Un giorno qualunque

di
genere
masturbazione

Le mie dita affondano nella carne, sono una troia, una lurida puttana.

Sto rivivendo i ricordi così accesi dentro di me, il tempo non ci ha divise.

Le muovo lente e a fondo, dentro e fuori, dentro e fuori, escono e entrano sempre più bagnate.

Cosce allargate, testa buttata indietro, seni gonfi vogliosi di attenzioni, quanto sarebbe bello averti qui?

A leccare i miei seni, a mordicchiare i capezzoli a scoparmi afferrata per i fianchi, quanto sarebbe bello!

Godo lentamente, sento il piacere invadere la testa e il corpo, sento ogni fremito, ogni piccola sensazione.

Senza trattenermi, gemendo e urlando, inarco la schiena.

L'orgasmo arriva, lo sento…


La mia figa spruzza umori a lungo, schizzo ovunque senza ritegno bagnando ogni cosa.

Lascio uscire tutto, fino all'ultima goccia e poi mi accascio tra i cuscini, sulle lenzuola sporche, appagata…

Il bip del messaggio mi richiama alla realtà, apro gli occhi.

È mattina inoltrata.

Sbuffo.

Mi alzo e vado nel bagno, abbasso il perizoma fino alle caviglie sollevando la maglietta e mi siedo sul water, lo scroscio della mia pipì invade le orecchie, sento ancora il profumo dolce acre del mio orgasmo consumato mischiato all'odore di urina, senza pulirmi mi sollevo sfilando il mio intimo.

Goccioline dorate colano lente lungo le cosce scivolando giù sino alle caviglie.

Apro la manopola della doccia, mi sbarazzo della maglietta buttandola a terra e mi infilo sotto il getto d'acqua calda….

Mi insapono e friziono la pelle, eliminando il dolce afrore di me.
di
scritto il
2023-08-12
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