Il cinema

di
genere
trans

Ho sempre avuto la passione per il cinema, intendo la sala di proiezione, sin da piccola mi perdevo ammirandola, enorme, calda, buia, le poltrone di prima in velluto, comode, e con i miei ne ho visti tanti di cartoni animati.
Poi da adolescente, con amici a vedere i primi film, la cassiera, solita tettone, le caramelle, la maschera che ci accompagnava, e lì, un pomeriggio che mi ero recata da sola per rivedermi un fil, che mi aveva appassionato, ho scoperto un mondo sotterraneo, fatto di eccitazione, e rischio.
Ero seduta nelle file dietro, non che ci fosse ressa, anzi eravamo in pochissimi, ero vestita normalmente, da maschietto, il film era leggermente erotico, nulla di pazzesco, in quegli anni poi figurati, giusto le tettine, e i machietti villosi. ma già mi facevo film miei nella testa, avevo diciassette anni, e no ero certamente più vergine, così, seduta sola, intenta a gustarmelo.
Non nascondo che avevo il cazzo duro, e ogni tanto me lo toccavo, e spesso infilavo la mano nella patta, non portavo slip, e mi toccavo per bene, l'intenzione era poi di andare in bagno e masturbarmi, non era una sala porno, e poi io non vi ero mai stata.
Verso l'inizio del secondo tempo, il protagonista, nudo, di spalle, scopa la tipa, si vedono solo movimenti e le sue chiappe sode, non resisto, sfilo il cazzo, e mi nascondo un poco col giubbino, non si sa mai, e mentre mi gusto le mie dita sulla cappella, ad un tratto si siede un signore sulla cinquantina alla mia sinistra, mi gela il sangue, accidenti con tutti i posti che ci sono, mi fermo, sfilo la mano tengo coperto col giubbino, ma nonostante la cosa, lui non si smolla, anzi, pare che la cosa lo ecciti.
Pochi attimi dopo, il tizio, allunga la mano sotto il giubbino, raggiunge il cazzo, e inizia a toccare, io impietrita lascio fare, e dopo poco, mi sussurra all'orecchio, slacciati i pantaloni piccola, che ti faccio divertire, dai, li slaccio, sgancio il bottone e si aprono, falli scendere ora, dai, mi muovo lentamente e imango nuda dalla cintola in giù, lui mi tocca mi masturba, che bello mi dice, mmm che bel cazzetto, e intanto si slaccia i pantaloni, nonculante si solleva li sfila a terra, e si risiede, ha un cazzo da favola, poi, mi dice all'orecchio, ora ti faccio godere, e si abbassa e infila in bocca il mio cazzo, e inizia un pompino da urlo, pochi attimi e spruzzo, il mio sperma finisce direttamente nella sua bocca e nel suo stomaco, mi ripulisce per bene e si siede tranquillo, poi mi guarda e mi fa segno il suo, lo imbocco al volo, sono giovane ma so come si devono fare i pompini, e così, per un quarto d'ora mi impegno a leccare e succhiare, fino a ingoiare il suo caldo seme.
Ci rimettiamo in sesto, e poi lui esce, finisce la proiezione e mi incammino per andare a casa, e fuori dal cinema, lo rivedo, è lì che mi aspetta, si avvicnia, e mi chide se voglio un gelato dico di sì, ci sediamo ad un tavolino distaccati da tutti, e mentre gusto il cono, lui mi dice, sei brava a succhiare e sei giovane, raccontami, così a grandi linee racconto la mia giovane esperienza da frocetto.
Finito mi propone di andare con lui in un paese vicino, l'indomani in una sala porno, rispondo che mi piacerebbe, ma che non ci sono mai stata, e che ero giovane, non mi lasciavano entrare, lui dice che il problema non sussiste conosce il proprietario, e che se accettavo mi ci portava lui il giorno successivo.
Accettai.
Così il pomeriggio mi faccio trovare pronta dove mi aveva indicato il giorno prima, arriva, salgo in auto, e ci dirigiamo verso il paese, intanto mi spiega come farò ad entrare e mi chiede se ero pronta e se mi ero messa qualcosa, scostai la tuta e mostrai il reggicalze e il reggiseno, ottimo, e poi dalla borsa feci uscire le scarpe, ma sei veramente una troietta allora mi dice, annuisco, e chiedo spiegazioni sul dafarsi sulle persone ecc, mi rassicura, tu starai con mè tutto il tempo e ti dirò cosa fare, e con chi farlo, oggi intanto ti faccio vedere un mondo nuovo poi decidi, annuisco, e poco dopo arriviamo.
Scesi dall'auto, ci incamminiamo in una stradina, e poi raggiunto un portoncino, entriamo e lui lo chiude alle nostre spalle, entrata speciale tesoro mi dice, e ci ritroviamo in un salottino con un divano e una scrivania, è l'ufficio del proprietario, Angelo, mi dice di prepararmi che poi mi porterà in sala e si assenta.
Mi svesto, rimango in reggicalze calze e intimo, mi infilo un mini vestitino, e i tacchi, mi metto il rossetto, e sono pronta, un attimo dopo Angelo ritorna col proprietario, un uomo sulla settantina, ciccione, sudaticcio, con un sigaro spento in bocca, entra, mi guarda, e dice, è questa la zoccola che dicevi, mi guarda bene, si carne fresca, ma è sicura?, Angelo mi prende per un braccio tranquillo adesso vedrai, mi guarda e dice, ora ragazzina, tira fuori il cazzo a Antonio e succhia.
Sono spaventata, credevo di andare al cinema e vedere dei porno, e sì succhiare il cazzo a Angelo, non altro, Angelo vede la mia indecisione, mi strattona e mi dice mouviti troietta, volevi il divertimento ecco che inizia, e mi molla un ceffone, io mi metto in ginocchio, e sfilo il cazzo di Antonio e lo infilo in bocca, puzza, è un animale, suda, non si è nemmeno lavato, mi viene da vomitare, ma lui mi prende la testa e mi infila in gola il cazzo, e io spompino, fino a farlo sborrare, bevo, ingoio, è tanta, a un sapore acido, ma è buona nonostante tutto, e poi si sfila, portala di là, buon divertimento, poi mi prende per un braccio, se torni, te lo infilo in culo, troia, lo guardo, è grosso ma è pazzo, e così entro in sala con Angelo.
Inizio a camminare, mi si avvicna, no sculetta troietta, e fatti la sala avanti e indietro, così inizio la mia passeggiata, tutti mi guardano, eccitati, poi ritorno da lui, aspetta un attimo mi dice, e poco dopo si accendono le luci fine primo tempo, bene, ora cammina, eravamo nel corridoio centrale, e al ritorno sfilati il vestito, parto, sculetto tutti mi guardano, ritorno, mi sfilo il vestitino, e cammino, sento gli occhi che mi violentano, arrivo da Angelo, mi inginocchio, e sbottono i suoi pantaloni, rimane basito, lo imbocco e pompo.
Poi poco prima che si spegnessero le luci, visto che iniziavano ad affievolirsi, mi giro, mi appoggio alla balconata, allargo le gambe, mi metto comoda, lo guardo, bene, ora fottimi, in un attimo mi ritrovo il suo cazzo nel culo, è stupendo, lungo e grosso come piace a mè, e mi lascio pompare godendomi l'inizio del secondo tempo.
Mi gusto la montata, e la successiva sborrata, mi riempe, ora è soddisfatto, io inizio a divertirmi, infilo il vestitino e mi aggiro tra le poltrone.
Nell'oretta che passo tra una fila e l'altra, mi lascio palpare da un numero imprecisato di maschi in calore, elargisco una decina di pompini, e mi gusto il cazzo di un vecchio porco, nodoso e grosso, poi saluto e una volta ricomposta mi faccio accompagnare a casa.
Sulla via del ritorno Angelo mi chiede se mi è piaciuto, asserisco di sì, e chiedo se potevo ritornare, lui mi dà un numero di telefono, chiedi a lui se accetta io ti ci porto quando vuoi.
Due giorni dopo chiamai Antonio, pronto dissi, ciao Antonio sono la puttanella di martedì, posso venire a trovarti?, lui stette in silenzio un attimo, va bene troietta, ma sai il pegno che devi pagare, bene dissi a domani, il giorno dopo presi il bus e mi recai da Antonio, la porticina era aperta, una volta entrata la richiusi, mi spogliai completamente, misi solo un paio di decolté, e mi sedetti ad attenderlo, e dieci minuti dopo entrò.
Se possibile era ancora più lercio, ansimava, era unto la pancia ballonzolava, la camici usciva dai pantaloni, brava la mia troietta e sei arrivata bene, ora fai il tuo dovere succhia, sapevo cosa mi aspettava, il conato era pronto, ma ero attratta dal suo modo di fare dal suo lerciume, slaccio, lui si sfila i pantaloni, gli slip presentano una zona gialla, li toglie, e svetta il suo cazzo, stupendo, lo prendo in bocca il sapore e l'odore mi ripugna, ma continuo, e poi mi eccita, lo gusto, la sua cappella diventa grossa e rossa, mi bagno, dallo sfintere esce un rigagnolo di liquido biancastro, godo, è sublime, poi Antonio, mi afferra per i capelli, e girati vacca, mi sbatte sulla scrivania, e ora prendilo in culo, mi afferra per le spalle e me lo infila dentro, bruciore e dolore, mordo le labbra mi giro sii stallone rompimi, e mi sbatte come una troia, io piccola e minuta sembro rompermi con l'omone che è, e mi riempie di sborra, poi ansimante si siede, io mi inginocchio e lo ripulisco, lui mi afferra la testa e mi bacia un bacio violento lungo e pazzesco.
Sei stupenda mi dice, mi accarezza, ora cosa vorresti fare raccontami, vorrei poter entrare quando voglio in sala, come voglio e fare quello che voglio, lo accarezzo, lo guardo, sempre pagando pegno amore gli dico, sbatto gli occhi da cerbiatta, lui ride fragorosamente, va bene dice, da oggi sei la mia donna, fari la puttanella con chi vuoi, ti proteggo io, poi mi dice, apri il cassetto, eseguo, trovo due chiavi, sono tue aprono le due porte, se entri e non ci sono vieni in proiezione, e se vuoi puoi lascire qui la tua roba, lo ringrazio e poi mi reco in sala.
Nei giorni e mesi seguenti, porto le mie cose dai vestitini a i trucchi, e mi impossesso del suo ufficio, in sala ormai sono la bimba di tutti, e anzi il passa parola fa aumentare i visitatori, io passo i pomeriggi a fare pompini, seghe, ai meritevoli lascio che mi montino, e accetto ogni perversione li faccia eccitare, a volte Antonio mi lega nei cessi, e lascia che chi vuole può scaricare il suo sperma e il suo piscio su di mè, e poi mi lava con la canna e mi porta in ufficio.
Col passare di qualche anno, ho imparato a trarne dei benefici, intanto ho finito le scuole e lavoro come cassiera al cinema, i miei pensano che lavori in un ufficio, poi sono diventata veramente la donna di ANTONIO, spesso dormo da lui, e in sala, a volte gioco , ma spesso mi prostituisco, nell'appartamento dove vivo con lui, sono giovane, sono bella, e di clienti ne ho molti.
A breve lascerò Antonio, anche se mi piace e mi attrae, ma ho deciso, di trasferirmi a Milano e battere come si deve, il cinema mi piacerà sempre e una capatina la farò volentieri, ero giovane e ho imparato molto, e poi ora sono stupenda, un seno da urlo, coscie da ventenne, cazzo favoloso, e un buco accogliente, per tutte le misure.

di
scritto il
2020-04-16
8 . 2 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

La segretaria

racconto sucessivo

Gusti strani 6
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.