Regalo di Natale
di
Briciola 86
genere
trio
Descrizione:Era arrivato come il solito in anticipo al cantiere in cui lavoravo,
sembrava un giorno come un altro, il sole lentamente si stava alzando nel cielo chiaro e l'aria decisamente fredda tra poco si sarebbe riscaldata, era il 23 Dicembre, è cioè l'ultimo giorno di lavoro prima delle ferie Natalizie, che tutti aspettavamo per poterci riposare e passare le feste in tranquillità in famiglia o con la rispettiva donna, io non avevo una ragazza e quindi per me le ferie sarebbero stati dei giorni di dolce far nulla e dopo un po' mi sarei annoiato a morte ed avrei atteso il ritorno al lavoro come una liberazione.
Come succedeva da anni ormai, ero incaricato di consegnare i vari pacchi natalizi che la Ditta regalava ai vari Ingegneri e personaggi vari che gravitavano attorno ad essa, ma quest'anno invece del mio solito compagno, una persona gentile, matura, seriosa, ma sposata, mi sono ritrovato con un giovane come me con cui posso parlava di argomenti che altrimenti non avrei potuto fare, così il noioso incarico si trasforma in una piacevole passeggiata per la Sicilia.
I pacchi-dono sono tanti ed alcuni in paesini distanti, per cui ci programmiamo il percorso in anticipo per evitare giri troppo lunghi, decidiamo di consegnare prima quelli più vicini e lasciare gli altri per dopo.
La giornata non comincia nel migliore dei modi, al primo indirizzo non troviamo nessuno, un po' contrariati proseguiamo il giro e fortunatamente riusciamo a consegnare tutti i pacchi in breve tempo, e così ritorniamo all'indirizzo di partenza sperando che adesso ci sia qualcuno, non avendo altri cesti in macchina andiamo insieme a suonare il citofono, dove una voce di donna ci risponde invitandoci a salire per la consegna, saliamo contenti di aver finito le consegne del giorno con largo anticipo sui tempi previsti ci resta una buona oretta per girovagare per il paese prima di rientrare in cantiere.
Saliamo al terzo piano di un'elegante palazzina arrivando sul pianerottolo con un leggero fiatone per essere saliti in fretta per le scale, suoniamo il campanello ed una giovane e bella donna ci apre la porta, deve avere poco più di una trentina d'anni, c’invita ad entrare per posare il cesto sul tavolo del salotto con la scusa che per lei sarebbe troppo pesante, la seguiamo in salotto senza toglierle gli occhi di dosso, siamo come imbambolati, la signora indossa un vestito che fa risaltare le sue splendide curve ed il suo corpo si muove sinuoso mentre avanza davanti a noi facendo immediatamente alzare i nostri cazzi dentro i jeans al solo pensiero del suo corpo.
Posato sul tavolino l'ingombrante cesto rimaniamo come intontiti non sapendo cosa dire o fare, la donna ci ha stregati, sicuramente si è accorta dell'effetto che ha su di noi, ci invita ad accomodarci offrendoci qualcosa da bere, informandoci che il marito non è in casa e che lei vorrebbe darci qualcosa per il nostro disturbo, precisiamo che non deve darci niente, che siamo pagati dalla Ditta per le consegne e quindi non deve preoccuparsi di nulla.
Ma la signora insiste tanto che alla fine accettiamo qualcosa da bere, tanto eravamo in anticipo e anche se restiamo un po' qui a riposarci non succederà niente la signora ci porta due lunghi bicchieri in cui tintinnano due cubetti di ghiaccio in quattro dita di cognac, ghiaccio a Dicembre? la signora è davvero una perfetta padrona di casa, si siede in una poltrona accanto a noi con il suo bicchiere stretto tra le mani lunghe e affusolate, facendoci delle domande sul nostro lavoro, e così parlando la signora accavalla le gambe mettendo in mostra delle cosce lisce e sode inguainate in calze color cielo a Primavera, che immediatamente fanno il loro effetto sui nostri giovani cazzi che da poco hanno conosciuto i piaceri della carne, credo che la donna abbia intuito l'imbarazzo che ci creano i nostri cazzi dentro gli stretti jeans, la signora sposta l'argomento di conversazione verso un'altra direzione chiedendoci se siamo fidanzati, sposati, o cosa, alla mia risposta che non ho una ragazza con cui passare le feste, diventa un po' pensierosa, portandosi il bicchiere alle labbra emette un grande sospiro dicendo: "Anch'io sarò sola per le feste, mio marito è sempre impegnato ed io da sola mi annoio, sempre in casa a non far niente." e piegandosi in avanti per posare il bicchiere sul basso tavolinetto ci mostra un bellissimo seno che danza dolcemente dentro l'ampia scollatura, i nostri sguardi si incrociano su quel seno, poi ci guardiamo in faccia sbalorditi, poi il mio amico Jo sblocca la situazione che stava diventando insostenibile, piegandosi anche lui in avanti con la scusa di poggiare il suo bicchiere si ritrova a pochi centimetri dal viso di lei, io resto a guardare in silenzio senza muovermi, aspettandomi da un momento all'altro che la donna ci butti entrambi fuori a calci e sperando che la cosa rimanga lì, la signora si alza in piedi e guardandoci entrambi ci dice: "Venite di là, staremo più comodi."
Adesso abbiamo capito tutto, la signora si sente sola, trascurata dal marito, è affamata di sesso, e non si lascia certo sfuggire due giovani affamati di come noi entriamo in un'ampia stanza da letto in stile moderno con un grande armadio a specchi che fa sembrare la stanza ancora più grande, la signora si è nel frattempo tolta le scarpe e giunta al centro della stanza si gira verso di noi lasciando cadere ai suoi piedi il vestito, mostrandoci senza veli il suo corpo perfetto, il suo seno sodo e rotondo sormontato da due deliziosi capezzoli circondati da un'aureola rosa, le sue gambe inguainate in leggere calze sorrette da un reggicalze d'identico colore, non avevamo mai visti niente di simile e non riuscivamo ancora a credere che tutto stesse succedendo realmente, a questo punto la donna ci invitò con un gesto ad avvicinarci, ci tuffammo in quel seno stupendo aggrappandoci ad esso come lattanti affamati, succhiando e baciando ogni centimetro di quel corpo di donna che si concedeva ai nostri furori giovanili, eccitati dalla situazione e dalla voglia mettiamo da parte ogni timore e ci apprestiamo a goderci questa avventura inattesa e straordinaria.
Abbiamo tra le mani una donna affamata di sesso, che vuole solo godere, sentirsi desiderata, le nostre mani percorrono tutto il suo corpo, si incrociano sulla sua schiena, accarezzano le sue rotondità, lei scivola lentamente verso il basso mettendosi in ginocchio davanti a noi per slacciarci le cinture, i nostri jeans scivolano a terra seguiti subito dagli slip, che lasciano liberi due cazzi duri come il marmo che la donna impugna con le mani cominciando a leccarli e succhiarli, alternando le sue carezze quando da donna esperta capisce che l'orgasmo sta per scoppiare, mentre lei si dedica ai nostri uccelli, ne approfittiamo per toglierci i restanti abiti, una volta nudi Jo lasciato il dolce massaggio della bocca, gira attorno alla donna e lentamente le sfila gli slip ed entra in quella figa di donna trascurata, bagnata come uno straccio e cominciando a stantuffare dentro di lei, sento ogni suo affondo, ed ho come la sensazione di scopare nella bocca della donna, Jo affonda sempre con più forza in lei e io non riesco a resistere alla spinta, cosicché indietreggio fino a sedermi sul bordo del letto seguito a ruota dalla donna che non ha nessuna intenzione di lasciarsi sfuggire di bocca il mio cazzo, il mio sguardo va sugli ampi specchi dell'armadio dove posso vedere riflesso il cazzo del mio amico entrare ed uscire da quella splendida figa, poi i nostri sguardi si incrociano e capisco che sta per godere, le sue spinte diventano convulse ed incontrollate, esplode, sento la bocca di lei contrarsi ad ogni fiotto di caldo sperma che Jo le riversa in corpo, anche io mi lascio andare scaricando nella bocca vorace di lei tutta la mia voglia e il mio desiderio, quasi soffoca inondata da una cascata interminabile di sperma, riesce a malapena ad ingoiare tutto, un rivolo le esce dall'angolo della bocca, lei da bambina golosa lo raccoglie con un dito succhiandoselo ingordamente, poi ci abbandoniamo esausti sul letto.
sembrava un giorno come un altro, il sole lentamente si stava alzando nel cielo chiaro e l'aria decisamente fredda tra poco si sarebbe riscaldata, era il 23 Dicembre, è cioè l'ultimo giorno di lavoro prima delle ferie Natalizie, che tutti aspettavamo per poterci riposare e passare le feste in tranquillità in famiglia o con la rispettiva donna, io non avevo una ragazza e quindi per me le ferie sarebbero stati dei giorni di dolce far nulla e dopo un po' mi sarei annoiato a morte ed avrei atteso il ritorno al lavoro come una liberazione.
Come succedeva da anni ormai, ero incaricato di consegnare i vari pacchi natalizi che la Ditta regalava ai vari Ingegneri e personaggi vari che gravitavano attorno ad essa, ma quest'anno invece del mio solito compagno, una persona gentile, matura, seriosa, ma sposata, mi sono ritrovato con un giovane come me con cui posso parlava di argomenti che altrimenti non avrei potuto fare, così il noioso incarico si trasforma in una piacevole passeggiata per la Sicilia.
I pacchi-dono sono tanti ed alcuni in paesini distanti, per cui ci programmiamo il percorso in anticipo per evitare giri troppo lunghi, decidiamo di consegnare prima quelli più vicini e lasciare gli altri per dopo.
La giornata non comincia nel migliore dei modi, al primo indirizzo non troviamo nessuno, un po' contrariati proseguiamo il giro e fortunatamente riusciamo a consegnare tutti i pacchi in breve tempo, e così ritorniamo all'indirizzo di partenza sperando che adesso ci sia qualcuno, non avendo altri cesti in macchina andiamo insieme a suonare il citofono, dove una voce di donna ci risponde invitandoci a salire per la consegna, saliamo contenti di aver finito le consegne del giorno con largo anticipo sui tempi previsti ci resta una buona oretta per girovagare per il paese prima di rientrare in cantiere.
Saliamo al terzo piano di un'elegante palazzina arrivando sul pianerottolo con un leggero fiatone per essere saliti in fretta per le scale, suoniamo il campanello ed una giovane e bella donna ci apre la porta, deve avere poco più di una trentina d'anni, c’invita ad entrare per posare il cesto sul tavolo del salotto con la scusa che per lei sarebbe troppo pesante, la seguiamo in salotto senza toglierle gli occhi di dosso, siamo come imbambolati, la signora indossa un vestito che fa risaltare le sue splendide curve ed il suo corpo si muove sinuoso mentre avanza davanti a noi facendo immediatamente alzare i nostri cazzi dentro i jeans al solo pensiero del suo corpo.
Posato sul tavolino l'ingombrante cesto rimaniamo come intontiti non sapendo cosa dire o fare, la donna ci ha stregati, sicuramente si è accorta dell'effetto che ha su di noi, ci invita ad accomodarci offrendoci qualcosa da bere, informandoci che il marito non è in casa e che lei vorrebbe darci qualcosa per il nostro disturbo, precisiamo che non deve darci niente, che siamo pagati dalla Ditta per le consegne e quindi non deve preoccuparsi di nulla.
Ma la signora insiste tanto che alla fine accettiamo qualcosa da bere, tanto eravamo in anticipo e anche se restiamo un po' qui a riposarci non succederà niente la signora ci porta due lunghi bicchieri in cui tintinnano due cubetti di ghiaccio in quattro dita di cognac, ghiaccio a Dicembre? la signora è davvero una perfetta padrona di casa, si siede in una poltrona accanto a noi con il suo bicchiere stretto tra le mani lunghe e affusolate, facendoci delle domande sul nostro lavoro, e così parlando la signora accavalla le gambe mettendo in mostra delle cosce lisce e sode inguainate in calze color cielo a Primavera, che immediatamente fanno il loro effetto sui nostri giovani cazzi che da poco hanno conosciuto i piaceri della carne, credo che la donna abbia intuito l'imbarazzo che ci creano i nostri cazzi dentro gli stretti jeans, la signora sposta l'argomento di conversazione verso un'altra direzione chiedendoci se siamo fidanzati, sposati, o cosa, alla mia risposta che non ho una ragazza con cui passare le feste, diventa un po' pensierosa, portandosi il bicchiere alle labbra emette un grande sospiro dicendo: "Anch'io sarò sola per le feste, mio marito è sempre impegnato ed io da sola mi annoio, sempre in casa a non far niente." e piegandosi in avanti per posare il bicchiere sul basso tavolinetto ci mostra un bellissimo seno che danza dolcemente dentro l'ampia scollatura, i nostri sguardi si incrociano su quel seno, poi ci guardiamo in faccia sbalorditi, poi il mio amico Jo sblocca la situazione che stava diventando insostenibile, piegandosi anche lui in avanti con la scusa di poggiare il suo bicchiere si ritrova a pochi centimetri dal viso di lei, io resto a guardare in silenzio senza muovermi, aspettandomi da un momento all'altro che la donna ci butti entrambi fuori a calci e sperando che la cosa rimanga lì, la signora si alza in piedi e guardandoci entrambi ci dice: "Venite di là, staremo più comodi."
Adesso abbiamo capito tutto, la signora si sente sola, trascurata dal marito, è affamata di sesso, e non si lascia certo sfuggire due giovani affamati di come noi entriamo in un'ampia stanza da letto in stile moderno con un grande armadio a specchi che fa sembrare la stanza ancora più grande, la signora si è nel frattempo tolta le scarpe e giunta al centro della stanza si gira verso di noi lasciando cadere ai suoi piedi il vestito, mostrandoci senza veli il suo corpo perfetto, il suo seno sodo e rotondo sormontato da due deliziosi capezzoli circondati da un'aureola rosa, le sue gambe inguainate in leggere calze sorrette da un reggicalze d'identico colore, non avevamo mai visti niente di simile e non riuscivamo ancora a credere che tutto stesse succedendo realmente, a questo punto la donna ci invitò con un gesto ad avvicinarci, ci tuffammo in quel seno stupendo aggrappandoci ad esso come lattanti affamati, succhiando e baciando ogni centimetro di quel corpo di donna che si concedeva ai nostri furori giovanili, eccitati dalla situazione e dalla voglia mettiamo da parte ogni timore e ci apprestiamo a goderci questa avventura inattesa e straordinaria.
Abbiamo tra le mani una donna affamata di sesso, che vuole solo godere, sentirsi desiderata, le nostre mani percorrono tutto il suo corpo, si incrociano sulla sua schiena, accarezzano le sue rotondità, lei scivola lentamente verso il basso mettendosi in ginocchio davanti a noi per slacciarci le cinture, i nostri jeans scivolano a terra seguiti subito dagli slip, che lasciano liberi due cazzi duri come il marmo che la donna impugna con le mani cominciando a leccarli e succhiarli, alternando le sue carezze quando da donna esperta capisce che l'orgasmo sta per scoppiare, mentre lei si dedica ai nostri uccelli, ne approfittiamo per toglierci i restanti abiti, una volta nudi Jo lasciato il dolce massaggio della bocca, gira attorno alla donna e lentamente le sfila gli slip ed entra in quella figa di donna trascurata, bagnata come uno straccio e cominciando a stantuffare dentro di lei, sento ogni suo affondo, ed ho come la sensazione di scopare nella bocca della donna, Jo affonda sempre con più forza in lei e io non riesco a resistere alla spinta, cosicché indietreggio fino a sedermi sul bordo del letto seguito a ruota dalla donna che non ha nessuna intenzione di lasciarsi sfuggire di bocca il mio cazzo, il mio sguardo va sugli ampi specchi dell'armadio dove posso vedere riflesso il cazzo del mio amico entrare ed uscire da quella splendida figa, poi i nostri sguardi si incrociano e capisco che sta per godere, le sue spinte diventano convulse ed incontrollate, esplode, sento la bocca di lei contrarsi ad ogni fiotto di caldo sperma che Jo le riversa in corpo, anche io mi lascio andare scaricando nella bocca vorace di lei tutta la mia voglia e il mio desiderio, quasi soffoca inondata da una cascata interminabile di sperma, riesce a malapena ad ingoiare tutto, un rivolo le esce dall'angolo della bocca, lei da bambina golosa lo raccoglie con un dito succhiandoselo ingordamente, poi ci abbandoniamo esausti sul letto.
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