Io cornuto: La vera storia di Armando70 - Capitolo quinto
di
Armando70
genere
tradimenti
Questo racconto è stato riscritto, corretto e migliorato.
Potete trovarlo pubblicato su Amazon, dalla casa editrice "SOGNI PICCANTI".
Nel libro e-book e cartaceo "DIARIO. Gioie e dolori coniugali"
Vi consiglio di leggerlo e non ve ne pentirete.
Capitolo quinto
Avevo appena compiuto 18anni quando conobbi Silvia la prima fidanzata.
Una ragazza carina disinvolta, di due anni più vecchia di me. Passavamo insieme dei bellissime giornate. I momenti di intimità li passavamo masturbandoci reciprocamente. Dopo un po' mi chiese di essere scopata. Apriva le gambe mostrandomi la figa chiedendo di metterlo dentro. Il mio sogno però non era quello. Ricordando mia madre scopata dallo sconosciuto con mio padre che guardava, desideravo che a scopare Silvia fosse un altro.
IO volevo essere cornuto. Quando provavo a scoparla il cazzo non mi aiutava, diventava molle al solo pensiero di introdursi dentro, sembrava rifiutasse il contatto con quella vagina succosa, mentre rinvigoriva pensandola scopata da un altro. Dopo diversi tentativi andati a vuoto le presentai Dario, amico molto abile che l'avrebbe scopata volentieri. ( leggi il mio racconto '' cornuti si nasce '') Dario era simpatico, soprattutto molto portato verso le donne, la corteggiò solo due volte. La scopò un pomeriggio sulla pineta della spiaggia di Tirrenia, mentre io col cazzo in mano facevo la guardia. Poi continuò a scoparla in camera tutta la notte davanti a me. la scopò in tutte le maniere e io mi feci le seghe più belle della mia vita.
La cosa continuò per qualche tempo, poi mi lasciò. Voleva un uomo per davvero, non uno che si faceva le seghe mentre lei lo faceva cornuto. Dopo un po' incontrai Elena, una bellissima ragazza dell'est. Aveva un corpo statuario da modella, quando si metteva nuda era uno spettacolo vederla. Chiunque uomo che si ritenesse tale, l'avrebbe scopata di brutto all'istante. Io mi limitavo a guardarla, farmi le seghe davanti a lei e leccarci la figa piena di voglia. Volevo vederla scopata da qualcun altro. glielo confessai. Le scappò da ridere,
'' Ma davvero voi questo...'', disse, ''Non c'è problema...'' Chiamai nuovamente Dario che fu molto felice di scoparsi anche la seconda fidanzata.
Dopo poco anche lei mi lasciò. Ad Elena seguì Marina, poi Flavia e alla fine Francesca. Tutte mi lasciavano per lo stesso motivo. Volevano essere scopate, io lasciavo il piacere di fare quel lavoro all'amico Dario. Avevo avuto già cinque fidanzate, non ne scopai neppure una. L'amico Dario era sempre più amico, continuamente mi chiedeva. ''Quando avrai una nuova fidanzata...?''
Dopo i vent'anni qualcosa cambiò. '' Come potevo...'', mi chiesi, '' aver avuto cinque fidanzate e non aver mai sentito il gusto della figa...?'' Mio padre dopo aver fatto il cornuto scopava pure mia madre.
Mi venne voglia di sentire pure io cosa si provava ad avere il cazzo immerso nella figa.
Continua Armando70.
Potete trovarlo pubblicato su Amazon, dalla casa editrice "SOGNI PICCANTI".
Nel libro e-book e cartaceo "DIARIO. Gioie e dolori coniugali"
Vi consiglio di leggerlo e non ve ne pentirete.
Capitolo quinto
Avevo appena compiuto 18anni quando conobbi Silvia la prima fidanzata.
Una ragazza carina disinvolta, di due anni più vecchia di me. Passavamo insieme dei bellissime giornate. I momenti di intimità li passavamo masturbandoci reciprocamente. Dopo un po' mi chiese di essere scopata. Apriva le gambe mostrandomi la figa chiedendo di metterlo dentro. Il mio sogno però non era quello. Ricordando mia madre scopata dallo sconosciuto con mio padre che guardava, desideravo che a scopare Silvia fosse un altro.
IO volevo essere cornuto. Quando provavo a scoparla il cazzo non mi aiutava, diventava molle al solo pensiero di introdursi dentro, sembrava rifiutasse il contatto con quella vagina succosa, mentre rinvigoriva pensandola scopata da un altro. Dopo diversi tentativi andati a vuoto le presentai Dario, amico molto abile che l'avrebbe scopata volentieri. ( leggi il mio racconto '' cornuti si nasce '') Dario era simpatico, soprattutto molto portato verso le donne, la corteggiò solo due volte. La scopò un pomeriggio sulla pineta della spiaggia di Tirrenia, mentre io col cazzo in mano facevo la guardia. Poi continuò a scoparla in camera tutta la notte davanti a me. la scopò in tutte le maniere e io mi feci le seghe più belle della mia vita.
La cosa continuò per qualche tempo, poi mi lasciò. Voleva un uomo per davvero, non uno che si faceva le seghe mentre lei lo faceva cornuto. Dopo un po' incontrai Elena, una bellissima ragazza dell'est. Aveva un corpo statuario da modella, quando si metteva nuda era uno spettacolo vederla. Chiunque uomo che si ritenesse tale, l'avrebbe scopata di brutto all'istante. Io mi limitavo a guardarla, farmi le seghe davanti a lei e leccarci la figa piena di voglia. Volevo vederla scopata da qualcun altro. glielo confessai. Le scappò da ridere,
'' Ma davvero voi questo...'', disse, ''Non c'è problema...'' Chiamai nuovamente Dario che fu molto felice di scoparsi anche la seconda fidanzata.
Dopo poco anche lei mi lasciò. Ad Elena seguì Marina, poi Flavia e alla fine Francesca. Tutte mi lasciavano per lo stesso motivo. Volevano essere scopate, io lasciavo il piacere di fare quel lavoro all'amico Dario. Avevo avuto già cinque fidanzate, non ne scopai neppure una. L'amico Dario era sempre più amico, continuamente mi chiedeva. ''Quando avrai una nuova fidanzata...?''
Dopo i vent'anni qualcosa cambiò. '' Come potevo...'', mi chiesi, '' aver avuto cinque fidanzate e non aver mai sentito il gusto della figa...?'' Mio padre dopo aver fatto il cornuto scopava pure mia madre.
Mi venne voglia di sentire pure io cosa si provava ad avere il cazzo immerso nella figa.
Continua Armando70.
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