Il Commercialista Cap.4
di
mora1963
genere
dominazione
Lo stronzo e odioso di Massimo era riuscito a farmi cadere nella sua trappola….quando mi lasciò davanti al portone mi disse che comunque quel pompino era solo l’inizio, lo mandai a cagare.
Mi infilai nel letto e decisi che avrei raccontato di Massimo domenica, il giorno stabilito che avremmo ripreso il gioco della sottomissione….
Mentre pensavo, dovetti ammettere dentro di me che effettivamente Massimo ci sapeva fare ed era un gran porco, immaginai quando si sarebbero visti con mio marito in ufficio…
Iniziai a toccarmi la fica e pensai al cazzo di Massimo nella mia fica….mi ditillai freneticamente e raggiunsi in poco tempo l’orgasmo pensando al suo cazzo e al cornuto di mio marito.
La domenica mattina, come avevo promesso iniziammo il gioco, le regole le conosceva, era metà dicembre, fuori pioveva e faceva freddo, quindi quale giornata migliore per rimanere a casa e giocare?
Non avevo un programma preciso, feci tutto di getto…
Ero nel letto e gli dissi di preparare la colazione e completamente nudo e di portarmela, nel mentre lui doveva stare in ginocchio vicino al letto, era con il cazzetto duro, finita la colazione lo feci sdraiare sul letto e gli dissi, ora iniziamo la depilazione del corpicino della mia schiavetta, terminato il lavoro, era con il cazzetto duro e gli raccontai di Massimo, rimase sorpreso…hai aspettato fino a d oggi? Si cornutello mio e ti dispiace? No amore lo sai che avrei voluto pensi di andare avanti…e di…risposi che non lo sapevo e che comunque un pensierino ce lo stavo facendo.
Ti immagini quando andrai in ufficio, lui penserà ecco il cornuto del ragioniere….immagino che pensando al pompino il tuo cazzetto si indurirà…come d’altronde lo è adesso ascoltando la tua mogliettina troia che ti sta raccontando del pompino fatto al tuo collega.
Ora masturbati, cerca di non venire altrimenti ti chiudo nello stanzino.
Iniziò a toccarsi il cazzetto, nel mentre gli toccavo le pallette dure piene di sborra….andammo avanti per circa 15 minuti quando mi venne un idea e lo gli ordinai che poteva venire.
Ora andiamo in bagno che voglio fare la doccia, gli ordinai di insaponarmi tutta senza bagnare i capelli, finita la doccia usci, e gli dissi, ora fai tu la doccia e poi raggiungimi in sala nudo
Ero seduta sul divano, con l’accappatoio, il cornuto si presentò e gli dissi di inginocchiarsi davanti a me, notai che aveva il cazzetto di nuovo in tiro e gli diedi uno schiaffetto e gli dissi vedo che sei nuovamente in tiro….stai immaginando forse che il bel cazzo di Massimo entra nella fichetta e chissà anche nel culo?
Si amore rispose, nella doccia immaginavo proprio quello che hai appena detto, e bravo il mio cornuto, se il dott, Luigi non avesse avuto quel cazzo largo come una lattina di coca cola ora avresti tua moglie con il culo aperto, invece devo per forza desistere, farebbe troppo male….la prossima settimana sarà l’ultima di lavoro come segretaria/puttana sei dispiaciuto che non potrò più assaporare la sborra del dott. Luigi, rispose che vedere la mia fichetta allargata da quel pisellone lo mandava in estasi e che avrebbe pagato oro per vedermi, tu martedi quindi non ci sei, sicuramente farò tardi quindi se chiami a casa vuol dire che sto facendo la puttana per il dott.Luigi, invece giovedi ho saputo che l’ufficio chiuderà alle 13, anche il vostro?, si amore perché come ben sai l’azienda farà gli auguri di natale a dipendenti e famiglie, il dott. Luigi mi ha detto che io devo lavorare, quindi ci vedremo direttamente alla festa.
Ora metti le mani dietro la schiena, e leccami solo il culo, non permetterti di toccarmi con le mani altrimenti ti punisco.
Mi tolsi l’accappatoio e da bravo schiavetto mi feci leccare il culo, mentre leccava il mio buchetto gli dissi, immagina che stai pulendo il culetto di tua moglie pieno di sborra di Massimo, ti piacerebbe vero? Rispose si e iniziò ancora più voracemente a leccare, poi mi girai e gli ordinai di leccarmi la fica…
Mentre mi leccava, gli dissi, qui già hai avuto l’onore di leccare prima la sborra di Beppe e poi quella del dott. Luigi, peccato che quella del dottore non era fresca come quella di Beppe.
Lo feci smettere e gli ordinai di toccarsi il cazzetto e di sborrarmi sulla fica e di pulirla con la lingua…esegui con molta soddisfazione….
Mi alzai e lo costrinsi a camminare davanti a me fino in bagno e sempre in ginocchio gli ordinai di lavarmi fica e culo senza mettere nessun dito dentro, poi lo feci alzare e lo portai in camera da letto, lo feci stendere, mi inginocchiai davanti al suo cazzetto moscio e gli dissi oggi ti spompo, voglio vedere dal tuo cazzetto che visto cosi sembra un piccolo clitoride quanta sborra esce.
la mia perversione mentale quel giorno non aveva limiti.
Gli presi in bocca, cazzetto e palle, iniziai a ciucciare, pensavo che la cappella del dottore a mala pena entrava nella mia bocca, invece quella di mio marito cornuto contento entrava tutto…comprese le palle, sentii che nuovamente qualcosa si muoveva, gli dissi a cosa pensi? Che stai ciucciando il cazzo di Massimo.
Smisi di ciucciare si era fatta l’ora di pranzo e andammo in cucina io misi la tuta a lui misi un grembiulino che lasciava culetto e schiena scoperti, gli dissi mentre tu fai i piatti io inizio a preparare qualcosa da mangiare.
Ogni tanto gli davo degli schiaffi sul culo, mi piaceva torturarlo, gli toccavo il cazzetto duro…
Sai che hai un culetto veramente da donna….da dietro sembri proprio una femminuccia.
Dopo pranzo andammo in camera da letto, presi l’occorrente per la depilazione e lo depilai tutto, ora veramente sembri una femminuccia…vai a farti una doccia veloce e poi torna qui.
Nel mentre tirai fuori mutandine, reggicalze e calze che gli aveva regalato Olga, presi dallo stanzino gli zoccoletti che gli avevo comprato.
Dopo la doccia, tornò in camera, gli dissi senti che pelle liscia, aveva il cazzetto moscio, lo feci girare presi la crema e iniziai a spalmarla partendo dai polpacci fino ad arrivare alle spalle, passando per il culetto e infilando mezzo dito dentro che lo fece sobbalzare, poi lo feci girare e aveva il cazzetto dritto, mmmmm vedo che il dito nel culetto ti è piaciuto…..spalmai la crema anche davanti, poi iniziai a mettergli prima le mutandine, le calze e il reggicalze gli feci mettere gli zoccoletti e gli dissi fammi vedere, cammina per la stanza voglio vedere la mia troietta sculettare….poi lo misi davanti allo specchio io ero dietro di lui e gli iniziai a strizzare i capezzoli, guardati sembri veramente una femminuccia, con questi capelli a caschetto e tutta depilata ti mancano solo le tettine.
Gli chiesi se si piaceva, rispose si Amore, tutto quello che tu vuoi e desideri io sono a tua disposizione.
Aveva nuovamente il cazzetto dritto, ci mettemmo nel letto sotto le coperte, lo feci mettere a pancia in giù e iniziai a dirgli, pensa se ci fosse un maschio ora tra noi, ti piacerebbe? Chi vorresti qui tra noi? Amore mi piacerebbe Massimo, gli spostai le mutandine e misi un dito nel culo che era bello pieno di crema, ne infilai un altro, ora hai due dita nel culo, iniziai a fare su e giù, poi le tolsi, gli salii sopra e rimisi le due dita nel culo e che con forza le spinsi dentro simulando che aveva dentro di lui il suo caro collega Massimo, inizia a pompare con le dita e a dirgli ti piace il cazzo nel culo, ti vorresti toccare vero? Si Amore ti prego fammi toccare voglio godere, ti farò godere senza toccarti….iniziai a spingere e ad insultarlo, facevo in modo di fargli strusciare il suo cazzetto tra le mutandine, ad un certo punto iniziò a muoversi avanti e indietro spingendo il culo verso le mie dita, iniziò ad urlare come una troietta, Amore è troppo bello sto godendo, avevo raggiunto il mio scopo, e gli dissi sei venuta senza toccarti, solo strusciando il tuo cazzetto sulle mutandine e con due dita nel culo immaginando che era il cazzo di Massimo, sei la mia troia, chissà se un domani ti farò inculare….
Mi resi conto che avevo raggiunto un grado di depravazione incredibile, avevo voglia di cazzo, il cornuto era esausto, lo feci girare e aveva le mutandine impregnate di sborra, ci addormentammo cosi.
Mi svegliai, erano quasi le 18, avevo la fica che pulsava dalla voglia di cazzo, il cornutello dormiva, allora dal comodino presi il cazzo finto che mi regalò Olga e inizia a passarlo tra le labbra della fica, iniziai a penetrarmi, feci entrare solo la punta, il cornutello si svegliò e mi disse amore che fai? Sto immaginando che Massimo mi sta scopando vuoi vedere? Si Amore, alzai le coperte e iniziai a introdurre il cazzo nella fica, poi lo spinsi tutto dentro, l cornutello mi chiese se poteva toccarsi, aveva nuovamente il cazzetto in tiro…gli dissi no guarda e zitto…mi scopai da sola immaginando i cazzi che mi ero scopata, però mi veniva in mente il cazzo di Massimo volevo quel cazzo in fica e in culo anche se lo odiavo, raggiunsi l’orgasmo e dovetti mordere la coperta per non urlare….diedi il permesso al cornutello di segarsi e venire nelle mmutandine, promettendogli che la prossima volta lo scoperò con il cazzo finto.
Continua………………..
Mi infilai nel letto e decisi che avrei raccontato di Massimo domenica, il giorno stabilito che avremmo ripreso il gioco della sottomissione….
Mentre pensavo, dovetti ammettere dentro di me che effettivamente Massimo ci sapeva fare ed era un gran porco, immaginai quando si sarebbero visti con mio marito in ufficio…
Iniziai a toccarmi la fica e pensai al cazzo di Massimo nella mia fica….mi ditillai freneticamente e raggiunsi in poco tempo l’orgasmo pensando al suo cazzo e al cornuto di mio marito.
La domenica mattina, come avevo promesso iniziammo il gioco, le regole le conosceva, era metà dicembre, fuori pioveva e faceva freddo, quindi quale giornata migliore per rimanere a casa e giocare?
Non avevo un programma preciso, feci tutto di getto…
Ero nel letto e gli dissi di preparare la colazione e completamente nudo e di portarmela, nel mentre lui doveva stare in ginocchio vicino al letto, era con il cazzetto duro, finita la colazione lo feci sdraiare sul letto e gli dissi, ora iniziamo la depilazione del corpicino della mia schiavetta, terminato il lavoro, era con il cazzetto duro e gli raccontai di Massimo, rimase sorpreso…hai aspettato fino a d oggi? Si cornutello mio e ti dispiace? No amore lo sai che avrei voluto pensi di andare avanti…e di…risposi che non lo sapevo e che comunque un pensierino ce lo stavo facendo.
Ti immagini quando andrai in ufficio, lui penserà ecco il cornuto del ragioniere….immagino che pensando al pompino il tuo cazzetto si indurirà…come d’altronde lo è adesso ascoltando la tua mogliettina troia che ti sta raccontando del pompino fatto al tuo collega.
Ora masturbati, cerca di non venire altrimenti ti chiudo nello stanzino.
Iniziò a toccarsi il cazzetto, nel mentre gli toccavo le pallette dure piene di sborra….andammo avanti per circa 15 minuti quando mi venne un idea e lo gli ordinai che poteva venire.
Ora andiamo in bagno che voglio fare la doccia, gli ordinai di insaponarmi tutta senza bagnare i capelli, finita la doccia usci, e gli dissi, ora fai tu la doccia e poi raggiungimi in sala nudo
Ero seduta sul divano, con l’accappatoio, il cornuto si presentò e gli dissi di inginocchiarsi davanti a me, notai che aveva il cazzetto di nuovo in tiro e gli diedi uno schiaffetto e gli dissi vedo che sei nuovamente in tiro….stai immaginando forse che il bel cazzo di Massimo entra nella fichetta e chissà anche nel culo?
Si amore rispose, nella doccia immaginavo proprio quello che hai appena detto, e bravo il mio cornuto, se il dott, Luigi non avesse avuto quel cazzo largo come una lattina di coca cola ora avresti tua moglie con il culo aperto, invece devo per forza desistere, farebbe troppo male….la prossima settimana sarà l’ultima di lavoro come segretaria/puttana sei dispiaciuto che non potrò più assaporare la sborra del dott. Luigi, rispose che vedere la mia fichetta allargata da quel pisellone lo mandava in estasi e che avrebbe pagato oro per vedermi, tu martedi quindi non ci sei, sicuramente farò tardi quindi se chiami a casa vuol dire che sto facendo la puttana per il dott.Luigi, invece giovedi ho saputo che l’ufficio chiuderà alle 13, anche il vostro?, si amore perché come ben sai l’azienda farà gli auguri di natale a dipendenti e famiglie, il dott. Luigi mi ha detto che io devo lavorare, quindi ci vedremo direttamente alla festa.
Ora metti le mani dietro la schiena, e leccami solo il culo, non permetterti di toccarmi con le mani altrimenti ti punisco.
Mi tolsi l’accappatoio e da bravo schiavetto mi feci leccare il culo, mentre leccava il mio buchetto gli dissi, immagina che stai pulendo il culetto di tua moglie pieno di sborra di Massimo, ti piacerebbe vero? Rispose si e iniziò ancora più voracemente a leccare, poi mi girai e gli ordinai di leccarmi la fica…
Mentre mi leccava, gli dissi, qui già hai avuto l’onore di leccare prima la sborra di Beppe e poi quella del dott. Luigi, peccato che quella del dottore non era fresca come quella di Beppe.
Lo feci smettere e gli ordinai di toccarsi il cazzetto e di sborrarmi sulla fica e di pulirla con la lingua…esegui con molta soddisfazione….
Mi alzai e lo costrinsi a camminare davanti a me fino in bagno e sempre in ginocchio gli ordinai di lavarmi fica e culo senza mettere nessun dito dentro, poi lo feci alzare e lo portai in camera da letto, lo feci stendere, mi inginocchiai davanti al suo cazzetto moscio e gli dissi oggi ti spompo, voglio vedere dal tuo cazzetto che visto cosi sembra un piccolo clitoride quanta sborra esce.
la mia perversione mentale quel giorno non aveva limiti.
Gli presi in bocca, cazzetto e palle, iniziai a ciucciare, pensavo che la cappella del dottore a mala pena entrava nella mia bocca, invece quella di mio marito cornuto contento entrava tutto…comprese le palle, sentii che nuovamente qualcosa si muoveva, gli dissi a cosa pensi? Che stai ciucciando il cazzo di Massimo.
Smisi di ciucciare si era fatta l’ora di pranzo e andammo in cucina io misi la tuta a lui misi un grembiulino che lasciava culetto e schiena scoperti, gli dissi mentre tu fai i piatti io inizio a preparare qualcosa da mangiare.
Ogni tanto gli davo degli schiaffi sul culo, mi piaceva torturarlo, gli toccavo il cazzetto duro…
Sai che hai un culetto veramente da donna….da dietro sembri proprio una femminuccia.
Dopo pranzo andammo in camera da letto, presi l’occorrente per la depilazione e lo depilai tutto, ora veramente sembri una femminuccia…vai a farti una doccia veloce e poi torna qui.
Nel mentre tirai fuori mutandine, reggicalze e calze che gli aveva regalato Olga, presi dallo stanzino gli zoccoletti che gli avevo comprato.
Dopo la doccia, tornò in camera, gli dissi senti che pelle liscia, aveva il cazzetto moscio, lo feci girare presi la crema e iniziai a spalmarla partendo dai polpacci fino ad arrivare alle spalle, passando per il culetto e infilando mezzo dito dentro che lo fece sobbalzare, poi lo feci girare e aveva il cazzetto dritto, mmmmm vedo che il dito nel culetto ti è piaciuto…..spalmai la crema anche davanti, poi iniziai a mettergli prima le mutandine, le calze e il reggicalze gli feci mettere gli zoccoletti e gli dissi fammi vedere, cammina per la stanza voglio vedere la mia troietta sculettare….poi lo misi davanti allo specchio io ero dietro di lui e gli iniziai a strizzare i capezzoli, guardati sembri veramente una femminuccia, con questi capelli a caschetto e tutta depilata ti mancano solo le tettine.
Gli chiesi se si piaceva, rispose si Amore, tutto quello che tu vuoi e desideri io sono a tua disposizione.
Aveva nuovamente il cazzetto dritto, ci mettemmo nel letto sotto le coperte, lo feci mettere a pancia in giù e iniziai a dirgli, pensa se ci fosse un maschio ora tra noi, ti piacerebbe? Chi vorresti qui tra noi? Amore mi piacerebbe Massimo, gli spostai le mutandine e misi un dito nel culo che era bello pieno di crema, ne infilai un altro, ora hai due dita nel culo, iniziai a fare su e giù, poi le tolsi, gli salii sopra e rimisi le due dita nel culo e che con forza le spinsi dentro simulando che aveva dentro di lui il suo caro collega Massimo, inizia a pompare con le dita e a dirgli ti piace il cazzo nel culo, ti vorresti toccare vero? Si Amore ti prego fammi toccare voglio godere, ti farò godere senza toccarti….iniziai a spingere e ad insultarlo, facevo in modo di fargli strusciare il suo cazzetto tra le mutandine, ad un certo punto iniziò a muoversi avanti e indietro spingendo il culo verso le mie dita, iniziò ad urlare come una troietta, Amore è troppo bello sto godendo, avevo raggiunto il mio scopo, e gli dissi sei venuta senza toccarti, solo strusciando il tuo cazzetto sulle mutandine e con due dita nel culo immaginando che era il cazzo di Massimo, sei la mia troia, chissà se un domani ti farò inculare….
Mi resi conto che avevo raggiunto un grado di depravazione incredibile, avevo voglia di cazzo, il cornuto era esausto, lo feci girare e aveva le mutandine impregnate di sborra, ci addormentammo cosi.
Mi svegliai, erano quasi le 18, avevo la fica che pulsava dalla voglia di cazzo, il cornutello dormiva, allora dal comodino presi il cazzo finto che mi regalò Olga e inizia a passarlo tra le labbra della fica, iniziai a penetrarmi, feci entrare solo la punta, il cornutello si svegliò e mi disse amore che fai? Sto immaginando che Massimo mi sta scopando vuoi vedere? Si Amore, alzai le coperte e iniziai a introdurre il cazzo nella fica, poi lo spinsi tutto dentro, l cornutello mi chiese se poteva toccarsi, aveva nuovamente il cazzetto in tiro…gli dissi no guarda e zitto…mi scopai da sola immaginando i cazzi che mi ero scopata, però mi veniva in mente il cazzo di Massimo volevo quel cazzo in fica e in culo anche se lo odiavo, raggiunsi l’orgasmo e dovetti mordere la coperta per non urlare….diedi il permesso al cornutello di segarsi e venire nelle mmutandine, promettendogli che la prossima volta lo scoperò con il cazzo finto.
Continua………………..
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Il commercialista Cap.3racconto sucessivo
Il Commercialista Cap.Finale
Commenti dei lettori al racconto erotico