Frocio
di
TATO
genere
gay
Non è la prima volta che affronto la mia omosessualità in un racconto, o con altre persone, no, anzi, è quasi come se provassi un immenso piacere farlo saper e raccontarmi.
Ho 60 anni, e mi considero felicemente omosessuale e travestita, non solo in privato, ma spesso in pubblico, cero un pubblico particolare, non sono una di quelle che và per la città en femme, non sono così bella ed attraente.
Diciamo che mi mostro in luoghi frequentati da omosessuali, passeggio in zone particolari, e mostro la mia femminilità a chi è interessato.
Ho iniziato molto presto ad accorgermi di essere diversa, sin da piccola verso i quattordici anni, mi sentivo attratta dalle calze di mamma, dalle sue culotte, e poi ho scoperto gli slip di mia sorella, ho avuto la fortuna di vivere solo con donne, zie cugine, i maschi erano impegnati al lavoro, e cos', ho respirato donna sin dalla nascita.
Ho avuto molto tardi il risveglio maschile, a differenza dei miei compagni che avevano le prime erezioni, io ho dovuto aspettare a diciassette anni.
Ero giovane e non capivo nulla, vedevo i loro cazi duri, e io nulla, ma mi piaceva guardarli, e di nascosto li ammiravo, ma ero tutti i giorni sommersa dalla figa, mia madre, non nascondeva la sua nudità, anzi spesso la guardavo aggirarsi nuda per casa, le sue meravigliose tette, la sua figa coperta dai peli, allora non ci si depilava, spesso di nascosto la guardavo succhiare il cazzo di papà, e non solo il suo, lo zio Carlo spesso quando non c'era papà, si scopava la mamma, comunque, osservavo i loro cazzi duri e possenti.
Le mie cugine maggiori, mi vestivano da bimba e giocavamo al dottore, e lì ho iniziato a prendere oggetti nel mio culetto, fino a quando, un cugino più grande,
mi ha messo gli occhi addosso, e un bel giorno, mi ha insegnato a fare i primi pompini, fino a rendermi donna, a quasi 18 anni, ero la sua ragazza, e poi mamma ci ha scoperti mentre mi scopava, e quindi ha avuto la certezza che fossi omosessuale.
Non ci ha allontanati, anzi, mi ha aiutata, mi ha spiegato la differenza tra una donna e un uomo, cosa si prova a fare sesso con una donna e visto che comunque anche dopo aver gustato la figa e il culo di mamma, tornavo da lui, ha fatto in modo che nei miei cassetti trovassi l'occorente per diventare Paola.
Col passare degli anni, da mio cugino, sono passata ad altri uomini, più grandi e più maiali, che mi hanno insegnato molto, e uno in particolare, mi ha iniziata alla prostituzione, aMilano per sei mesi.
Poi a 25 anni ho incontrato mia moglie, una donna stupenda e veramente troia, amante di un industriale del poto, così, non so come, me ne innamoro, inizialmente, mi fa scopare, mi piace, poi mi scopa, mi piace di più, dopo pochi mesi mi fa scopare da lui, e da altri amici, ci sposiamo, le iin bianco io in tait anche se dovevamo fare il contrario.
In viaggio di nozze viene il suo amante, io assisto alle loro scopate e a volte mi scopa, così, mi rende padre in pochi anni di due bellissimi bimbi, una femmina e un maschietto.
Col passare degli anni, la mia natura femminile non riesce a trattenersi, si vede benissimo che sono effemminata, dai comportamenti, da come mi muovo da come parlo, sono lo zimbello del palazzo, e poi succede che finisco nel letto del figlio del vicino, frocetto anche lui, ma troppo giovane, ci trovano in posizione inequivocabile, io ho il mio cazzo infilato nel suo culetto, e stò godendo, la madre entra in camera e io sborro, così, vengo allontanata da casa, per non rischiare una denuncia.
La mia vita cambia, lontana da casa, inizio a battere, e finisco presto per farlo per circa trè anni, poi rientro a casa il ragazzo, ora è una ragazza e posso incontrarlo di nuovo, e per un paio d'anni viviamo insieme, poi incontro il mio uomo, me ne innamoro e vado a vivere con lui, e così, la mia omosessualità esplode.
Decido per la castrazione da farmaco, non sopporto che mi si indurisca, e a lui non piace vederlo duro, così in pochi mesi, un po' le pastiglie e le iniezioni un po' le gabbiette piccolissime il mio cosino quasi sparisce del tutto.
Ora vivo la mia vita, lui se n'è andato da tempo, e io sono vecchia e sempre più omosessuale, ora, sono la nave scuola di ragazzini arrapati e stupratori, vengono a divertirsi a casa mia senza nemmeno avvisarmi, ma io ne sono felice, ora sono il giocattolo di una decina di maiali, Franco il maggiore ha le chiavi di casa, entra e esce come vuole, a volte mi prepara legata a disposizione di chi viene, ci resto tutta la notte e parte del giorno, colante di sperma di chi passa, e so che prende le marchette ma me ne frego.
Ho 60 anni, e mi considero felicemente omosessuale e travestita, non solo in privato, ma spesso in pubblico, cero un pubblico particolare, non sono una di quelle che và per la città en femme, non sono così bella ed attraente.
Diciamo che mi mostro in luoghi frequentati da omosessuali, passeggio in zone particolari, e mostro la mia femminilità a chi è interessato.
Ho iniziato molto presto ad accorgermi di essere diversa, sin da piccola verso i quattordici anni, mi sentivo attratta dalle calze di mamma, dalle sue culotte, e poi ho scoperto gli slip di mia sorella, ho avuto la fortuna di vivere solo con donne, zie cugine, i maschi erano impegnati al lavoro, e cos', ho respirato donna sin dalla nascita.
Ho avuto molto tardi il risveglio maschile, a differenza dei miei compagni che avevano le prime erezioni, io ho dovuto aspettare a diciassette anni.
Ero giovane e non capivo nulla, vedevo i loro cazi duri, e io nulla, ma mi piaceva guardarli, e di nascosto li ammiravo, ma ero tutti i giorni sommersa dalla figa, mia madre, non nascondeva la sua nudità, anzi spesso la guardavo aggirarsi nuda per casa, le sue meravigliose tette, la sua figa coperta dai peli, allora non ci si depilava, spesso di nascosto la guardavo succhiare il cazzo di papà, e non solo il suo, lo zio Carlo spesso quando non c'era papà, si scopava la mamma, comunque, osservavo i loro cazzi duri e possenti.
Le mie cugine maggiori, mi vestivano da bimba e giocavamo al dottore, e lì ho iniziato a prendere oggetti nel mio culetto, fino a quando, un cugino più grande,
mi ha messo gli occhi addosso, e un bel giorno, mi ha insegnato a fare i primi pompini, fino a rendermi donna, a quasi 18 anni, ero la sua ragazza, e poi mamma ci ha scoperti mentre mi scopava, e quindi ha avuto la certezza che fossi omosessuale.
Non ci ha allontanati, anzi, mi ha aiutata, mi ha spiegato la differenza tra una donna e un uomo, cosa si prova a fare sesso con una donna e visto che comunque anche dopo aver gustato la figa e il culo di mamma, tornavo da lui, ha fatto in modo che nei miei cassetti trovassi l'occorente per diventare Paola.
Col passare degli anni, da mio cugino, sono passata ad altri uomini, più grandi e più maiali, che mi hanno insegnato molto, e uno in particolare, mi ha iniziata alla prostituzione, aMilano per sei mesi.
Poi a 25 anni ho incontrato mia moglie, una donna stupenda e veramente troia, amante di un industriale del poto, così, non so come, me ne innamoro, inizialmente, mi fa scopare, mi piace, poi mi scopa, mi piace di più, dopo pochi mesi mi fa scopare da lui, e da altri amici, ci sposiamo, le iin bianco io in tait anche se dovevamo fare il contrario.
In viaggio di nozze viene il suo amante, io assisto alle loro scopate e a volte mi scopa, così, mi rende padre in pochi anni di due bellissimi bimbi, una femmina e un maschietto.
Col passare degli anni, la mia natura femminile non riesce a trattenersi, si vede benissimo che sono effemminata, dai comportamenti, da come mi muovo da come parlo, sono lo zimbello del palazzo, e poi succede che finisco nel letto del figlio del vicino, frocetto anche lui, ma troppo giovane, ci trovano in posizione inequivocabile, io ho il mio cazzo infilato nel suo culetto, e stò godendo, la madre entra in camera e io sborro, così, vengo allontanata da casa, per non rischiare una denuncia.
La mia vita cambia, lontana da casa, inizio a battere, e finisco presto per farlo per circa trè anni, poi rientro a casa il ragazzo, ora è una ragazza e posso incontrarlo di nuovo, e per un paio d'anni viviamo insieme, poi incontro il mio uomo, me ne innamoro e vado a vivere con lui, e così, la mia omosessualità esplode.
Decido per la castrazione da farmaco, non sopporto che mi si indurisca, e a lui non piace vederlo duro, così in pochi mesi, un po' le pastiglie e le iniezioni un po' le gabbiette piccolissime il mio cosino quasi sparisce del tutto.
Ora vivo la mia vita, lui se n'è andato da tempo, e io sono vecchia e sempre più omosessuale, ora, sono la nave scuola di ragazzini arrapati e stupratori, vengono a divertirsi a casa mia senza nemmeno avvisarmi, ma io ne sono felice, ora sono il giocattolo di una decina di maiali, Franco il maggiore ha le chiavi di casa, entra e esce come vuole, a volte mi prepara legata a disposizione di chi viene, ci resto tutta la notte e parte del giorno, colante di sperma di chi passa, e so che prende le marchette ma me ne frego.
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