Il camper mi favorì.
di
Checco752.
genere
etero
Chiuso il negozio di elettrodomestici, non servendomi più il maxifurgone per consegnare ai clienti frigoriferi, congelatori ecc., decisi di farlo trasformare in camper e godermelo viaggiando con tutte le comodità a portata di mano, così stavo chiudendo il negozio ormai svuotato dalla merce e capitò Isabella, una morona che mi dava tanto da fare nell'osservarla e la invitai a venire con me dall'artigiano che si dedicava a trasformare in camper i furgoni. Accettò l'invito e partimmo. Giunti sul posto trovai una persona veramente competente che, con pochi soldi, mi progettò la trasformazione in camper in pochi giorni potei tornare da lui per prendermi il nuovo camper che letteralmente mi stupì per come mi aveva trasformato il mio Traffic Renault, tetto rialzato. Tornato a casa incontrai proprio Isabella che fu curiosa di vedere il camper ed allora le proposi di andare insieme a provarlo per il fine settimana ed accettò. Il Sabato c'incontrammo sotto casa sua e partimmo senza meta. Durante il viaggio spesso mi trovavo a scrutare le sue cosce ben fatte come tutto il resto di lei assai eccitante anche per come si era vestita, cioè, con minigonna e top da renderla ancora più figa, più ingrifante! Nella strada tortuosa dell'Umbria collinosa, lei si avvicinò al mio sedile di guida e si appoggiò con la guancia alla mia spalla, e mi disse se avevo voglia di fermarmi per provare la comodità del letto a due piazze. Rimasi quasi scioccato: tutto avrei immaginato ma mai tanta schiettezza nel chiedermi di scopare chiaramente. Inghiottendo non sò quanta saliva, vidi una stradina che allontanava dalla strada asfaltata e girai per trovare uno spiazzo per fermarmici. Lo trovai ed invitai Isabella a scendere dalla cabina di guida per passare dietro e, saliti di nuovo, ci trovammo nel ristretto spazio disponibile ad essere appiccicati l'uno all'altra e finimmo subito per abbracciarci e baciarci in bocca. Lì poi ci spogliammo subito e cademmo abbracciati sul letto che ci accolse dolcemente permettndoci di accarezzarci appassionatamente e comodamente ed iniziai a baciarle i seni grossi e ben tosti e tondi con i capezzoli che si gonfiarono rapidamente e lei cominciò a gemere di piacere e così scesi a leccarle l'ombelico, passando poi alla fighina già grondante di umori che leccai a lungo dando poi dei morsetti al clitoride che si allungava duro da sentirlo quasi come un cazzetto stimolato dalla mia lingua. Le tenni le cosce ben allargate e le leccai anche l'ano e lì lei schizzò tanto di quell'umore da lavarmi il viso e ciò mi provocò un'erezione da mettere pensiero alla povera isabella che mai avea, mi disse poi, immaginato io avessi un notevole batacchio tra la gambe e,dopo che l'avevo penetrata in figa facendola gemere non per il piacere ma per il dolore, tremò nel sentirmi dire che le avrei fatto volentieri provare il cazzo nel suo bel culo e infatti la sentii irrigidirsi bestialmente e quasi voleva sfuggire alle mie "grinfie". Però poi la tranquillizzai spiegandole che non l'avrei posseduta analmente subito ma dopo una lunga preparazione tanto da farle sentire meno della metà del dolore nel possederla ed avremmo goduto anche lì insieme. La possedetti altre volte in figa ed alla fine fu lei a volere concludere facendomi un bocchino da manuale che, seppure stanco, mi fece ancora ben drizzare il povero assai tormentato cazzo.
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