La mia prima volta - Giorno 1
di
VirtualSlv
genere
dominazione
Sono in Toscana, un noioso martedì sera estivo.
Cena con i miei e loro amici, bevo un po' ma mi annoio come non mai. Dopocena decido di andare in paese a vedere se incontro qualche amico o in alternativa per bermi una birra in santa pace. Entro in un locale a caso, non trovo nessuno che conosco e decido di ordinare una birra al banco. Dopo poco mi si avvicina un ragazzo più grande di me, sui 35 anni che attacca bottone. I discorsi si susseguono, così come i drink. Non mi accorgo quasi che siamo passati dalla birra al long island e più aumentano i cocktail più i discorsi, da parte di lui, si fanno più arditi.
Mi racconta di essere un padrone, di aver sottomesso parecchie schiave e schiavi e gli piace dettagliare alcune delle pratiche che sottopone ai suoi sottomessi.
Verso l'una di notte sono parecchio brillo e molto eccitato. Gli dico che ho bisogno di fare un giro per prendere una boccata d'aria e lui si offre di accompagnarmi.
Facciamo il lungo mare e intanto che passeggiamo lui inizia a dirmi che secondo lui sarei un ottimo schiavetto. Io rido imbarazzato e non rispondo. Lui continua imperterrito a dire che dovrei provare e a un certo punto mi mette una mano sul pacco dicendo che se non volevo provare non avrei dovuto avere quell'erezione.
Imbarazzato provo a farfugliare qualche scusa ma lui mi porta in una zona "protetta" e mi dice che mi avrebbe fatto un piccolo test.
Mi fa spogliare completamente, io ho il cuore in gola per la paura che ci veda qualcuno, mi fa mettere a 4 zampe e inizia un attenta analisi del mio corpo. Mi sento un animale con le sue mani che frugano tutto il mio corpo, soffermandosi sulle zone più sensibili. La mia eccitazione è innegabile, ma dopo poco lui mi ordina di rivestirmi.
Una volta rivestito mi fa la domanda che avrebbe cambiato la mia vita... "vuoi andare oltre?"
Avrei voluto fare mille domande, chiedere cosa avrebbe comportato l'andare oltre ma le risposte possibili erano solo 2, si o no. Abbasso il capo e dico, "Si padrone".
Lui sorride, cambia tono di voce e mi ordina di seguirlo.
Mi porta in albergo da lui, saliamo, entriamo nella sua stanza, mi fa nuovamente spogliare, si siede sul letto e mi fa mettere in ginocchio ai suoi piedi.
Inizia a dettarmi le regole della mia sottomissione, alle posizioni da tenere in sua presenza, a come chiamarlo... dopo circa un quarto d'ora di regole mi riispeziona tutto per bene, questa volta con più calma, inizia dai piedi che osserva per bene, sente se sono morbidi o callosi, soppesa per bene le palle, scappella il cazzo, lo schiaccia tra le dita, tira due sculacciate sulle chiappe che poi apre per bene divaricandomi le gambe in modo da offrirgli completamente il mio buchetto, sento un dito che ci preme contro e che lo forza per entrare. Sento male ma resisto, lui non è contento di come entra, mi mette il dito in bocca e me lo fa ciucciare, una volta soddisfatto lo rimette dentro fino in fondo e lo spinge dentro e fuori un po' di volte.
"Va bene" esclama dopo l'ispezione "mi puoi andare bene come schiavo".
Prima di rimandarmi a casa si spoglia completamente, si sdraia sul letto e mi invita a fargli un pompino, il mio primo pompino.
Malgrado sia la mia prima volta salgo sul letto di corsa e inizio a leccarglielo e succhiarglielo, lui mi da istruzioni su come fare, io, come in trance eseguo tutto quello che mi chiede, compreso leccargli il buco del culo. Al culmine del piacere mi blocca la testa e mi sborra in bocca un fiume di caldo nettare che chiaramente devo ingoiare e pulisco per bene il suo cazzo dalle ultime gocce...
Sfinito mi dice di tornare l'indomani verso le 4 del pomeriggio perchè avremmo avuto molto da fare e mi vieta tassativamente di masturbarmi una volta a casa.
Sono le 4 di notte, mi incammino verso casa con un nuovo sapore in bocca e la consapevolezza di una nuova vita che stava per cominciare.
https://virtualslv.blogspot.com/
Cena con i miei e loro amici, bevo un po' ma mi annoio come non mai. Dopocena decido di andare in paese a vedere se incontro qualche amico o in alternativa per bermi una birra in santa pace. Entro in un locale a caso, non trovo nessuno che conosco e decido di ordinare una birra al banco. Dopo poco mi si avvicina un ragazzo più grande di me, sui 35 anni che attacca bottone. I discorsi si susseguono, così come i drink. Non mi accorgo quasi che siamo passati dalla birra al long island e più aumentano i cocktail più i discorsi, da parte di lui, si fanno più arditi.
Mi racconta di essere un padrone, di aver sottomesso parecchie schiave e schiavi e gli piace dettagliare alcune delle pratiche che sottopone ai suoi sottomessi.
Verso l'una di notte sono parecchio brillo e molto eccitato. Gli dico che ho bisogno di fare un giro per prendere una boccata d'aria e lui si offre di accompagnarmi.
Facciamo il lungo mare e intanto che passeggiamo lui inizia a dirmi che secondo lui sarei un ottimo schiavetto. Io rido imbarazzato e non rispondo. Lui continua imperterrito a dire che dovrei provare e a un certo punto mi mette una mano sul pacco dicendo che se non volevo provare non avrei dovuto avere quell'erezione.
Imbarazzato provo a farfugliare qualche scusa ma lui mi porta in una zona "protetta" e mi dice che mi avrebbe fatto un piccolo test.
Mi fa spogliare completamente, io ho il cuore in gola per la paura che ci veda qualcuno, mi fa mettere a 4 zampe e inizia un attenta analisi del mio corpo. Mi sento un animale con le sue mani che frugano tutto il mio corpo, soffermandosi sulle zone più sensibili. La mia eccitazione è innegabile, ma dopo poco lui mi ordina di rivestirmi.
Una volta rivestito mi fa la domanda che avrebbe cambiato la mia vita... "vuoi andare oltre?"
Avrei voluto fare mille domande, chiedere cosa avrebbe comportato l'andare oltre ma le risposte possibili erano solo 2, si o no. Abbasso il capo e dico, "Si padrone".
Lui sorride, cambia tono di voce e mi ordina di seguirlo.
Mi porta in albergo da lui, saliamo, entriamo nella sua stanza, mi fa nuovamente spogliare, si siede sul letto e mi fa mettere in ginocchio ai suoi piedi.
Inizia a dettarmi le regole della mia sottomissione, alle posizioni da tenere in sua presenza, a come chiamarlo... dopo circa un quarto d'ora di regole mi riispeziona tutto per bene, questa volta con più calma, inizia dai piedi che osserva per bene, sente se sono morbidi o callosi, soppesa per bene le palle, scappella il cazzo, lo schiaccia tra le dita, tira due sculacciate sulle chiappe che poi apre per bene divaricandomi le gambe in modo da offrirgli completamente il mio buchetto, sento un dito che ci preme contro e che lo forza per entrare. Sento male ma resisto, lui non è contento di come entra, mi mette il dito in bocca e me lo fa ciucciare, una volta soddisfatto lo rimette dentro fino in fondo e lo spinge dentro e fuori un po' di volte.
"Va bene" esclama dopo l'ispezione "mi puoi andare bene come schiavo".
Prima di rimandarmi a casa si spoglia completamente, si sdraia sul letto e mi invita a fargli un pompino, il mio primo pompino.
Malgrado sia la mia prima volta salgo sul letto di corsa e inizio a leccarglielo e succhiarglielo, lui mi da istruzioni su come fare, io, come in trance eseguo tutto quello che mi chiede, compreso leccargli il buco del culo. Al culmine del piacere mi blocca la testa e mi sborra in bocca un fiume di caldo nettare che chiaramente devo ingoiare e pulisco per bene il suo cazzo dalle ultime gocce...
Sfinito mi dice di tornare l'indomani verso le 4 del pomeriggio perchè avremmo avuto molto da fare e mi vieta tassativamente di masturbarmi una volta a casa.
Sono le 4 di notte, mi incammino verso casa con un nuovo sapore in bocca e la consapevolezza di una nuova vita che stava per cominciare.
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