Il cugino porcello tre

di
genere
incesti

Era tutto stupendo, a scuola ero Paola, andavo nei bagni delle femmine, mi truccavo con loro, parlavo di morosi con loro di maschi, di tutto al femminile, stando molto attenta a non farmi scoprire, fingevo il mio mestruo tutti i mesi, evitavo di farmi vedere nuda, anche se avevo imparato a far sparire i testicoli e il mio cazzetto, e poi, visto che avevo pochissimo seno, un giorno mamma e mia suocera mi portarono dallo loro ginecologa e endocrinologa, che dopo una bella visita e una bella chiacchierata, mi diede una cura ormonale, che aiutò lo sbocciare del mio seno.
E dopo una veloce operazione estetica in pochi mesi mi ritrovai una terza di seno, ottima per la mia persona.
Ero ormai una donna a tutti gli effetti, giovane carina e solare, così, un bel giorno, erano ormai sei mesi che convivevo con Marco, mio suocero, mi accompagnò, alla casa al mare, Marco e mia suocera ci avrebbero raggiunto con i miei un paio di giorni dopo.
Arrivammo a Camogli un paio di ore dopo, e aperta la casa, e sbrigate le solite cose, ci ritrovammo a sera.
Così mio suocero, mi propose di andare a cena, e così, dopo una doccia mi preparai, mi misi un paio di slip comodi, mi sistemai come sempre i testicoli e il piccolo pene, e poi mi infilai un vestitino corto rosso e un paio di sandali rossi, mi truccai, e presi la mi borsettina, e mi presentai a mio suocero, non è che non mi avesse mai vista, ma rimase basito, sei stupenda mi disse, grazie Luca risposi, e a braccetto ci dirigemmo al ristorante.
I miei suoceri erano conosciuti lì, e quindi mi fecero un sacco di complimenti e di premure, mangiammo benissimo, e bevemmo un po' troppo, e la serata finì, in un baretto in spiaggia dove chiaccherammo per un po'.
Era tardi, e ci recammo a casa, un pochino storta a dire il vero, continuavo a ridere e a incianpare e Luca mi sorreggeva come un vero cavaliere, e spesso sentivo le sue braccia sui miei seni, e così i miei capezzoli si indurirono.
Poco prima di arrivare a casa, mancavano pochi metri, dovetti infilarmi la ano negli slip, e liberare il mio pene, si era indurito, e mi faceva male, risultato, davanti avevo una sporgenza ben accentuata, il mio cazzo spingeva, lui se ne accorse, e velocemente aprì il portone, entrammo, e appena richiuso mi sentii appoggiare al muro, e baciare, Luca mi stava infilando la lingua in bocca, ero frastornata, eccitata e leggermente brilla, poi mi afferrò il cazzo, e sollevato il vestito, mentre mi baciava iniziò a segarmi lentamente, ansimavo, le ginocchia ni stavano abbandonando, e un attimodopo sentii le sue labbra sul mio cazzo, cielo, mio suocero mi stava spompinando, e dopo poco venni nella sua bocca.
mI RICOMPOSI, E RAGGIUNGEMMO L'APPARTAMENTO APPENA IN TEMPO, UN VICINO USCIVA, E LO SALUTAMMO.
In casa lo abbracciai, mi strinsi a lui, e presami in braccio mi portò a letto, in amera sua, si spogliò, e poi rimasto in slip, si avvicinò, mi sfilò il vestito e gli slip, rimasi in tacchi, mi baciò e leccò tutta, facendomi godere come non mai, e poi toccò a mè.
Sfilai gli slip, e mi si presentò un cazzo semi eretto notevole, spalncai la bocca, mi spiace tesoro, non mi tira molto, accidenti aggiunsi, per fortuna altrimenti sarebbe un braccio, e iniziai a succhiarlo per bene, faticavo a infilarlo in bocca, e lo leccavo come un gelato, e così, dopo una mezz'ora mi ritrovai una banana pazzesca dura e lucida.
Luca dissi, non so se riuscirai a entrare è enorme, tuo figlio non è male ma tù sei pazzesco,lo baciai a lungo, segando il suo palo mostruoso, poi corsi ijn camera mia, e ritornai subito con u tubetto di gel, non sia mai che non lo prenda amore, unsi per bene il suo cazzo, mi sdraiai supina, a pancia sopra, sollevai le gambe, Luca dissi, riempimi di gel, lo fece e poco dopo mi rilassai, chiusi gli occhie dissi, ora fallo sono tua, e sentii Luca sistemae il suo cazzo alla mia entrata posteriore, la cappella fece capolino e mi sentii piena, mi rilassai lui si fermò, e poi riprese, mi sentivo allargare centimetro per centimetro, era stupendo, bruciava ma era stupendo, e così vinse la stretta entrata e scivolò le mezzo pene, lo fermai, persi per un attimo il respiro, e poi lo guardai, sei dentro amore ora spingi e spinse arrivo a sbattere le palle e alla fine del mio intestino, era pazzesco, iniziai a piangere dal piacere, e lui iniziò a pomparmi, svenni più volte, godevocome una pazza, urlavo il mio piacere, si mi diceva urla cagna urla, e poi mi innondò di sperma, credo a litri, svenni.
Una volta ripresami, lo sentii smollarsi, per poi uscire e lasciare una caverna al suo passaggio, grazie Luca dissi, ora sono pronta per ogni uomo, e lo abbracciai.
Ci addormentammo e alla mattina, dopo colazione, ripetemmo la scopata, sempre con l'ausili del gel, e poi andammo in spiaggia, dove tutti mi ammirarono nella mia giovane bellezza.
Così passammo i due giorni che precedevano l'arrivo di mio marito e della banda.
Ci trovaro intenti a scopare, era pomeriggio inoltrato, Marco entrò in casa, e sentendo la mia voce entrò in camera, io ero intenta a infilarmi il cazzo di mio suocero, a spegnicandela, era una mezzora che mi pompavo, ero al culmine, lui entrò, e vide suo padre sotto, io che mi muovevo su è giù, il mio cazzo duro, pronto a scoppiare, il mmiei ochi lucidi quasi girati inietro dal godimento, rimase di stucco, ma brutta troia, anche mio padre adesso no ti posso lasciare un momento sola, e poi rise, entrarono tutti in camera, mia suocera si sedette ad ammirare il cazzo del marito, finalmente duro, mio padre un attimo dopo si stava toccanto, e mia madre si avvicinò, in un attimo era nuda, si mise a pecora, e si prese cura del mio cazzo, lo mise in bocca e iniziò a pompare, un attimo dopo disse, Marco infilami il tu cazzo nel culo, lei il suocero tu ti fai la suocera, Marco in un attimo era nel culo di mia mdare, passarono pochi minuti, che si accorse che stavo venendo, si staccò dal mio cazzo, Luca disse innondala, ora innonda tua nuora con il tuo sperma, Luca obbedì, mi diede pochi colpi decisi e mi venne dentro,io sparai in gola a mia madre il mio seme, e Marco innondò mia madre.
Dopo che ni ripresi, nuda mi alzai, baciai mamma e il resto della famiglia, presi Marco per il cazzo, e dissi, fino a domani non ci siamo, e una volta chiusa la camera dissi, bende ora hai tutta la notte per ingravidarmi, poi sarà una vacanza molto piena amore mio, mi baciò, e mi infilò a pecora.
di
scritto il
2019-07-28
7 . 4 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto sucessivo

La mia nuova famiglia
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.