Non pensavo che mia mamma aveva tali desideri (parte seconda).

di
genere
incesti

Cominciai a fare il massaggio partendo dalle natiche salendo la schiena lentamente, avevo in maniera non voluta messo le mie palle proprio in quel avvallamento tra le dire natiche. Certo mamma doveva sentirle perché come reazione inarco di più il sedere. Sia io che lei restammo in silenzio per un po’ di tempo, io cercai di togliermi da quella posizione alleggerendo la pressione, ma tutta risposta ml disse che era piacevole sentire dopo tanto tempo un cazzo sul suo culo, io rimasi interdetto risposi, “ mamma mi sei sempre piaciuta di nascosto ti spiavo quando facevi la doccia, e il tuo culo era la mia passione studiavo come poter arrivare a scoparti e come per incanto l’occasione si è presentata con la tua richiesta di un massaggio, “ papà prima dell’infarto la scopava tutte le notti, li sentivo dalla mia camera anche perché erano un po’ rumorosi papà sbuffava come un mantice, finendo con un grugnio di soddisfazione. “ mamma ti amo se vuoi posso prendere il suo posto e riempirti il culo Spesso, vedrai troveremo il modo.Intanto con una mano abbassai gli slip aprendo le natiche si aprì uno spettacolo ai miei occhi bellissimo, un fiore di colore scuro una aureola che andava aprendosi, umettai il dito medio lo appoggiai su quel bottone spingendo piano non avevo resistenza anzi si aprì sprofondando, allora aggiunsi anche l’indice facendo lo stesso come prima entrarono senza resistenza cominciai a muoverli come se la stavo scopando intanto la mia erezione era al massimo il mio cazzo era duro come il marmo lo sentivo pulsare la capocchia era diventata di un rosso porpora certo che lo avrebbe ingoiato tolsi le dira e appoggiai il cazzo cominciando a spingere ebbi con un po’ di sorpresa una certa resistenza, allora presi un po’ di crema Che stavo utilizzando per i massaggi, spalmai il fiorellino e la mia asta, riprovando a spingere questa volta comincio a scivolare entrando lentamente, il mio cazzo era penetrato la metà della sua lunghezza, ma mi stupii nel sentire mamma gridare,” ma quanto l’hai grosso “ già la mia capocchia era sproporzionata la sua circonferenza era di diciassette centimetri,, mi fermai facendo in modo che il suo ano si abituasse, poi ricominciai a spingere facendo entrare tutta la mazza fino alle palle, aveva ingoiato venti centimetri di cazzo,mamma la sentivo che soffriva, ma piano piano comincio ad abituarsi alle dimensione, inizia lentamente a uscire e poi rientrare aumentando il ritmo, le palle sbattevano sul culo la penetrazione mi dava una eccitazione che travolgeva i miei sensi non ho goduto Tanto in vita mia, sentivo mamma ansimare sempre più anzi spingeva indietro il culo facendosi penetrare fino alle palle penso che volesse anche loro dentro se era possibile, lei era già venuta una volta oliato con il liquido anale La mazza che scivolava meravigliosamente. Erano una decina di minuti che me la stavo inculando, ho una certa resistenza, sentii che stavo anche io per sborrare trattenni più che potei scaricando violentemente un fiotto contro la parete dello sfintere, e poi una seconda, una terza e ancora ancora ancora sembrava che non finisse mai certo le palle erano piene e le avevo liberate. Restammo per un po’ in quella posizione fino a quando il mio cazzo si era ammosciato. Ma tanto era il desiderio di scoparla che il mio cazzo riprese vigore diventando ancora una volta duro come il marmo. Mamma con sorpresa e meraviglia mi disse” avevi tanta voglia vieni amore della mamma riempimi ancora una volta, “ ormai eravamo sincronizzati io spingevo e lei pure facendolo entrare tutto, poco dopo venni una seconda volta un po’ meno violentemente ma sempre abbondante. Restammo qualche minuto fermi sfiniti stanchi ma soddisfatti per quello che era accaduto. Cominciai a uscire il lcazzo era sporco di sperma e cacca, mamma fece una scoreggia liberandosi piano del mio sperma le gocciolava lungo le gambe alzandoci mi prese per mano portandomi in bagno, prese il mio cazzo lo lavo ammirando le sue dimensioni, poi si sedette sul bidè lavando e toccando il suo ano si lamentò perché gli faceva male. Si giro verso di me che stavo asciugando il cazzo, mi disse che papà aveva un bel cazzo ma non pensava che esistessero ancora più grossi e proprio mio figlio era in possesso di tale meraviglia, lo rifaremo presto non posso perdere questa occasione, ridemmo felici baciandoci.
scritto il
2020-08-19
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