Un invidiabile lavoro 5.
di
Checco752.
genere
etero
Mi sveglia l'orologio sveglia, mi lavo, mi vesto e, dopo la colazione, vado a svegliare Arianna per accompagnarla all'Università. stando in macchina lei mi dice che alla sera era andata in camera di Benedetta e non l'aveva trovata girando poi per casa. Sua madre era sola in camera sua e dunque intuì che Benedetta era da me e allora certamente non avevamo giocato a carte ma...! Le dissi che se voleva anche lei la sua parte mi sarei "sacrificato" a scoparla di nuovo e lei mi disse di cambiare direzione per andare a casa di una sua amica dove mi sarei potuto scopare lei e la sua amica una rossa strafiga, formosissima da infarto. Cedetti alla tentazione creatasi ed andai dritto dove Arianna mi guidava. Giunti sul posto Franca aprì il portone del palazzo e, quando salimmo al suo piano me la trovai difronte con una vestaglia semitrasparente che risaltava le sue forme straripanti e la rendeva ancora di più eccitante, desiderabile. Entrammo in casa e Franca ci condusse in camera da letto dove si spogliò e poi passò a spogliare anche Arianna, intanto io facevo tutto da solo e, quando ambedue si trovarono il mio cazzo da esposizione di fronte a loro, Franca si inginocchiò per prendermelo in mano e se lo mise in bocca assaporandolo come fosse uno squisito dolce. Quando lui prese forma irrigidendosi paurosamente, mi prese per mano facendomi sdraiare sul suo letto dove si affiancò a me e poi si mise a cosce larghe impalandosi sul cazzo. Iniziò a fare su e giù con Arianna che intanto le baciava un seno poi andava a prendere al comodino un fallo di lattice che infilò subito nel culo a Franca. Franca se ne venne godendo pazzamente e sdraiandosi accanto a me fu subito affiancata da Arianna che mi stuzzicava l'ano col fallo ma io non ero certo d'accordo a farmi prendere la verginità anale ed allora mi girai e, allargate le cosce ad Arianna la scopai a lungo, dopo passai a scopare anche Franca chiedendole all'orecchio se voleva che facessi il culetto anche a lei. Mi rispose subito sì e, dopo che feci il culo ad Arianna, al solo vedere il bellissimo culo di Franca mi ritrovai pronto, dritto e duro per penetrarla. Lo feci con preamboli lunghi, baciandole l'ano, poi infilandole due dita spingendo con fermezza poi le puntai il glande all'ano e spinsi lentamente entrando in lei e, quando sentii lo stretto anello che straziava il mio povero cazzo, allora la penetrai facendola urlare dal dolore ma poco dopo le gridati si tramutarono in gemiti di piacere. Allora la stantuffai senza soste e, quando sentii che stavo per godere, allora le diedi in affondo da farla urlare ed anche lei però se ne venne godendo pazzamente. Le scopate ed altrettante inculate mi lasciarono senza un briciolo di energie ma, conclusi i giochi, trovai la maniera di reggermi in piedi e guidare l'auto per andarcene a casa lasciando anche Franca senza fiato. A casa ci mettemmo a tavola pappandoci tutto quanto era a portata di mano tanto che Chiara ci chiese da dove veniva quella gran fame ed allora io risposi subito che dopo gli studi di Arianna ci eravamo dedicati all'esercizio fisico camminando a lungo a Villa Borghese. Chiara sorrise e dopo pranzo mi chiamò in disparte domandandomi se avevo ultimamente scopato ma le risposi di no ed allora mi disse di andare insieme a passeggiare nel parco. Dopo un giro intorno al laghetto, ci fermammo a sederci su una panchina e rimanemmo in silenzio che però fu subito "rotto" da strani rumori che poi riuscimmo ad interpretare come gemiti ed allora ci avvicinammo alla fonte dei rumori insoliti e lì trovammo Arianna e Benedetta intente a godersi un "sessantanove" con i loro culetti scoperti, ansimando. Dopo che avevamo scoperto l'origine di quei strani rumori, ci allontanammo da lì ed andammo dietro dei cespugli e ci sdraiammo sul prato all'ombra e lì ci ritrovammo a fare la stessa cosa di Arianna e Benedetta,
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