Io cornuto: la vera storia di Armando70 - Capitolo quarto
di
Armando70
genere
tradimenti
Questo racconto è stato riscritto, corretto e migliorato.
Potete trovarlo su Amazon pubblicato dalla casa editrice "SOGNI PICCANTI"
Nel libro e-book e cartaceo, "DIARIO. Gioie e dolori coniugali"
Vi consiglio di leggerlo e non ve ne pentirete.
Capitolo quarto.
Tornai velocemente in camera, non potevo rischiare di essere scoperto.
Molto turbato da quanto visto prima, mi sdraiai nuovamente sul letto, la TV era ancora accesa da prima. Qualche minuto dopo mia madre si affacciò in camera come se niente fosse. '' Come mai non dormi...?'' -- ''Non riesco a prendere sonno. '' Risposi, '' buonanotte...', rispose lei chiudendo la porta.
Quella notte però non era ancora finita. il cazzo duro continuamente mi
tormentava. Lo calmai con un altra sega. mi alzai dopo per andare in bagno a lavarmi. il corridoio era in penombra, la porta della camera dei genitori non
era completamente chiusa, una piccola fessura lasciava passare un po' di luce. Dei sospiri inequivocabili giungevano da dentro. Incuriosito mi fermai a spiare dalla fessura. I miei genitori erano nudi, mia madre segava il cazzo durissimo di mio padre, le sussurrava delle parole in un orecchio. Allora non potevo immaginare cosa le dicesse, qualche tempo dopo l'avrei capito.
Dopo quel sapiente lavoro di mano, lei si chinò, le prese in bocca il cazzo, rifacendo le stesse cose che qualche ora prima aveva fatto allo sconosciuto signore, poi lei le montò sopra e lo cavalcò furiosamente, pochi minuti dopo, travolti da un intenso orgasmo, si abbandonarono sul letto nudi, si abbracciavano, parlavano sottovoce, qualche parola riuscì a sentire. '' Hai visto quanto sono stata troia, ti è piaciuto...?'' mormorò lei, lui rispose, ''m'è piaciuto tantissimo, sono molto felice di essere il tuo cornuto.
Così abbracciati si misero a dormire.
Mio padre qualche ora prima faceva il cornuto guardando la moglie scopare con un altro e segandosi, ora l'aveva montata come un toro. Non mi segai un'altra volta vedendo i miei scopare, non lo trovai eccitante. Era stato molto più eccitante vederla scopare con lo sconosciuto e con mio padre che faceva il cornuto.
Durante quel mese di agosto seguirono altre visite dello sconosciuto. Io regolarmente al mio posto, assistevo alle loro performance segandomi furiosamente. Non assistevo più alle loro scopate, quando lo sconosciuto signore andava via.
Quel mese di agosto segnò la mia vita, inconsapevolmente mi faceva pensare di entrare a far parte del mondo dei cornuti. Se lo spettacolo di una moglie o di una fidanzata scopata da un altro, era così eccitante, io avrei dovuto provare. Cominciai così a sognare di avere una fidanzata, ma non per scoparla io. Per farla scopare da un amico oppure da qualcun altro. Pensando a quello passavo i momenti di solitudine ammazzandomi di seghe.
Volevo diventare un cornuto, non vedevo l'ora di esserlo.
Continua Armando70
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Nel libro e-book e cartaceo, "DIARIO. Gioie e dolori coniugali"
Vi consiglio di leggerlo e non ve ne pentirete.
Capitolo quarto.
Tornai velocemente in camera, non potevo rischiare di essere scoperto.
Molto turbato da quanto visto prima, mi sdraiai nuovamente sul letto, la TV era ancora accesa da prima. Qualche minuto dopo mia madre si affacciò in camera come se niente fosse. '' Come mai non dormi...?'' -- ''Non riesco a prendere sonno. '' Risposi, '' buonanotte...', rispose lei chiudendo la porta.
Quella notte però non era ancora finita. il cazzo duro continuamente mi
tormentava. Lo calmai con un altra sega. mi alzai dopo per andare in bagno a lavarmi. il corridoio era in penombra, la porta della camera dei genitori non
era completamente chiusa, una piccola fessura lasciava passare un po' di luce. Dei sospiri inequivocabili giungevano da dentro. Incuriosito mi fermai a spiare dalla fessura. I miei genitori erano nudi, mia madre segava il cazzo durissimo di mio padre, le sussurrava delle parole in un orecchio. Allora non potevo immaginare cosa le dicesse, qualche tempo dopo l'avrei capito.
Dopo quel sapiente lavoro di mano, lei si chinò, le prese in bocca il cazzo, rifacendo le stesse cose che qualche ora prima aveva fatto allo sconosciuto signore, poi lei le montò sopra e lo cavalcò furiosamente, pochi minuti dopo, travolti da un intenso orgasmo, si abbandonarono sul letto nudi, si abbracciavano, parlavano sottovoce, qualche parola riuscì a sentire. '' Hai visto quanto sono stata troia, ti è piaciuto...?'' mormorò lei, lui rispose, ''m'è piaciuto tantissimo, sono molto felice di essere il tuo cornuto.
Così abbracciati si misero a dormire.
Mio padre qualche ora prima faceva il cornuto guardando la moglie scopare con un altro e segandosi, ora l'aveva montata come un toro. Non mi segai un'altra volta vedendo i miei scopare, non lo trovai eccitante. Era stato molto più eccitante vederla scopare con lo sconosciuto e con mio padre che faceva il cornuto.
Durante quel mese di agosto seguirono altre visite dello sconosciuto. Io regolarmente al mio posto, assistevo alle loro performance segandomi furiosamente. Non assistevo più alle loro scopate, quando lo sconosciuto signore andava via.
Quel mese di agosto segnò la mia vita, inconsapevolmente mi faceva pensare di entrare a far parte del mondo dei cornuti. Se lo spettacolo di una moglie o di una fidanzata scopata da un altro, era così eccitante, io avrei dovuto provare. Cominciai così a sognare di avere una fidanzata, ma non per scoparla io. Per farla scopare da un amico oppure da qualcun altro. Pensando a quello passavo i momenti di solitudine ammazzandomi di seghe.
Volevo diventare un cornuto, non vedevo l'ora di esserlo.
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