La mia nuova famiglia
di
TATO
genere
incesti
Be che non fossi come tutti i ragazzi della mia età, era chiaro, se da piccolino non si vedeva molto, crescendo è apparso chiaramente quale fosse la mia inclinazione sessuale.
Se a circa quattordici anni, la mia omosessualità, cominciava ad essere evidente, a sedici ero irremidibilmente omosessuale.
Sia fisicamente che con i miei comportamenti, avevo preoccupato i miei, che immediatamente mi portarono da vari strizzacervelli, per arrivare alla conclusione, che non sarebbero riusciti a correggere la mia natura, e così, verso i quindici anni, i miei decisero di assecondarmi, anche se non volevano che mi mostrassi in pubblico, se non al maschile, così, il mio guardaroba, iniziò ad avere una parte femminile, che con gli anni divenne poi la quasi totalità, e visto che mio padre non era d'accordo,successe l'inevitabile, e i miei si separarono.
Comunque, non sfuggì ad alcuni dei miei compagni, che tendenzialmente ero una femminuccia, e così, un bel giorno, Carlo, il più intraprendente mi invitò a casa sua per fare delle ricerche, e così, mi ritrovai sola con lui a casa sua.
I suoi erano al lavoro, e la sorella, più grande di noi, di un paio d'anni, era a scuola, e così, dopo una mezz'ora di studio, era giugno, e faceva caldo, Carlo, inizia a togliersi la maglietta, dai toglila anche tù, e così lo feci, e dopo una decina di minuti, Carlo disse, non si resiste, e si spogliò totalmente, rimanendo nudo, ma dai non avrai vergogna siamo tra maschi, si come no, io poi non lo ero nemmeno unpò, e così, mi convinsi, tolsi i pantaloni, e rimasi in mutande, si peccato che erano femminili, non mi ero cambiata la sera prima e on mi ricordavo di indossarle, lui mi vide, e scoppiò a ridere, ma allora è vero, sei gay, non ci credo, ma dai, io ero rossa e abbassai lo sguardo, Carlo si avvicinò, mi sollevò il mento, e baciò, sentii le sue labbra sulle mie, era la prima volta che baciavo un uomo, anche se era un ragazzo.
Mi prese per mano, e mi portò in camera sua, mi tolse gli slip, e mi fece sedere sul letto, mi taccò, un po', e poi mi disse, sai succhiare il cazzo, feci cenno di nò con la testa, ottimo disse ti insegnerò io piccola, e così, mi ritrovai il suo cazzo duro in bocca, era strano, ma mi piaceva, mi piaceva il gusto, e mi piaceva il fatto si fare il mio primo pompino, e così, mi impegnai a fondo, succhiando e leccando il suo gelato, che in breve tempo schizzo una serie di getti nella mia bocca, rantolando di piacere, e così, assaggiai per la prima volta lo sperma, ottimo dolce e salato allo stesso tempo.
Poi Carlo mi fece stendere e iniziò a masturbarmi, le seghe me le facevo già, ma sentire la sua mano sul mio cazzo, era stupendo, e così anche io ebbi il mio piacere, e la cosa finì lì.
Poi un paio di giorni dopo, mi invitò ancora da lui, e io chiaramente ci andai, anche perché fare un altro pompino, mi sarebbe piaciuto, e cos', mi misi appositamente un paio di slip femminile, e mi recai da lui.
Mi aprì, e sentii subito, che aveva acceso l'aria condizionata ed era freddino, e doop un poco mi disse se avevo freddo e risposi di si, e così mi accompagnò in camera della sorella, dove trovai un paio di autoreggenti, reggiseno slip, un vestitino, e un paio di scarpe, e cos' me li fece indossare, e una decina di minuti dopo, ero pronta, lo raggiunsi in sala, e lui rimase di stucco, prese la macchina fotografica polaroid del papà, e mi scattò un sacco di foto, e poi si avvicinò, e mi baciò, sentivo la sua lingua nella mia bocca, e provai un piacere intenso, e così un attimo dopo eravamo in camera dei suoi.
Una camera bellissima, Crlo mi aprì i cassetti e vidi la biancheria della madre stupenda donna reggiseni, slip reggicalze, calze di tutti i tipi, scarpe e vestiti in quantità, e poi aprì un'anta , e vidi l'impossibile, era una stanza a sé, con al suo interno, una varietà di giochi sessuali, da falli medi ed enormi, a fruste, a ogni genere di gioco dal sadomaso al travertimento, e cos', mi disse, che i suoi giocavano con altre coppie, tra di loro, e che il padre era una travestita, esua madre una padrona, che spesso aveva visto il padre scopare con altri ospiti, e mi mostrò un cassetto pieno delle loro foto, stupende.
Poi mi mise a sedere, mi sfilò il vestitino, e iniziò a baciarmi, mi stese e mi palpò tutta, poi spostò gli slip, e iniziò a giocare con il mio culetto, e ad infilare un dito, e poi due, mi bagnavo in modo impressionante, e così, ad un tratto mi ritrovai a pecorella, Carlo sfilò gli slip, e fece molte foto, e poi iniziò, a baciarmi il culetto, e a infilare la lingua, e così, ero grondante di piacere.
Una decina di minuti dopo, lo sentii avvicinarsi, sentii la sua cappella appoggiarsi al mio culetto, ero terrorizzata ma allo stesso tempo eccitata, mi disse, vuoi diventare la mia donna, vuoi che ti randa femmina?, dissi di sì, non capivo più nulla, e Carlo spinse, entrò, come una lama rovente nel burro, il calore fù la prima sensazione, il bruciore, e poi il dolore, era entrato, e una volta dentro, inesperto, spinse fino in fondo, mi aveva sverginata.
Lo pregai di fermarsi e di uscire, lo fece, ma un attimo dopo lo rinfilò, e sentii dolore, iniziai a piangere, a pregarlo di smettere, ma lui infoiato non sentiva e così dopo alcuni minuti di dolore si scaricò dentro di mè, e lo sfilò, ero bagnata di sperma e sangue, mi infilai i pantaloni e la maglietta e corsi a casa in lacrime.
Una volta a casa corsi in camera mia, e fui raggiunta da mia madre, che visto il mio stato mi chiese spiegazioni, e io le raccontai tutto, poi lei mi aiutò a spogliarmi, per vedere cosa fosse successo, e mi vide en femme, si mise a ridere, dalla foga non mi ero cambiata, e bene la mia piccola è cresciuta, mi sa che sarà ora di cambiare il guardaroba signorina, e poi si dedicò al mio culetto.
Accidenti, benvenuta nel mondo delle non più vergini, ti ha proprio rotto l'imene il tuo focoso amante, e mi asciugò un pò di sperma misto al mio sangue, tesoro, se proprio lo devi fare, portati i preservativi, perché non sai mai con chi lo fai, poi mi aiutò a lavarmi, e mi mise degli emolienti, tranquilla un paio di giorni, e passerà tutto, in futuro usa del lubrificante.
Poi in camera mi disse, vedi tesoro, ora è stato il tuo amichetto, domani sarà un altro e un altro ancora, tolto i primi momenti sicuramente dolorosi, poi proverai piacere, e sempre di più, quindi devi proteggerti da malattie, e userai questi, tolse dal suo cassetto una scatola di preservativi, e poi mi porse un tubetto di vaselina, quando tornerai da lui, digli di usarla piccola mia, poi mi accarezzò, sei ormai una donna.
Nei giorni successivi, mia madre mi acquistò calze reggicalze intimo, diversescarpe e abiti femminili, e mi aiutò con il trucco, insegnandomi a truccarmi, e con i miei lunghi capelli, finito e imparato, mi presentai come una vera ragazza, e una volta imparato a sistemarmi il pene, ero pronta.
Così, dopo un paio di settimane, andai a casa su Carlo, quando mi aprì, rimase senza parole, entrai, e c'erano i suoi, un attimo dopo mi presentai, piacere Paolo, o almeno Paola ora, la madre si coprì la bocca con la mano in segno di stupore? Polo il compagno di Carlo? si dissi, ma sei stupenda cara, vieni, e mi fecero accoodare in salotto, mi fecero molte domande, e così Carlo fece vedere loro le mie foto nuda, prima della trasformazione, e poi io raccontai l'accaduto, lei lo sgridò, una donna non deve provare dolore lo sai, e poi ci disse, credo che vogliate stare soli, andate in camera mia, che poi vi raggiungo e vi insegno qualche cosa.
Andammo in camera dei suoi, e dopo un lungo bacio, lei ci raggiunse, con lei c'era il maito, o almeno io dico la moglie, era en femme stupendo impeccabile, truccato alla perfezione e con un collare con il guinzaglio, lei si avvicinò, mi slacciò il vestitino, me lo tolse, mi ammirò, e poi fece cadere a terra il suo, rimase nuda, con solo allacciato in vita un cazzo pazzesco, ora cara carlo si occuperà di tè, e così iniziò a baciarmi, a leccarmi, a succhiarmi, mi preparo all'ecitazione, poi mi mise in posa, iniziò a giocare con la mia fighetta, e poi intervenne la madre, ora usa questo, e gli porse del gel, lo cosparse per bene sul pene e un bel po' nel mio buchino, ora penetrala dolcemente e fermati se sente dolore, e così, dopo non molto tempo, Carlo era dentro mè, e senza dolore, cosi iniziò a scoparmi.
Un attimo dopo mi ritrovai, quello che diverrà mio suocere al mio fianco, iniziammo a bacirci, le nostre lingue frullavano, e poi vidi lei, avvicinarsi al marito, umettare di gel il mostruoso cazzo di gomma, e appoggiare la cappella, lui mi guardò, succube, ben sapendo di cosa sarebbe successo, e lei spinse, inesorabilmente scompariva nel marito, 10, 20, 30 centimetri,40 centimetri di palo, il buco del marito era dilatatissimo, chiuse gli occhi e iniziò a godere, lei entrava e usciva sempre più veloce, e lui ansimava, e iniziò a incitarla, si più forte amore mi pace, infilalo tutto, e lei spinse a fondo, vedevo lo scorrere del mostro nella pancia di lui, e lo spettacolo mi eccitò, sii urlai spingi amore, spingi forte, e Carlo inizio a montarmi, urlavamo il nostro piacere, ed a un tratto apparve la sorella alla porta, intenta a infilarsi un bel cazzo nodoso di gomma, si sedette sula poltrona ad assistere allo spettacolo, con le coscie oscenamente aperte, io chiusi gli occhi e attesi gli schizzi, che presto arrivarono, e copiosi.
Dopo un giusto riposo, io e il marito, rimanemmo abbracciate nel letto, e la madre disse, ottimo, sei una ragazza meravigliosa, inizierai a frequentarci, e veri , anzi verrete alle nostre feste e parteciperete, così, dopo una doccia, mi rivestii e al momento dei saluti, lei, sempre nuda con il cazzone, mi disse, accarezzalo Paola, col tempo lo proverai anche tu, io mi inginocchia, e presi in bocca la cappella e mimai un pompini, lei mi guardò e mi disse, sei meravigliosa hai capito tutto, brava, e poi aggiunse, settimana prossima faremo una cena di famiglia, invita tua madre ok? accennai di sì con la testa, e corsi a casa a raccontare tutto amia mdre.
Se a circa quattordici anni, la mia omosessualità, cominciava ad essere evidente, a sedici ero irremidibilmente omosessuale.
Sia fisicamente che con i miei comportamenti, avevo preoccupato i miei, che immediatamente mi portarono da vari strizzacervelli, per arrivare alla conclusione, che non sarebbero riusciti a correggere la mia natura, e così, verso i quindici anni, i miei decisero di assecondarmi, anche se non volevano che mi mostrassi in pubblico, se non al maschile, così, il mio guardaroba, iniziò ad avere una parte femminile, che con gli anni divenne poi la quasi totalità, e visto che mio padre non era d'accordo,successe l'inevitabile, e i miei si separarono.
Comunque, non sfuggì ad alcuni dei miei compagni, che tendenzialmente ero una femminuccia, e così, un bel giorno, Carlo, il più intraprendente mi invitò a casa sua per fare delle ricerche, e così, mi ritrovai sola con lui a casa sua.
I suoi erano al lavoro, e la sorella, più grande di noi, di un paio d'anni, era a scuola, e così, dopo una mezz'ora di studio, era giugno, e faceva caldo, Carlo, inizia a togliersi la maglietta, dai toglila anche tù, e così lo feci, e dopo una decina di minuti, Carlo disse, non si resiste, e si spogliò totalmente, rimanendo nudo, ma dai non avrai vergogna siamo tra maschi, si come no, io poi non lo ero nemmeno unpò, e così, mi convinsi, tolsi i pantaloni, e rimasi in mutande, si peccato che erano femminili, non mi ero cambiata la sera prima e on mi ricordavo di indossarle, lui mi vide, e scoppiò a ridere, ma allora è vero, sei gay, non ci credo, ma dai, io ero rossa e abbassai lo sguardo, Carlo si avvicinò, mi sollevò il mento, e baciò, sentii le sue labbra sulle mie, era la prima volta che baciavo un uomo, anche se era un ragazzo.
Mi prese per mano, e mi portò in camera sua, mi tolse gli slip, e mi fece sedere sul letto, mi taccò, un po', e poi mi disse, sai succhiare il cazzo, feci cenno di nò con la testa, ottimo disse ti insegnerò io piccola, e così, mi ritrovai il suo cazzo duro in bocca, era strano, ma mi piaceva, mi piaceva il gusto, e mi piaceva il fatto si fare il mio primo pompino, e così, mi impegnai a fondo, succhiando e leccando il suo gelato, che in breve tempo schizzo una serie di getti nella mia bocca, rantolando di piacere, e così, assaggiai per la prima volta lo sperma, ottimo dolce e salato allo stesso tempo.
Poi Carlo mi fece stendere e iniziò a masturbarmi, le seghe me le facevo già, ma sentire la sua mano sul mio cazzo, era stupendo, e così anche io ebbi il mio piacere, e la cosa finì lì.
Poi un paio di giorni dopo, mi invitò ancora da lui, e io chiaramente ci andai, anche perché fare un altro pompino, mi sarebbe piaciuto, e cos', mi misi appositamente un paio di slip femminile, e mi recai da lui.
Mi aprì, e sentii subito, che aveva acceso l'aria condizionata ed era freddino, e doop un poco mi disse se avevo freddo e risposi di si, e così mi accompagnò in camera della sorella, dove trovai un paio di autoreggenti, reggiseno slip, un vestitino, e un paio di scarpe, e cos' me li fece indossare, e una decina di minuti dopo, ero pronta, lo raggiunsi in sala, e lui rimase di stucco, prese la macchina fotografica polaroid del papà, e mi scattò un sacco di foto, e poi si avvicinò, e mi baciò, sentivo la sua lingua nella mia bocca, e provai un piacere intenso, e così un attimo dopo eravamo in camera dei suoi.
Una camera bellissima, Crlo mi aprì i cassetti e vidi la biancheria della madre stupenda donna reggiseni, slip reggicalze, calze di tutti i tipi, scarpe e vestiti in quantità, e poi aprì un'anta , e vidi l'impossibile, era una stanza a sé, con al suo interno, una varietà di giochi sessuali, da falli medi ed enormi, a fruste, a ogni genere di gioco dal sadomaso al travertimento, e cos', mi disse, che i suoi giocavano con altre coppie, tra di loro, e che il padre era una travestita, esua madre una padrona, che spesso aveva visto il padre scopare con altri ospiti, e mi mostrò un cassetto pieno delle loro foto, stupende.
Poi mi mise a sedere, mi sfilò il vestitino, e iniziò a baciarmi, mi stese e mi palpò tutta, poi spostò gli slip, e iniziò a giocare con il mio culetto, e ad infilare un dito, e poi due, mi bagnavo in modo impressionante, e così, ad un tratto mi ritrovai a pecorella, Carlo sfilò gli slip, e fece molte foto, e poi iniziò, a baciarmi il culetto, e a infilare la lingua, e così, ero grondante di piacere.
Una decina di minuti dopo, lo sentii avvicinarsi, sentii la sua cappella appoggiarsi al mio culetto, ero terrorizzata ma allo stesso tempo eccitata, mi disse, vuoi diventare la mia donna, vuoi che ti randa femmina?, dissi di sì, non capivo più nulla, e Carlo spinse, entrò, come una lama rovente nel burro, il calore fù la prima sensazione, il bruciore, e poi il dolore, era entrato, e una volta dentro, inesperto, spinse fino in fondo, mi aveva sverginata.
Lo pregai di fermarsi e di uscire, lo fece, ma un attimo dopo lo rinfilò, e sentii dolore, iniziai a piangere, a pregarlo di smettere, ma lui infoiato non sentiva e così dopo alcuni minuti di dolore si scaricò dentro di mè, e lo sfilò, ero bagnata di sperma e sangue, mi infilai i pantaloni e la maglietta e corsi a casa in lacrime.
Una volta a casa corsi in camera mia, e fui raggiunta da mia madre, che visto il mio stato mi chiese spiegazioni, e io le raccontai tutto, poi lei mi aiutò a spogliarmi, per vedere cosa fosse successo, e mi vide en femme, si mise a ridere, dalla foga non mi ero cambiata, e bene la mia piccola è cresciuta, mi sa che sarà ora di cambiare il guardaroba signorina, e poi si dedicò al mio culetto.
Accidenti, benvenuta nel mondo delle non più vergini, ti ha proprio rotto l'imene il tuo focoso amante, e mi asciugò un pò di sperma misto al mio sangue, tesoro, se proprio lo devi fare, portati i preservativi, perché non sai mai con chi lo fai, poi mi aiutò a lavarmi, e mi mise degli emolienti, tranquilla un paio di giorni, e passerà tutto, in futuro usa del lubrificante.
Poi in camera mi disse, vedi tesoro, ora è stato il tuo amichetto, domani sarà un altro e un altro ancora, tolto i primi momenti sicuramente dolorosi, poi proverai piacere, e sempre di più, quindi devi proteggerti da malattie, e userai questi, tolse dal suo cassetto una scatola di preservativi, e poi mi porse un tubetto di vaselina, quando tornerai da lui, digli di usarla piccola mia, poi mi accarezzò, sei ormai una donna.
Nei giorni successivi, mia madre mi acquistò calze reggicalze intimo, diversescarpe e abiti femminili, e mi aiutò con il trucco, insegnandomi a truccarmi, e con i miei lunghi capelli, finito e imparato, mi presentai come una vera ragazza, e una volta imparato a sistemarmi il pene, ero pronta.
Così, dopo un paio di settimane, andai a casa su Carlo, quando mi aprì, rimase senza parole, entrai, e c'erano i suoi, un attimo dopo mi presentai, piacere Paolo, o almeno Paola ora, la madre si coprì la bocca con la mano in segno di stupore? Polo il compagno di Carlo? si dissi, ma sei stupenda cara, vieni, e mi fecero accoodare in salotto, mi fecero molte domande, e così Carlo fece vedere loro le mie foto nuda, prima della trasformazione, e poi io raccontai l'accaduto, lei lo sgridò, una donna non deve provare dolore lo sai, e poi ci disse, credo che vogliate stare soli, andate in camera mia, che poi vi raggiungo e vi insegno qualche cosa.
Andammo in camera dei suoi, e dopo un lungo bacio, lei ci raggiunse, con lei c'era il maito, o almeno io dico la moglie, era en femme stupendo impeccabile, truccato alla perfezione e con un collare con il guinzaglio, lei si avvicinò, mi slacciò il vestitino, me lo tolse, mi ammirò, e poi fece cadere a terra il suo, rimase nuda, con solo allacciato in vita un cazzo pazzesco, ora cara carlo si occuperà di tè, e così iniziò a baciarmi, a leccarmi, a succhiarmi, mi preparo all'ecitazione, poi mi mise in posa, iniziò a giocare con la mia fighetta, e poi intervenne la madre, ora usa questo, e gli porse del gel, lo cosparse per bene sul pene e un bel po' nel mio buchino, ora penetrala dolcemente e fermati se sente dolore, e così, dopo non molto tempo, Carlo era dentro mè, e senza dolore, cosi iniziò a scoparmi.
Un attimo dopo mi ritrovai, quello che diverrà mio suocere al mio fianco, iniziammo a bacirci, le nostre lingue frullavano, e poi vidi lei, avvicinarsi al marito, umettare di gel il mostruoso cazzo di gomma, e appoggiare la cappella, lui mi guardò, succube, ben sapendo di cosa sarebbe successo, e lei spinse, inesorabilmente scompariva nel marito, 10, 20, 30 centimetri,40 centimetri di palo, il buco del marito era dilatatissimo, chiuse gli occhi e iniziò a godere, lei entrava e usciva sempre più veloce, e lui ansimava, e iniziò a incitarla, si più forte amore mi pace, infilalo tutto, e lei spinse a fondo, vedevo lo scorrere del mostro nella pancia di lui, e lo spettacolo mi eccitò, sii urlai spingi amore, spingi forte, e Carlo inizio a montarmi, urlavamo il nostro piacere, ed a un tratto apparve la sorella alla porta, intenta a infilarsi un bel cazzo nodoso di gomma, si sedette sula poltrona ad assistere allo spettacolo, con le coscie oscenamente aperte, io chiusi gli occhi e attesi gli schizzi, che presto arrivarono, e copiosi.
Dopo un giusto riposo, io e il marito, rimanemmo abbracciate nel letto, e la madre disse, ottimo, sei una ragazza meravigliosa, inizierai a frequentarci, e veri , anzi verrete alle nostre feste e parteciperete, così, dopo una doccia, mi rivestii e al momento dei saluti, lei, sempre nuda con il cazzone, mi disse, accarezzalo Paola, col tempo lo proverai anche tu, io mi inginocchia, e presi in bocca la cappella e mimai un pompini, lei mi guardò e mi disse, sei meravigliosa hai capito tutto, brava, e poi aggiunse, settimana prossima faremo una cena di famiglia, invita tua madre ok? accennai di sì con la testa, e corsi a casa a raccontare tutto amia mdre.
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