Il dopo laurea.

di
genere
etero

Avevo appena festeggiato in famiglia l'aver conseguito la laurea in Medicina, quando mio padre mi consegnò un mazzo di chiavi e mi disse di seguirlo insieme a mamma. Saliamo nella sua auto ed arriviamo al quartiere Parioli ( per chi non lo conosce è il quartiere più "inn" di Roma ) e in un bel palazzo a piano terra mio padre mi indica una porta e m'invita ad usare le chiavi consegnatemi prima. Le uso entrando nell'appartamento, "piccolo ma funzionale!", così mi disse lui, aggiungendo poi che era ideale come studio medico. Rimasi senza parole e lui mi abbracciò commosso ma poi prese una valigetta che aveva in macchina e rientrò facendomi vedere la targa dove era impresso il mio nome e cognome ed il titolo di Medico Chirurgo. Prese il trapano e fissò alla porta la targa. Poi risalimmo in macchina per andare ad una vendita di mobili per ufficio dove lui e mamma aquistarono il necessario per il mio studio, per poi andare alla vendita Materiale sanitario e fu acquistato il lettino, l'apparecchiatura medica ed altro. Dopo due ore eravamo al mio locale ed attendevamo l'arrivo del mobilio ed attrezzatura. Alle nove di sera avevamo finito di allestire l'ambulatorio e tutto era pulitissimo ed ordinato. Al mattino dopo mio padre da una parte del quartiere Parioli girava col telefonino entrando nei negozi, bar, ecc. fingendo di telefonare e pronunciava il mio nome presentandomi come uno scrupoloso e bravo medico. Altrettanto faceva mamma in altre parti. Biglietti da visita furono lasciati dovunque "casualmente" e già alla sera ebbi la mia prima telefonata dove una voce di donna chiedeva una visita da me, cosa che presi subito indirizzo e ora preferita da lei ed alle sette ero difronte ad una signora attempata ma molto decisa e sicura di se. Mi fece accomodare e spiego il suo malessere. Fui scrupolosissimo da visitarla dalla testa ai piedi e conclusi col darle solo dei consigli perchè aveva solo il vizio di essere una buona forchetta e doveva regolarsi meglio nella qualità del cibo. Vidi nei suoi occhi l'espressione felice, soddisfatta e poi infine mi disse che mi aveva apprezzato molto ed ero ufficialmente il suo Medico di fiducia che non mi aveva riempito di farmaci ma aveva guidato bene. Mi congedai da lei e andai subito a casa a dare la notizia ai miei che ansiosamente attendevano il mio ritorno. Il mattino dopo venne mia madre in ambulatorio con me e, mentre attendevamo il primo paziente, sentimmo aprire la porta dove una ragazza mora, alta e ben fatta in tutti i sensi, chiese a mia madre di essere visitata da me. Quando mi presentai a lei mi disse emozionatissima che aveva sentito parlare di me e si metteva nelle mie mani. La feci accomodare in studio e mi disse subito di avere dolori insopportabili al termine dell'intestino ed allora la invitai a spogliarsi e la avvisai che le avrei introdotto nell'ano un apparecchio che dilatava parzialmente e dopo ci introdussi uno strumento per ispezionare internamente. Vidi che aveva piccole protuberanze e decisi di inviarla ad uno specialista ma intanto le praticai una intramuscolare antidolorifica che bruciava molto ma lei la sopportò bene e, dopo che le avevo fatto la richiesta di visita specialistica, mi chiese se accettavo il pagamento in natura, dato che era studentessa e soldi molto pochi. Mi misi a ridere e le dissi che fino a pochi giorni fa ero studente anch'io, così, senza esitare mi slacciò la cintura e calò giu i pantaloni poi mi fece un bocchino da maestra in materia. Quando il cazzo divenne turgido da scoppiare, si stese sul lettino spalancando le cosce e mi disse di accomodarmi e possederla...ne sarebbe stata grata. Vuoi la situazione cretasi, vuoi che era ceramente una gran figa, me ne fregai di Ippocrate e la scopai fino a stare per sborrare ma non lo feci in lei ma sulla sua pancia, poi le passai carta per asciugarsi. Si rivestì e mi stampò in bocca un bacio poi le dissi che dopo l'esame volevo ricvderla per sapere di che si trattava: Lei uscì ed io andai da mia madre curiosissima di sapere come era andata la visita. Mentii dicendo che le avevo dato la terapia giusta e così inizava la mia carriera che vedevo già affatto monotona!
scritto il
2020-08-25
7 . 6 K
visite
1
voti
valutazione
2
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto sucessivo

Il dopo laurea 2.
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.