Un invidiabile lavoro 6.
di
Checco752.
genere
etero
Il giorno dpo, torno a casa dopo svolto i compiti di sempre: Arianna...Università, ecc.. Arrivo al parco e, mentre sono impegnato a lavare l'auto ben sporca, vedo Benedetta intenta a leggere un libro che poi vedo si tratta di orazioni. Mi siedo accanto a lei e parliamo del andamento del nostro rapporto ed io le faccio presente che ad osservare le sue cosce ben tornite e sode e inoltre mi sono eccitato ad osservare i suoi capelli biondi che però ora sono cortissimi tipo un istrice ma ugualmente mi danno delle sensazioni tali da farmi addrizzare il povero cazzo tormentato dalle varie sollecitazioni. Lei mi sussurra all'orecchio che sta andando al capanno ed io mi alzo e finisco di lavare l'auto. Poi mi dirigo al capanno dpve lei è già completamente nuda e si sta eccitando toccandosi il clitoride che è già ben intriso di umori luccicanti, argentei e lì non ci vedo più e mi spoglio in pochi secondi per andare poi ad abbracciarla e baciare in bocca slinguando fino a sentirla gemere e chiedermi di possederla e lì non mi faccio attendere e, senza preoccuparmi di prepararla, la penetro con un colpo deciso ed inizio a stantiffarla facendole emettere dei gridolini che mi eccitano ancora di più e quindi il cazzo aumenta di volume e lei a quel punto mi supplica di penetrarla con più delicatezza, cosa che faccio subito rallentando il ritmo e tra un'infilata ed una uscita, mi fermo per un attimo e sento che lei si rilassa e così la penetro ancora più energicamente e la vedo spalancare la bocca per i sussulti che le provoco. Dopo che la sento godere, mi lascio andare e le vengo dentro fino a spremere l'ultima goccia di sborra e poi le dico che è venuta l'ora di possedere anche il suo bel culetto che palpo facendo così risorgere il povero "Lazzaro", chiaramente: il mio cazzo e la faccio rigirare per leccarle l'ano e slinguarglielo a fondo, poi le bacio le sode natiche mordicchiandogliele ma con delicatezza e le dico che il suo bel culetto mi fa eccitare al massimo, mi fa impazzire dal desiderio di penetrarlo. La faccio stendere per leccarla ancora poi le chiedo di mettersi alla pecorina e le accosto il glande all'ano per spingerlo dentro ma sento che la pratica si sta svolgendo con dolore per entrambi ed allora mi faccio sbocchinare per potere scaricare la sborra sul suo ano e, dopo la schizzata, rimaniamo un pò abbracciati e baciarci in bocca, dandomi così la possibilità di riavere una buona erezione che finalmente mi permette di incularla e nello svolgere ciò, il cazzo prende sempre più vigore e lei mi fa notare che col cazzo così gonfio potrebbe accadere che le si può suqrciare il culetto ma la rassicuro dicendole che sono ormai al massimo del gioco e quindi stò per godere e di conseguenza "lui" si sgonfierà! Lei, con le lacrime agli occhi mi sorride e mi dice che da me si farebbe anche sfondare le orecchie col cazzone che mi ritrovo. Ciò mi inorgoglisce ed allora sono al culmine del godimento e così sborro stringendola ai fianche e sussurrandole all'orecchio che con lei scoperei giornate intere fino a restare senza una goccia di sperma. Le sfilo il cazzo ammosciato e lei si gira e, pur notando che è un pò sporco, lo bacia al glande e poi entrambi andiamo fuori per prendere il tubo di gomma per innaffiare e ci facciamo la reciproca doccia. A quel punto Benedetta s'inginocchia e mi prende il cazzo in bocca che poco dopo si rialza dritto ed allora rientriamo nel capanno dpve ci sdraiamo a terra e scopo nuovamente la dolce fanciulla arrapatissima. Le vengo ancora dentro ed il gioco è terminato. Per alcuni giorni accade che tra noi due neanche capita di incontrarci ma dopo due settimane lei mi cerca e mi dice che è incinta! Dovrei impallidire, svenire...ma non mi succede perchè invece ne sono assai felice e la abbraccio appassionatamente baciandola in bocca. Poi ci si ferma e facciamo le giuste considrazioni: stiamo per avere un figlio e allora? Allora decidiamo che lei deve prima uscire dall'Ordine Religioso, poi...semplicemente sposarci. Andiamo a fare ciò presente a Chiara che già si aspettava tale notizia, vedendoci arrivare insieme.
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