Una donna speciale

di
genere
etero

Mi è venuta voglia di scrivere questo racconto per parlarvi di una relazione durata un paio di anni che ho avuto qualche tempo fa con una donna conosciuta in ambito lavorativo; è una storia che a distanza di anni ho sempre ben presente perchè l'ho vissuta molto intensamente e quello che andrete a leggere è successo realmente, compresi i dialoghi che riporterò fedelmente.

Mi ricordo bene tutto quanto perché sono un uomo normale, con un fisico normale ed un lavoro normale, quindi nella mia vita ho conosciuto solo donne normali in tutto e per tutto, tutte brave donne ovviamente ma in alcuni casi piuttosto deludenti sia dal punto di vista culturale per scarsa istruzione e mancanza di interessi, sia dal punto di vista sessuale per mancanza di iniziativa e di complicità di coppia.

Vi racconterò solo di un episodio e ve lo dico subito, il racconto sarà lungo e la parte trombereccia è poca ed al termine del racconto ma è la situazione ed il contesto in generale che ne fanno a mio avviso una storia interessante.

La società per la quale lavoravo installava programmi di contabilità ed io mi recavo presso i clienti a fare i corsi per l’utilizzo del software e quindi un giorno vengo mandato presso questa azienda ad istruire un’ impiegata ed così che incontro Manuela...

Manuela all’inizio mi intriga più per il cervello che per il fisico, è chiaramente molto sveglia ed intelligente, apprende tutto e velocemente e nei momenti di pausa caffè si capisce che è una donna colta, che si interessa, che legge, parla di tutto con cognizione senza mai dire banalità; ha numerosi interessi, frequenta una palestra, ha il brevetto di sub, passa un pò di tempo in un' associazione di volontariato, evidentemente conosce un sacco di persone a giudicare dai messaggi e dalle telefonate alle quali risponde nella pausa pranzo.
Fisicamente non è certo una strafica, carina di viso, magrolina, un bel culetto e tette piccole, passabile insomma, ma per i miei standard non molto appetibile.

Le ore del corso sono tante e quindi stiamo diverso tempo insieme e come spesso accade la frequentazione ti porta a vedere una persona anche con occhi diversi ed alla fine all’indifferenza che provavo all’inizio si sostituisce un forte desiderio di portarmela a letto.

Non mi faccio però avanti per due motivi, primo perché sono un professionista, bravo nel mio lavoro e non voglio passare per quello arrapato che si vuole scopare tutto quello che gli capita a tiro, secondo perché l’ho sentita spesso parlare con la collega dell'ufficio ed ho capito che non solo è accompagnata con un certo Fabrizio, ma che sembra tenere molto a questo tizio; infatti la sento nominarlo spesso e “Fabrizio mi porta qui” e “Fabrizio mi porta la” e “mi ha fatto quello” e “mi ha fatto questo”, ecc. ecc. e quindi deduco che ne è innamorata persa e che non è neanche il caso di provarci.

Il corso finisce e ci salutiamo, non la vedo e non la sento per un paio di mesi ma l’istallazione di un aggiornamento da parte dei colleghi mi porta a chiamarla e visto che è l’ora di pranzo la chiamo sul cellulare; ovviamente il telefono è sempre occupato e lo rimane per 20 minuti buoni e quando finalmente riesco a parlarci, dopo i saluti ed i convenevoli esclamo:

“certo che sei veramente impegnata, sei stata al telefono per mezz’ora..."
lei: “mi sembra di essere diventata un’agenzia matrimoniale, ho tre colleghi single che mi chiedono di trovare loro una fidanzata ed ero al telefono con un’amica per cercare di sistemarne almeno uno..."
non lo so neanche io perché, ma mi viene in mente di buttare giù questa frase:
“senti, visto le tue conoscenze, perché non mi trovi una donna sposata che abbia solo voglia di divertirsi senza prendersi impegni?”
lei: un attimo di silenzio e poi... “senti, ma in attesa che te la trovo, che ne dici se quel ruolo lo ricopro io?”
tra un po' casco dalla sedia, non mi aspettavo certo quella risposta, dico che per me va bene e che quando vado a spiegarle l’aggiornamento al software fisseremo per andare a cena...

Inizia così la mia relazione con Manuela che perfettina e professionale in ufficio, nel letto si trasformava in una vera zoccola … era disinibita e senza freni faceva e si faceva fare di tutto, non so a voi, ma a me non era mai capitato di scopare una da dietro che dopo un po' gira la testa e ti dice “inculami dai!“.

Vi lascio immaginare come aspettavo a gloria di vedermi con lei visto che considerato gli impegni vari ed il suo compagno mi andava bene se la incontravo una volta a settimana e neanche tutte ….

La storia comunque procede ed un giorno chiacchierando le dico che ho iniziato a collaborare con un amico nella presentazione a familiari, amici e conoscenti di un piano di risparmio che consente di mettere da parte qualche soldo in attesa della pensione; lei ascolta e mi dice che il suo compagno ne stava cercando proprio uno, che ne avrebbe parlato con lui e se d'accordo avrebbe fissato un incontro …..
Incontrare uno al quale scopavo la compagna a me creava un certo imbarazzo, ma mi meravigliava di più il fatto di come per lei fosse una cosa che non le creava assolutamente nessun problema.

Un giorno quindi mi chiama e mi dice che se mi va bene il suo compagno è disposto ad incontrarmi anche la sera stessa dopo cena; io le spiego che visto che sono in zona, posso passare da lei in azienda verso le 10 per fissare per bene.
Arrivo in azienda e mi spiegano che a causa di lavori di ristrutturazione, lei e la sua collega sono state spostate in un’altra zona, all’ultimo piano un po' isolate dagli altri colleghi.
Entro quindi in questo ufficio e vedo in fondo alla stanza la collega al lavoro, i soliti convenevoli, mento ovviamente dicendo che ero di passaggio e visto che non li sentivo da mesi ero passato a vedere se avevano bisogno di qualcosa e chiedo se c'è anche Manuela...
La collega mi indica una porta ed in quest’altra stanza trovo lei, le stanze sono comunicanti, ma le scrivanie non si potevano vedere …..
(ve lo spiego perché così capite come è potuto succedere quello che vi racconto ora).

I soliti falsi convenevoli (per non destare sospetti alla collega) ma quando questa parla al telefono ci baciamo visto che erano due settimane abbondanti che non ci vedevamo ma appena la collega chiudeva la telefonata riprendevamo a parlare di lavoro ….
Bacia di qua, bacia di la, sono molto eccitato e sottovoce le dico che ho una voglia matta di scoparla, lei mi sorride, mi dice “me lo immagino ….” ma poco dopo squilla nuovamente il telefono e quando Manuela sente dire dalla collega “signor Andreini, ora le spiego tutto”, mi dice: “questa telefonata durerà a lungo, alzati!”

Io non capisco ma mi alzo, lei gira la sedia si mette davanti a me, mi abbassa la cerniera mi tira fuori l’uccello ed inizia a farmi un pompino.
Ero molto carico, ma la situazione ed il posto certo non aiutavano, ma Manuela era brava a succhiare e così dopo un po' le metto una mano sulla testa e le riempio la bocca di sperma, lei come suo solito ingoia tutto, mi ripulisce fino all’ultima goccia, si risistema alla scrivania e mi sussurra sorridendo “te lo meritavi per la lunga attesa...”.
Alla fine fissiamo pure per incontrare il suo compagno la sera stessa, mi dice che lui tornerà alle 21.00 da calcetto ma che posso andare un’oretta prima così ceniamo insieme.
Mi presento quindi alle 20.00, parliamo, ceniamo, ridiamo della sua prestazione della mattina, le dico che visto come mi è andata sarei passato tutti i giorni, ecc. ecc. poi mentre si alza le chiedo: “allora Fabrizio arriva alle 21.00?”

lei: ”si, abbiamo ancora 30 minuti” e mi si fionda addosso dicendomi “ce ne ho voglia anche io sai, scopami subito!”
ci baciamo, le abbasso i pantaloni e le mutandine ed inizio a toccarle la fica, dopo poco le dico di togliersi tutto e quando rimane nuda la faccio abbassare e me lo faccio succhiare di nuovo, come la mattina...
quando è bello in tiro mi metto a sedere e la faccio cavalcare fino a quando gode impalata sul mio uccello… poi la faccio mettere sul bordo del tavolo e la penetro dal davanti iniziando a scoparla con vigore, cadono bottiglie, si rovesciano bicchieri, un casino, ma ormai sono alla fine anche io e dopo poco le riempio la fica di sperma …..
Sono quasi le 21.00 però, ci rivestiamo in fretta, asciughiamo il casino, sistemiamo ed apparecchiamo per Fabrizio, abbiamo appena finito che sentiamo la porta aprirsi ed una voce che esclama “amoree, sono arrivato …..”

Il tipo mi viene incontro sorridendo, “piacere Fabrizio” e ci stringiamo la mano, quella stessa mia mano che qualche minuto prima stava rovistando tra le gambe della sua compagna.
Lui cena, parliamo del più e del meno, è una persona piacevole e dopo il caffè ci mettiamo in salotto al tavolino, loro due vicini vicini sul divano io difronte a loro che spiego il programma di risparmio.
Manuela gli ha messo una mano interno al collo, lui una mano sulla coscia, ogni tanto la guarda e si scambiano un bacetto, su quelle stesse labbra che qualche minuto prima stringevano il mio uccello ….
Io sono imbarazzato, cerco di concentrarmi su di lui e di non guardare Manuela ma lei mi guarda tranquillamente, senza pudore, è chiaro che per lei è come se non fosse successo nulla, come se quella situazione non avesse nulla di strano; chissà se poi a letto si è fatta pure scopare, magari con sempre il mio sperma dentro la pancia...

E’ finita che Fabrizio ha firmato il piano di risparmio, io ho continuato a scopargli la compagna per un altro anno e mezzo, poi come era nata all’improvviso, così all’improvviso questa storia è finita; un giorno Manuela mi ha detto che non se la sentiva più di tradire Fabrizio e che quella era l’ultima volta che ci vedevamo e così è stato con mio grande, enorme dolore.

Stavo bene con lei, stavo bene non solo per l’aspetto sessuale ma anche per quello che vi ho raccontato all’inizio, Manuela era una donna estremamente intelligente con la quale era un piacere anche solo stare a parlare….
Non credo neanche che si fosse trovato un altro uomo perché per come l’avevo conosciuta sono sicuro che me lo avrebbe detto sinceramente, senza problemi ….

Poi come accade nei film dopo 3 anni abbondanti ci siamo incrociati per caso per strada, davanti ad un caffè mi ha detto che vive ancora con Fabrizio e che hanno avuto un figlio …
abbiamo parlato un altro po' delle nostre cose, poi all’uscita del bar ci siamo salutati …

Confesso che mi sono emozionato nel ritrovarla ed anche lei mi sembrava “provata” dall’incontro, nel salutarla ho avuto solo la forza di dirle:
“senti, sto sempre cercando una donna sposata che abbia solo voglia di divertirsi conosci nessuna ?”
lei si è fatta una risatina, mi ha dato un tenero bacio sulla bocca, mi ha detto “ciao” e se n’è andata ...
scritto il
2020-01-12
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