Casa nuova, vita nuova 4.

di
genere
etero

Come accordato con Laura ci troviamo al mattino intenti a montare il gazebo che coronerà le giornate con i pasti all'aperto. Il lavoro dovrebbe continuare anche il pomeriggio ma prima devo completare il lavoro dalle suore ed alle tre sono già da loro a terminare l'impianto elettrico. mentre lavoro sento voci femminili ed ascolto i loro discorsi di giovanissime, tutti basati su sesso ed esperienza ai primi approcci col sesso maschile e rido a pensare alla mia gioventù. Dopo un'ora ho terminato l'installazione e mi accingo ad andarmene via ma, nello scendere dallo scalandrino, mi vedo una ragazzina che mi tende la mano presentandosi come aurora, l'amica di Giovanna. Rispondo al saluto con garbo, poi faccio per girarmi e preparare la borsa degli attrezzi ma La morettina mi fa presente che ha saputo tutto da Giovanna e, dato che si ritiene una bella fighetta, così mmi dice, mi chiede se fossi disposto a fare "qualcosa" anche con lei. Me la osservo con attenzione e noto che ha un corpo da sballo, formosetto, seni grandi, cosce sode, tornite, da fare addrizzare per poterla penetrare a fondo. Senza aspettare il mio consenso, mi dice di aspettarmi al portone e va via. Tutto preso dal pensare a quel culetto tondo e sodo, m'incammino nel corridoio e incontro la Suora, cugina di Laura che mi chiede come potrà sdebitarsi con me e, senza notare la sua bellezza del viso, ritenendo che non ha interessi crnali, le suggerisco di farmi avere una bottiglia di amaro di erbe fatto da loro. Ci salutiamo e mi avvisa che tra giorni sarà a casa mia con la bottiglia promessa. Esco dal monastero e trovo Aurora ad attendermi. Le chiedo se è disponibile a tutto o ha dei limiti ma mi dice che vuole vivere con me più esperienze sessuali possibili, prendendo il cazzo, ancora sconosciuto per lei, in ogni buco...orecchie comprese dice con senso ironico. La avviso pure che il mio cazzo è ben fornito per evitarle un trauma ma lei è disposta a tutto pur di potere provare il cazzo in tutte le maniere. La faccio salire in macchina ed andiamo dove ero stato con Giovanna; giunti lì, sdraio i sedili e le suggerisco di conoscere il cazzo prendendoselo in bocca per poi continuare comodamente su un letto per scopare come si deve. Accetta la proposta e, dopo che ho slacciato la patta, glielo sbatto sulla mano che sta per acciuffarlo con curiosità ed avidità, poi le guido la mano facendomi fare una sega e lei ha gli occhi che brillano dalla curiosità e dalla voglia di sentirlo subito in bocca e seguire le mie istruzioni. La faccio stendere più in giu e le dò un bacio in bocca, slingundola da farla vibrare dal piacere, poi le dico che ora tocca al cazzo di essere slinguato dalla sua boccuccia e glielo metto davanti alle sue labbra che si aprono subito e vanno ad avvolgere il mio cazzo già duro come il marmo. Le insegno a scorrere le labbra sul glande e dopo succhiare delicatamente il tronco, accarezzando intanto le palle che sono gonfie da sembrare pronte a scoppiare e lei le palpeggia curiosa ed eccitatissima. Io per verificare se sta godendo, vado a scostarle le mutandine e sento subito la sua fighina umidissima di umori e le stuzzico il clitoride che è già eretto e duro, seppure assai piccolino. Quando sento di stare per godere, avviso Aurore che se vuole può ingoiare lo sperma in gola, altrimenti le dò un fazzoletto per sputarci sopra tutto il liquido. Lei mi fa cenno che ingoierà tutto ed allora mi lascio andare e la foga è tanta che buona parte dello sperma le esce dagli angoli della bocca e lei mi sorride dicendo poi che non vede l'ora di trovarsi su un letto con me. Mi abbraccia e mi chiede di toccarle ancora la sua fighina ma le sfilo invece le mutandine e, allargatole le cosce, vado a leccarle la figa ancora sbrodolante e la accarezzo con la lingua scorrendo sul clitoride e intanto le stuzzico l'ano col dito Indice che le spingo lievemente demtro e lei grida dal piacere che sta provando e, quando sento che vibra perchè sta per godere, aumento il ritmo delle slinguate e la sento schizzare tutto sul mio viso e continuo a leccarle tutta la figa, comprendendo le cosce che così sode e dal color abbronzato mi eccitano da morire. Dopo che ha finito di godere, si rivolge a me e, preso il cazzo in mano, ormai moscio ma subito pronto a risorgere, comincia a farmi una sega che continua fino a quando le schizzo sul naso un getto di sborra che lei subito prende con le sue manine e si succhia le dita impiastricciate di sborra. Ci scambiamo un lungo bacio in bocca e la porto poi a prendere l'autobus e me ne vado a casa con la promessa che le avrei telefonato con la mia casa libera da "intrusi". Giunto a casa emergono nei miei pensieri i rimorsi di avere fatto sesso con una minorenne e quasi decido di scordare Aurora ma, quando arriva il giorno che non ho Laura vicino a me, chiamo Aurora infischiandomi delle conseguenze, ignato però di non dovermi preoccupare di ciò ma in seguito lo avrei saputo! Stabiliamo l'ora per incontrarci da me.
scritto il
2020-01-05
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