Il Commercialista Cap.Finale
di
mora1963
genere
dominazione
Rimanemmo abbracciati nel letto per un po', dissi al cornuto di mio marito che gli avrei fatto crescere ancora di più le corna facendo sesso con Massimo, rispose che la cosa lo faceva eccitare enormemente….
Il martedi mi recai allo studio e il dott. Luigi appena mi vide mi disse che avrei passato la notte con lui, visto che questa era la mia ultima settimana….quindi avrei dovuto avvertire il cornuto dicendogli che avrei fatto tardi e che lo avrei chiamato la mattina successiva.
Alle 18, rimanemmo da soli e il dott. Mi chiese di avvicinarmi a lui, mi tirò su la gonna e iniziò a palparmi le chiappe, mi fece notare degli errori su una relazione che avevo trascritto, quindi mi fece piegare, si spostò con la sedia e iniziò a sculacciarmi, prima piano e poi forte, mi bruciavano le chiappe, smise e mi disse di ritornare alla mia scrivania.
Verso le 20 uscimmo dallo studio e ci recammo in taxi in un hotel, arrivati non dovetti neanche dare il documento, capii che lo conoscevano molto bene, alla reception chiese di portare la cena in camera per 2 per le 21.
La stanza era molto ampia, c’era un salottino, un grande letto, e un bagno grande con vasca e doccia.
Il dottore seduto sul letto e io davanti a lui, mi tirò su la gonna, mi fece girare e iniziò ad accarezzare le chiappe che erano ancora rosse, poi si alzò in piedi e mi fece togliere la giacca, mi disse di slacciarmi il reggiseno e rimanere con la camicia abbottonata; iniziò con i polpastrelli attraverso il tessuto la camicia bianca a torturarmi i capezzoli, mi faceva male…poi mise una mano sulle mutandine e senti che erano umide, mi apostrofò dicendomi che ero una gran puttana e che ero eccitata…
Mi mise le mutandine in mezzo alle chiappe, bussarono alla porto era il cameriere che ci portava la cena, l’avvocato mi disse vai ad aprire, provai a protestare e mi sculacciò su una chiappa e disse, puttana non devi mai contraddirmi.
Aprii la porta, sinceramente non ricordo la figura del cameriere, praticamente entrò ed usci dalla stanza, non feci neanche caso se mi avesse guardato culo e tette.
Dopo cena, l’avvocato si spogliò completamente nudo e si coricò sul letto, aveva una pancia enorme, diciamo che era abbastanza imponente..compreso il suo cazzo, accese la tv e mi disse vai acciuciare il cazzo mentre mi riposo…iniziai a leccare quel pisellone e ciucciare la cappella e leccare le palle, piano piano prendeva consistenza e a quel punto mi disse andiamo a fare la doccia.
Mi spogliai, facemmo una doccia veloce e ritornammo al letto.
Mi fece sdraiare a pancia in giù e iniziò a leccarmi fica e culo, mi scopò con un dito in culo e uno fica, sembrava che avessi due cazzi dentro, stavo godendo, mi piaceva, pensavo a quel cornuto di mio marito che era in albergo e sicuramente si stava segando immaginando la situazione che stavo vivendo, ad un certo punto tolse le dita e si mise sopra di me, mi schiacciava con il suo corpo, mi sentivo mancare l’aria, appoggiò la sua cappella sulla mia fichetta bagnata dei miei umori, la spinse dentro e venni urlando….
Sei una gran troia, ho appena messo la cappella e hai raggiunto l’orgasmo….sei sempre stretta dovresti prendere il mio cazzo tutti i giorni per farla allargare bene, ma dimmi una cosa mi domandò nuovamente, ma il cornuto di tuo marito quanto è dotato e ti scopa? Si dottore è dotato non come lei e facciamo comunque sesso….mentii……
Mi fece alzare, si mise seduto sul bordo del letto, e con la schiena rivolta verso di lui mi fece sedere sul suo cazzo a gambe strette, iniziai a far entrare la cappella, poi piano piano con un po' di dolore (meno della prima volta) arrivai fino alla base del cazzo, era stupendo, sentivo le pareti della mia fica avvolgere nuovamente quel cazzo favoloso, iniziai a godere e a raggiungere orgasmi uno dietro l’altro, il dottore nel mentre mi torturava i capezzoli e mi stringeva le tette, mi diceva ti sto mungendo come una vacca, stavo impazzendo, quella posizione mi piaceva, rimasi piantata sul quel cazzo non sa quanto tempo, poi il dottore mi ordinò di fare su e giù, mi facevano male gambe e fica, prima iniziai lentamente, salivo e scendevo sul quel cazzo fino ad arrivare alla cappella, poi mi prese per i fianchi e iniziò a farmi salire e scendere più velocemente, quando mi impalò nuovamente e mi tenne ferma, iniziò a grugnire…raggiungemmo l’orgasmo simultaneamente, sentii un forte calore nella fica, era stupendo, mi fece alzare ero sfinita, senti colare la sua sborra dalla fica, mi sdraiai sul letto e il dottore prese un asciugamano e me lo mire sulla fica, ero sfinita e ancora eccitata, il dottore Sali sul letto e mise il suo pisellone sulle mie labbra e mi obbligò a pulirlo, con la mano iniziai toccarmi il clitoride attraverso lo asciugamano e venni nuovamente.
La mattina, ci svegliammo presto, il dottore chiese alla reception di portarci la colazione in camera, andai ad aprire nuda solo con la camicia, dopo colazione il dottore mi scopò nuovamente questa volta a pecorina appoggiata sul lavabo del bagno, mi sbatteva come un forsennato, poi ci infilammo nella doccia e mi scopò in piedi sotto l’acqua calda, era stupendo godevo e raggiungevo orgasmi a non finire quando si svutò nuovamente le palle dentro di me….era un toro, non credevo che a 65 anni un uomo potesse scopare cosi.
Finita la doccia mi coricai sul letto, il dottore mi salutò, mi disse ci vediamo giovedi e mi lasciò una busta con dei soldi, non ricordo quanti erano.
La mia fica era in fiamme ma ero soddisfatta, presi un taxi e tornai a casa, chiamai il cornuto e gli raccontai tutto al telefono visto che in ufficio da solo e gli dissi che poteva toccarsi ma che non doveva venire, era al settimo cielo, mi disse non vedo l’ora che arrivi mercoledi sera per leccarti, risposi che se lo poteva scordare, volevo lasciare la fichetta per il dottore…per il giorno dopo.
Il giovedi arrivai in studio, non c’era nessuno dei dipendenti erano presenti il dottore e il suo amico avvocato che poco dopo andò via; il dottore mi disse ti devo parlare, iniziò dicendomi che mi avrebbe tenuta molto volentieri perché oltre che essere una gran signora e puttana sapevo come comportarmi e mi disse che il suo amico avvocato voleva approfondire la mia conoscenza, e che sarebbe stato molto generoso; mi diede il suo bigliettino da visita e mi disse se a gennaio decidi di fare la sua conoscenza chiamalo; la cosa mi fece eccitare ed ero anche intrigata, ma anche preoccupare….
La festa sarebbe iniziata alle 20, e si sarebbe svolta a pochi chilometri dallo studio, verso le 18 il dottore mi disse spogliati nuda, mi fece sedere e iniziò a leccarmi la fica, dissi dottore tra poco dobbiamo andare, non preoccuparti non faremo tardi, fammi godere per l’ultimo giorno questa fichetta, con la lingua iniziò a leccarmi le labbra della fica, poi iniziò a ciucciarmi il clitoride a rotearla lentamente sempre sullo stesso, contemporaneamente mi inculò con un dito e mi fece urlare dal goduria, poi mi girò a pecorina e iniziò a pomparmi la fica, mi sculacciava e mi scopava, era fantastico, sborrò nella mia fica tenendo il suo cazzo fino in fondo all’utero, avevo raggiunto nuovamente non so quanti orgasmi, tirò fuori il suo pisello e lo lucidai per bene con la lingua, era pieno di sborra e dei miei umori.
Dissi al dottore che dovevo lavarmi e cambiarmi, mi rispose va bene, solo ad una condizione, non devi lavarti e devi tenere le mutandine che hai appena tolto, gli dissi dottore ma come faccio dobbiamo andare alla festa, lo so e per questo che mi piace pensare che sari vicino a tuo marito il cornuto con la mia sborra nella fica.
Andammo alla festa, sentivo le mutandine bagnate, entrammo mio marito salutò prima il dottore e poi mi diede un bacio in bocca, mi chiese se andava tutto bene, risposi si solamente che ero un po' stanca e a bassa voce all’orecchio gli dissi che avevo la fica piena di sborra del dottore, che in 2 giorni mi aveva scopata e riempita a dovere, poi gli dissi che a casa dovevo parlargli….
FINE
Il martedi mi recai allo studio e il dott. Luigi appena mi vide mi disse che avrei passato la notte con lui, visto che questa era la mia ultima settimana….quindi avrei dovuto avvertire il cornuto dicendogli che avrei fatto tardi e che lo avrei chiamato la mattina successiva.
Alle 18, rimanemmo da soli e il dott. Mi chiese di avvicinarmi a lui, mi tirò su la gonna e iniziò a palparmi le chiappe, mi fece notare degli errori su una relazione che avevo trascritto, quindi mi fece piegare, si spostò con la sedia e iniziò a sculacciarmi, prima piano e poi forte, mi bruciavano le chiappe, smise e mi disse di ritornare alla mia scrivania.
Verso le 20 uscimmo dallo studio e ci recammo in taxi in un hotel, arrivati non dovetti neanche dare il documento, capii che lo conoscevano molto bene, alla reception chiese di portare la cena in camera per 2 per le 21.
La stanza era molto ampia, c’era un salottino, un grande letto, e un bagno grande con vasca e doccia.
Il dottore seduto sul letto e io davanti a lui, mi tirò su la gonna, mi fece girare e iniziò ad accarezzare le chiappe che erano ancora rosse, poi si alzò in piedi e mi fece togliere la giacca, mi disse di slacciarmi il reggiseno e rimanere con la camicia abbottonata; iniziò con i polpastrelli attraverso il tessuto la camicia bianca a torturarmi i capezzoli, mi faceva male…poi mise una mano sulle mutandine e senti che erano umide, mi apostrofò dicendomi che ero una gran puttana e che ero eccitata…
Mi mise le mutandine in mezzo alle chiappe, bussarono alla porto era il cameriere che ci portava la cena, l’avvocato mi disse vai ad aprire, provai a protestare e mi sculacciò su una chiappa e disse, puttana non devi mai contraddirmi.
Aprii la porta, sinceramente non ricordo la figura del cameriere, praticamente entrò ed usci dalla stanza, non feci neanche caso se mi avesse guardato culo e tette.
Dopo cena, l’avvocato si spogliò completamente nudo e si coricò sul letto, aveva una pancia enorme, diciamo che era abbastanza imponente..compreso il suo cazzo, accese la tv e mi disse vai acciuciare il cazzo mentre mi riposo…iniziai a leccare quel pisellone e ciucciare la cappella e leccare le palle, piano piano prendeva consistenza e a quel punto mi disse andiamo a fare la doccia.
Mi spogliai, facemmo una doccia veloce e ritornammo al letto.
Mi fece sdraiare a pancia in giù e iniziò a leccarmi fica e culo, mi scopò con un dito in culo e uno fica, sembrava che avessi due cazzi dentro, stavo godendo, mi piaceva, pensavo a quel cornuto di mio marito che era in albergo e sicuramente si stava segando immaginando la situazione che stavo vivendo, ad un certo punto tolse le dita e si mise sopra di me, mi schiacciava con il suo corpo, mi sentivo mancare l’aria, appoggiò la sua cappella sulla mia fichetta bagnata dei miei umori, la spinse dentro e venni urlando….
Sei una gran troia, ho appena messo la cappella e hai raggiunto l’orgasmo….sei sempre stretta dovresti prendere il mio cazzo tutti i giorni per farla allargare bene, ma dimmi una cosa mi domandò nuovamente, ma il cornuto di tuo marito quanto è dotato e ti scopa? Si dottore è dotato non come lei e facciamo comunque sesso….mentii……
Mi fece alzare, si mise seduto sul bordo del letto, e con la schiena rivolta verso di lui mi fece sedere sul suo cazzo a gambe strette, iniziai a far entrare la cappella, poi piano piano con un po' di dolore (meno della prima volta) arrivai fino alla base del cazzo, era stupendo, sentivo le pareti della mia fica avvolgere nuovamente quel cazzo favoloso, iniziai a godere e a raggiungere orgasmi uno dietro l’altro, il dottore nel mentre mi torturava i capezzoli e mi stringeva le tette, mi diceva ti sto mungendo come una vacca, stavo impazzendo, quella posizione mi piaceva, rimasi piantata sul quel cazzo non sa quanto tempo, poi il dottore mi ordinò di fare su e giù, mi facevano male gambe e fica, prima iniziai lentamente, salivo e scendevo sul quel cazzo fino ad arrivare alla cappella, poi mi prese per i fianchi e iniziò a farmi salire e scendere più velocemente, quando mi impalò nuovamente e mi tenne ferma, iniziò a grugnire…raggiungemmo l’orgasmo simultaneamente, sentii un forte calore nella fica, era stupendo, mi fece alzare ero sfinita, senti colare la sua sborra dalla fica, mi sdraiai sul letto e il dottore prese un asciugamano e me lo mire sulla fica, ero sfinita e ancora eccitata, il dottore Sali sul letto e mise il suo pisellone sulle mie labbra e mi obbligò a pulirlo, con la mano iniziai toccarmi il clitoride attraverso lo asciugamano e venni nuovamente.
La mattina, ci svegliammo presto, il dottore chiese alla reception di portarci la colazione in camera, andai ad aprire nuda solo con la camicia, dopo colazione il dottore mi scopò nuovamente questa volta a pecorina appoggiata sul lavabo del bagno, mi sbatteva come un forsennato, poi ci infilammo nella doccia e mi scopò in piedi sotto l’acqua calda, era stupendo godevo e raggiungevo orgasmi a non finire quando si svutò nuovamente le palle dentro di me….era un toro, non credevo che a 65 anni un uomo potesse scopare cosi.
Finita la doccia mi coricai sul letto, il dottore mi salutò, mi disse ci vediamo giovedi e mi lasciò una busta con dei soldi, non ricordo quanti erano.
La mia fica era in fiamme ma ero soddisfatta, presi un taxi e tornai a casa, chiamai il cornuto e gli raccontai tutto al telefono visto che in ufficio da solo e gli dissi che poteva toccarsi ma che non doveva venire, era al settimo cielo, mi disse non vedo l’ora che arrivi mercoledi sera per leccarti, risposi che se lo poteva scordare, volevo lasciare la fichetta per il dottore…per il giorno dopo.
Il giovedi arrivai in studio, non c’era nessuno dei dipendenti erano presenti il dottore e il suo amico avvocato che poco dopo andò via; il dottore mi disse ti devo parlare, iniziò dicendomi che mi avrebbe tenuta molto volentieri perché oltre che essere una gran signora e puttana sapevo come comportarmi e mi disse che il suo amico avvocato voleva approfondire la mia conoscenza, e che sarebbe stato molto generoso; mi diede il suo bigliettino da visita e mi disse se a gennaio decidi di fare la sua conoscenza chiamalo; la cosa mi fece eccitare ed ero anche intrigata, ma anche preoccupare….
La festa sarebbe iniziata alle 20, e si sarebbe svolta a pochi chilometri dallo studio, verso le 18 il dottore mi disse spogliati nuda, mi fece sedere e iniziò a leccarmi la fica, dissi dottore tra poco dobbiamo andare, non preoccuparti non faremo tardi, fammi godere per l’ultimo giorno questa fichetta, con la lingua iniziò a leccarmi le labbra della fica, poi iniziò a ciucciarmi il clitoride a rotearla lentamente sempre sullo stesso, contemporaneamente mi inculò con un dito e mi fece urlare dal goduria, poi mi girò a pecorina e iniziò a pomparmi la fica, mi sculacciava e mi scopava, era fantastico, sborrò nella mia fica tenendo il suo cazzo fino in fondo all’utero, avevo raggiunto nuovamente non so quanti orgasmi, tirò fuori il suo pisello e lo lucidai per bene con la lingua, era pieno di sborra e dei miei umori.
Dissi al dottore che dovevo lavarmi e cambiarmi, mi rispose va bene, solo ad una condizione, non devi lavarti e devi tenere le mutandine che hai appena tolto, gli dissi dottore ma come faccio dobbiamo andare alla festa, lo so e per questo che mi piace pensare che sari vicino a tuo marito il cornuto con la mia sborra nella fica.
Andammo alla festa, sentivo le mutandine bagnate, entrammo mio marito salutò prima il dottore e poi mi diede un bacio in bocca, mi chiese se andava tutto bene, risposi si solamente che ero un po' stanca e a bassa voce all’orecchio gli dissi che avevo la fica piena di sborra del dottore, che in 2 giorni mi aveva scopata e riempita a dovere, poi gli dissi che a casa dovevo parlargli….
FINE
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