Noi. La terrazza sul mare
di
Sara90
genere
tradimenti
Il mare è una tavola scura, la luna si erge maestosa illuminando le calme acque che si infrangono sul bagnasciuga procurando il leggero suono tanto amato. Siamo su una delle meravigliose terrazze che decorano la mia isola, quella dove sono cresciuta. Il paesaggio intorno noi è a picco sul mare le pergolate di limoni, con il loro profumo agrumato, si mischiano a quello del mare e del pesce appena pescato. I fiori rampicanti scendono giù cadendo sulle rocce. Vigneti scoscesi e frutteti sulle colline. Di notte l'atmosfera diventa magica. Le varie luci delle case e ville antiche illuminano come fioche lanterne, la musica, la brezza marina leggera che ti accarezza il corpo e i capelli, l’abisso roccioso al di sotto cade nel mare e si fonde ad un cielo stellato, illuminato dai raggi lunari. Profumo di fiori e il cibo del ristorante dove ci siamo fermati. Tu mi siedi difronte e io ho occhi solo per te. Siamo insieme ai nostri rispettivi compagni e tu parli come se niente fosse, sorridi, fai qualche battuta, il vino bianco fresco ti scorre in gola leggero.
Mi sono preparata per te, ho indossato il mio miglior vestito, quello viola con un profondo scollo sulla schiena lasciata nuda, scivola sul corpo come una seconda pelle fermandosi poco sotto il ginocchio da dove parte uno spacco sulla coscia destra fin quasi a sfiorare l'inguine. Ho messo i sandali con tacco a spillo, quelli che ti piacciono tanto, pieni di striscioline argento decorano il piedino nudo, curato, non sei un feticista ma adori i miei piedi, sono morbidi lisci, dita affusolate e perfette tra loro, unghie squadrate smaltate di bianco, risaltano sulla mia pelle abbronzata. Ti ho visto guardami tutta quando mi sono seduta al tavolo, quando il mio spacco si è aperto e hai notato la mia coscia.
Adesso, con questo con la musica lounge sofisticata, con questo vino frizzante che scorre leggero nella mia gola, con queste portate di pesce cucinato divinamente ho solo voglia di te. Sono smaniosa. Tra una portata e l'altra e una chiacchiera e l'altra, anche con tua moglie, do attenzioni al mio fidanzato con leggeri baci, carezze, ma vorrei farlo a te. Nonostante io mi senta terribilmente in difetto, l’eccitazione trasgressiva prende il sopravvento e azzardo. Avvicino il piedino alla tua gamba, risalgo con la punta lungo quel leggero pantalone di lino, una lenta carezza misurata mentre annego con la bocca nel calice, sorseggiando, lascio il vistoso segno delle mie labbra sul bordo, intercetto il tuo sguardo indagatorio e eccitato quanto il mio. Risalgo fino al tuo inguine mentre tua moglie ti chiede se sia il caso di restare qualche giorno in più in questo posto incantato, come biasimarla? Potrei farvi da guida, le meraviglie in questo luogo sono dietro l'angolo. Mi guardi di sbieco, forse sto esagerando, il mio piedino sul tuo cazzo è di troppo, lo sento gonfiarsi sotto le mie cure. So di esagerare ma questa trasgressione mi fa girare la testa. Il mio fidanzato mi guarda, gli sorrido.
Conversiamo amabilmente sul poter fare una gita insieme in questi giorni.
Fermo il mio gioco e noto solo ora che, tu, sei arrossito e mi lanci occhiate truci nascondendo bene la lussuria e la voglia che ti incendia.
Mi concedo raggiungendo il bagno. Sono in fiamme, sto bruciando dentro.
Guardo il mio viso riflesso allo specchio. Una donna giovane dai lineamenti dolci, schiudo le labbra carnose, guardo i miei occhi grandi con le ciglia folte e lo smokie eyes sfumato sui toni scuri, richiamano il vestito. Ripasso il rouge Chanel sulle labbra, butto indietro i capelli. Poso le mani sul lavabo e mi interrogo. “Tu sei pazza Sara, hai un fidanzato ti vuole bene, perché questo?”
E poi ti vedo, fermo dietro di me. Il mio cuore galoppa all'impazzata.
-Sei un porco lo sai?- riesco a sussurrare mentre avanzi sovrastandomi e facendo aderire il tuo corpo al mio. Il tuo cazzo scorre tra le natiche. Guardo il riflesso del tuo volto, sei un groviglio di emozioni.
Mi sollevi il vestito e mi sculacci forte lasciandomi senza fiato, il bruciore e tale da farmi tremare le gambe. Non mi dai modo di capire, sposti il sottile perizoma zuppo dei miei umori e mi penetri, con due dita in un sol colpo. Trattengo a stento un urlo. Affondi dentro di me, le affondi tutte, ti bagno la mano mentre mi guardi mentre mi masturbi, il pollice sul clitoride gonfio preme facendomi inarcare.
-Sei una gran troia Sara-
-Si dillo ancora, ti prego… scopami!- ormai non ragiono più con la testa. Questa soddisfazione ha ben presto fine, mi lasci vuota di colpo, la mano pregna dei miei succhi risale sotto il mio nasino e sulle labbra, con i polpastrelli le disegna, spalmando i miei umori poi, quando sei stanco, ti fai pulire le dita infilandole nella mia bocca… come posso dire di no? Le succhio forte e ti guardo negli occhi, lecco anche la mano che ben presto torna ad affondare con le dita dentro di me, le sporchi perbene di umori appiccicosi e me le fai succhiare nel mentre lo fai, ci guardiamo nel riflesso dello specchio.
Il mio fidanzato tua moglie non esistono più, non siamo in un bagno pubblico di un ristorante famoso della zona. Lentamente il mio orgasmo si avvicina ma lo impedisci lasciandomi vuota, ma questo vuoto viene sostituito dalla tua erezione dura, pulsante. Mi prendi da dietro, lo affondi tutto in un colpo solo, facendomi sentire piena e tremolante per i forti colpi. Mi scopi, e non posso urlare e godere come voglio, non possiamo ed è cosi esasperante e frustrante…
… -Puliscilo, lecca il tuo e il mio sapore, quando torni di la devi avere la bocca che sa di cazzo e di fica!-
Mi trattieni per i capelli e mi sforzi nel lasciarlo scivolare in gola, tutto lentamente, le mie labbra chiuse intorno la carne, il mio e suo sapore mischiati, premi la testa fino in fondo, mi fai annaspare e gorgogliare, sbavare. Mi muovi a ritmo masturbandoti con le mie labbra. Infine mi lasci. Mi aiuti a sollevarmi e mi baci prendendomi contro il lavabo.
-Dobbiamo tornare di la. Ma ti voglio, stasera, inventati ciò p vuoi ma devi essere mia. Voglio farti impazzire, voglio farti godere. – Non ammetti un no come risposta lasciandomi ansimante nel bagno da sola.
Quando ritorno sul terrazzo, avete preso il dolce.
Sorrido a tua moglie mentre carezzo le spalle del mio compagno, tu mi guardi, guardi il mio gesto. Mi siedo e a stento sorseggio del vino quando il mio lui richiede attenzioni, lo bacio con la mia bocca che sa di vino, di cazzo e di fica…
… Non ricordo bene cosa ho detto al mio fidanzato per venire da te, una parte di me vorrebbe dirlo renderlo partecipe ma, sei stato chiaro. Stasera solo tu e io.
Ho prenotato una stanza per qualche ora, tra il verde dei boschi. Qui nessuno ci vede. Siamo soli e abbiamo una stanza tutta per noi. Appena entro non mi dai il tempo di salutarti, mi infili la lingua in bocca sbattendomi al muro. Quanto ti adoro. Il tuo sguardo famelico, la tua bocca che sa di vino e promesse inespresse. Sollevi entrambi le gambe e mi schiacci contro la parete, mi prenderesti così ora, godendo del mio corpo ma, non vuoi questo per noi. Ti stacchi a fatica, ti sento. Lasci scivolare le mie gambe a terra.
Il letto diventa il padrone indiscusso della serata ma prima, mi fai spogliare .
-Fallo piano- dici, -e guardami mentre lo fai…- aggiungi.
Le spalline del vestito scendono lentamente e tutto il resto scivola sulla pelle cadendo a terra. Famelico i tuoi occhi nei miei e le tue labbra si schiudono sulla mia pelle, dal collo tra i seni, su di loro, suoi capezzoli. Lecchi e succhi come un bambino. Scivoli giù sul ventre, leccando l’ombelico più volte. I tuoi occhi nei miei e il mio sapore sulle tue labbra. Ti soffermi a baciare il Monte di Venere. Mi annusi. Sfiori il mio inguine. Mi fai impazzire di desiderio. Le mie mani sulla tua testa, ti guido dolcemente verso lo spacco bagnato di te, per te. Indugi sulle grandi labbra passandoci sopra la lingua a mo di spatola, dal basso verso l'alto, più volte fino a toccare il clitoride che sbuca tra esse. Quando si schiudono mostrando la carne tenera e rosea e la perla tutta da succhiare al suo interno, tu, non resisti, e inizi a leccare con passione inaudita. Bevi alla mia fonte ogni goccia dei miei succhi che ti finiscono dolci in gola, mi assapori , mi gusti. Mi fai godere. Inarcare, tendere, supplicare. È un attimo per raggiungere l'orgasmo. Violento si prende il mio corpo, lo fa tremare, mi manda scariche elettriche piacevoli sulla pelle fino a raggiungere la mia fica dove zampilla la mia passione per te.
Sono io a prendere te sul letto, sono io a muovere il mio bacino e a impalarmi ad ogni movimento. Sono sopra di te. Hai la prospettiva della mia schiena nuda e del mio culo, del mio buchetto grinzoso e glabro che stuzzichi, e della mia fica che si muove su e giù sopra al tuo cazzo duro. Il piacere sale di nuovo, lento e affamato, mi travolge e mi fa essere volgare. Squirto su di te e per te. Ancora e ancora. Ti sento. Mi lasci lunghi brividi dietro la schiena. Mi riempi di te, cadendo sul letto stremati.
Mi sono preparata per te, ho indossato il mio miglior vestito, quello viola con un profondo scollo sulla schiena lasciata nuda, scivola sul corpo come una seconda pelle fermandosi poco sotto il ginocchio da dove parte uno spacco sulla coscia destra fin quasi a sfiorare l'inguine. Ho messo i sandali con tacco a spillo, quelli che ti piacciono tanto, pieni di striscioline argento decorano il piedino nudo, curato, non sei un feticista ma adori i miei piedi, sono morbidi lisci, dita affusolate e perfette tra loro, unghie squadrate smaltate di bianco, risaltano sulla mia pelle abbronzata. Ti ho visto guardami tutta quando mi sono seduta al tavolo, quando il mio spacco si è aperto e hai notato la mia coscia.
Adesso, con questo con la musica lounge sofisticata, con questo vino frizzante che scorre leggero nella mia gola, con queste portate di pesce cucinato divinamente ho solo voglia di te. Sono smaniosa. Tra una portata e l'altra e una chiacchiera e l'altra, anche con tua moglie, do attenzioni al mio fidanzato con leggeri baci, carezze, ma vorrei farlo a te. Nonostante io mi senta terribilmente in difetto, l’eccitazione trasgressiva prende il sopravvento e azzardo. Avvicino il piedino alla tua gamba, risalgo con la punta lungo quel leggero pantalone di lino, una lenta carezza misurata mentre annego con la bocca nel calice, sorseggiando, lascio il vistoso segno delle mie labbra sul bordo, intercetto il tuo sguardo indagatorio e eccitato quanto il mio. Risalgo fino al tuo inguine mentre tua moglie ti chiede se sia il caso di restare qualche giorno in più in questo posto incantato, come biasimarla? Potrei farvi da guida, le meraviglie in questo luogo sono dietro l'angolo. Mi guardi di sbieco, forse sto esagerando, il mio piedino sul tuo cazzo è di troppo, lo sento gonfiarsi sotto le mie cure. So di esagerare ma questa trasgressione mi fa girare la testa. Il mio fidanzato mi guarda, gli sorrido.
Conversiamo amabilmente sul poter fare una gita insieme in questi giorni.
Fermo il mio gioco e noto solo ora che, tu, sei arrossito e mi lanci occhiate truci nascondendo bene la lussuria e la voglia che ti incendia.
Mi concedo raggiungendo il bagno. Sono in fiamme, sto bruciando dentro.
Guardo il mio viso riflesso allo specchio. Una donna giovane dai lineamenti dolci, schiudo le labbra carnose, guardo i miei occhi grandi con le ciglia folte e lo smokie eyes sfumato sui toni scuri, richiamano il vestito. Ripasso il rouge Chanel sulle labbra, butto indietro i capelli. Poso le mani sul lavabo e mi interrogo. “Tu sei pazza Sara, hai un fidanzato ti vuole bene, perché questo?”
E poi ti vedo, fermo dietro di me. Il mio cuore galoppa all'impazzata.
-Sei un porco lo sai?- riesco a sussurrare mentre avanzi sovrastandomi e facendo aderire il tuo corpo al mio. Il tuo cazzo scorre tra le natiche. Guardo il riflesso del tuo volto, sei un groviglio di emozioni.
Mi sollevi il vestito e mi sculacci forte lasciandomi senza fiato, il bruciore e tale da farmi tremare le gambe. Non mi dai modo di capire, sposti il sottile perizoma zuppo dei miei umori e mi penetri, con due dita in un sol colpo. Trattengo a stento un urlo. Affondi dentro di me, le affondi tutte, ti bagno la mano mentre mi guardi mentre mi masturbi, il pollice sul clitoride gonfio preme facendomi inarcare.
-Sei una gran troia Sara-
-Si dillo ancora, ti prego… scopami!- ormai non ragiono più con la testa. Questa soddisfazione ha ben presto fine, mi lasci vuota di colpo, la mano pregna dei miei succhi risale sotto il mio nasino e sulle labbra, con i polpastrelli le disegna, spalmando i miei umori poi, quando sei stanco, ti fai pulire le dita infilandole nella mia bocca… come posso dire di no? Le succhio forte e ti guardo negli occhi, lecco anche la mano che ben presto torna ad affondare con le dita dentro di me, le sporchi perbene di umori appiccicosi e me le fai succhiare nel mentre lo fai, ci guardiamo nel riflesso dello specchio.
Il mio fidanzato tua moglie non esistono più, non siamo in un bagno pubblico di un ristorante famoso della zona. Lentamente il mio orgasmo si avvicina ma lo impedisci lasciandomi vuota, ma questo vuoto viene sostituito dalla tua erezione dura, pulsante. Mi prendi da dietro, lo affondi tutto in un colpo solo, facendomi sentire piena e tremolante per i forti colpi. Mi scopi, e non posso urlare e godere come voglio, non possiamo ed è cosi esasperante e frustrante…
… -Puliscilo, lecca il tuo e il mio sapore, quando torni di la devi avere la bocca che sa di cazzo e di fica!-
Mi trattieni per i capelli e mi sforzi nel lasciarlo scivolare in gola, tutto lentamente, le mie labbra chiuse intorno la carne, il mio e suo sapore mischiati, premi la testa fino in fondo, mi fai annaspare e gorgogliare, sbavare. Mi muovi a ritmo masturbandoti con le mie labbra. Infine mi lasci. Mi aiuti a sollevarmi e mi baci prendendomi contro il lavabo.
-Dobbiamo tornare di la. Ma ti voglio, stasera, inventati ciò p vuoi ma devi essere mia. Voglio farti impazzire, voglio farti godere. – Non ammetti un no come risposta lasciandomi ansimante nel bagno da sola.
Quando ritorno sul terrazzo, avete preso il dolce.
Sorrido a tua moglie mentre carezzo le spalle del mio compagno, tu mi guardi, guardi il mio gesto. Mi siedo e a stento sorseggio del vino quando il mio lui richiede attenzioni, lo bacio con la mia bocca che sa di vino, di cazzo e di fica…
… Non ricordo bene cosa ho detto al mio fidanzato per venire da te, una parte di me vorrebbe dirlo renderlo partecipe ma, sei stato chiaro. Stasera solo tu e io.
Ho prenotato una stanza per qualche ora, tra il verde dei boschi. Qui nessuno ci vede. Siamo soli e abbiamo una stanza tutta per noi. Appena entro non mi dai il tempo di salutarti, mi infili la lingua in bocca sbattendomi al muro. Quanto ti adoro. Il tuo sguardo famelico, la tua bocca che sa di vino e promesse inespresse. Sollevi entrambi le gambe e mi schiacci contro la parete, mi prenderesti così ora, godendo del mio corpo ma, non vuoi questo per noi. Ti stacchi a fatica, ti sento. Lasci scivolare le mie gambe a terra.
Il letto diventa il padrone indiscusso della serata ma prima, mi fai spogliare .
-Fallo piano- dici, -e guardami mentre lo fai…- aggiungi.
Le spalline del vestito scendono lentamente e tutto il resto scivola sulla pelle cadendo a terra. Famelico i tuoi occhi nei miei e le tue labbra si schiudono sulla mia pelle, dal collo tra i seni, su di loro, suoi capezzoli. Lecchi e succhi come un bambino. Scivoli giù sul ventre, leccando l’ombelico più volte. I tuoi occhi nei miei e il mio sapore sulle tue labbra. Ti soffermi a baciare il Monte di Venere. Mi annusi. Sfiori il mio inguine. Mi fai impazzire di desiderio. Le mie mani sulla tua testa, ti guido dolcemente verso lo spacco bagnato di te, per te. Indugi sulle grandi labbra passandoci sopra la lingua a mo di spatola, dal basso verso l'alto, più volte fino a toccare il clitoride che sbuca tra esse. Quando si schiudono mostrando la carne tenera e rosea e la perla tutta da succhiare al suo interno, tu, non resisti, e inizi a leccare con passione inaudita. Bevi alla mia fonte ogni goccia dei miei succhi che ti finiscono dolci in gola, mi assapori , mi gusti. Mi fai godere. Inarcare, tendere, supplicare. È un attimo per raggiungere l'orgasmo. Violento si prende il mio corpo, lo fa tremare, mi manda scariche elettriche piacevoli sulla pelle fino a raggiungere la mia fica dove zampilla la mia passione per te.
Sono io a prendere te sul letto, sono io a muovere il mio bacino e a impalarmi ad ogni movimento. Sono sopra di te. Hai la prospettiva della mia schiena nuda e del mio culo, del mio buchetto grinzoso e glabro che stuzzichi, e della mia fica che si muove su e giù sopra al tuo cazzo duro. Il piacere sale di nuovo, lento e affamato, mi travolge e mi fa essere volgare. Squirto su di te e per te. Ancora e ancora. Ti sento. Mi lasci lunghi brividi dietro la schiena. Mi riempi di te, cadendo sul letto stremati.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
L'incontro dei miei sogniracconto sucessivo
Veleno
Commenti dei lettori al racconto erotico