La calda estate di Francesca 7

di
genere
masturbazione

Francesca si alzò prestissimo quella mattina, non arano ancora le sette. Era ancora sconvolta dagli avvenimenti della sera prima, l’amica aveva notato che era sveglia, ma decise di non chiedere nulla e comportarsi come se nulla fosse. Scese dal letto e ancora nuda aprì la porta per controllare che i due fidanzati dormissero ancora. Quando ne fu sicura prese i pantaloncini del pigiama, che ancora emanavano l’odore del sesso, e li mise tra i panni sporchi, così da poterli lavare al loro rientro. Francesca non era mai stata su un gommone e sapere che lei e i suoi amici sarebbero stati soli, in mezzo al mare, dove nessuno poteva vederli le causava un ottimo presentimento, ma nulla era detto, magari non sarebbe successo nulla, in tal caso ciò a cui aveva assistito la sera prima le sarebbe bastato per diverse sessioni intense di masturbazione.
Uscì dalla camera indossando solo la maglietta del pigiama, senza nulla sotto, tanto gli altri erano ancora profondamente addormentati. Andò in bagno poi quando uscì notò che la porta che dava sul balcone era aperta, così incuriosita uscì sorseggiando un caffè. Sul balcone trovò Roby che fumava una sigaretta. Quando il ragazzo la vide le chiese che ci faceva già sveglia a quell’ora e la ragazza gli spiegò come, quando aveva un orario per svegliarsi, per l’ansia di fare tardi, si svegliava sempre con largo anticipo.
Rimasero per qualche minuto sul terrazzo, lei con il suo caffè e lui con la sigaretta, senza parlare, si limitarono a osservare ciò che si vedeva dal terrazzo, Francesca sobbalzò quando il ragazzo la sfiorò nel girarsi per rientrare, e quando vide la reazione della ragazza le disse:” Fra, calma, hai fatto un salto! Io vado a svegliare Laura, a fra poco” mentre entrava nella stanza il ragazzo senza guardarla le disse:” Spero ti sia piaciuto lo spettacolo di ieri sera, e scusa ancora per i pantaloncini, non ho resistito, se vuoi li posso lavare io” per poco Francesca non fece cadere la tazza dal balcone per la sorpresa, e, rimanendo di spalle per non far vedere le sue guance arrossate rispose:” Ma a cosa ti riferisci, ieri sono crollata appena mi sono messa sul letto, ero stanca morta” Lui a quel punto si girò e tenendole gli occhi fissi sulle chiappe scoperte le disse:” Guarda che si vedeva benissimo che non dormivi, ti muovevi in modo che si vedesse meglio la figa e si notava che ti succhiavi le dita per non urlare, e comunque hai un ottimo autocontrollo, non so se Laura avrebbe resistito senza muoversi con la figa che letteralmente le colava sul pavimento.” A quel punto Francesca cedette e dopo essersi girata gli chiese:” come fai a sapere delle dita, ero sotto al cuscino…” “Lara da piegata ha visto tutto, se ne è accorta fin dalla prima leccata” aggiunse Roby con un leggero sorriso in faccia. Prima che l’amico se ne andasse Francesca gli chiese:” Perché lo avete fatto? In altre circostanze io avrei potuto essere addormentata” il ragazzo con un sorriso in faccia le disse:” Tutto è iniziato per gioco, io volevo scopare Laura ma non volevo svegliarti, ma quando ti ho visto nuda, beh sai come ho reagito, e a Laura è piaciuta la mia reazione, come a te del resto, quindi direi che non ci sono stati problemi, è stata una bella serata per tutti” detto questo si girò e si avviò verso la camera di Laura senza lasciare tempo alla ragazza di ribattere. Così Francesca rimase una decina di minuti ad osservare il mare dal terrazzo e a riflettere su ciò che le aveva detto Roby, poi dopo aver tirato un bel sospiro pensò:” Ok, volete giocare? Bene, giochiamo!”
Andò in camera sua e prese un costumino che usava quando andava a farsi le lampade abbronzanti: era minuscolo, quasi insignificante, era composto dal top, sempre se così si può chiamare, formato da due triangolini, uno bianco e uno fucsia, che dovevano coprire solo il capezzolo e l’areola, e da uno slip assai minimal formato da sottili fili che coprivano solo le labbra della sua figa, mettendo in risalto lo spacco tra esse. Quel costume non lo avrebbe mai messo, ma per quell’occasione le sembrava adeguato. Anche i vestiti veri e propri erano ridotti al minimo: aveva una maglietta aderente che arrivava poco sotto il seno e degli shorts di jeans che lasciavano esposta buona parte del suo culetto sodo.
Dopo essersi vestita preparò una borsa in cui mise crema solare e qualche cosa da bere. Quando tutto fu pronto si diressero al molo per prendere il gommone.
Al molo trovarono un vecchio dalla barba bianca ed un pancione esagerato che, senza giri di parole gli disse che i gommoni non erano più disponibile, ma che li avrebbe potuto dare una piccola barchetta con tanto di tendina e un piccolo frigo per le bibite.
Non appena presero il largo e furono lontano da occhi indiscreti Laura prese il suo telo e senza perdere tempo si tolse sia il top sia gli shorts, rimanendo nuda e rivelando di non indossare nemmeno il costume, e iniziò a spalmarsi l’olio su tutto il corpo, senza risparmiare tette e figa. Era una situazione strana, Francesca non voleva togliersi il costume, si sentiva leggermente a disagio specialmente dopo le parole di Roby di quella mattina, allo stesso tempo però era eccitata dalla vista dell’amica nuda e anche dalle occhiate che il ragazzo lanciava ad entrambe.
Dopo un’oretta, si fermarono vicino alla costa, in una zona non raggiungibile se non in barca e decisero che era il posto adatto per fare un bel bagno. Si divertirono a fare dei tuffi e a schizzarsi l’un l’altro. Laura fu la prima a risalire in barca e, quando fu il turno di Francesca si mise in cima alla scaletta, con le gambe leggermente divaricate, alla vista della figa bagnata l’amica provò un improvviso desiderio di leccargliela ma si trattenne, e braccia incrociate impedì alla ragazza di salire dicendole fingendo una voce da uomo:” Mi scusi, ma lei, vestita com’è non può salire a bordo”. Francesca ribatté stando al gioco:” Mi scusi capitano, per quale motivo?” “Non vede la mia divisa? A bordo si sta così o niente!” Laura la stava invitando a denudarsi come lei, quell’idea attirava Francesca ma allo stesso tempo la metteva un po’ a disagio, chissà cosa sarebbe successo, magari qualcuno da altre barche li avrebbe visti, la cosa non la convinceva. Mentre Francesca era immersa nei suoi pensieri arrivò Roby da dietro e le slacciò il misero top, lasciando scoperti i suoi capezzoli. La ragazza fu sorpresa, ma non le dispiacque, ormai era decisa, sarebbe successo quello che doveva succedere, nel bene o nel male. Laura aggiunse:” Non vorrai che il mio ragazzo ti levi anche gli slip, potrei ingelosirmi!” Francesca la guardò con aria di sfida, ma poi ridendo se lo tolse e glielo tirò addosso. Laura dopo aver osservato bene il costume dell’amica le disse:” Ci volve tanto? Infondo mica coprivano così tanto…”
Si rimisero a prendere il sole, ma Francesca era leggermente imbarazzata essendo nuda sotto gli occhi di tutti, ma fu una sensazione che passò velocemente.
Arrivarono in un paesino sulla costa, si rivestirono senza indossare i costumi e fecero un giretto per le vie. Erano quasi le due quindi mangiarono in un localino tipico. Dopo il pranzo tornarono a bordo e appena usciti dal porto le due ragazze si denudarono nuovamente, lasciandosi baciare interamente dal sole. Francesca era sdraiata sul telo mente Laura si mise con la testa appoggiata sulla pancia dell’amica mentre Roby era seduto sul piccolo sedile di guida. Chiacchierarono del più e del meno, Francesca si guardava attorno, osservava il cielo ed il mare e il dolce beccheggio della barchetta la face rilassare, ad un tratto sentì che il capo dell’amica si faceva più pensate sulla sua pancia così si girò e vide l’amica che con i piedi accarezzava il cazzo del ragazzo da sopra i pantaloni “Ma dai ragazzi, ci sono anche io, datevi una regolata!” disse Francesca sentendo però che la sua figa gradiva quella scena e anzi avrebbe voluto rimanere lì a fissarli. Ridendo Roby disse:” Io non ho colpe, sono solo la vittima innocente!!” “Ma stai zitto Roby” rispose Laura “Vittima, tu? Ma se hai il cazzo duro da questa mattina…. Guarda che ho visto come ci guardavi mentre prendevamo il sole ehh!” Si misero tutti a ridere, poi spinti dal caldo decisero di rimettersi in moto. Laura si rimise a prendere il sole mentre Francesca chiese a Roby se poteva provare a guidare la barca. Lui acconsentì, la fece accomodare sopra le sue gambe, e standole sotto l’aiutò a prendere la mano con i comandi. Erano vicini, Laura sembrava dormire e Francesca si accorse delle occhiate che Roby le rivolgeva alle tette in bella vista. Questo la fece bagnare, ma non si preoccupò di trattenersi, iniziò a bagnare la gamba di Roby che la guardò con passione. LA fece alzare e iniziò ad asciugarsi la coscia con la mano per poi assaggiare gli umori della ragazza. Erano dolcissimi e molto più buoni di quelli che aveva leccato dal pantaloncino. Francesca avrebbe voluto andare oltre, visto che per di più erano finiti in una zona deserta, ma Roby ebbe la freddezza di ricordarle che era fidanzato e che Laura si sarebbe potuta svegliare da un momento all’altro e che non sarebbe stata contenta di vederli scopare. “Però non puoi nemmeno rimanere con le cosce bagnate di miei umori” disse Francesca che si abbassò e li leccò via. Quella leccata li fece eccitare entrambi, ma spaventati da un movimento di Laura si staccarono. “Io faccio una nuotata” disse Francesca per sviare eventuali dubbi, si gettò in acqua e fu contenta di essere immersa in quel fresco che le fece passare un po’ di bollori che aveva in corpo. Fece una lunga nuotata a capì quanto poteva essere bello ed eccitante nuotare nudi, sentire l’acqua che scorreva liberamente tra le labbra della figa, sentire le raffreddate dopo quei momenti in cui erano diventate calde come fuoco. Quando tornò sulla barca ciò che vide vanificò l’effetto rinfrescante dell’acqua marina, in un attimo i capezzoli si fecero duri e la sua figa si contrasse per l’eccitazione. Laura e Roby erano stesi sugli asciugamani e facevano un 69. Osservando l’amica Francesca capì che le piaceva il cazzo di Roby, lo leccava, lo succhiava, faceva movimenti lenti, profondi, sinuosi, sembrava voler esplorare con la lingua ogni millimetro del suo cazzo duro. Anche Roby amava la figa di Laura, la leccava con lentezza, assicurandosi di coprirla tutta con la lingua e stimolando con le mani il suo clitoride. Francesca non resse quella visione e si sedette sul sedile di guida osservando i due amanti. Quando Laura alzò la testa la vide mentre gli osservava. Per cercare di nascondere il fatto che li stava osservando vogliosa Francesca disse:” Ma siete proprio degli assatanati, eh? Guardate che ci sono anche io, non potete aspettare di essere da soli?” “Come se fosse la prima volta che mi vedi con il cazzo di Roby in bocca eh, Fra” le disse Laura gemendo per la bravura della lingua e delle mani di Roby. “Beh, ora che dovrei fare? Stare qui a guardare?” mormorò Francesca fingendo un leggero imbarazzo. Nella sua testa sperava che l’amica non si fosse mai accorta di lei così da potersi masturbare con calma osservando i due amanti alla luce del sole e non come la sera prima, nascosta sotto un cuscino. “Che male c’è? Tanto per noi è uguale, e poi per quanto è brava Laura non durerò molto!” aggiunse Roby. Francesca fece l’indispettita e si girò dando loro la schiena, però di tanto in tanto si girava per dare delle sbirciatine. Con fare provocante Roby le disse:” Guarda che non abbiamo problemi, anzi!” Francesca cominciò a guardare senza paura del loro giudizio. L’amica lo succhiava con avidità e ogni tanto staccava la bocca dal cazzo per farli una lenta sega mentre li leccava i coglioni. Lui dal canto suo invece si dedicava ad entrambi i buchi di lei, con la lingua le scopava la figa mentre con una mano le stimolava il culetto facendola ansimare e gemere molto spesso. Questa vista non fece bene alla figa di Francesca che iniziava a reclamare attenzioni in maniera importate. Poi Laura tra un gemito e l’altro le disse:” Non fare come ieri, se vuoi puoi toccarti” Francesca arrossì, la figa le briciava di desiderio, i capezzoli erano durissimi, ma lei non sapeva che rispondere. “Ci vedi bene o ci dobbiamo spostare?” chiese Roby sorridendo. Francesca gli fece la linguaccia anche se era eccitatissima. I due si girarono per permettere a Francesca di vederli meglio entrambi, così poté vedere meglio come l’asta di Roby entrava nella bocca della ragazza fino alle palle, poi sentendosi gli occhi dell’amica addosso iniziò a succhiare l’asta di lato, lo teneva in bocca mentre teneva gli occhi fissi su Francesca. Risaliva il cazzo fino alla cappella per poi farla sparire in bocca, giocarci un po’ con la bocca per poi farla uscire facendo schioccare le labbra. Dopo un paio di passate Laura disse all’amica: “Toccati, tanto si vede che sei eccitata!” Ormai Francesca era entrata nel gioco e non si tirò più indietro. Si posiziono più comodamente sulla sedia di guida e aprendo le gambe mostrò ai due amanti la figa che era completamente aperta e bagnata. Senza pensarci due volte Francesca portò una mano sul clitoride che rispose subito diventando duro e facendo gemere profondamente Francesca. Al suono di quei gemiti Roby fu scosso da un brivido e il suo cazzo si fece molto più duro. Laura li disse, basta non lo voglio più in bocca, scopami, spaccami la figa con quel bestione, fallo davanti a Francesca, facci godere entrare. Roby non se lo fece ripetere, si alzò e prendendo Laura da sotto le spalle se la portò sul cazzo facendola impalare così in braccio, con la schiena della ragazza contro il petto del ragazzo così da permettere a Francesca di vedere il cazzo che entrava e usciva da quella figa umidissima. L’aria in un attimo si riempì del profumo del sesso. Francesca non resisteva più e si fece sempre più temeraria, incurante del fatto che fossero all’aperto le due ragazze urlavano e Laura invogliava il ragazzo a spingere di più, di sfondarla, di aprila in due. Con un gesto rapido Roby tolse il cazzo dalla figa e lo infilò in un colpo nel culo di Laura. Questo la fece godere tantissimo, tanto che con un urlo squirtò talmente forte da bagnare in parte anche Francesca che orami aveva perso tutti i freni inibitori e così, raccolti gli umori della ragazza dalle gambe con le dita le succhiò. Alla vista di quella scena Roby non resistette, fece mettere Laura in ginocchio e le riempì la faccia di sborra. Era talmente tanta che colava sulle tette della ragazza, gli schizzi le avevano inondato anche i capelli. In tutto questo Francesca era stata a guardare mentre si scopava la fighetta e il culo con le dita, sentiva che un orgasmo potentissimo stava montando ma voleva aspettare, volveva godere ancora di più. Laura se ne rese conto e vide come Roby la guardava ancora eccitato, allora si avvicinò al ragazzo e gli sussurrò qualcosa all’orecchio, poi si buttò in acqua per pulirsi dalla sborra e dai suoi umori. Roby appena Laura si fu allontanata disse all’amica:” Laura ha detto che posso bere i tuoi umori, non posso fare altro e non posso scoparti, vedo che stai trattenendo un orgasmo intensissimo, vedo la figa che cola anche, non trattenerti esplodi pure” mentre diceva queste parole si stava facendo una lenta sega. Francesca si lasciò andare e l’orgasmo arrivò in maniera devastante, fece un urlo fortissimo e sentì la sua figa spruzzare tanto di quello squirt che la faccia di Roby era completamente zuppa. Quando si riprese si ritrovò stesa su un asciugamano all’ombra con Roby e Laura che la osservavano, a detta loro era crollata subito dopo l’orgasmo. Appena fu sveglia Roby guardò Laura che li fece un occhiolino e così il ragazzo diede un bacio a stampo sulle labbra della ragazza, lei se ne accorse subito, aveva ancora sulla faccia il suo squirt. Nonostante fosse stremata sentì che se avesse potuto avrebbe voluto godere ancora, ma si trattenne, si era appena mostrata ai suoi amici per quella che era, una ragazza capace di godere in maniera potentissima, finalmente si era mostrata, ora non c’erano più segreti, la sua vera natura si era mostrata. Non si poteva più tornare indietro.

CONTINUA…
scritto il
2020-05-05
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