora ok-
Evvai!
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Sono la Signora Whither.
Alzo gli occhi dai fogli che sto leggendo, penso:
Dovremo rivedere tutto! Questo stallone è solo pene! Non sa neanche come si inizia a scrivere un libro, è tutto c... e niente cervello.
Ma da dove inizio? Se uso la matita rossa, devo segnare tutto! E ho letto solo l'inizio!
Ma si può leggere, una cosa così?
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“La prof. sta consegnando i risultati dell'ultima prova ed ora è il suo turno, raggiunge la cattedra.
-Non ci siamo proprio, ancora un lavoro completamente insufficiente, proprio non capisco, hai ottimi risultati in tutte le altre materie e con me stai ripetendo la storia degli anni passati, non funzioni... lo sai che hai passato l'anno grazie alla decisione mia e del consiglio di classe, non capisco proprio, eppure sembri uno studente attento e scrupoloso-.
-Professoressa, proprio non ci arrivo -
-Devi prendere delle ripetizioni, avere un aiuto, ti devi riportare sotto-.
-Non posso, non ne ho assolutamente la possibilità.-
-Ho pensato al tuo caso, se sei d'accordo, c'è mia sorella che non insegna per quest'anno, ha bisogno di un ragazzo per dei lavoretti in casa, tagliare l'erba del giardino, regolare le siepi, raccogliere le foglie cadute, insomma delle cose così, in cambio ti darebbe delle lezioni, ti andrebbe bene?-
-Mi sarà utile?-.
-Male non ti farà, prova, puoi sempre fare a meno d'andarci, questo è il numero di telefono, sentiti con lei...-
-Tom... qui bello, è il ragazzo che aspettavamo.-
Lo sta attendendo alla porta e trattiene per il collare uno splendido pastore tedesco.
-Entra, non aver paura del cane, è un bonaccione e farete subito amicizia, dimentichiamo subito le formalità fra noi, io sono Margherita.--
Bella casa, bel giardino, bel cane, tutti segni del benessere, tutte cose che Victor non ha mai conosciuto, guarda anche la padrona di casa, bella donna, sia pur matura. E' la copia conforme della sua professoressa che è una gran bella fica, questa è più anziana, forse quarantotto anni? E con qualche chilo in più, però a giudicare da quanto vede, messi tutto sommato niente male, nel seno piuttosto consistente e nel grosso culo che deambula verso l'interno della casa. Indossa qualcosa di casual, una felpa di una o due misure superiore alla sua e dei fuseaux neri, il movimento di anche è gradevole e l'ammira mentre la segue.
Victor alla sua richiesta si racconta:
Il padre? Marittimo sbalestrato sempre per mare, poi? Lui occupa una stanza ammobiliata, vive con quello che gli manda suo padre quando si ricorda e non spende tutto in puttane, fa qualche lavoretto per raggranellare qualche soldo, la sera porta a domicilio le pizze, dalle sette alle undici, la sera mangia in pizzeria, meno il mercoledì.
Mentre racconta gli sembra d'essere un personaggio del libro "Cuore"di de Amicis.
-Sei un bravo ragazzo...-
-Grazie signora...-
-Non signora ma Margherita, anzi Rita... dammi del tu-
Bravo ragazzo un cazzo, si dice Victor, mentre torna a casa, sono solo un disgraziato morto di fame, se sapesse cosa faccio per sopravvivere non parlerebbe così!
Victor infatti non è proprio quel bravo ragazzo che pensa la donna.
Nella pizzeria dove lavora la sera oltre a portare, quando serve, le pizze a domicilio, ha accettato uno strano modo di vivere, ha una relazione con l'unica cameriera, la quale è anche l'amante del pizzaiolo, che è il padrone.
La donna lo ha svezzato al sesso, le piacciono immensamente i rapporti violenti al termine del lavoro, lui... Victor vestito che la prende e la spinge contro il muro, l'alza tenendola sotto le cosce e la infila con tutta la sua forza, mentre lei gli morde le labbra. Da lì spesso il loro congiungimento finisce per terra, fra i tavoli del locale mentre si prendono con una foga che ha poco di umano, sembrano più due animali in calore.
Lei poi, quando le è possibile, se lo porta a casa approfittando dell'assenza del pizzaiolo e qui gli insegna ogni cosa e lo usa. La sua sessualità è anomala, esagerata e non si stanca mai di essere presa dappertutto e di continuo.
Solo questo?
No, la donna si vende. Saltuariamente ma vende il proprio corpo. E trova il modo di inserire anche Victor nella cosa, un suo cliente le chiede se ha modo di portare un ragazzo e lei pensa a Victor. Cinquanta euro gli dice, è la tua parte, ti farai un po' succhiare il cazzo e lui ci guarderà scopare, insomma cose così. I cinquanta euro fanno proprio comodo a Victor, ci pensa e dice si.
Non è proprio come dice lei, l'uomo adulto gli succhia il cazzo, si che guarda mentre lei e Victor scopano, ma poi chiede a Victor se gli va di incularlo e propone una cifra. Altri cinquanta per lui e Victor per la prima volta scopa un uomo. Non gli sembra poi quella cosa orribile che pensava. Si dice che alla fine è vero che un buco è un buco, ci si ficca dentro il cazzo, si scopa, si viene. E poi? Altri cinquanta euro? Che siano i benvenuti!
Ben presto viene a sapere come funziona la cosa.
Il pizzaiolo gestisce la cosa, prende la metà della marchetta della donna. Mette anche lui sulla piazza e, a volte, oltre a portare a domicilio la pizza, Victor mette a disposizione il suo cazzo. Ha ormai dei clienti fissi, l'uomo del primo incontro, altri due uomini e una coppia. Loro telefonano e lui va. Gli piace la coppia. La donna è materna e oltre a essere molto porca lo tratta con affetto. Capita che si fermi da loro per la notte. All'uomo, il marito o compagno non sa, piace vedere il cazzo di Victor affondare violento nel culo della donna. Non gli chiede altro, solo di scoparle la compagna e di poter guardare. A volte oltre alla cifra concordata con il pizzaiolo aggiunge una mancia. A Victor ogni centesimo fa comodo. Gli uomini che incontra invece chiedono di poterlo succhiare e di essere inculati. Lui lo fa.”
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Lettera intestata.
Egregio Signore,
il nostro Gruppo Editoriale è interessato ad acquisire la possibilità di pubblicare il Suo romanzo, quello che ci ha mandato in visione, qualora fosse ancora interessato ad incaricare il nostro Gruppo per la gestione della cosa La preghiamo di contattare il nostro Direttore Editoriale...
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Eh si!
Sarà il caso di inventarsi un nuovo modo di campare visto che l'uccello si rifiuta di alzarsi, mi sa che ha cantato troppe volte e ormai la sinfonia non lo interessa più.
Imbenzinarmi ancora di più con gli aiuti chimici?
Cazzo... no!
Ho sempre voluto essere genuino senza usarne, salvo l'ultimo periodo che ero in difficoltà d'erezione, ma in questo non mi sentivo a mio agio, ero “falso”.
Quindi ho smesso.
Pazienza. Pagina chiusa.
Ripensamenti? Volontà di riscatto? Addirittura conversione alla fede?
Balle! Tutte balle per i giornali.
Da quando ho lasciato le scene e sono ben sei mesi, non ho più scopato. Le uniche erezioni sono quelle mattutine quando mi sveglio e devo andare in gabinetto a pisciare!
Se mi manca scopare? Non lo so.
Non comunque quelle serigrafie di donne che scopavo sul set. Tutte eguali, tutte tette e culi rifatti. Sempre più giovani, senza nessun fascino.
Quindi ben venga 'sta cosa, chissà che le mie memorie non diventino un nuovo caso letterario! L'importante è che mi porti soldi, ne ho bisogno.
Mi piace il denaro, da sempre, come tutti quelli nati poveri.
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Sono in un ufficio della casa editrice, dietro la grande scrivania un uomo panciuto, sembra che abbia scritto in fronte a lettere luminose “IO SONO IL CAPO e voi non siete un cazzo”, a lato della stessa una donna, oh... per essere bella lo è! Ma quanto ci tiene ad apparire sofisticata? Distaccata?
Ok, signora! Sono uno che ha usato il cazzo per campare ma non ho la peste!
Può darmela la mano! Anzi, chiariamo che sono uscito dal giro senza prendere un cazzo di infezione, sia chiaro questo! Neanche un raffreddore ho preso in tutte quelle ore che giravo le scene nudo e a cazzo dritto!
Su, puoi guardarmi, non ti passo le piattole!
Ascoltiamo.
-Qualora decida di assegnarci in esclusiva la pubblicazione del suo libro Le garantiamo ogni supporto pubblicitario, la massima diffusione sulle reti TV nazionali e sui giornali, l'organizzazione di sue apparizioni nelle maggiori librerie a scopo promozionale e sono autorizzato a firmare assieme a Lei qui, seduta stante, il relativo contratto ed ho un consistente assegno da consegnarle...-
E sventola con la mano il foglietto in questione.
E fammi vedere vedere di quanto si tratta!
Il mio commercialista che è un pescecane come pochi altri, mi ha detto “non impegnarti meno di cinquantamila di anticipo”! Poi tratteremo il resto!"
Forse il Supremo ha visto i miei occhi famelici?
Oh si! Solo chi ha patito stenti e fame sa quanto il denaro è importante nella vita!
-Le presento il nostro Editor Senior, la Signora Whither, lei sarà la curatrice editoriale che Le si affiancherà per limare, rimaneggiare il testo per renderlo adatto alla pubblicazione. E' una procedura standard, vedrà che si troverà bene. Allora firmiamo?-
-Quanto?-
-Cinquantamila.-
-Allora ok-
Evvai!
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Sono la Signora Whither.
Alzo gli occhi dai fogli che sto leggendo, penso:
Dovremo rivedere tutto! Questo stallone è solo pene! Non sa neanche come si inizia a scrivere un libro, è tutto c... e niente cervello.
Ma da dove inizio? Se uso la matita rossa, devo segnare tutto! E ho letto solo l'inizio!
Ma si può leggere, una cosa così?
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“La prof. sta consegnando i risultati dell'ultima prova ed ora è il suo turno, raggiunge la cattedra.
-Non ci siamo proprio, ancora un lavoro completamente insufficiente, proprio non capisco, hai ottimi risultati in tutte le altre materie e con me stai ripetendo la storia degli anni passati, non funzioni... lo sai che hai passato l'anno grazie alla decisione mia e del consiglio di classe, non capisco proprio, eppure sembri uno studente attento e scrupoloso-.
-Professoressa, proprio non ci arrivo -
-Devi prendere delle ripetizioni, avere un aiuto, ti devi riportare sotto-.
-Non posso, non ne ho assolutamente la possibilità.-
-Ho pensato al tuo caso, se sei d'accordo, c'è mia sorella che non insegna per quest'anno, ha bisogno di un ragazzo per dei lavoretti in casa, tagliare l'erba del giardino, regolare le siepi, raccogliere le foglie cadute, insomma delle cose così, in cambio ti darebbe delle lezioni, ti andrebbe bene?-
-Mi sarà utile?-.
-Male non ti farà, prova, puoi sempre fare a meno d'andarci, questo è il numero di telefono, sentiti con lei...-
-Tom... qui bello, è il ragazzo che aspettavamo.-
Lo sta attendendo alla porta e trattiene per il collare uno splendido pastore tedesco.
-Entra, non aver paura del cane, è un bonaccione e farete subito amicizia, dimentichiamo subito le formalità fra noi, io sono Margherita.--
Bella casa, bel giardino, bel cane, tutti segni del benessere, tutte cose che Victor non ha mai conosciuto, guarda anche la padrona di casa, bella donna, sia pur matura. E' la copia conforme della sua professoressa che è una gran bella fica, questa è più anziana, forse quarantotto anni? E con qualche chilo in più, però a giudicare da quanto vede, messi tutto sommato niente male, nel seno piuttosto consistente e nel grosso culo che deambula verso l'interno della casa. Indossa qualcosa di casual, una felpa di una o due misure superiore alla sua e dei fuseaux neri, il movimento di anche è gradevole e l'ammira mentre la segue.
Victor alla sua richiesta si racconta:
Il padre? Marittimo sbalestrato sempre per mare, poi? Lui occupa una stanza ammobiliata, vive con quello che gli manda suo padre quando si ricorda e non spende tutto in puttane, fa qualche lavoretto per raggranellare qualche soldo, la sera porta a domicilio le pizze, dalle sette alle undici, la sera mangia in pizzeria, meno il mercoledì.
Mentre racconta gli sembra d'essere un personaggio del libro "Cuore"di de Amicis.
-Sei un bravo ragazzo...-
-Grazie signora...-
-Non signora ma Margherita, anzi Rita... dammi del tu-
Bravo ragazzo un cazzo, si dice Victor, mentre torna a casa, sono solo un disgraziato morto di fame, se sapesse cosa faccio per sopravvivere non parlerebbe così!
Victor infatti non è proprio quel bravo ragazzo che pensa la donna.
Nella pizzeria dove lavora la sera oltre a portare, quando serve, le pizze a domicilio, ha accettato uno strano modo di vivere, ha una relazione con l'unica cameriera, la quale è anche l'amante del pizzaiolo, che è il padrone.
La donna lo ha svezzato al sesso, le piacciono immensamente i rapporti violenti al termine del lavoro, lui... Victor vestito che la prende e la spinge contro il muro, l'alza tenendola sotto le cosce e la infila con tutta la sua forza, mentre lei gli morde le labbra. Da lì spesso il loro congiungimento finisce per terra, fra i tavoli del locale mentre si prendono con una foga che ha poco di umano, sembrano più due animali in calore.
Lei poi, quando le è possibile, se lo porta a casa approfittando dell'assenza del pizzaiolo e qui gli insegna ogni cosa e lo usa. La sua sessualità è anomala, esagerata e non si stanca mai di essere presa dappertutto e di continuo.
Solo questo?
No, la donna si vende. Saltuariamente ma vende il proprio corpo. E trova il modo di inserire anche Victor nella cosa, un suo cliente le chiede se ha modo di portare un ragazzo e lei pensa a Victor. Cinquanta euro gli dice, è la tua parte, ti farai un po' succhiare il cazzo e lui ci guarderà scopare, insomma cose così. I cinquanta euro fanno proprio comodo a Victor, ci pensa e dice si.
Non è proprio come dice lei, l'uomo adulto gli succhia il cazzo, si che guarda mentre lei e Victor scopano, ma poi chiede a Victor se gli va di incularlo e propone una cifra. Altri cinquanta per lui e Victor per la prima volta scopa un uomo. Non gli sembra poi quella cosa orribile che pensava. Si dice che alla fine è vero che un buco è un buco, ci si ficca dentro il cazzo, si scopa, si viene. E poi? Altri cinquanta euro? Che siano i benvenuti!
Ben presto viene a sapere come funziona la cosa.
Il pizzaiolo gestisce la cosa, prende la metà della marchetta della donna. Mette anche lui sulla piazza e, a volte, oltre a portare a domicilio la pizza, Victor mette a disposizione il suo cazzo. Ha ormai dei clienti fissi, l'uomo del primo incontro, altri due uomini e una coppia. Loro telefonano e lui va. Gli piace la coppia. La donna è materna e oltre a essere molto porca lo tratta con affetto. Capita che si fermi da loro per la notte. All'uomo, il marito o compagno non sa, piace vedere il cazzo di Victor affondare violento nel culo della donna. Non gli chiede altro, solo di scoparle la compagna e di poter guardare. A volte oltre alla cifra concordata con il pizzaiolo aggiunge una mancia. A Victor ogni centesimo fa comodo. Gli uomini che incontra invece chiedono di poterlo succhiare e di essere inculati. Lui lo fa.”
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