Il ragazzo con cappello

di
genere
masturbazione

Era stata una giornata estenuante per Jane-Anne, ed ella sentiva di essersi proprio meritata un po’ di relax.
Adorava il momento del bagno, un momento solo per lei, immersa nell’acqua, nella schiuma…
Quel momento di calma e calore pareva quasi un ritorno all’utero materno, era strano da spiegare ma la ragazza lo viveva in quel modo…
Passandosi la spugna sulle braccia, Jane-Anne avvertì un fremito in tutto il corpo e in quel momento comprese che poteva rilassarsi di più, e che in fondo se l’era meritato…
Così chiuse gli occhi, e vagò con la fantasia verso il suo sogno erotico più eccitante, il suo preferito…

Si trovava su un treno, fuori il cielo era nero, nella sua carrozza stava il solito ragazzo in nero, il cappotto doppio petto gli dava un’aria elegante, il bastone da passeggio consentiva un tocco più nobile, e poi il classico capello nero a larghe falde che lo copriva fino al naso.
Lui era seduto molti posti dietro a Jane-Anne che già sentiva la sua eccitazione crescere, mentre vagava con la mente, la sua mano sinistra si era già immersa sparendo sotto la schiuma, la ragazza sospirò…

Il treno si addentrava sempre più nell’oscurità, e man mano che correva, Jane-Anne si sentiva come sprofondare nell’acqua…
A un certo punto si udì rumore di passi, la ragazza alzò lo sguardo, da un’altra carrozza arrivarono i soliti tre ubriachi, ecco…
Tutti e tre si sedettero attorno a Jane-Anne, che cominciò a preoccuparsi, e a sudare…
La ragazza aperse di poco gli occhi solo per immergersi di nuovo nell’atmosfera che aveva creato nel suo bagno: tutto era illuminato dalla candele, tutto reso più erotico…
I tre ubriachi ora stavano allungando le mani, e sei mani parvero sessanta a Jane-Anne che cercava di ritrarsi ma in poco tempo si ritrovò a terra, mentre con rabbia, i tre ragazzi iniziavano a spogliarla strappandole gli abiti di dosso…
Ora entrambe le mani di lei si muovevano, una stava facendo danzare le dita con il clitoride, l’altra massaggiava un capezzolo…
I tre ragazzi le stavano sopra, lei era completamente nuda, gridava e si divincolava, e fu esattamente in quel momento che uno dei tre tirò indietro la testa di scatto, Jane-Anne guardò: un coltello gli squarciò la gola.
Gli altri due si misero in allarme ma prima che potessero reagire, il ragazzo con il cappello trafisse uno ad entrambi gli occhi lasciandolo a terra a contorcersi dal dolore, e all’altro tagliò la gola.
Jane-Anne stava stesa a terra, nuda e coperta di sangue, il ragazzo le tese mano rossa e gocciolante, lei la prese e si alzò, lui non disse nulla e la portò con sé verso un’altra carrozza.

Continua…
scritto il
2022-03-29
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