Una madre premurosa 3°episodio

di
genere
incesti

Premessa:
Nel 2°episodio,la fretta mi ha portato ad "ingarbugliare"un po' la storia scambiando i nomi dei protagonisti che in realta' sono questi:
La madre Lucia-37 anni
La figlia Paola-18 anni
Il figlio Carlo-19 anni

....Al mattino,Paola e' entrata silenziosamente nella camera dove i ragazzi erano ancora addormentati.

Con passo leggero e senza fare rumore,e' andata alla finestra e ne ha socchiuso le imposte.

I tenui fasci di luce che hanno rischiarato la stanza,hanno anche illuminato i corpi dei figli che le sono apparsi in tutta la loro splendida giovanile freschezza.

Estasiata da quella visione,Lucia si e' soffermata per un tempo indefinito ad osservare quei corpi nudi,legati in uno strettissimo abbraccio.

Quella visione che le ricordava quando bambini,la mamma li metteva nel lettone dove,dopo il materno bacio della buona notte, si addormentavano uniti in un rassicurante abbraccio protettivo.

Quel ricordo l'aveva commossa e mentre uscendo dalla stanza,si chiudeva la porta alle sue spalle,una lacrima segnava il suo viso.

Dopo circa mezz'ora e dopo aver preparato un'abbondante colazione,e'rientrata in camera e baciandoli entrambi sulla bocca,ha bisbigliato:

"Sveglia dormiglioni....la colazione e'pronta...credo che abbiate proprio bisogno di rifocillarvi!"

Ne e' seguita una risatina ammiccante non colta dai ragazzi che aprendo gli occhi hanno cosi' risposto all'unisono:

"Buon giorno mamma"

"Buon giorno bambini...com'e' andata la vostra prima notte d'amore?Non vi ho sentiti,siete stati molto silenziosi...com'e' andata...e' stato bello...?"

I ragazzi,sciogliendosi dall'abbraccio e sollevandosi dalla posizione distesa,si sono guardati negli occhi e:

"Molto bene mamma,e' stata una notte meravigliosa"
hanno risposto contemporaneamente sovrapponendo quasi le stesse parole seguite poi da quelle di Paola:

"Sai mamma,abbiamo parlato molto.Abbiamo parlato di noi...di te....e del meraviglioso sviluppo che sta' vivendo la nostra piccola famiglia.Tu eri con noi.Non potevamo fare l'amore senza di te.Ci siamo stretti,abbiamo fuso i nostri corpi in meravigliosi e strettissimi abbracci.Abbiamo unito i nostri sessi e Carlo,infilandosi tra le mie gambe,mi ha fatto sentire la potenza della sua virilita' e la forza del suo desiderio.Ci siamo baciati esplorandoci a vicenda le bocche e succhiandoci le lingue come affamati.Carlo ha esplorato con la sua lingua tutto il mio corpo che reagiva come uno strumento musicale sapientemente sfiorato dalle dita del suo maestro musicista.Ha accarezzato ogni lembo di pelle del mio corpo compreso le parti piu' intime,sfiorandomi delicatamente mentre con la bocca mi succhiava i capezzoli.Davvero,Carlo mi ha portato in uno stato di estasi e pur senza stimolarmi la vagina o penetrarmi,mi ha portata a provare sensazioni meravigliose e struggenti".

Carlo:

"E' vero mamma,e' stata una stupenda notte di amore platonico.Ci siamo studiati,abbiamo esplorato i nostri corpi e ci siamo compenetrati spiritualmente come a voler cercare,l'uno,l'anima dell'altro.E poi,come ha gia' detto Paola,tu eri in mezzo a noi ed essendo una presenza eterea,non potevamo rovinare tutto consumando un precoce rapporto sessuale.E poi,Paola e' reduce dalla terribile esperienza vissuta con quell'energumeno che l'ha violentata e non me la sentivo di imporle la mia figura di maschio prevaricatore.Non e' questo che io volevo e,ne sono sicuro,anche tu non avresti voluto.".

Paola:

"Mamma,io e Carlo e' come se avessimo gia' fatto l'amore,siamo gia'l'uno dell'altra ed abbiamo passato tutta la notte,abbracciati cosi' come ci hai trovati stamattina.Tu eri stretta a noi nello spirito.Ora sei qui materializzata e noi ti apparteniamo,col corpo e con l'anima ed aspetiamo che sia tu a darci le chiavi del paradiso".

La madre viveva quel momento come in un sogno ed abbracciando i suoi figli,ha sospirato:

"Grazie bambini...grazie....vi amo....vi amo da morire".

Terminata la colazione,la mamma ha preso per mano i ragazzi e nudi li ha accompagnati in bagno raccomandando che,dopo le mattutine pratiche igieniche,la chiamassero per il bagno....

......dopo aver preparato la vasca coi sali profumati,i giovani sono entrati insieme nella vasca.

Erano posizionati l'uno di fronta all'altra,le gambe incrociate ed i sessi a contatto.

Lucia li insaponava delicatamente e ad ogni passaggio vicino ai loro visi,univa le sue labbra a quelle dei giovani in un bacio sensuale con la lingua,alternandosi da quelle del figlio a quelle della figlia.

I ragazzi si abbandonavano beandosi della situazione e del piacevole massaggio della loro mamma e stringendosi forte le mani,favorivano il contatto del turgido sesso di Carlo con la fica gia' eccitata della sorella.

La madre viveva ogni gesto come un rito d'iniziazione ed anche quando li asciugava,lo faceva con movimenti misurati e con piegamenti che parevano genuflessioni davanti al feticcio del suo Dio e della sua dea.

Quando finalmente i loro corpi erano ben puliti,asciutti e profumati,tenendoli per mano come faceva da bambini portandoli a scuola,li ha accompagnati in camera.

Ha fatto sedere il ragazzo sul letto mentre la figlia era distesa con due cuscini che le tenevano la testa un po' sollevata poi,ha unito le sue labbra aquelle della figlia e le lingue hanno dato inizio al tanto atteso gioco erotico.

Dopo un lungo,sensuale bacio appassionato,la madre ha cominciato a scivolare con la lingua sul corpo della figlia soffermandosi sui piccoli capezzoli che sovrastavano i seni gonfi e duri come frutti esotici.

Con la lingua leccava e succhiava le piccole,acerbe appendici mentre con le mani stringeva ed accarezzava le turgide,calde mammelle.

Il corpo della ragazza era completamente scosso da un fremito provocato dal piacere del contatto con la madre e dall'agitazione accumulata sin dal momento in cui la mamma le aveva prospettato per la prima volta quel nuovo,trasgressivo rapporto in famiglia.

La ragazza,comunque,era precipitata in uno stato di trance,simile all'estasi.

La madre aveva percorso con la lingua e le mani tutto il suo corpo sino a giungere a contatto col morbido,chiaro pelo che ricopriva il monte di venere.

Esercitando una lieve pressione,le ha allargato le gambe facendole contemporaneamente sollevare.

Aveva finalmente raggiunto la fica di sua figlia ,che,ora si apriva meravigliosa e umida davanti ai suoi occhi.

Con le mani ne ha delicatamente divaricato le labbra aprendo una fessura che le appariva rossa come una ferita e vi ha infilato la lingua per un primo assaggio di quel prezioso nettare che ne irrorava le gonfie pareti.

Un lungo respiro della figlia che stringendole la testa le diceva:"mamma....mamma...."le segnalava che la sua bambina stava godendo.

Dopo aver bevuto da quel prezioso calice ed aver succhiato la piccola clito che livida si faceva strada tra le grandi labbra,la madre,staccandosi da quel luogo che mai avrebbe voluto abbandonare,ha baciato la figlia sulla bocca e si e' chinata tra le gambe del figlio che nel frattempo si era disteso accanto alla sorella ed era gia' pronto per la bocca di sua madre.

Il cazzo del giovane,eccitato dalla visione della madre che leccava la fica di sua sorella,svettava turgido e livido sui gonfi testicoli.

La madre,gia' conosceva la potenza di quell'ariete avendolo assaggiato il giorno prima e con gusto e passione,lo ha imboccato immediatamente,senza preamboli.

Tenendolo stretto tra le dita,ha cominciato a succhiarlo come una provetta pompinara e benche,gia' molto duro,lo sentiva vibrare e crescere ancora di piu' tra le sue labbra.

Era talmente grosso e vigoroso che temeva di non riuscire piu' a tenerlo in bocca.

Anche il ragazzo come la sorella in precedenza, ansimava e,stringendole la testa la incitava...:"mamma....mamma....si.....mamma...."

Mentre la mamma gli succhiava il cazzo,leccando di tanto in tanto le gocce che rilasciava il buchino sulla la livida cappella,la sorella,appoggiata coi seni sul suo torace,lo baciava lascivamente in bocca.

"Bambini,e' il vostro momento".

Cosi' dicendo,Lucia si e' staccata dal membro del figlio e dopo aver messo un cuscino sotto la schiena di Paola,lo ha invitato a posizionarsi sopra la sorella.

Paola era distasa con le cosce divaricate ed il bacino lievementa sollevato dal cuscino.

La fica era ancora ben lubrificata dai suoi umori e dalla saliva della madre.

Il cazzo di Carlo che intanto si era portato sopra la sorella,vibrava e svettava turgido sotto la sua pancia come fosse il membro di un'animale mentre la madre,stringendolo lo guidava tra le cosce di sua figlia.

Al primo contatto del glande con le labbra della vulva di sua sorella,il ragazzo ha avuto un'attimo di esitazione.

Il suo corpo per una frazione di tempo si e' bloccato come paralizzato ed un piccolo strappo della madre lo scosso riportandolo alla meraviglia del momento che stava per vivere.

Lentamente,guidato dalla pressione che la madre esercitava sui suoi glutei,il nerbo e' scivolato nel sesso della sorella.

Paola sentiva quel duro corpo estraneo penetrarla lacerandole dolorosamente le carni,stringeva forte la mano della madre che le riempiva il viso di teneri baci,e tratteneva le grida di dolore,soffocandole sordamenta in gola.

Il contatto dei peli dello scroto di Carlo con il suo buchino anale,gli ha segnalato che la penetrazione era compiuta,il fratello era tutto conficcato dentro di se.

A quella certezza,dalla sua gola si e' liberato un sospiro a meta' tra il piacere liberatorio e quello sessuale mentre il suo corpo,sino ad allora rigido e contratto,si e' finalmente disteso.

Il corpo di Paola era oramai completamente aperto e rilassato mentre il fratello iniziava a muoversi con movimenti lenti ma precisi dentro di lei.

Il dolore era sparito ed al suo posto,montava un piacere sempre piu' profondo ed intenso.

Mentre Carlo chiavava la sorella sempre piu' forte,sempre piu' a fondo,il corpo di Paola,veniva scosso da orgasmi rumorosi e devastanti,le sue grida riempivano la stanza:"Siiiiii.....Carlo....chiavami.....chiava tua sorella.....siiiiiii....mammaaaaaa che bello mamma.......baciami mammaaa......".

Mentre il figlio chiavava sua sorella,la madre le perlustrava il cavo orale con la lingua.

Carlo ormai sudato e grondante cavalvava la sorella e come invasato grugniva:"Siiiiiii....Paola......ti chiavo......sto chiavando mia sorella......che bellooooooo......"

Nel delirio dei sensi anche Carlo invocava la madre e la ringraziava per avergli fatto quel meraviglioso regalo.

Un'urlo che pareva un ruggito e' esploso dalla gola di Carlo quando,inchiodandosi nel cuore della sorella ha scaricato fiotti di bollente sborra che a raffica ne hanno saturato l'utero e la vagina che ora grondava sperma e umori:

"Vengooooo.....sborroooooo......che bello......mamma........sborrooooo......mamma....."


Dopo la scarica liberatoria,i fratelli ,matidi di sudore,sono rimasti legati e languidamente abbracciati mentre la madre,li ricopriva di amorevoli baci.

Continua




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scritto il
2011-10-08
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