Io cornuto: la vera storia di Armando70 - Capitolo secondo
di
Armando70
genere
tradimenti
Questo racconto è stato riscritto, corretto e migliorato.
Potete trovarlo pubblicato su Amazon dalla casa editrice "SOGNI PICCANTI"
Nel libro e-book e cartaceo "DIARIO. Gioie e dolori coniugali"
Vi consiglio di leggerlo e non ve ne pentirete.
Capitolo secondo
Tutto quanto descritto nel precedente episodio è durante per parecchio tempo, finché una sera non successe l'episodio che mi indirizzo verso il mondo dei cornuti. Avevo allora 17anni da poco compiuti.
I miei genitori hanno una casetta in montagna sull'appennino toscano.
Tutti gli anni trascorrono li il mese di agosto, io come figlio piccolo dovevo per forza andare con loro, avrei preferito il mare ma pazienza, non essendo ancora maggiorenne dovevo seguire loro. Le giornate in montagna come si sa, per un giovane sono lunghe e noiose, le sere poi sono da incubo.
Una sera dopo cena, le 22,00 circa disteso sul letto guardavo la TV.
C'era silenzio intorno. I miei genitori trascorrevano abitualmente le serate nella taverna a pianterreno. Il rumore di una macchina che si ferma davanti al cancello rompe quel silenzio. Incuriosito vado alla finestra a dare un occhio fuori. Il cancello si apre e la macchina viene dentro. '' Chi può mai essere a quest'ora...?'', mi chiedo mentre vedo un uomo scendere dalla macchina, un bell'uomo sulla cinquantina.
La porta della taverna si apre e mia madre corre incontro a quest'uomo, le salta al collo e lo bacia sulla bocca, mentre mio padre li guarda compiaciuto e, quando anno finito da lui il benvenuto. Nella mia allora giovane età non riuscivo a capire. Mia madre bacia in bocca uno sconosciuto. Mio padre guarda compiaciuto e da a lui il benvenuto. '' Come mai può essere una cosa simile...? ''mi chiedevo. Dopo il primo momento di sorpresa e di turbamento, una forte eccitazione mi assalì. Il mio cazzo premeva forte contro gli slip, sembrava scoppiasse, chiedeva sollievo. Istintivamente la mia mano cominciò ad andare su e giù. Una sega veloce, gustosa, esplosi in un orgasmo tanto intenso come mai mi era successo prima. Le seghe che mi facevo spiando mia sorella, da sola o col fidanzato, in confronto non erano nulla.
La scena di mia madre che baciava in bocca uno sconosciuto mi aveva sconvolto a tal punto che il mio cazzo continuava a svettare in aria. Non riuscivo però a pensare nulla di male. Mi dicevo tra me, '' è un vecchio amico che li è venuto a trovare, ora staranno facendo due chiacchiere.'' Tornai sul letto a vedere la TV cercando di concentrarmi sul film, non riuscivo. Continuamente rivedevo la scena.
Mia madre baciava quell'uomo, mio padre dava lui il benvenuto, '' come mai...? '', tornavo a chiedermi. Resistetti ancora un po' davanti alla TV, poi vinto dalla curiosità decisi di andare a vedere chi era quello sconosciuto che faceva visita ai miei genitori a quell'ora di notte, e baciava in bocca mia madre.
Misi addosso un pigiama leggero e nel massimo silenzio, (non dovevo essere scoperto), uscì di casa e andai alla finestra esterna della taverna.
Continua Armando70.
Potete trovarlo pubblicato su Amazon dalla casa editrice "SOGNI PICCANTI"
Nel libro e-book e cartaceo "DIARIO. Gioie e dolori coniugali"
Vi consiglio di leggerlo e non ve ne pentirete.
Capitolo secondo
Tutto quanto descritto nel precedente episodio è durante per parecchio tempo, finché una sera non successe l'episodio che mi indirizzo verso il mondo dei cornuti. Avevo allora 17anni da poco compiuti.
I miei genitori hanno una casetta in montagna sull'appennino toscano.
Tutti gli anni trascorrono li il mese di agosto, io come figlio piccolo dovevo per forza andare con loro, avrei preferito il mare ma pazienza, non essendo ancora maggiorenne dovevo seguire loro. Le giornate in montagna come si sa, per un giovane sono lunghe e noiose, le sere poi sono da incubo.
Una sera dopo cena, le 22,00 circa disteso sul letto guardavo la TV.
C'era silenzio intorno. I miei genitori trascorrevano abitualmente le serate nella taverna a pianterreno. Il rumore di una macchina che si ferma davanti al cancello rompe quel silenzio. Incuriosito vado alla finestra a dare un occhio fuori. Il cancello si apre e la macchina viene dentro. '' Chi può mai essere a quest'ora...?'', mi chiedo mentre vedo un uomo scendere dalla macchina, un bell'uomo sulla cinquantina.
La porta della taverna si apre e mia madre corre incontro a quest'uomo, le salta al collo e lo bacia sulla bocca, mentre mio padre li guarda compiaciuto e, quando anno finito da lui il benvenuto. Nella mia allora giovane età non riuscivo a capire. Mia madre bacia in bocca uno sconosciuto. Mio padre guarda compiaciuto e da a lui il benvenuto. '' Come mai può essere una cosa simile...? ''mi chiedevo. Dopo il primo momento di sorpresa e di turbamento, una forte eccitazione mi assalì. Il mio cazzo premeva forte contro gli slip, sembrava scoppiasse, chiedeva sollievo. Istintivamente la mia mano cominciò ad andare su e giù. Una sega veloce, gustosa, esplosi in un orgasmo tanto intenso come mai mi era successo prima. Le seghe che mi facevo spiando mia sorella, da sola o col fidanzato, in confronto non erano nulla.
La scena di mia madre che baciava in bocca uno sconosciuto mi aveva sconvolto a tal punto che il mio cazzo continuava a svettare in aria. Non riuscivo però a pensare nulla di male. Mi dicevo tra me, '' è un vecchio amico che li è venuto a trovare, ora staranno facendo due chiacchiere.'' Tornai sul letto a vedere la TV cercando di concentrarmi sul film, non riuscivo. Continuamente rivedevo la scena.
Mia madre baciava quell'uomo, mio padre dava lui il benvenuto, '' come mai...? '', tornavo a chiedermi. Resistetti ancora un po' davanti alla TV, poi vinto dalla curiosità decisi di andare a vedere chi era quello sconosciuto che faceva visita ai miei genitori a quell'ora di notte, e baciava in bocca mia madre.
Misi addosso un pigiama leggero e nel massimo silenzio, (non dovevo essere scoperto), uscì di casa e andai alla finestra esterna della taverna.
Continua Armando70.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Io cornuto: la vera storia di Armando70racconto sucessivo
Io cornuto: la vera storia di Armando70 - Capitolo terzo
Commenti dei lettori al racconto erotico