Il dopo laurea 6.
di
Checco752.
genere
etero
Chiuso lo studio mi metto a cercare si internet una trattoria ma scopro poi che lì vicno avevo una rosticceria, così vado dritto e ritorno poco dopo a studio con pizza, supplì e fritti vari...un leggero pranzetto! Bagnato il tutto con birra fresca e poi vado a sdraiarmi a letto. Alle tre e mezza apro lo studio e neanche dopo mezz'ora vedo una Suora entrare insieme ad una consorella e si presentano subito a me, spiegando la più anziana che la giovane aveva problemi da discutere, cosa che dopo un lungo e stentato discorso, finalmente mi fa capire che la suorina era vergine, poco convinta di essere Suora, e, dulcis in fundo, le mancava tanto l'esperienza sessuale. Feci capire all'anziana che era meglio parlassi da solo con la giovane e non certo le avrei mancato di rispetto. Lei acconsentì ed uscì, così mi sedetti accanto a lei sul lettino dove era sdraiata e le dissi che la volevo tutta nuda per visitarla a fondo. Non esitò un attimo e subito si denudò tutta. Le palpai il ventre, i seni e poi, indossando un guanto le infilai l'Indice in vagina e lei sobbalzò, così capii che era sensibilissima ed eccitatissima, infatti poco dopo vidi uscire un rigagnolo di umore. Le chiesi se era convinta di essere Suora ma subito mi rispose che stava cercando disperatamente un motivo valido per uscire dall'Ordine Religioso, così la potei illuminare che poteva dire chiaramente di non avevre più la fede di prima ed ora si sentiva estranea a quel Mondo. Lei ebbe gli occhioni luccicanti di lacrime e si alzò per abbracciarmi, poi disse di chiamarsi Albertina ma nome canonico Suor Fiducia e mi chiese se mi piaceva. Certo che mi piaceva e subito glelo confermai e lei mi disse chiaramente che voleva fare l'esperienza di perdere la virtù, la verginità, fissandomi negli occhi come l'assetato ti chiede un bicchiere d'acqua ma subito. Le dissi che certe cose andavano fatte senza fretta e le consigliai di "spogliarsi da Suora" per poi venire da me e...risolvere ogni suo problema. Si rivestì velocemente e poi mi chiese di fare entrare la collega che subito entrò e Albertina spiegò subito che il suo malessere che la aveva indirizzata dal Medico, si sarebbe risolto con la sincera confessione che la vita religiosa non era per lei, così avrebbe fatto subito richiesta di essere libera dal "voto" fatto. Suor Celeste mi ringraziò per avere aiutato Albertina a vederci chiaro. Io passai ad Albertina di nascosto il mio biglietto da visita e le accompagnai alla porta rifiutando di ricevere il mio onorario. Passò una settimana e scordai così Albertina, ma mentre stavo scopandomi beatamente la mia bella segretaria, fummo interrotti dallo squillo del telefono: era Albertina! Mi dise di essere laica a tutti gli effetti e non vedeva l'ora di rngraziarmi di persona, così, accordatomi con lei, venne da me nel pomeriggio:
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