Perizoma bagnato

di
genere
masturbazione

Sara non aprire la mail!” un mantra. Combatto contro la curiosa voglia di leggerti. Combatto con la parte di me che vuole sentire il brivido del proibito, combatto con la parte di me che vuole avere il sopravvento.
“Io sono fidanzata" ripete quella vocina in tono stridulo.
Apro la mail.
“ Dimmi come ti fa sentire parlare con me.“
Come fa a farmi sentire così? Non posso scrivere come mi sento, non posso scrivere le mie emozioni. I seni si gonfiano e sgonfiano a suon del mio respiro, traboccano dalla scollatura del vestito nero, non potevo mettere un abito diverso? I capezzoli strofinano contro la stoffa mi procura un leggero brivido lungo la schiena, piacevole.
“Ti dico io come ti fa sentire?”
“Si dimmelo tu"
“Una sporca troia, ti senti così?“
“Si”
“Ti senti una puttana svuotapalle?“
Mi sento bagnata fra le cosce, mi riempie di oscenità e io ho il perizoma inzuppato di umori. Le labbra sono gonfie, il clitoride è gonfio lo sento ergersi duro facendo capolino dalla fessura strusciando contro il tessuto nero di pizzo. La sottile strisciolina si infila nel mezzo tra le labbra gonfie. Un dolce tormento sentirlo lì sfregare ad ogni percettibile movimento. Lui lo sa, glielo ho scritto e continua a insultarmi a provocarmi a umiliarmi mentre il mio odore di femmina eccitata si spande nell'aria.
Posso toccarmi Padrone? Ho voglia delle tue dita sul mio corpo scivolare sui seni a pizzicare i capezzoli e sentirle scendere a intrufolarsi tra le cosce, allargare e spostare il perizoma per impadronirsi del mio frutto proibito.
Torno in me quando due figure varcano la porta del negozio, una coppia sulla quarantina, sposati. Istintivamente ho il bisogno di sistemarmi, lasciarmi la gonna prima di sollevarmi nel mio vestito nero, il fastidio tra le cosce è insopportabile. Raggiungo affabile la donna bionda che si avvicina a me, le sorrido trattenendo il disagio nel mio sguardo, l'ascolto.
Svolgo il mio lavoro proponendo diversi campioni di bomboniere. Nel mentre siamo di spalle a guardare i gingilli posti sullo scaffale il marito si mette dietro noi. Ho la netta sensazione che mi stia guardando.
Si sarà accorto del mio perizoma? Il tessuto aderente della gonna lo permette. Possono sentire il profumo di femmina eccitata? Il filetto nero è completamente dentro le labbra carnose della figa, strofina contro il clitoride gonfio, il fatto che io mi sia depilata stamane prima di venire al lavoro rende il mio sesso ancor più sensibile. Non so se sia impressione ma una gocciolina appiccicosa inizia a bagnarmi l'interno coscia e scivolare giù, sento chiaramente la sensazione. La morte del mio orgoglio, la rinascita del mio essere puttana e sporca senza ritegno.
-Cosa ne dici caro ti piace?- la signora bionda mostra un angioletto con una coroncina di fiori al marito. Lui le risponde ma lo sguardo vaga. Sono ad un passo tra loro con quel delizioso tessuto appiccicoso darmi tormento erotico. L'uomo mi guarda, fisso in viso, i suoi occhi sembrano voler parlare. Sollevo lo sguardo e lo incrocio con il suo per un attimo. Sorrido sbattendo lentamente le ciglia – È un bel oggetto fa la sua figura!- la mia voce esce bassa forse più sensuale del solito. Non voglio apparire come una gatta in calore e mi trattengo nel vergognarmi o nello scomparire sul retro a darmi piacere.
Concludo l'affare dopo dieci minuti e affabile accompagno i clienti alla porta salutando. La strana sensazione del marito se ne va appena torno da sola e il richiamo nella mia testa si fa insopportabile. Ossessivo. Torno a sedermi alla scrivania e apro la mail..
“ Quanto è bagnato il tuo perizoma, troia?”
Perché quando mi insulta sento una scossa che parte dalla testa e termina in un colore crescente tra le cosce.
“Zuppo di umori, Padrone…”
“Toglilo e fammi una foto, voglio intravedere la tua figa da sporca puttana!"
Mi mordo il labbro, sono combattuta. Passano cinque o sei minuti di orologio e sfilo il perizoma, lo poso sulla scrivania, abbasso la zip del vestito sulla scollatura in modo che si nota il pizzo del reggiseno nero e le curve abbondanti dei seni, sollevo la zip sulle cosce e il tessuto si apre fino a far notare le labbra gonfie, completamente depilate e imperlate di umori. Scatto e invio la foto. La risposta non si lascia attendere molto.
“Brava la mia sporca troia … adesso scopati… Vieni per il tuo Padrone…”
di
scritto il
2023-04-03
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