Ravenant 3 - Un'altra storia

di
genere
pulp

Ravenant-Un’altra storia 3

Dunque. L’articolo sulla morte di Sonia Albarano riportava il fatto che, un ladro entrato nell’appartamento, sorpreso dalla padrona di casa, abbia reagito male e l’abbia uccisa brutalmente, per poi dileguarsi nel nulla. Caso irrisolto, Quattro colpi al ventre e uno in fronte, la firma di Kennet
Poi trovo l’articolo di una Veronica McCarthy, di anni 19, trovata morta nelle stesse modalità, sulle rive del lago Black, cinquanta miglia nord ovest della cittadina dove abito io. Era stata rinvenuta dentro una barca coperta di foglie, con quattro proiettili nel ventre e uno in fronte. Nessun colpevole, caso irrisolto.
Ci impiego quasi tutto il pomeriggio per scovare altri sei casi simili, sparsi in 3 stati. Stesso Modus Operandi, stessa esecuzione, stesso target compreso tra i 18 e i 25 anni. E tutte ragazze che avevano vissuto storie sentimentali interrotte dolorosamente. Quindi, il mio target, sarebbe stato un serial killer. Qualsiasi fossero le sue motivazioni, non mi fregava un cazzo. E non fregava un cazzo nemmeno al gris che, dal profondo della mia mente, grattava il cervello, bramoso di vendetta. Guardo l’orologio e noto che manca un’ora al tramonto. Il Gris avrebbe avuto la sua vendetta. Cosa potevo fare nel frattempo, per facilitargli il compito?

Mappe.
Ho vagliato i luoghi dove Kennet aveva ucciso . Ho cercato linee, disegni, simboli come avevo spesso visto fare in TV. Ma la Tv è una cosa differente e, spesso, i killer della realtà non agiscono secondo un copione. Otto delitti, nove compreso il mio, sparpagliati in maniera casuale, senza criterio o logica. C’erano state indagini, molto spesso mariti o fidanzati, amanti segreti, semplici conoscenti ma, nessuno era arrivato a stringere le manette ai polsi ad un colpevole.
Chi è nella realtà Kennet? Perché, sento un prurito sul fatto che sia il suo vero nome. O perché uccide solo donne che hanno avuto momenti difficili in amore?
Ho guardato la lista di quelle vittime e ho notato che tre erano prostitute. Poi c’erano insegnanti, impiegate, donne di successo, perfino un’agente di polizia. Audace il bastardo.
Nella casella di posta della mia mail, c’è un messaggio di Vassili. Mi manda le contro indicazioni del diventare RAvenant: fame spropositata(Già provata), appetito sessuale smisurato(provato anche quello), resistenza fisica (in parte provato). E questo quando sono nella fase dormiente.
L’orologio segna che manca mezz’ora all’ora X. Vassili mi ha consigliato di cercarmi un luogo appartato e aspettare il cambio dell’ora. Perché, il passaggio da Dormiente ad Attivo, può risultare sgradevole al pubblico. Ok, comincio a preoccuparmi.
Sono tornata al motel dove ho trascorso la mia ultima notte con Kennet e mi sono preso una stanza, diversa da quella che avevo prima. Chiamatela scaramanzia.
Dunque, che si fa? Si gioca con il PC, si fanno ricerche, si cerca qualche trama nascosta. Apro una seconda cartella che VAssili mi ha mandato, più pesante della precedente. Mi spiega che sono i filmati delle telecamere della tavola calda e di quelle in strada nel raggio di un chilometro, nel periodo in cui ha incontrato me. Apro il primo video. Ed eccolo, inconfondibile, che entra nella tavola calda. Da dove arriva? E’ arrivato a piedi, in autobus, in taxi?
Passo al secondo video. Lo vedo camminare lungo un marciapiede fin sotto al semaforo dove è montata la telecamera di controllo del traffico. Gira a sinistra sulle strisce pedonali. Ricinosco la strada e cerco il filmato di un’altra telecamera. Eccolo lì, che si ferma davanti ad un ‘auto nera, marca straniera. Ci sale sopra. Sarà la sua veramente, o è rubata? Mando un messaggio di risposta a VAssili “Cerca di leggere la targa dell’auto. Analizza la targa, scopri se è rubata, etc” e poi, cos’altro? Gli spedisco gli articoli di giornali delle altre vittime e gli chiedo di spremere tutto quello che riesce a fare
Guardo fuori dalla finestra: il sole sta tramontando. Il mio corpo formicola come se avessi un formicaio. Una voce prende a bisbigliare in fondo alla mia mente. Ancora pochi minuti e il ravenant avrebbe preso il posto del Dormiente. Mi allontano dal Pc. Che devo fare? Mi stendo? Sto in piedi?
Aumento della temperatura interna, sudo copiosamente, la pelle che sembra vibrare e le ossa torcersi. Per la miseria, lacrimo persino. Mi tocco in faccia, guardo le dita: sangue. Incomincia a bruciarmi la zona della fica, rilascio un po’ di urina, un prurito che incomincia a scavare in profondità e mi ribolle. Mi arriva anche un orgasmo e non so.. ma che cazzo, squirto sul pavimento e poi crollo in avanti scossa da fremiti. Inarco la schiena, artiglio il pavimento e lo graffio. Sento come se qualcosa di grosso mi penetrasse e mi violentasse. L’effetto è l’insieme di dolore e piacere. Da una parte voglio che smetta, dall’altra che continui. La violenza continua, il cazzo invisibile continua a martellarmi, lo sento in gola, mi sposta. Lo vorrei afferrare, masturbare, succhiare. Qualcosa mi attraversa il cervello ed esplode. Ho avuto un altro orgasmo. Per la miseria, se ogni volta è così…
Crollo a terra esamine. Il corpo è un velo di sudore, sangue, urina e sperma. Ho un attimo di buio..

Il buio che prende il sopravvento sul corpo di Zaya. Finalmente, è da quando mi sono svegliata che voglio fare. Cercare il figlio di puttana che ha ucciso Zaya e fargliela pagare. Ora, Zaya è mia: la sua mente, il suo corpo, il suo sperma: tutto mio. Dal tramonto all’alba, come in quel film ma, non sono un cazzo di vampiro. Sono qualcosa di molto meglio. Zaya può solo sedersi nel suo angolino ed osservare la scena da lontano. Rimani lì tranquilla, nessuno può farci del male.
Mi alzo, vado al Pc. L’orologio su di esso segna che sono le 18.35. Porca troia: 5 minuti che sembrano 50. Il cellulare manda un bip. Un messaggio da parte di Vassili “Stai bene?”
“Alla grande” rispondo
“Non sei ancora in modalità Gris?”
“Lo sono da due minuti”
Ci mette un po’ prima di rispondermi “Quindi, ora sto parlando con il Gris, non con Zaya?”
“Non sono qui per fare conversazione, Vassili. Quello che voglio lo sai. Zaya ti ha mandato i compiti da fare a casa. Esegui”
“Sì, va bene”
VA’ bene. Un altro messaggio. LA Judith della tavola calda vuole un altro incontro di sesso con Zaya. So che Zaya ci tiene a quella ragazza quindi evito di fare la stronza e le rispondo “Non stasera baby. La notte è lunga e io devo fare una cosa”
“Mi hai detto di chiamarti se vedevo ancora Kennet”
La mia attenzione si alza nettamente “E’ lì?”
“No ma, ho un’amica che lavora al Pony Jumper, nella città di Violet Creek e, mi ha raccontato di un tizio che ha conosciuto in un momento di sconforto. Ho chiesto che tipo fosse e come si chiamasse e lei, mi ha detto che si chiama Kennet”
Pony Jumper. Ha un nome da locale equivoco “Grazie per l’informazione” le rispondo “Tieni la passera in caldo. Magari passo a salutarti prima dell’alba e ci strusciamo le nostre fiche a vicenda”

Lo trovo subito il Pony Jumper. Insegna al neon di un cavallino che cambia posizione da quattro zampe, poi sollevate e poi rampante come quella della nota sportiva rossa italiana. Un locale stile ranch, parcheggio intasato da camion, pick up e motociclette.
Parcheggio la Mini sotto un lampione che lampeggia come un faro guasto. Poco più avanti, semi nascosti dai bidoni della spazzatura, una coppietta sta amoreggiando, sicuri che nessuno li vede
Dentro. Fumo che galleggia nell’aria insieme a grida, urla, fischi. Molte mani alzate con banconote che sventolano attorno ad un palco rialzato con palo, contro ci si struscia una ragazza dalle grandi tette e un perizoma piccolo che le copre la fica.
L’amica di Judith si chiama Tippi. Si esibisce insieme ad un ragazzo al bancone. Fanno cocktail acrobatici, come Tom Cruise in quel film. Ma, al bancone c’è solo il ragazzo, carino, fisico asciutto, che sta facendo il giocoliere.
Mi avvicino, gli faccio segno con l’indice di avvicinarsi. Lui, tutto sorrisi, si avvicina continuando ad esibirsi “Mi dica, bella signora”
Diavolo, se me lo scoperei “Creco Tippi, sai dov’è?”
“Oh, Tippi? E’ andata via un quarto d’ora fa”
“Era sola?”
“No, credo abbia fatto colpo. Se n’è andata con un tipo fascinoso”
“Mi serve sapere dove è andata” gli dico toccandogli il braccio nudo. Se ha funzionato con Judith, magari rimescolo l’ormone anche al giovane acrobata
Lui mi osserva e, come previsto, mi osserva malizioso “Diavolo, ora che ti guardo bene, sei un gran pezzo di ragazza”
“Quindi, voi non siete solo guardare e non toccare?”
“No, se vuoi un servizio privato, te lo faccio volentieri, dietro compenso”
E ti pareva. Lo tocco ancora “Facciamo che, quando stacchi ti vengo a prendere, se mi libero dai miei impegni e ci facciamo un giro”
“Io stacco alle 3.00”
Gli mollo il mio biglietto da visita con il mio cellulare “Ora, mi dici dove è andata Tippi?”

La casetta di Tippi, steccato bianco, riquadro di erba con tanto di nani, ad un piano. C’è una Smart parcheggiata nel vialetto. Nessuna luce accesa. Brutto segno. O forse sta semplicemente dormendo e l’uomo che ha conosciuto non è l’amico dal grilletto facile
Parcheggio, scendo dall’auto, m’incammino verso la porta. Mi fermo a controllare la Smart, con la mano appoggio sul cofano: ancora tiepida.
Allargo le narici per captare odori strani ma, a parte erba e terra, non sento altro. Vado alla porta, mano sul pomello, giro.. Aperta. Spingo. Cautamente sbircio all’interno. Buio. Entro e richiudo la porta. Mi aggiro per casa in cerca di Tippi. La camera da letto è l’ultima. Ed è lì che la trovo nuda e in un lago di sangue. Quattro fori di proiettile su addome e torace. Il quinto in mezzo agli occhi.
Maledizione. Troppo tardi. E adesso?
Il cellulare squilla. Sul display c’è il nome di Vassili “Hai buone nuove?” chiede lui
“Avevo il bastardo ma, sono arrivata troppo tardi” guardo verso Tippi ma, senz emozioni non riesco a commuovermi in maniera convincente “Un’altra vittima, fresca”
“Chi è?”
“Si chiama Tippi e faceva la spogliarellista al pony Jumper”
“Da quanto tempo è morta?”
“Che diavolo ne so, mica sono un cazzo di CSI”
“Sei in forma Gris ora. Prendi una punta di sangue e assaggiala”
“Che devo fare?”
“Succhia una goccia di sangue. LA sua memoria ti farà vivere ricordi parziali di quelli che ha vissuto lei”
Sospiro. Intingo un dito dentro la pozza di sangue accumulata sotto il corpo della ragazza. Succhio. Non succede nulla
Poi, di colpo.. Tippi che segue l’uomo a me no noto.. Tippi che sale sulla Smart e guida per le strade della città fino a casa sua.. Tippi che fa entrare lo sconosciuto in casa.. Tippi che bacia e stringe, che si toglie i vestiti e rimane nuda.. Tippi che viene penetrata e inculata… Tippi che si in ginocchio ed esegue un pompino degno da oscar a Kennet.. Tippi che ingoia avidamente fino all’ultima goccia.. Tippi che sorride estasiata mentre Kennet allunga una mano verso la giacca e afferra qualcosa.. L’immagine si spegne quando Tippi riceve il colpo in mezzo agli occhi
“Sei ancora lì?” chiede VAssili dall’altra parte
“Sì, io.. ho visto qualcosa.. E’ questo che riesco a fare?”
“Puoi fare anche altro. Se versi una goccia di sangue in gola alla vittima, puoi parlare momentaneamente con lei. Le domanda saranno limitate quanto sono le risposte. Se ne versi due, la vittima si anima e diventa una macchina di guerra che si attiva e fa il lavoro al posto tuo. Quando termina la sua vendetta, diventa cenere e tanti saluti. Con tre gocce, diventa un ravenant completo che combatterà al tuo fianco”
“Uno schiavo personale?”
“Anche ma dotato della sua coscienza precedenza. Con i tuoi poteri, le tua abilità, etc etc. LA differenza tra lei e te è che, tu sei una rediviva e lei una non morta” osservo il corpo accasciato di Tippi e mi trovo a pensare che, la ragazza ha un bel corpicino e mi ricorda un manga hentai. Una schiava personale. Non ci penso su troppo: tre gocce scivolano in gola a Tippi
di
scritto il
2020-09-08
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