Mia zia 4.
di
Gibbo
genere
incesti
Arrivo a Catania all'Aeroporto Fontanarossa e trovo ad attendermi solo mio zio che nel tragitto tra aeroporto e casa mi disse che si sarebbe occupato lui di me e mi avrebbe fatto conoscere certe donne di sangue siciliano che mi avrebbero insegnato le cose principali sul sesso ed io gli dissi di essere a sua disposizione sempre. Arrivammo a casa e, dopo avermi aiutato a portare le mie due valige in camera, mi disse che aveva un appuntamento di lavoro ma mia zia sarebbe arrivata presto, attualmente dal parrucchiere. Lo salutai e, dopo una doccia, misi a posto il contenuto delle valige e, mentre stavo mettendo le valige sopra l'armadio, mi sento abbracciare ai fianchi, mi giro e vedo la zia, già in vestaglia che subito apre, facendomi vedere quanto era sexy con corsetto nero, slippino e reggiseno nero, calze a rete fitta, attaccate al reggicalze, rendendola così attraente che subito il cazzo fece pressione sui calzoni ed io la abbracciai per poi baciarla in bocca dicendole poi che era veramente un gran pezzo di sticchio ( per chi non conosce il dialetto siciliano, l'equivalente in italiano è un gran pezzo di figa!! ) mi metto a slacciarle il reggiseno e leccarle i capezzoli, ciucciandoli poi con ardore e con la mano scendo sulle sue cosce che accarezzo avidamente e le dico che mi fa impazzire e voglio scoparla. Lei, per tutta risposta, si sfila le mutandine e si sdraia sul mio letto aprendo le cosce che subito mi metto a baciarle dalla caviglia all'inguine ed il nylon delle calze mi eccita strofinandomici sopra, poi lei mi prende il cazzo in bocca e, dopo che sente raddrizzarsi, se lo punta sulle labbra della sua figona ed io la penetro subito, iniziandola a scoparla forsennatamente e, quando me ne vengo, lei lo fa uscire e si prende in bocca la rimanente mia sborrata. Rimaniamo poi abbracciati, baciandoci in bocca slinguando di continuo e, quando il cazzo riprende vita, allora la giro a pancia sotto e la inculo senza provvedere minimamente a lubrificarglielo e lei geme di dolore e piacere insieme. Quando capisce che stò per venirmene, se lo prende in bocca e lo spompina fino all'ultimo schizzo. Poi scopiamo, passiamo in seguito ad un 69 per poi farmi fare una spagnola, ovvero, messo il cazzo tra i seni,lei mi masturba strusciandoci i seni fino alla mia sborrata. Terminiamo i giochi, anche perchè zia doveva preparare il pranzo ed io mi vesto e vado in giardino a scherzare col cane che conoscevo da anni e giochiamo insieme. Arriva lo zio che, una volta seduti a tavola, mi dice se voglio venire con lui al pomeriggio ed accetto l'invito, ma non prima di avere interpellato la zia con un'occhiata e lei fece cenno di sì. Lo zio mi porta a casa di una sua amica che poi ha appena tre anni più di me e, trovata una scusa, mi lascia con lei e se ne va via. Lei comincia a venirmi vicino sul divano e mi fa i complimenti per le mie braccia muscolose e ... in breve: dopo tanto sfiorarmi, si mette a slacciarmi i calzoni, estraendo fuori il cazzo già teso e duro che subito prende in bocca, poi si toglie gonna e mutandine e mi monta a cavalcioni infilandosi il cazzo in figa, facendomi sobbalzare a lungo e creandomi un orgasmo da sogno. Poi si spoglia tutta e si mette a pecorina ed io la inculo senza preamboli, facendola così gridare dal dolore e le sborro dentro per poi farmi pulire il cazzo con la lingua. Scopiamo più volte e , quando lo zio ritorna, lei le dice che ha un nipote gran chiavatore e povera chi si prende in culo quella sbarra che ho tra le gambe. Mio zio le mette in mano duecento euro e ce ne andiamo a casa. Zia aveva preparato un'ottima cena ed io esagero un poco a bere il vino bianco fresco, infatti mi addormento davanti alla tv e, quando poi mi risveglio, non vedo più gli zii e, andando a letto, passando davanti alla loro camera, sento i sospiri di chi scopa normalmente, così vado subito a letto e cado in un sonno ristoratore. Al mattino mi sveglio con i baci della zia che stringe il cazzo in mano, baciandomi sulle guance, poi scendendo sul cazzo che lecca e sente indurirsi, così si mette a cavalcioni e mi scopa gustosamente. Dopo la prima scopata del giorno, mi prende per mano ed andiamo a fare colazione. Mentre sorseggiamo caffè, ci baciamo in bocca e già pregustiamo delle belle scopate in mattinata ma, una volta finita la colazione, squilla il telefono e ci arriva la notizia che lo zio ha avuto un incidente, quindi ci vestiamo e corriamo all'Ospedale dove lo troviamo pieno di lividi sul viso e varie fratture. Zia mi lascia con lui e corre a casa per prendere il necessario per lavarlo e cambiarlo di vestiti. Poi torna ed il Primario le dice che sta discretamente ma dovrà passare alcuni giorni sotto osservazione poi la lascia. Io l'abbraccio e lei mi stringe a se, poi, dopo che ha fatto la barba a zio, lo lasciamo e torniamo a casa. Chiaramente non c'è più voglia di mangiare, di scopare, così torniamo in Ospedale e aspettiamo che lo zio si riprenda dallo stato confusionale. La zia mi dice di uscire un poco da lì ed io m'avvio verso il parco e, nel corridoio mi avvicina un'infermiera molto giovane e carina, con i capelli rossi ed un viso da bambolina ma con un fisico di gnoccolona che farebbe resuscitare anche un morto. Mi prende la mano e mi dice che mio padre sta riprendendosi bene, perciò devo essere più sereno ma io le faccio presente che si tratta di mio zio e non papà, allora si scusa moltissimo ma io le dico che se viene al bar con me a prendere qualcosa, allora la perdono e così facciamo: andiamo al bar. Usciti dal locale ci sediamo ad una panchina nel parco e, visto che lei aveva terminato il turno di lavoro, ci scambiamo i numeri dei cellulari e, dopo che lei mi da un bacio sulla guancia con mille scuse per l'errore di persona, io ricambio il bacio e le dico che lei è bellissima e mi guarda arrossendo più dei suoi capelli e poi ognuno prende la propria strada. Torno dallo zio che trovo sveglio e mi riconosce senza difficoltà così le dò un bacio sulla guancia ed esco dalla stanza per telefonare a Fabiola, l'infermiera e le dico dello zio in retti sensi. Lei mi dice di esserne contenta e propone di raggiungerla a casa sua dove vive da sola ma io sono ospite degli zii e rimaniamo di vederci al mattino dopo a casa sua. Vado nella camera dello zio e dico a loro che avrei un invito al mattino e zia che aveva visto il nostro incontro dalla finestra, mi dice di essere felice per me, rendendomi liberissimo nei mie movimenti, così lo confermo subito a Fabiola e l'indomani sono da lei per le nove.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Mia zia 3.racconto sucessivo
Al supermercato
Commenti dei lettori al racconto erotico