La dottoressa

di
genere
trans

Sona anni, che lavoro a Milano, e al fine settimana rientro in famiglia, dove faccio il bravo papà, e il bravo marito, anche se mia moglie è al corrente della mia doppia vita.
Nei fine settimana, irreprensibile maschio, davanti alla collettività, ma non nel letto, io mia moglie, l'avrò scopata si e nò una decina di volte in 30 anni, per quello ci pensano altri, i vari padri dei miei trè figli, che a turno l'hanno ingravidata, per poi farmeli riconoscere.
La mia vita è un'altra, e inizia alla domenica sera appena rientrata a Milano, dove Paola esce da Paolo in tutta la sua femminilità, e indossa intimo e tacchi, dove di giorno lavora come direttore direttrice in un'azienda, e dalle 17 in poi si trasforma.
Cammino per Milano in tacchi e vestitini a seconda della stagione, faccio acquisti nei negozi che ORMAI MI CONOSCONO, E NON MI FANNO PROBLEMI, PROVO INTIMO, MI METTO NUDA, E INSIEME ALLE COMMESSE DECIDIAMO PER VESTITI ECC, spesso, delle clienti si accorgono del mio pendaglietto, e ridono.
Ho i miei amanti,e uno in particolare, un cliente, della mia ditta, che ho conosciuto in rete alcuni anni fa, e una volta a casa mia mi ha riconosciuta, e così, spesso dorme da mè, io per inciso, mi prostituisco in rete, mi è sempre piaciuta l'idea di fare sesso per soldi, non ne ho bisogno, ma fare la troia era da sempre la mia passione.
E così, una sera di alcuni mesi fa, accetto un incontro con un ragazzo di colore, di passaggio a Milano per lavoro, io mi scelgo i clienti, e molti ormai sono per passaparola, e lui fù uno di quelli, un mio cliente mi chiama e fissa un'appuntamento per Pier, il suo nome.
E' la sera, mi preparo, e come al solito, sono stupenda, depilatissima, pur avendo 50 anni ho un bel culo e belle gambe, un leggero pronunciamento del seno, devo stare attenta a non farlo crescere troppo, indosso reggicalze, calze velatissime, un paio di sandali tacco 12, slip, reggiseno, e un babydoll cortissimo, mi sono lavata internamente, profumato il buchino, infilati i testicoli all'interno, e fatto sparire il cazzetto, eccolo suona, apro.
Mi si presenta un maschio di colore alto due metri, io sono uno e settanta, stupendo, in giacca e cravatta, con un mazzo di rose rosse, che mi porge, ma che carino dico, e lo bacio, lui mi abbraccia e sento la sua lingua in gola, mi sciolgo.
Appoggio i fiori, e gli offro da bere, e chiaramente, prima di iniziare mi paga il dovuto, e così lo porto in camera, una camera del desiderio, dove c'è tutto l'occorrente per far divertire chiunque, e così, lentamente lo spoglio, e una volta in slip, infilo la mano, e sento una biscia, si stà indurendo, è pazzesco, lo tolgo, e mi ritrovo un cazzo enorme lungo, e duro, mi spavento.
Inizio a leccarlo, e a baciarlo, per poi iniziare un pompino, fatico a prenderlo in bocca ma mi sforzo, e lo succhio con vigore, sento al tatto le sue palle dure che iniziano a muoversi, il ragazzo stà per venire, e così, inizio con la lingua, e poco dopo il primo getto di sperma, lo sento risalire, e decido di ingoiarlo, e poi è un sussegurrsi di tremendi getti, alcuni devo lasciarli uscire altri li ingoio, e poi mentre ansima, lo ripulisco per bene.
E' saporita, sa di buono la sua sborra, e così, una volta venuto, mi abbraccia e inizia a baciarmi, e scende fino ai seni, togli il reggiseno, me li bacia mi succhia i capezzoli, turgidi, godo, e poi scende mi sfila gli slip, e recuperail mio cazzetto, che ormai è una parvenza di cazzo, una volta bello duro, ma col tempo, a furia di inculate, si è ritirato, e inizia a succhiarlo, fino a farlo rivivere, un pochino e farmi così venire, strana sensazione che non provavo più da anni, sentire il mio sperma risalire e gettare, mi ha fatto rivivere momenti stupendi, e lui ricambia bevendo il mio poco nettare.
E' meraviglioso nudo, una statua, e così, mi metto supina, schiena sul letto, sollevo le gambe, voglio vederlo quando mi infilerà la bestia, e sono molto preoccupata , non sono verginella, ma nemmeno così dilatata.
Gli do un tubo di gel e mi assicuro che ne faccia buon uso, e poi chiudo un attimo gli occhi, lui appoggia la sua cappella, e dà un leggero colpetto, riapro immediatamente i miei truccatissimi occhi, vogli assaporare ogni istante, entra.
Lo sento aprirmi, e scivolare, brucia, lo fermo, si ritrae, e ricomincia, dolore, bruciore, entra, lo fermo di nuovo,Pier sorride, e spinge, mi apre, mi rompe, e lo infila, svengo.
Mi riprendo, e lui inizia a scoparmi, è una sensazione stupenda e dolorosa, lo afferro per i fianchi, sbattimi e rompimi, fammi godere.
Passo la mezz'ora più fantastica e dolorosa della mia vita, poi lui viene, e io quasi svengo.
Una volta uscito, non mi si chiude più l'ano, e fuoriesce sangue sborra e altro, mi fa male ma è fantastico, lo saluto e rimango sola, mi addormento.
L'indomani mattina la situazione non è migliorata il mi ano fatica a chiudersi e dolora, decido di fare una visita ginecologica, chiamop un amico, e mi indirizza da una sua parente ottima per il mio caso, e così telefono, mi risponde lei e con imbarazzo spiego l'accaduto, e poco dopo mi dice di andare nel pomeriggio nel suo studio.
di
scritto il
2020-02-09
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