La formazione di Lorenza (1/4)
di
LanA
genere
fisting
Racconto 1/4
Lorenza era una giovane ragazza perdutamente innamorata del suo ragazzo.
Da qualche tempo i due praticavano il sesso classico. Dopo diversi mesi di convivenza un giorno il suo ragazzo le aveva proposto di farsi fistare. Lei aveva accettato con entusiasmo questa novità ed avevano iniziato a provare.
A dire di Lorenza questi tentativi furono disastrosi, aveva provato a farsi penetrare con le dita sia in figa che nel culo, ma il dolore era troppo forte e non avevano potuto portare a termine questa loro fantasia.
Un nostro amico comune, la mia consolidata esperienza nel fisting mi aveva contattata, chiedendomi di aiutare Lorenza a superare questo blocco.
Le telefonai e ci mettemmo d’accordo di iniziare questa particolare formazione in una casa di vacanza di proprietà di suo padre, che si trovava ad una quarantina di chilometri dal nostro domicilio.
Qualche tempo dopo pattuimmo una data e ci trovammo nella casa di vacanza per dare inizio al nostro percorso di formazione.
"Bene, diamo un'occhiata alla tua bella fighetta allora" dissi mentre aprivo le gambe di Lorenza per la prima volta, per vedere la sua apertura liscia e senza peli.
I miei pensieri si sono concentrati su come iniziare al meglio questo percorso. Mentre pensavo, ho ordinato a Lorenza di lubrificare per bene la sua fica per facilitarne la penetrazione.
Iniziò a massaggiarsi con le dita e con mia sorpresa estrasse dal comodino accanto a lei un flaconcino di liquido lubrificante che si era procurata in vist del nostro incontro.
Questo fatto mi confermò la sua determinazione a raggiungere l’obiettivo di farsi fistare i buchi ora stretti e poco elastici.
Prendiamola alla sprovvista, in modo che non possa pensarci su troppo, ho pensato. Le ho quindi ordinato di alzarsi e spostarsi nell'angolo del grande letto di pino che occupava gran parte della stanza da letto che aveva la caratteristica di avere dei pomelli molto gradi ad ogni angolo.
Quando le chiesi di lubrificare per bene il pomello che si trovava accanto a lei i suoi occhi si spalancarono, rendendosi conto di cosa stavo per istruirla a fare.
Mi chiesi se lei si fosse ritirata i rifiutata di seguire le mie direttive. La sua reazione è stata l'opposto. Era eccitata e allegra.
Potevo avvertire la sensazione del suo completo abbandono e l'eccitazione delle emozioni che attraversavano il suo corpo. Adesso era una marionetta nelle mie mani.
Lorenza posò la sua figa sopra il pomello del letto e si lasciò scivolare su di esso come da istruzioni. Vedevo la sua fica aprirsi man mano, lasciando che il grande pomello del letto entrasse nella sua figa e scivolasse in profondità.
Il pomello del letto finalmente toccò il fondo della sua figa, fin sulla cervice. Ormai l'intera lunghezza di questo pomolo di circa 8-9 cm di larghezza era entrato dentro di lei. L'estremità di questo oggetto era solo un po’ più grande del mio pugno.
Le ho poi chiesto di tornare su e ruotare sul pomello girandosi verso di me per godermi la vista della sua figa con le labbra oscenamente aperte. Adesso la sua figa era davvero grondante dei suoi stessi succhi e di lubrificante applicato.
Lorenza mise due dita sul clitoride e iniziò a gemere di piacere, facendo quei rumori umidi che ero abituata a sentire dalle mie pratiche.
Le chiesi ora di far uscire il pomo dalla figa e inumidendosi con i liquidi abbondanti, di provare a calarsi su di esso puntando sul suo sfintere.
Ubbidì e dopo aver ben inumidito il suo buchetto iniziò a calarsi su quell’oggetto arrotondato.
Lorenza mi aveva detto di aver spesso praticato sesso anale ma non si era mai fatta penetrare da un oggetto.
Iniziò a scendere a poco a poco su quella sfera luccicante. Il suo sfintere iniziò pian piano a dilatarsi ma non riuscì ad andare oltre 1/3 dell’altezza del pomello.
Muovendomi sul letto mi inginocchiai di fronte a lei. Ci trovammo faccia a faccia e iniziai a baciarla mentre continuava a pompare sul pomello del letto. Quindi senza preavviso, ho chiuso con il pollice e l’indice sul cappuccio del suo clitoride stringendo forte mentre torcevo la pelle.
Lei venne immediatamente, urlando nella mia bocca mentre ci baciavamo.
Perdendo il controllo delle gambe che erano cedute si sbilanciò in avanti su di me facendo entrare completamente il pomello del letto nel suo culo, mandandomi indietro la testa contro testiera con un botto terribile.
Fece un urlo di spavento ma non accennò a voler sfilarsi da questo oggetto ben inserito nel suo culo. Ci siamo messe a ridere, tenendoci tra le braccia.
Poco dopo dovette sfilarsi da quella sfera che le dilatava le interiora a dismisura. Ci stendemmo sul letto per riprenderci dalle pazzesche emozioni che avevamo provato.
Lorenza mi confidò che sul primo momento si era molto spaventata, ma che poi la cosa l’aveva trovata molto eccitante. Ha anche confermato le mie sensazioni, che si sentiva tranquilla seguendo le mie istruzioni e che le piaceva davvero essere da me guidata per dilatare per bene la sua figa e il suo culo.
Non appena finì la frase presi il mio Iphone X Max e lo infilai completamente nella sua figa. Ancora una volta sono rimasta sorpresa dalla facilità con cui è entrato anche questo oggetto.
Lorenza ha semplicemente leggermente alzato i fianchi mentre allargava le gambe per permettere di inserirlo a fondo. Le ho quindi chiesto di spingere ed espellere il telefono che seppur adatto ad andare sott’acqua non sapevo come si comportasse immerso in un lago di umori vaginali.
I suoi succhi erano spalmati su tutto lo schermo e il telefono era davvero scivoloso. Ho iniziato a leccarlo per togliere i suoi succhi, chiedendo a Lorenza di fare lo stesso dal lato opposto.
Ho poi avvolto il telefono in un asciugamano che giaceva per terra e mi sono avvicinata al comodino aprendone il cassetto.
Ho quindi preso i quattro vibratori standard che avevamo da poco riposto nel cassetto e mi sono posizionata per procedere al prossimo inserimento.
Ho inserito il primo vibratore acceso all'ingresso del suo culo ancora grondante, vedendo che lo stesso veniva quasi risucchiato dallo stesso. Lorenza fece le fusa mentre le vibrazioni le attraversavano il corpo. Ho spinto poi il secondo all’interno del suo ano con facilità.
... continua 2/4
Lorenza era una giovane ragazza perdutamente innamorata del suo ragazzo.
Da qualche tempo i due praticavano il sesso classico. Dopo diversi mesi di convivenza un giorno il suo ragazzo le aveva proposto di farsi fistare. Lei aveva accettato con entusiasmo questa novità ed avevano iniziato a provare.
A dire di Lorenza questi tentativi furono disastrosi, aveva provato a farsi penetrare con le dita sia in figa che nel culo, ma il dolore era troppo forte e non avevano potuto portare a termine questa loro fantasia.
Un nostro amico comune, la mia consolidata esperienza nel fisting mi aveva contattata, chiedendomi di aiutare Lorenza a superare questo blocco.
Le telefonai e ci mettemmo d’accordo di iniziare questa particolare formazione in una casa di vacanza di proprietà di suo padre, che si trovava ad una quarantina di chilometri dal nostro domicilio.
Qualche tempo dopo pattuimmo una data e ci trovammo nella casa di vacanza per dare inizio al nostro percorso di formazione.
"Bene, diamo un'occhiata alla tua bella fighetta allora" dissi mentre aprivo le gambe di Lorenza per la prima volta, per vedere la sua apertura liscia e senza peli.
I miei pensieri si sono concentrati su come iniziare al meglio questo percorso. Mentre pensavo, ho ordinato a Lorenza di lubrificare per bene la sua fica per facilitarne la penetrazione.
Iniziò a massaggiarsi con le dita e con mia sorpresa estrasse dal comodino accanto a lei un flaconcino di liquido lubrificante che si era procurata in vist del nostro incontro.
Questo fatto mi confermò la sua determinazione a raggiungere l’obiettivo di farsi fistare i buchi ora stretti e poco elastici.
Prendiamola alla sprovvista, in modo che non possa pensarci su troppo, ho pensato. Le ho quindi ordinato di alzarsi e spostarsi nell'angolo del grande letto di pino che occupava gran parte della stanza da letto che aveva la caratteristica di avere dei pomelli molto gradi ad ogni angolo.
Quando le chiesi di lubrificare per bene il pomello che si trovava accanto a lei i suoi occhi si spalancarono, rendendosi conto di cosa stavo per istruirla a fare.
Mi chiesi se lei si fosse ritirata i rifiutata di seguire le mie direttive. La sua reazione è stata l'opposto. Era eccitata e allegra.
Potevo avvertire la sensazione del suo completo abbandono e l'eccitazione delle emozioni che attraversavano il suo corpo. Adesso era una marionetta nelle mie mani.
Lorenza posò la sua figa sopra il pomello del letto e si lasciò scivolare su di esso come da istruzioni. Vedevo la sua fica aprirsi man mano, lasciando che il grande pomello del letto entrasse nella sua figa e scivolasse in profondità.
Il pomello del letto finalmente toccò il fondo della sua figa, fin sulla cervice. Ormai l'intera lunghezza di questo pomolo di circa 8-9 cm di larghezza era entrato dentro di lei. L'estremità di questo oggetto era solo un po’ più grande del mio pugno.
Le ho poi chiesto di tornare su e ruotare sul pomello girandosi verso di me per godermi la vista della sua figa con le labbra oscenamente aperte. Adesso la sua figa era davvero grondante dei suoi stessi succhi e di lubrificante applicato.
Lorenza mise due dita sul clitoride e iniziò a gemere di piacere, facendo quei rumori umidi che ero abituata a sentire dalle mie pratiche.
Le chiesi ora di far uscire il pomo dalla figa e inumidendosi con i liquidi abbondanti, di provare a calarsi su di esso puntando sul suo sfintere.
Ubbidì e dopo aver ben inumidito il suo buchetto iniziò a calarsi su quell’oggetto arrotondato.
Lorenza mi aveva detto di aver spesso praticato sesso anale ma non si era mai fatta penetrare da un oggetto.
Iniziò a scendere a poco a poco su quella sfera luccicante. Il suo sfintere iniziò pian piano a dilatarsi ma non riuscì ad andare oltre 1/3 dell’altezza del pomello.
Muovendomi sul letto mi inginocchiai di fronte a lei. Ci trovammo faccia a faccia e iniziai a baciarla mentre continuava a pompare sul pomello del letto. Quindi senza preavviso, ho chiuso con il pollice e l’indice sul cappuccio del suo clitoride stringendo forte mentre torcevo la pelle.
Lei venne immediatamente, urlando nella mia bocca mentre ci baciavamo.
Perdendo il controllo delle gambe che erano cedute si sbilanciò in avanti su di me facendo entrare completamente il pomello del letto nel suo culo, mandandomi indietro la testa contro testiera con un botto terribile.
Fece un urlo di spavento ma non accennò a voler sfilarsi da questo oggetto ben inserito nel suo culo. Ci siamo messe a ridere, tenendoci tra le braccia.
Poco dopo dovette sfilarsi da quella sfera che le dilatava le interiora a dismisura. Ci stendemmo sul letto per riprenderci dalle pazzesche emozioni che avevamo provato.
Lorenza mi confidò che sul primo momento si era molto spaventata, ma che poi la cosa l’aveva trovata molto eccitante. Ha anche confermato le mie sensazioni, che si sentiva tranquilla seguendo le mie istruzioni e che le piaceva davvero essere da me guidata per dilatare per bene la sua figa e il suo culo.
Non appena finì la frase presi il mio Iphone X Max e lo infilai completamente nella sua figa. Ancora una volta sono rimasta sorpresa dalla facilità con cui è entrato anche questo oggetto.
Lorenza ha semplicemente leggermente alzato i fianchi mentre allargava le gambe per permettere di inserirlo a fondo. Le ho quindi chiesto di spingere ed espellere il telefono che seppur adatto ad andare sott’acqua non sapevo come si comportasse immerso in un lago di umori vaginali.
I suoi succhi erano spalmati su tutto lo schermo e il telefono era davvero scivoloso. Ho iniziato a leccarlo per togliere i suoi succhi, chiedendo a Lorenza di fare lo stesso dal lato opposto.
Ho poi avvolto il telefono in un asciugamano che giaceva per terra e mi sono avvicinata al comodino aprendone il cassetto.
Ho quindi preso i quattro vibratori standard che avevamo da poco riposto nel cassetto e mi sono posizionata per procedere al prossimo inserimento.
Ho inserito il primo vibratore acceso all'ingresso del suo culo ancora grondante, vedendo che lo stesso veniva quasi risucchiato dallo stesso. Lorenza fece le fusa mentre le vibrazioni le attraversavano il corpo. Ho spinto poi il secondo all’interno del suo ano con facilità.
... continua 2/4
2
voti
voti
valutazione
1.5
1.5
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Mio malgrado ad una festa di addio al celibato (2/2)racconto sucessivo
La formazione di Lorenza (2/4)
Commenti dei lettori al racconto erotico