L'avvocatessa Cap. 8 (Il cliente parte 2)
di
IL PENSIONATO
genere
bondage
L' A V V O C A T E S S A
(Cap. VIII Il cliente _ Parte 2 _)
Il giorno dopo, appena giunta in studio, mi attacco al telefono e chiamo il dr. Giuliani: “Buongiorno, dottore, ha visionato il filmato, ma, a mio parere, non ci sono gli estremi per nessunissima causa di divorzio per colpa, non capisco su che basi le sia stata intentata”. “Capirà, capirà, mi risponde, immagino il suo sorrisetto,”le posso mandare altri filmati?.” Sento un brivido nelle mie parti basse e cercando di non far trasparire nulla dalle mie parole lo invito a farlo.
Verso mezzogiorno bussa Angela che mi porge una busta gialla:”L'ha consegnata ora un fattorino, mi ha detto che la aspettavi!” Apro la busta ed ecco una nuova chiavetta accompagnata da un biglietto con su scritto: “ Si goda questa visione, magari in compagnia!” Fermo Angela e la invito a sedersi accanto a me:” E' un filmato abbastanza scabroso, ma devo dirti che quello che ho visionato ieri sera mi ha fatto un certo effetto”, la guardo dritta negli occhi, lei sembra capire come poteva evolvere la situazione; non è che sia un'appassionata dell'amore saffico, ma così in ufficio... non voglio coinvolgere Guido, perché senza Sonia ( la moglie n.d.a.) presente non mi va, poi Angela, durante la festa di fine anno aveva dimostrato una certa attitudine al rapporto lesbico, quindi dentro di me spero che afferri la situazione e sia pronta a tutto. Inserisco la pen drive e immediatamente le immagini compaiono sullo schermo: la solita bellissima ragazza bionda inguainata in una tuta di lattice che la fascia e che nulla lascia all'immaginazione in merito al suo corpo: si liscia sensualmente il busto e, guardando verso la telecamera, sfodera un sorriso ammaliante: noto una cosa che nel precedente filmato mi era sfuggita: quando sorride le si forma sulla guancia destra una simpatica fossetta, che la rende, se possibile, ancora più desiderabile. Entra in scena lui, il dr. Giuliani, a torso nudo e con pantaloni in pelle, ha in mano un paio di forbici con le quali incide la tuta all'altezza dei seni della ragazza poi con le mani allarga l'apertura, mettendo in mostra i due seni perfetti e, all'apparenza, sodi. Le fissa i polsi con le solite manette, solo che questa volta le assicura ad un gancio posto sul soffitto, così da costringerla a stare quasi in punta dei piedi; la ragazza non reagisce, anzi, sembra partecipe aiutandolo nelle operazioni. Angela si agita sulla poltrona, mi guarda, non dice nulla, ma si capisce che la cosa la interessa, tiene le mani intrecciate in grembo, esercitando però una strana pressione; sorrido, anche questa volta non ho sbagliato nel giudicarla, in effetti è difficile che commetta errori nel giudicare le persone con cui vengo a contatto.
Sullo schermo l'uomo dopo aver colpito a mani nude i seni della ragazza, che si contorce, forse più per scena che per effettivo dolore, tant'è vero che sorride in camera, la gira e le straccia la tuta all'altezza del sedere, liberando i glutei che prende subito a colpire a mano aperta. La carnagione chiara della ragazza si arrossa quasi immediatamente; l'uomo scompare dall'inquadratura per ricomparire subito con in mano uno scudiscio, tipo cavallerizzo: lo prova sul suo palmo della mano e poi sferza l'aria: peccato che anche in questo caso non ci sia il sonoro. Mi giro verso Angela e rimango di stucco: è a gambe larghe e si sta masturbando da sopra gli slip che mostrano una macchia più scura all'altezza del sesso: anch'io mi sento bagnata e, dentro di me, maledico Giuliani, che sembra aver colpito nel segno, nell'invito rivoltomi nel biglietto di accompagnamento del filmato. Mentre nel filmato l'uomo comincia a colpire il sedere con lo scudiscio, inserisco la mano sotto le mie mutandine, passo le dita fra le grandi labbra bagnandole abbondantemente, poi carezzo il clitoride gonfio: di fianco a me Angela presumo abbia fatto la stessa cosa, perché, improvvisamente sento due dita profumate di sesso che mi vengono passate sulle labbra; le dischiudo e mi faccio penetrare la bocca, succhiandole avidamente: mi piace il suo sapore! Le nostre braccia si incrociano, l'una masturba l'altra con movimenti sempre più veloci ed intanto non distogliamo lo sguardo dal computer: la ragazza ha il sedere sempre più rosso, ma non dà segni di grossa sofferenza, spinge in avanti il bacino quasi ad invitarlo a colpire lì, ciò che avviene, ma la parte è ancora protetta dalla tuta di lattice: l'uomo getta il frustino, le apre le gambe e la penetra così in piedi,con i suoi colpi quasi la solleva dal pavimento, lei sembra gradire, mentre lui, ancora una volta, appare freddo e distaccato, tre affondi ben portati e le rimane piantato per il tempo necessario a svuotarsi, quindi lentamente si ritrae e raccoglie nella mano posta a cucchiaio lo sperma che cola abbondante da sotto: poi un gesto che se da un lato mi disgusta dall'altro dimostra come costringa la ragazza a sopportare ogni sua depravazione; sputa sulla mano piena di sperma e fa scivolare il tutto in bocca a sua moglie che, ancora una volta, sembra gradire, infatti, dopo aver dimostrato alla telecamera di avere ingoiato il tutto, rivolge un bel sorriso ed un saluto all'invisibile pubblico. Lo schermo diventa nero,in un attimo Angela è fra le mie gambe e mi lecca come una forsennata, lecca ed ingoia, lecca ed ingoia fino a portarmi ad un parossistico orgasmo: vibro in ogni mia fibra e le scarico in bocca uno squirt infinito. La faccio mettere inginocchiata sulla poltrona, che è abbastanza larga da accoglierla, le abbasso le mutandine e mi getto fra i suoi glutei, la lecco dal basso fino all'ano e viceversa, lei con la mano dietro la schiena cerca la mia nuca, la raggiunge e mi spinge verso il suo sesso: la penetro con la lingua, mi scorrono in bocca i suoi umori, sono dolcissimi, od almeno così a me sembrano, mi stacco, la penetro con due dita che inarco e comincio a muovere con forza e velocità finchè anche lei non viene squassata dall'orgasmo. Ci fermiamo, ansanti e rosse in viso, dobbiamo recarci al bagno per renderci presentabili, e mentre ci sistemiamo parliamo di quanto visto:” Certo che 'sto Giuliani è un bel tipo” fa Angela, “ma mi è sembrato che lei non disdegnasse ed allora perchè il divorzio?” “E' una domanda che mi sono posta e presumo che ci sia dell'altro, chiederò al collega che patrocina la moglie se me la può far incontrare, in sua presenza naturalmente. Però, parlando dei giochetti, ti dirò che non mi dispiacerebbe un'esperienza del genere, quell'uomo ha un non so che di misterioso e quindi di intrigante, almeno per me: hai notato che sembra non godere dell'amplesso?” “Forse il suo godimento sta nella sopraffazione, nel dare dolore, nel farsi obbedire ciecamente, insomma un depravato. Stai attenta Giovanna che queste persone sono pericolose!” “ Ma certamente, facevo così per dire!” Che bugiarda, dentro di me la voglia di essere alla mercè di un uomo, di essere sottomessa ed umiliata, senza possibilità di rivalsa mi allettava e come!
Debbo dire che più vado avanti con l'età e più queste fantasie sessuali si affacciano alla mia mente, ma probabilmente non solo alla mia, visto il successo editoriale di E.L. James ( n.d.a. Cinquanta sfumature di vario colore). Angela mi guarda dubbiosa:” Chiamami l'avvocato Rossi e passamelo, grazie”. Poco dopo il telefono sulla mia scrivania squilla e dall'altro capo sento il mio amico Paolo: “Carissima, come stai? Che bella sorpresa, qual'à il motivo di questa improvvisata?” “Bene grazie, ti chiamo per motivi di lavoro. Potresti fissarmi un incontro con la sig.ra Giuliani o ex sig.ra Giuliani, con te presente, naturalmente!”. “ So che che te patrocini il marito, ancora veramente non ho approfondito la questione, ma se potrò assistere, non vedo perchè non ci si possa incontrare, in modo informale, naturalmente.” “Naturalmente!” “Bene la sentirò e ti farò sapere. A presto cara!”
Riattacco e fissando un punto indefinito sulla parete di fronte, lascio libera la mente di fantasticare su quell'uomo, mi vedo nuda, legata, sopraffatta, umiliata nei modi più aberranti, da far sembra il sesso vissuto con i miei compagni occasionali, accoppiamenti fra educande.
Dopo un paio di giorni di silenzio Paolo si fa risentire e mi informa che la signora ha accettato di incontrarmi e ci diamo appuntamento presso il suo studio per l'indomani nel primo pomeriggio.
(Cap. VIII Il cliente _ Parte 2 _)
Il giorno dopo, appena giunta in studio, mi attacco al telefono e chiamo il dr. Giuliani: “Buongiorno, dottore, ha visionato il filmato, ma, a mio parere, non ci sono gli estremi per nessunissima causa di divorzio per colpa, non capisco su che basi le sia stata intentata”. “Capirà, capirà, mi risponde, immagino il suo sorrisetto,”le posso mandare altri filmati?.” Sento un brivido nelle mie parti basse e cercando di non far trasparire nulla dalle mie parole lo invito a farlo.
Verso mezzogiorno bussa Angela che mi porge una busta gialla:”L'ha consegnata ora un fattorino, mi ha detto che la aspettavi!” Apro la busta ed ecco una nuova chiavetta accompagnata da un biglietto con su scritto: “ Si goda questa visione, magari in compagnia!” Fermo Angela e la invito a sedersi accanto a me:” E' un filmato abbastanza scabroso, ma devo dirti che quello che ho visionato ieri sera mi ha fatto un certo effetto”, la guardo dritta negli occhi, lei sembra capire come poteva evolvere la situazione; non è che sia un'appassionata dell'amore saffico, ma così in ufficio... non voglio coinvolgere Guido, perché senza Sonia ( la moglie n.d.a.) presente non mi va, poi Angela, durante la festa di fine anno aveva dimostrato una certa attitudine al rapporto lesbico, quindi dentro di me spero che afferri la situazione e sia pronta a tutto. Inserisco la pen drive e immediatamente le immagini compaiono sullo schermo: la solita bellissima ragazza bionda inguainata in una tuta di lattice che la fascia e che nulla lascia all'immaginazione in merito al suo corpo: si liscia sensualmente il busto e, guardando verso la telecamera, sfodera un sorriso ammaliante: noto una cosa che nel precedente filmato mi era sfuggita: quando sorride le si forma sulla guancia destra una simpatica fossetta, che la rende, se possibile, ancora più desiderabile. Entra in scena lui, il dr. Giuliani, a torso nudo e con pantaloni in pelle, ha in mano un paio di forbici con le quali incide la tuta all'altezza dei seni della ragazza poi con le mani allarga l'apertura, mettendo in mostra i due seni perfetti e, all'apparenza, sodi. Le fissa i polsi con le solite manette, solo che questa volta le assicura ad un gancio posto sul soffitto, così da costringerla a stare quasi in punta dei piedi; la ragazza non reagisce, anzi, sembra partecipe aiutandolo nelle operazioni. Angela si agita sulla poltrona, mi guarda, non dice nulla, ma si capisce che la cosa la interessa, tiene le mani intrecciate in grembo, esercitando però una strana pressione; sorrido, anche questa volta non ho sbagliato nel giudicarla, in effetti è difficile che commetta errori nel giudicare le persone con cui vengo a contatto.
Sullo schermo l'uomo dopo aver colpito a mani nude i seni della ragazza, che si contorce, forse più per scena che per effettivo dolore, tant'è vero che sorride in camera, la gira e le straccia la tuta all'altezza del sedere, liberando i glutei che prende subito a colpire a mano aperta. La carnagione chiara della ragazza si arrossa quasi immediatamente; l'uomo scompare dall'inquadratura per ricomparire subito con in mano uno scudiscio, tipo cavallerizzo: lo prova sul suo palmo della mano e poi sferza l'aria: peccato che anche in questo caso non ci sia il sonoro. Mi giro verso Angela e rimango di stucco: è a gambe larghe e si sta masturbando da sopra gli slip che mostrano una macchia più scura all'altezza del sesso: anch'io mi sento bagnata e, dentro di me, maledico Giuliani, che sembra aver colpito nel segno, nell'invito rivoltomi nel biglietto di accompagnamento del filmato. Mentre nel filmato l'uomo comincia a colpire il sedere con lo scudiscio, inserisco la mano sotto le mie mutandine, passo le dita fra le grandi labbra bagnandole abbondantemente, poi carezzo il clitoride gonfio: di fianco a me Angela presumo abbia fatto la stessa cosa, perché, improvvisamente sento due dita profumate di sesso che mi vengono passate sulle labbra; le dischiudo e mi faccio penetrare la bocca, succhiandole avidamente: mi piace il suo sapore! Le nostre braccia si incrociano, l'una masturba l'altra con movimenti sempre più veloci ed intanto non distogliamo lo sguardo dal computer: la ragazza ha il sedere sempre più rosso, ma non dà segni di grossa sofferenza, spinge in avanti il bacino quasi ad invitarlo a colpire lì, ciò che avviene, ma la parte è ancora protetta dalla tuta di lattice: l'uomo getta il frustino, le apre le gambe e la penetra così in piedi,con i suoi colpi quasi la solleva dal pavimento, lei sembra gradire, mentre lui, ancora una volta, appare freddo e distaccato, tre affondi ben portati e le rimane piantato per il tempo necessario a svuotarsi, quindi lentamente si ritrae e raccoglie nella mano posta a cucchiaio lo sperma che cola abbondante da sotto: poi un gesto che se da un lato mi disgusta dall'altro dimostra come costringa la ragazza a sopportare ogni sua depravazione; sputa sulla mano piena di sperma e fa scivolare il tutto in bocca a sua moglie che, ancora una volta, sembra gradire, infatti, dopo aver dimostrato alla telecamera di avere ingoiato il tutto, rivolge un bel sorriso ed un saluto all'invisibile pubblico. Lo schermo diventa nero,in un attimo Angela è fra le mie gambe e mi lecca come una forsennata, lecca ed ingoia, lecca ed ingoia fino a portarmi ad un parossistico orgasmo: vibro in ogni mia fibra e le scarico in bocca uno squirt infinito. La faccio mettere inginocchiata sulla poltrona, che è abbastanza larga da accoglierla, le abbasso le mutandine e mi getto fra i suoi glutei, la lecco dal basso fino all'ano e viceversa, lei con la mano dietro la schiena cerca la mia nuca, la raggiunge e mi spinge verso il suo sesso: la penetro con la lingua, mi scorrono in bocca i suoi umori, sono dolcissimi, od almeno così a me sembrano, mi stacco, la penetro con due dita che inarco e comincio a muovere con forza e velocità finchè anche lei non viene squassata dall'orgasmo. Ci fermiamo, ansanti e rosse in viso, dobbiamo recarci al bagno per renderci presentabili, e mentre ci sistemiamo parliamo di quanto visto:” Certo che 'sto Giuliani è un bel tipo” fa Angela, “ma mi è sembrato che lei non disdegnasse ed allora perchè il divorzio?” “E' una domanda che mi sono posta e presumo che ci sia dell'altro, chiederò al collega che patrocina la moglie se me la può far incontrare, in sua presenza naturalmente. Però, parlando dei giochetti, ti dirò che non mi dispiacerebbe un'esperienza del genere, quell'uomo ha un non so che di misterioso e quindi di intrigante, almeno per me: hai notato che sembra non godere dell'amplesso?” “Forse il suo godimento sta nella sopraffazione, nel dare dolore, nel farsi obbedire ciecamente, insomma un depravato. Stai attenta Giovanna che queste persone sono pericolose!” “ Ma certamente, facevo così per dire!” Che bugiarda, dentro di me la voglia di essere alla mercè di un uomo, di essere sottomessa ed umiliata, senza possibilità di rivalsa mi allettava e come!
Debbo dire che più vado avanti con l'età e più queste fantasie sessuali si affacciano alla mia mente, ma probabilmente non solo alla mia, visto il successo editoriale di E.L. James ( n.d.a. Cinquanta sfumature di vario colore). Angela mi guarda dubbiosa:” Chiamami l'avvocato Rossi e passamelo, grazie”. Poco dopo il telefono sulla mia scrivania squilla e dall'altro capo sento il mio amico Paolo: “Carissima, come stai? Che bella sorpresa, qual'à il motivo di questa improvvisata?” “Bene grazie, ti chiamo per motivi di lavoro. Potresti fissarmi un incontro con la sig.ra Giuliani o ex sig.ra Giuliani, con te presente, naturalmente!”. “ So che che te patrocini il marito, ancora veramente non ho approfondito la questione, ma se potrò assistere, non vedo perchè non ci si possa incontrare, in modo informale, naturalmente.” “Naturalmente!” “Bene la sentirò e ti farò sapere. A presto cara!”
Riattacco e fissando un punto indefinito sulla parete di fronte, lascio libera la mente di fantasticare su quell'uomo, mi vedo nuda, legata, sopraffatta, umiliata nei modi più aberranti, da far sembra il sesso vissuto con i miei compagni occasionali, accoppiamenti fra educande.
Dopo un paio di giorni di silenzio Paolo si fa risentire e mi informa che la signora ha accettato di incontrarmi e ci diamo appuntamento presso il suo studio per l'indomani nel primo pomeriggio.
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