Sissification 2 - Cap.2

di
genere
dominazione

Capitolo due

Jessica non aveva dimenticato come amavo fare il bagno, quindi trovai l'acqua della vasca alla giusta temperatura e con moltissima schiuma.
Volli rimanere da sola, sia per ripensare agli avvenimenti di quella folle giornata, ma anche per fare un minimo di programmazione per quelle che ne sarebbero succedute.
"Jessica portami gli asciugamani." ordinai quando ebbi le idee più chiare.
Lei arrivò in assoluto silenzio, quasi avesse imparato a fluttuare sull'aria, porgendomi due grandi asciugamani rossi, e non trovai casuale che fossero del mio colore preferito.
"Jessica dimmi, Augusta ti ha mai chiesto dei miei gusti ?"
"Si mia Signora, spero di non averle recato danno raccontandole cose personali." mi rispose un po' intimorita.
"No, sono piccolezze, ma ora veniamo a te come stai ?"
"Bene le mie Padrone hanno molti riguardi verso di me e..."
"Ed è per questo che hai un tappo nel culo per non cagarti sotto ? E due tette da pornostar ? O vogliamo parlare di quel moncherino che hai al posto dell'uccello ? Sembri la macchietta di un essere umano e dici che va tutto bene !" le dissi interropendo le sue bugie di rito.
"Mia Signora, la prego ... sa che non posso parlare." mi rispose facendo un passo indietro.
"E invece devi porca puttana !" urlai con rabbia "Cazzo va bene la vendetta, ma qui s'è perso il lume della ragione ! Ora parla senza alcuna reticenza, chi delle due ti ha ridotto così, tua figlia Patrizia ?"
Jessica rimase alcuni secondi in silenzio, prima di esplodere in un pianto dirotto e buttarsi fra le mie gambe.
"Si, più Padrona Patrizia di Padrona Augusta, ma la prego non dica loro nulla o mi uccidono..."
"Stai tranquilla, ho un accordo con Augusta, e finita la mia breve permanenza in questo manicomio, tu tornerai con me a casa mia." le dissi accarezzandole la testa.
"Davvero ? E posso chiederle il perchè di tutto ciò ?"
"Perchè ho sbagliato e voglio rimediare. Vedi quando Augusta è venuta a chiedermi d'addestrarti senza farti sapere che saresti poi finita sotto le loro grinfie, le avevo chiesto se sapesse comportarsi come una vera Mistress, e lei mi aveva dato delle precise garanzie. Oggi vedo che le sue erano solo parole vuote, in realtà lei e sua figlia si sono solo divertite a torturarti procurandoti dei danni che non so se saranno reversibili. Quindi non posso che assumermi le mie responsabilità per porre fine a questo scempio, e l'unica soluzione possibile è riprenderti al mio servizio."
"Giuro che non ci capisco un cazzo." bisbigliò Jessica prima di portarsi una mano alla bocca come a scusarsi per aver parlato.
"Non capisci perchè Augusta e Patrizia non hanno continuato ad educarti, ma si sono solo accanite contro di te. Vedi una sissy è sì un giocattolo sessuale, una schiavetta sempre disponibile e altre cose del genere, ma è anche una persona, coi suoi limiti dati dalla sua stessa natura umana, altrimenti dimmi perchè non ti posso uccidere ?"
"Perchè sarebbe un omicidio mia Signora."
"Brava, così com'è un reato procurare lesioni gravi, anche se nel tuo caso si potrebbe sempre dire che tu eri consenziente, ma ora non addentriamoci troppo in discussioni di stampo legale."
"Va bene, ma ora cosa devo fare ?" mi chiese chiaramente confusa.
"Inizia a leccarmi i piedi, ho voglia di godere." le risposi spiazzandola completamente.
Jessica obbedì anche perchè non sapeva e poteva fare altro, prese quindi un mio piedino ed iniziò a succhiare le dita, prima d'infilarselo in bocca, mentre io scostai la parte inferiore delle mutandine, quel tanto che bastava per mostrarle la passera.
"Dimmi troietta, ti piacerebbe avere una fica vera, come la mia tanto per capirci." le domandai toccandomi delicatamente il sesso.
"Si mia Signora, ma so che ciò non è nelle idee che le mie Padrone hanno su di me."
"E cosa ne faresti ? Ti faresti scopare da chiunque o cosa ?"
"Solo da chi vorrebbe la mia Padrona, ma per lei farei qualunque cosa."
“Sai che ho sempre cercato una schiava lesbica senza mai trovarne una ?”
“Si mia Signora e non sa quanto vorrei esserlo io.” mi rispose raggiante
"Intanto leccami la fica." le ordinai mentre iniziai a masturbarmi con maggior veemenza “Mi piace pensare che tu possa diventare la mia schiava, intendo quella definitiva, da tenere sempre con me.”
Sino a quel giorno avevo sempre sottomesso uomini, usandoli a mio piacimento come schiavi, e portando alcuni di loro ad essere delle perfette sissy, ma non avevo mai trovato una donna con la quale condividere sino in fondo il mondo del Bdsm. C’erano state delle ragazze con le quali avevo fatto dei giochi di dominazione, ma senza mai spingermi più di tanto anche perché nessuna lo avevo voluto. Iniziai così a pensare a Jessica come una donna in tutto e per tutto, con una vera fica da cui trarre piacere, anche scopandola usando magari uno di quei stap-on senza cinghie che permettono un totale contatto fra i corpi.
Jessica mi procurò un lungo ed intenso orgasmo usando solo la sua lingua, poi mi girai e sollevai il sedere per permetterle di leccarmi il buchetto con facilità.
“Leccami il culo, e fammi sentire la lingua ben dentro.” le ordinai mentre riprendevo a toccarmi il fiorellino “Devo ammettere che non hai perso nulla della tua bravura con la bocca, si vede che le tue padrone ti hanno tenuta ben allenata.”
“Grazie mia Signora, è sempre un piacere vederla godere, e ancor di più se è merito mio.”
La sissy mi allargò dolcemente le natiche per poi sodomizzarmi con la lingua, che teneva ben dura per farmi godere ancor di più. Io mi masturbavo ma quel piacere che mi donavo da sola, sembrava essere un di più, quasi del tutto inutile vista la bravura di Jessica. La sua lingua infatti sembrava un piccolo pene, che ben bagnato entrava ed usciva dal mio ano dandomi un piacere assoluto.
“Mm come mi fai godere brutta troietta !” mugolai mentre m'infilavo un altro dito nella passera “Ora scopami il culo e fammi venire.”
“Non ho capito mia Signora, cosa dovrei fare ?” mi domandò perplessa la sissy
“Infilami un dito nel culo e lecca intorno, o preferisci ti faccia un disegno.”
Ben ricordando quanto fossi poco amante di ogni forma di dolore, Jessica mi sodomizzò con un delicatezza quasi imbarazzante, premurandosi fin troppo che la sua falange fosse sempre abbondantemente lubrificata.
“Jessica porco cazzo ti ho detto scopami il culo !” urlai fingendo rabbia “Sembra che tu abbia più paura di farmi male, che desiderio di vedermi godere !”
“Mi perdoni mia Signora, vedo di fare meglio.”
Lei mi fece togliere la mano dal mio sesso, per riempirlo con le sue dita, mentre un'altra faceva capolino nel mio buchetto. Mi rilassai completamente per godere ancor di più di quella doppia masturbazione, gustando anche la sua lingua che correva quasi impazzita fra i miei orifizi. Le sue dita si fecero man mano più audaci, senza però diventare mai frenetiche, facendo si che perdessi ogni freno inibitore per gemere dal piacere.
“Mm vedo che hai capito cosa devi fare per farmi godere.” le dissi quasi pregustando un nuovo orgasmo “Ora muovi un po’ di più le dita che hai nella mia fica, perché voglio venire.”
Jessica non si fermò neanche quando ebbi il secondo orgasmo, che anzi leccò quasi con ingordigia.
“Sei sempre bravissima.” le dissi accarezzandole i capelli “Ora però spogliati, voglio che goda anche tu come premio.”
“Mia Signora, la prego, nuda no, mi vergogno...” mi rispose arrossendo.
“Jessica spogliati ora !”
Alla sissy non rimase che ubbidire, rimanendo presto nuda, ma portando subito le mani dietro la schiena, come a coprire il sedere. Ad esser sincere il davanti non era affatto male, Moglie e figlia l’avevo costretta a rifarsi il seno esagerando un po’, infatti a occhio adesso portava una quarta, ma alta com’era non era troppo ridicola. Faceva invece quasi piangere il pene ridotto dopo mesi di costrizione, ad un moncherino senza senso, ed i testicoli sembravano più due olive che dei genitali.
“Dai fammi vedere il macello che hanno fatto, lo sai che con me non ti devi vergognare.” le dissi cercando di farla sentire un po' più a suo agio.
Jessica si girò mettendo la schiena verso di me, per poi abbassare le spalle e farmi vedere il grosso plug che aveva inserito nell'ano.
Tolsi il cuneo e lo spettacolo che vidi fu abbastanza disgustoso, quello che normalmente è un buchetto, era diventato un cratere largo ben più di un centimetro, e completamente collassato.
“Oh mio Dio !” esclamai quasi non credendo ai miei occhi “Ma qui ci vuole un chirurgo ! Dimmi hai un minimo di sensibilità o non senti proprio più nulla ?”
“Pochino mia Signora, a volte mi cago addosso, ed è per questo che porto sempre il plug.”
“Ora basta ! D'ora in poi niente più plug, il tuo culo sarà out sino a mio nuovo ordine. Nel frattempo porterai un pannolino, in modo da evitare situazioni imbarazzanti. Potrai usare solo bocca e mani per servire, e se qualcuna avrà da ridire, dovrà farlo davanti a me, chiaro ?”
“Si Padrona.”
“E’ altrettanto evidente che non potendo tu provare alcun piacere, non ha senso cercare di farti eccitare in alcun modo o maniera, o ancor peggio scoparti perché si rischierebbe solo di peggiorare la situazione. So che non stai morendo di felicità all’idea di una lunga castità, ma credimi è l’unica soluzione per farti tornare ad un minimo di funzionalità sessuale.”
“Ho perfettamente compreso le sue parole, e non posso che essere d’accordo con lei.” mi rispose abbozzando un sorriso.
“Bene ora lasciami sola perchè voglio dormire, domani svegliami alle otto esatte, credo che qui non ci siano solo sissy e slave che devono imparare i loro ruoli, e prima s'inizia, prima si finisce.”
Jessica mi lasciò sola e preparai mentalmente, a grandi linee, la giornata seguente, poi m'addormentai col pensiero di riaverla al mio servizio, e questa volta non l'avrei lasciata andare via.


Invito tutti a visitare il mio piccolo blog
http://serenathemiss.wordpress.com/
scritto il
2019-08-28
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