Mio nipote era ben cresciuto.
di
Franco018.
genere
gay
Torno dal lavoro in casa e mia mogli mi fa presente che in serata arriverà nostro nipote Mauro. Ricollego mentalmente Mauro, il nipotino che mi ha fatto sudare tanto quando da noi si ammalò e dovetti praticare le iniezioni più dolorose del Mondo: la vitamina B. Mi venne da pensare che doveva essere ben cresciuto ora e chiesi a mia moglie quando saremmo dovuti stare alla stazione. Durante il pranzo parlammo di lui, ricordando la sua infanzia ed i suoi giochi assai poco maschili e ciò mi portò a pensare come si sarebbe comportato ora. Puntualmente fummo ad attenderlo alla stazione e, quando scese dal treno, fu lui a riconoscerci ed a venirci incontro abbracciandoci entrambi. Io mi ripresi subito dallo stupore e lo strinsi a me con affetto ma, osservandolo attentamente, devo ammettere che se si fosse ben rasata la poca e ancora morbida barbetta, con la camicetta rosa ed i pantaloni che risaltavano un culetto tondo e sodo, i capelli biondi lunghi, poteva somigliare ad una star dello spettacolo, che io sognavo spesso, immaginando di scoparmela senza sosta e mi venne, infatti, il pensiero se fosse stato veramente gay. Arrivati a casa, Paola, mia moglie va con lui in cucina a preparare la cena ed io a farmi una doccia, ma, quando sto infilandomi l'accappatoio, Mauro entra in bagno e rimane basito nell'osservare il mio batacchio ancora ben dritto per la calda acqua che aveva contribuito all'erezione. Lo fisso negli occhi e lui mi fa i complimenti per le notevoli dimensioni che mi trovavo. Gli cedo il bagno e, dopo cena lo lascio a parlare con Paola e me ne vado a dormire. Il giorno dopo, Domenica, Paola va da sua madre ed io mi sveglio verso le dieci e, passando davanti alla camera di Mauro, do un'occhiata dentro e lo vedo nudo sul letto, in posizione tale da risaltare il suo culetto assai eccitante. Rimango indossando la vestaglia, a vedere se si svegliava o dormiva ancora ma poi l'appetito mi conduce in cucina dove consumo la colazione e guardi la tv. Poco dopo lui arriva e si china a darmi un bacio sulla guancia ma viene distratto dalla vestaglia slacciata che scopre il cazzo assopito ma sempre ben grosso. Mentre fa colazione mi confessa che è venuto apposta per riprendersi da una brutta malattia e deve fare una cura ricostituente di iniezioni e vorrebbe che gliele faccio io perchè da piccolo, per lo stesso motivo, mi confessò non sentiva dolore ma faceva ugualmente storie per stare al centro dell'attenzione. Ora non si sarebbe ribellato ma avrebbe cercato di ricambiare il mio operato a modo suo. Io dovetti dirgli che gliele avrei fatte senza problema, così, dopo la su colazione se ne andò in camera sua e poi mi chiese di raggiungerlo. Aveva messo sul letto siringa e fiala, insomma, tutto il necessario ed era già sdraiato col sedere scoperto ad attendermi. Arrivo e preparo la siringae, massaggiato a lungo la chiappetta, sentii che aveva fatto il muscolo così gli mollai una sculacciata per farglielo ammorbidire e gl'infilo subito l'ago senza che lui sentisse alcun dolore. Spingo lo stantuffo ed il farmaco penetra senza che se ne renda conto, così non prova alcun dolore. Terminato con un altro lungo massaggio, lui si gira e mi prende per il collo avvicinando il suo viso al mio e mi sfiora le labbra con un bacio. Rimango un poco allibito ma poi lo lascio a sistemare l'attrezzatura usata e me ne vado sul divano in salotto a vedere un po di tv ma mi assopisco e addormentatomi profondamente, sogno di starmi a fare sbocchinare da labbra sensualissime ma, quando poi mi sento le cosce bagnate di spruzzi di sborra, apro gli occhi e vedo Mauro con la bocca colante di sborra, comprendendo che era opera sua. Lo vedo alzarsi ed andare in bagno dove sento che sta sciacquandosi la bocca ma poi viene da me e si siede accanto stringendosi al mio fianco, baciandomi sul collo. Il cazzo si rimette in tiro e lui me lo accarezza ed io, conscio di quanti stava per accadere, cerco di cambiare la situazione creatasi, chiedendogli quanti anni aveva ora e lui mi dice di essere da una settimana maggiorenne, perciò si poteva fare quello che volevamo insieme. Sentendomi ipocritamente a posto con la morale, osservando il suo viso da super figa, mi accosto al suo visetto di bambolina e gli ficco la lingua in bocca e lui risponde allacciando la sua alla mia, intanto impugna il mio cazzo e lo masturba fino a farmi sborrare a lungo e si mette buona parte di sborra sul suo ano, invitandomi ad incularlo, cosa che faccio subito, aiutato dalla mia sborra che lubrifica cazzo e culo insieme, permettendomi di infilarglielo tutto dentro ed inizio a scorrere su e giù ma per lui è solo la seconda volta che lo prende in culo ma, quando capisce dai miei movimenti e sospiri che sto per venirmene, me lo sfila dal suo culo e se lo mette in bocca succhiandolo fino al mio orgasmo e lo pulisce a fondo leccandolo a lungo. Viene poi a baciarmi in bocca, poi milascia per andare a preparare il pranzo in attesa di Paola che tornerà tra poco, ma una volta che tutto è preparato per mangiare insieme, torna da me e si siede sul mio cazzo che si drizza subito e se lo infila nuovamente in culo gemendo per il piacere che provava. Arriva poco dopo Paola e ci mettiamo a tavola insieme e, dopo pranzo, ce ne andiamo a fare un giro per la campagna fino alla sera. Dopo cena Paola va subito a dormire per essere in forma Lunedì al suo lavoro ed io e Mauro, certi che Paola già dorme, ci scambiamo baci e lui poi mi fa un gustoso bocchino. Al mattino dopo, mi sveglio e prima di andare al mio lavoro, sveglio Mauro e gli faccio la seconda iniezione, poi, attratto dal suo culetto magro e stretto, mi faccio leccare bene il cazzo per poterlo inculare senza sforzare il suo anello naturale. Una volta sborrato in lui, mi lavo il cazzo ed esco sulla strada e parto col mio furgone. Al ritorno a casa per il pranzo, Mauro è ancora solo e mi bacia per poi chiedermi se posso permettergli di fare venire per un giorno da noi un suo amico e la sua fidanzata. Gli do il mio consenso e lui gli telefona subito. Mi dice poi che sarà una bella sorpresa per me, senza scendere nei particolari.
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