Cornuto: -- l'amico di famiglia 12
di
Armando70
genere
tradimenti
Capitolo dodici 12
Per lunghi momenti resto disteso sul tavolo ad assaporare la goduta di quel favoloso bocchino, da quel momento la vita con mia moglie stava per cambiare.
Le avevo dato il consenso ad avere l'amante è portarlo a casa come un secondo marito.
Con gli occhi chiusi stavo sognando la mia futura vita da cornuto, con un buffeto sulla guancia lei mi fece riaprire gli occhi. "Che ti sei addormentato...??", mi fa, "sono le cinque del pomeriggio, fra un'ora Giorgio ti aspetta giù al bar. Ti vuole parlare, se voi che diventi il mio amante vuole il tuo consenso. Su non farlo aspettare." -- "Va bene cara...", le rispondo mentre mi reco in bagno per una doccia, lei mi segue, mi insapona, fa scivolare le mani sul mio corpo. Mi massaggia a lungo il cazzo portandomi a una nuova sborrata.
La vedevo felice come una bambina che ha appena avuto un regalo.
Mentre esco per andare da Giorgio mi bacia nuovamente dicendo. "Grazie caro! E' il più bel regalo di compleanno che tu potessi farmi."
Giorgio era già al bar che mi aspettava, era seduto ad un tavolo all'angolo un pò isolato dagli altri. Forse scelse quel posto dato la delicatezza della cosa che si doveva parlare. "Ciao siediti!...", mi fa, "faccio portare una birra anche per te." -- "OK...!" Le rispondo. Seduti seguono alcuni attimi di silenzio. Giorgio sembrava in imbarazzo, voleva parlarmi ma non riusciva ad aprire il discorso.
Dato il ruolo che avevo recitato la sera prima in imbarazzo sarei dovuto essere io, invece lo era lui. Fui io a rompere il ghiaccio. "Allora Giorgio come va...?" Le chiedo, "tutto bene??" Fa cenno con la testa dicendo di si e chiede. "E' tu tutto bene??" Certo! Le rispondo e decisi di andare subito al discorso. "Senti Giorgio: com'è andata la serata ieri sera..." -- "Mah...", interrompe, "penso che hai visto anche tu com'è andata. Ne sei conento??" -- " Si ...", le faccio io, "mi sono divertito tantissimo." -- "ma come si fa...??, sbotta lui, "a divertirsi vedendo la moglie scopare con un altro, mentre tu guardi come un fesso e ti fai
la sega...", e continua, "scusa sai, non ti volevo offendere. Io non volevo farlo ma lei mi ha detto che eri d'accordo e così l'ho fatto..." -- "Esatto...", rispondo interrompendolo, "ero d'accordo ed è stato bellissimo..." M'interrompe.
"Ma non ti ha dato fastidio che io sia venuto a casa tua, t'ho scopato la moglie brutalmente, mentre tu ti segavi è poi senza neppure salutarti sono andato Via...?? Sono io ad interrompere. "Nessun fastidio! Tu eri il sogno di mia moglie, ed io che a lei voglio bene ho voluto farle realizzare questo sogno. So tutto di te, anche di quel bocchino che ti fece da studente nel bagno della scuola. Di te allora aveva sentito il sapore, senza provarne la consistenza. Io ho voluto che quella consistenza la sentisse. Che c'è di male??" -- "Ah nulla! Nulla di male...!" Rispose incredulo, "ed ora cosa vogliamo fare...??", domandò continuando, " Lei mi ha chiesto di tornare. Siccome tu sei un amico tornerò da lei solo se sei d'accordo. Io se avessi una moglie non le permetterei mai di farsi scopare da un estraneo davanti a me ed in casa per giunta..." -- "Tu non sei un estraneo...", le rispondo, "tu sei Giorgio. Un amico di famiglia."
Continua.
Per lunghi momenti resto disteso sul tavolo ad assaporare la goduta di quel favoloso bocchino, da quel momento la vita con mia moglie stava per cambiare.
Le avevo dato il consenso ad avere l'amante è portarlo a casa come un secondo marito.
Con gli occhi chiusi stavo sognando la mia futura vita da cornuto, con un buffeto sulla guancia lei mi fece riaprire gli occhi. "Che ti sei addormentato...??", mi fa, "sono le cinque del pomeriggio, fra un'ora Giorgio ti aspetta giù al bar. Ti vuole parlare, se voi che diventi il mio amante vuole il tuo consenso. Su non farlo aspettare." -- "Va bene cara...", le rispondo mentre mi reco in bagno per una doccia, lei mi segue, mi insapona, fa scivolare le mani sul mio corpo. Mi massaggia a lungo il cazzo portandomi a una nuova sborrata.
La vedevo felice come una bambina che ha appena avuto un regalo.
Mentre esco per andare da Giorgio mi bacia nuovamente dicendo. "Grazie caro! E' il più bel regalo di compleanno che tu potessi farmi."
Giorgio era già al bar che mi aspettava, era seduto ad un tavolo all'angolo un pò isolato dagli altri. Forse scelse quel posto dato la delicatezza della cosa che si doveva parlare. "Ciao siediti!...", mi fa, "faccio portare una birra anche per te." -- "OK...!" Le rispondo. Seduti seguono alcuni attimi di silenzio. Giorgio sembrava in imbarazzo, voleva parlarmi ma non riusciva ad aprire il discorso.
Dato il ruolo che avevo recitato la sera prima in imbarazzo sarei dovuto essere io, invece lo era lui. Fui io a rompere il ghiaccio. "Allora Giorgio come va...?" Le chiedo, "tutto bene??" Fa cenno con la testa dicendo di si e chiede. "E' tu tutto bene??" Certo! Le rispondo e decisi di andare subito al discorso. "Senti Giorgio: com'è andata la serata ieri sera..." -- "Mah...", interrompe, "penso che hai visto anche tu com'è andata. Ne sei conento??" -- " Si ...", le faccio io, "mi sono divertito tantissimo." -- "ma come si fa...??, sbotta lui, "a divertirsi vedendo la moglie scopare con un altro, mentre tu guardi come un fesso e ti fai
la sega...", e continua, "scusa sai, non ti volevo offendere. Io non volevo farlo ma lei mi ha detto che eri d'accordo e così l'ho fatto..." -- "Esatto...", rispondo interrompendolo, "ero d'accordo ed è stato bellissimo..." M'interrompe.
"Ma non ti ha dato fastidio che io sia venuto a casa tua, t'ho scopato la moglie brutalmente, mentre tu ti segavi è poi senza neppure salutarti sono andato Via...?? Sono io ad interrompere. "Nessun fastidio! Tu eri il sogno di mia moglie, ed io che a lei voglio bene ho voluto farle realizzare questo sogno. So tutto di te, anche di quel bocchino che ti fece da studente nel bagno della scuola. Di te allora aveva sentito il sapore, senza provarne la consistenza. Io ho voluto che quella consistenza la sentisse. Che c'è di male??" -- "Ah nulla! Nulla di male...!" Rispose incredulo, "ed ora cosa vogliamo fare...??", domandò continuando, " Lei mi ha chiesto di tornare. Siccome tu sei un amico tornerò da lei solo se sei d'accordo. Io se avessi una moglie non le permetterei mai di farsi scopare da un estraneo davanti a me ed in casa per giunta..." -- "Tu non sei un estraneo...", le rispondo, "tu sei Giorgio. Un amico di famiglia."
Continua.
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