La mamma di Luca 4
di
TATO
genere
incesti
Tutto procedeva bene, Luca montava con regolarità mamma, mentre la sua si avvicinava al parto, tutti i giorni portavo mia madre da lui, e assistevamo, io e sua madre alla monta della mia, che si godeva il cazzone di Luca, ma i molti anni dell'uso degli anticoncezionali, sicuramente ritardavano la gravidanza di mamma, e la cosa indispettiva Luca, e così, un sabato, ci raggiunse a casa, c'era papà, Luca entrò, lo salutò, mi raggiuse in camera mia, e mi disse, chiama la troia, dille di venire subito nuda da mè, ma sei pazzo e mio padre, se se ne accorge, cazzi tuoi mi disse spompinalo segalo non mi interessa, raggiunsi mamma, e le sussurrai di raggiungerlo, nuda e subito, lei si alzò, diede un bacio a papà, e si diresse in bagno, dove si denudò, e raggiunse Luca in camera mia,io rimasi con lui, ero preoccupata, Luca la scopò per bene, lei soffocò a fatica le urla di piacere e poi una volta finito ci raggiunse, e Luca mi attese in camera mia.
Entrai, era nudo, il cazzo lucido, mi inginocchiai, e lo ripulii, è stupendo dissi, e lui mi baciò, mi spogliò, e poi con delicatezza mi infilò il suo meraviglioso cazzo nel culetto, era stupendo, con la scusa di mia madre erano un paio di mesi chenon mi scopava, mi montava con vigore, ma dolcemente, e poi mi disse, appena ingravido tua madre, io e tè ci sposiamo, e sarai mia moglie, e vivremo insieme, ti amo Paola, ti sposerò in bianco, mio amore, non capii più nulla e urlai il mio godimento e il mio sì, incurante della presenza dei miei, e così, la porta si spalancò, e mio padre mi trovò, in reggicalze calze e tacchi a scopare con il mio uomo.
Rimase di sasso, Luca mi venne dentro, baciandomi, io ricambiai, il mio cazzo era durissimo, ed esplose schizzando sborra sul letto, mio padre allora venne verso di noi, e con violenza mi staccò dal mio amore, e mi diede due ceffoni, dandomi del frocio e pervertito, e poi cacciò Luca.
Mamma cercò di farlo ragionare, ma lui era furioso, un figlio frocio, nò urlava, io ero in camera mia, e per nulla preoccupata mi preparai per uscire, mi infilai nel culo, un cazzone da 20 centimetri, tutto dentro, mi misi una gabbietta al cazzetto, con tanto di lucchettino, una gonna a metà coscia, sandali tacco 10, e una camicetta senza reggiseno, che mettevano in mostra le mie tettine, mi truccai per bene, presi la borsetta, e li raggiunsi in sala, mi avvicinai a mio padre, gli porsi la chiave, sollevai la gonna mostrai il io cazzettino ingabbiato, e gli dissi, si io sono gay, omosessuale, trav, amo Luca, lo sposerò, che ti piaccia o nò, e quando sarai pronto mi toglierai tù la gabbietta, e me ne andai.
Camminavo per il centro sentendomi il cazzone che si muoveva e a stento lo trattenevo, il mio cazzetto sborracchiava di continuo, sporcandomi l'interno delle coscie, era stupendo, ogni tanto mi fermavo, mi mettevo in posti appartati, lo sfilavo, e lo rimettevo, era una goduria.
Tornai a casa molto tardi, passai la serata a fare pompini a sconosciuti, in zona industriale, dove spesso Luca mi portava a fare la troia, poi verso mattina presto rincasai e andai a letto.
Verso le 11 ero a letto, uda con la sola gabbietta, mio padre aprì la porta, e mi svegliò, tieni la tua dannata chiave troia, e fai un po' quell che vuoi, stava per andare e lo afferrai per il braccio, no papà, me la togli tù, e allargai le cosce, lo vidi osservare il mio seno, i miei capezzoli, e o iniziai a toccarli erano turgidi, poi lui tolse il lucchettino, e sfilò la gabbietta, il mio cazzo si indurì immediatamente era bello duro e roseo, depilatissimo, scappellato, lo guardai, e iniziai a toccarlo, ti piace papi?, lui era perso con lo sguardo, allora, mi alzai, e abbassai il pantalone del pigiama, era nudo sotto e il suo cazzo era durissimo, lo presi in bocca e lo spinsi in gola, e una volta imboccato leccai le sue palle e poi iniziai il mio super pompino.
Cercò di allontanarmi, ma io non mollai e poco dopo mi stava pompando in bocca, era una nerchia pazzesca, allora tentai il tutto per tutto, mi girai mi misi a pecora, e dissi scopami, sfondami il culo, un attimo dopo mi pompava.
Fù una monta pazzesca, io lo incitavo a sfondarmi il culo, urlavo i mio piacere, mamma venne a vedere cosa accadeva e ci vide lì, figlio col cazzo in culo del padre, e così, mi venne dentro, urlandomi della troia.
Una volta spompato, lo imboccai e ripulii tutta la sborra rimasta, e ci mettemmo stretti stretti nel letto, mi baciò, poi scese e mi fece venire nella sua bocca.
Ora mamma poteva andare tranquillamente da Luca a farsi scopare, io divenni la donna di papà, e la sostituii completamente, tanto che quando Luca la mise incinta, non potemmo dire a papà che era suo, non aveva nemmeno toccato mamma, e così, scoprì di essere cornuto, ma non se la prese, anzi, mi disse, il prossimo sarà tuo se ti và, declinai e dissi che ero promessa a Luca, che sarebbe divenuto mio marito.
Entrai, era nudo, il cazzo lucido, mi inginocchiai, e lo ripulii, è stupendo dissi, e lui mi baciò, mi spogliò, e poi con delicatezza mi infilò il suo meraviglioso cazzo nel culetto, era stupendo, con la scusa di mia madre erano un paio di mesi chenon mi scopava, mi montava con vigore, ma dolcemente, e poi mi disse, appena ingravido tua madre, io e tè ci sposiamo, e sarai mia moglie, e vivremo insieme, ti amo Paola, ti sposerò in bianco, mio amore, non capii più nulla e urlai il mio godimento e il mio sì, incurante della presenza dei miei, e così, la porta si spalancò, e mio padre mi trovò, in reggicalze calze e tacchi a scopare con il mio uomo.
Rimase di sasso, Luca mi venne dentro, baciandomi, io ricambiai, il mio cazzo era durissimo, ed esplose schizzando sborra sul letto, mio padre allora venne verso di noi, e con violenza mi staccò dal mio amore, e mi diede due ceffoni, dandomi del frocio e pervertito, e poi cacciò Luca.
Mamma cercò di farlo ragionare, ma lui era furioso, un figlio frocio, nò urlava, io ero in camera mia, e per nulla preoccupata mi preparai per uscire, mi infilai nel culo, un cazzone da 20 centimetri, tutto dentro, mi misi una gabbietta al cazzetto, con tanto di lucchettino, una gonna a metà coscia, sandali tacco 10, e una camicetta senza reggiseno, che mettevano in mostra le mie tettine, mi truccai per bene, presi la borsetta, e li raggiunsi in sala, mi avvicinai a mio padre, gli porsi la chiave, sollevai la gonna mostrai il io cazzettino ingabbiato, e gli dissi, si io sono gay, omosessuale, trav, amo Luca, lo sposerò, che ti piaccia o nò, e quando sarai pronto mi toglierai tù la gabbietta, e me ne andai.
Camminavo per il centro sentendomi il cazzone che si muoveva e a stento lo trattenevo, il mio cazzetto sborracchiava di continuo, sporcandomi l'interno delle coscie, era stupendo, ogni tanto mi fermavo, mi mettevo in posti appartati, lo sfilavo, e lo rimettevo, era una goduria.
Tornai a casa molto tardi, passai la serata a fare pompini a sconosciuti, in zona industriale, dove spesso Luca mi portava a fare la troia, poi verso mattina presto rincasai e andai a letto.
Verso le 11 ero a letto, uda con la sola gabbietta, mio padre aprì la porta, e mi svegliò, tieni la tua dannata chiave troia, e fai un po' quell che vuoi, stava per andare e lo afferrai per il braccio, no papà, me la togli tù, e allargai le cosce, lo vidi osservare il mio seno, i miei capezzoli, e o iniziai a toccarli erano turgidi, poi lui tolse il lucchettino, e sfilò la gabbietta, il mio cazzo si indurì immediatamente era bello duro e roseo, depilatissimo, scappellato, lo guardai, e iniziai a toccarlo, ti piace papi?, lui era perso con lo sguardo, allora, mi alzai, e abbassai il pantalone del pigiama, era nudo sotto e il suo cazzo era durissimo, lo presi in bocca e lo spinsi in gola, e una volta imboccato leccai le sue palle e poi iniziai il mio super pompino.
Cercò di allontanarmi, ma io non mollai e poco dopo mi stava pompando in bocca, era una nerchia pazzesca, allora tentai il tutto per tutto, mi girai mi misi a pecora, e dissi scopami, sfondami il culo, un attimo dopo mi pompava.
Fù una monta pazzesca, io lo incitavo a sfondarmi il culo, urlavo i mio piacere, mamma venne a vedere cosa accadeva e ci vide lì, figlio col cazzo in culo del padre, e così, mi venne dentro, urlandomi della troia.
Una volta spompato, lo imboccai e ripulii tutta la sborra rimasta, e ci mettemmo stretti stretti nel letto, mi baciò, poi scese e mi fece venire nella sua bocca.
Ora mamma poteva andare tranquillamente da Luca a farsi scopare, io divenni la donna di papà, e la sostituii completamente, tanto che quando Luca la mise incinta, non potemmo dire a papà che era suo, non aveva nemmeno toccato mamma, e così, scoprì di essere cornuto, ma non se la prese, anzi, mi disse, il prossimo sarà tuo se ti và, declinai e dissi che ero promessa a Luca, che sarebbe divenuto mio marito.
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