Un problema grosso.

di
genere
etero

Ero al mio laboratorio a sistemare merce nuova, ovvero, rubinetti, tubazioni ecc., quando squillò il telefonino ed una voce femminile, che individuai come orientale, mi chiese di venire al suo indirizzo perchè non aveva acqua in casa sua, altri condomini invece sì. Capii subito che non doveva essere molto a conoscenza di come veiva gestito l'impianto idrico, così la rassicurai di venire subito da lei in poco tempo. Quando suonai alla sua porta, mi aprì una ragazza cinese che fortunatamente si esprimeva bene con la lingua italiana e mi disse che non aveva acqua. Cercai in casa il contatore ma, non trovandolo, dedussi che si doveva trovare al piano terra, dove c'erano garage e cantine. Scesi giù ed in pochi attimi compii il miracolo: aprii la saracinesca e l'acqua arrivò dalla cinesina. Tornai su da lei che mi accolse con un sorrisone, vedendo l'acqua scorrere in casa sua. Mi fece sedere in cucina e mi servì un thè dalla fragranza di cannella che mi gustai con piacere, poi mi chiese cosa doveva darmi per il lavoro eseguito. La guardai sorridendole e con un filo di voce dissi che se avessi potuto scoparmela sarei stato strapagatissimo per il difficoltoso lavoro eseguito. A quel punto lei mi prese la mano conducendomi alla camera da letto e, dopo che pronunciò alcune parole in lingua cinese, ci raggiunse in camera un'altra ragazza carina come lei che fece, come loro usanza, un inchino verso di me e poi vidi che ambedue si stavano spogliando, rivelando i loro graziosi corpicini che le dava un essere simili a bambine poco cresciute e le loro formine tonde, che io m'affrettai a palpare dappertutto i punti raggiungibili ed una di loro si mise a spogliare me, mentre l'altra si era incollata alla mia bocca con la sua e mi spinsero a sdraiarmi sul letto. Poi una si dedicò a farmi un bocchino e l'altra che mi aveva baciato in bocca, scese ai miei capezzoli che succhiò facendomi eccitare a tal punto che il cazzo divenne paurosamente duro e grosso. Allora l'altra che stava spompinandomi, si mise a pancia soprae spalancò le cosce sode e setose insieme e mi guidò il cazzo dentro la sua figa che certamente non aveva mai provato un cazzone come il mio, infatti quando la penetrai interamente, diede un sospiro profondo, tale da attirare l'attenzione alla sua amica che subito si mise a vedere il cazzo entrare ed uscire, dilatando la fighina stretta da farmi faticare a scorrerci dentro. Quando dopo un su e giù stava per farmi sborrare, chiesi alla inesina se potevo venirmene dentro oppure no e lei subito mi abbracciò alle spalle e, stringendomi con le sua graziose manine, piccole e paffutelle, dicendomi che prendevano tutt'e due la pillola ed allora la strinsi a me e ci diedi giù, facendola gemere dal dolore misto al piacere. Le sborrai dentro un fiume che non finiva mai di fermarsi. Lei gridò dal piacere e se ne venne insieme a me. Rimanemmo un poco abbracciati ma poi l'altra bambolina reclamò la sua parte di cazzo ed io la feci subito contenta e la penetrai deciso a fara gridare di puacere anche lei. Dopo la linga scopata e la venuta per entrambi, dissi all'altra se si faceva leccare il culetto che tanto mi eccitava a vederlo tondo, sodo, tanto che dopo che lo slimguai a lungo, le chiesi se potevo penetrarla nel sublime forellino grinzoso. Lei si spaventò al vedere il cazzo nuovamente grosso e rigido, così mi negò il piacere d'incularla pure ma a quel punto la sua amica le parlò in cinese e intuii che stava convincendola a provare questa esperienza, infatti lei si mise a pecorina e l'amica le spalmò sull'ano del gel che poi spalmò anche sul mio cazzo. Luciana ( le dò un nome italiano per distinguerla dall'amica che poi chiamerò Anna! ) si mise avanti ad Anna che attendeva la penetrazione al culo e le prese i polsi per evitarle di muoversi e provare ancora più dolore. Appoggiai il glande all'ano ed iniziai a spingerlo dentro ad Anna ma lei strinse subito i muscoli del buchino per impedirmi di sfondarle il culetto ma io ero troppo eccitato e per nulla al Mondo avrei rinunciato ad incularmela e goderne pazzamente e così feci, spingendolo tutto dentro, facendola urlare di dolore a lungo ma poi, passato lo sfondamento, Anna mi disse che le stava piacendo sempre di più ed allora non mi trattenni più e le sborrai tutto dentro. Dopo che ci eravamo riposati abbastanza, riprendemmo i giochi e le scopai tutt'e due, l'una subito dopo l'altra, senza riprendere fiato. Mi resi conto che il tempo scorreva veloce ed avevo un altro appuntamento per riparazione urgente, perciò mi rivestii e salutai ambedue, con la promessa che il giorno dopo avremmo ancora scopato a lungo ed anche Luciana avrebbe perso la verginità anale. Presi la borsa degli attrezzi e volai al secondo appuntamento.
scritto il
2020-03-29
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