Corna e turpiloquio
di
Cara amica
genere
tradimenti
In un ambiente porco il turpiloquio fatto di parole come zoccola, troia, puttana, perde la sua forza in quanto è banale.
Anche nei profili degli aspiranti cornuti, quelli che postano foto rubate alla moglie in costume al mare o mentre fa la doccia con lei ignara spesso nella didascalia indicano "vi faccio vedere la troia" nella speranza di trovare un corteggiatore che (a insaputa della lei) la conquisti.
I poveri aspiranti cornuti rimarranno tali per tutta la vita se sperano di far diventare troia una moglie che non ci pensa affatto. Quante energie sprecate inutilmente!
E quanta invidia degli aspiranti cornuti per un cornuto vero come Luca. La realtà è che dal momento che Luca iniziò una relazione con la troia il suo destino di cornuto era segnato.
La differenza la fa lei in quanto naturalmente zoccola.
Ma torniamo alle parole e alla sua banalità, anche se dare della vacca o della cagna in calore ha un peso maggiore della tradizionale puttana o troia.
Qualche bull esperto, infatti, nel descrivere la puttana, ha postato un commento in cui diceva “più che puttana è una vera vacca da monta mai sazia di cazzo, una cagna in calore".
Effettivamente le cose, messe in questo modo, appaiono diversamente.
Vi do un consiglio con le parole. Non limitatevi a leggerle nella mente ma sussurratele in modo che possiate sentirle e anche “più che una puttana è una vera vacca da monta mai sazia di cazzo, una cagna in calore" assume un altro significato.
Ma la puttana usa un turpiloquio spontaneo. Talvolta non si tratta di un vero e proprio turpiloquio ma di parole che le escono con naturalità in quanto le pensa veramente.
Capitò che nel descrivere una situazione extra sesso dovette ricorrere al ricordo di un incontro in motel e quando Luca gli chiese quale fosse (avendone fatti a decine) lei avrebbe potuto rispondere in vario modo, invece disse:" Quella volta che mi hanno rotto il culo!".
Capitò (e capita ancora oggi) che Luca e Anna incontrino qualche coppia per organizzare future gang. Con le coppie (visto la delicatezza) è unica situazione in cui si incontrano prima, davanti a un aperitivo, per testare eventuali affinità o meno.
Spesso le lei altra coppia sono, in questo contesto, allusive e il sesso viene descritto in termini consueti come anale, orale, rapporti completi eccetera.
In una occasione la vacca, sollecitata a descrivere la sua prima vita con il precedente marito, disse:" Lui guardava solo film porno e non capiva che aveva una zoccola sotto mano che non vedeva l'ora di prenderlo in culo e di farsi riempire tutti i buchi contemporaneamente!".
E lo diceva con naturalezza, assaporando l’aperitivo.
Quando la stessa coppia, incuriosita dal racconto in cui si descrive la puttana che spompina quasi trenta maschi in una volta sola facendoli venire tutti in bocca, la troia non esitò a dire:" Quella volta ho bevuto litri di sborra!!”
Anche in questo caso provate a sussurrare cosa dice la vacca e vedrete effetto diverso che fa.
Luca non è sorpreso. Da quando la conosce non le ha mai sentito una volta pronunciare la parola sperma ma sempre e solo sborra.
Se è così fuori dal contesto del sesso figurarsi quando scopa.
Qui ci sono due diverse situazioni: quando fa la troia con il cornuto assente e quando con il cornuto presente.
Ecco qua la parola che è stata innominabile per circa otto anni: cornuto!
Innominabile agli occhi di Luca ma ha sempre serpeggiato nella mente di tutti, non escluso in quella della vacca.
Vacca che in una occasione non perse l’occasione di metterci il carico. In aggiunta Luca non era presente e non ci furono video a testimoniare l’accaduto.
Un sabato pomeriggio, la vacca era alla monta e il cornuto (che ha il problema a non farsi vedere troppo in giro) costretto quasi a nascondersi agli amici e parenti che inevitabilmente gli chiederebbero dove sia la cara fidanzatina.
Una vera situazione da cornuto!
Il toro incula la vacca in modo animalesco, inizialmente la troia gradisce quindi chiede che le venga scopata la figa che in quel momento era in fiamme. Il toro acconsente a condizione che la troia urli che il suo uomo è un cornuto!
Che una vacca simile lo faccia non può stupire. Lo avrebbero, nella stessa situazione, fatto anche molte altre zoccole.
Quello che avrebbe dovuto far riflettere Luca era come la zoccola ci mise il carico!
Il toro, infatti, si sarebbe accontentato di un semplice (seppur urlato) “cornuto”.
Fu la vacca a metterci il carico definendolo “re dei cornuti” oppure” cornuto fin dal primo giorno” per arrivare al “cornutone super!”.
Luca avrebbe anche dovuto chiedersi come avrebbe potuto sapere il toro di molte situazioni (che postò sul suo profilo) se non le avesse dette la troia con l’intento di infoiarlo ancora di più.
Quando la cagna esce da sola di regola si filma, ma non sempre è accaduto e soprattutto il video non dura tutta la monta. Quindi una volta a casa descrive al cornuto la monta fatta poco prima per gli aspetti che il cornuto non ha visto.
Lo fa sussurrando tanto che Luca le chiede spesso di ripetere.
Le frasi in senso stretto non sono turpiloquio tradizionale.
Facciamo qualche esempio: “Ho bevuto tutto poi l’ho pulito che sembrava neanche usato!” …” Sborrava come un cammello e urlava come un maiale mentre mi riempiva la bocca” …” Mi ha inculato come un vero toro”…”Affondava i colpi in figa che mi pareva volesse sfondarmi la figa” …”Mi ha schiaffata alla pecorina e mi pompava come un porco”.
Anche queste provate a ripeterle vedrete che avranno un sapore diverso dagli abusati troia, puttana e zoccola.
Poi ci sono i video a testimoniare cosa accade in assenza del cornuto.
Mentre il ragazzino le pompa il culo nel letto matrimoniale e le chiede: “Come ti scopo il culo? Sono bravo?”
Qualche troia si sarebbe limitata a qualche “si” convinto, ma non lei.
“Sei fantastico, sei super, un vero inculatore! Ma continua così, porco, continua così!”
E vogliamo rammentare anche il memorabile: ” Non ricordo più il sapore della tua sborra!” detto a uno dei tori preferiti quando lo ospitò (con il cornuto a lavoro) dopo tempo che non lo rivedeva.
E con lo stesso toro non si fece scrupolo a dirgli che, da tanta era la voglia di farsi scopare e inculare da lui, si era masturbata tre volte in attesa che arrivasse.
Ovviamente in quella monta non si limitò a parlare della sua voglia e nemmeno del sapore della sborra che non ricordava. Ma quando il toro la inculava scandì ad alta voce, davanti alla telecamera, dei vari “Si. Tutto nel culo, tutto nel culo!” per arrivare a “Il tuo cazzo in culo mi fa impazzire”.
Pochi giorni dopo chiese ad un altro bull di arrivare di pomeriggio mentre il povero cornuto era a lavoro. Altra sorpresa dopo questa.
Questo toro non lo scelse perché fosse bello. Anzi, lo reputava uno non alla altezza per il suo standard di scelta. Ma lo aveva già incontrato in precedenza (con la presenza del cornuto) e lo ricordava come un grandissimo inculatore.
E la troia gradiva una bella inculata.
E inculata fu! Come un metronomo. Nessuna accelerazione ma ben oltre quattrocento colpi in culo. Alla pecorina e ripresa di spalle. Ventiquattro centimetri di un palo di carne in culo!
La vacca le piace talmente tanto da raggiungere l’orgasmo senza neanche sfiorarsi la figa.
Nel video serve attenzione per intravedere davanti a lei (immaginatela alla pecorina) un bagliore: è il cellulare nel quale urla tutta la sua goduria al cornuto ignaro di chi con sia la vacca in quel momento.
Ma, dopo il primo orgasmo, non è paga. Mentre il porco rallenta leggermente gli dice:” Era tanto che non lo prendevo in culo!”. Dando le spalle al toro e con la televisione accesa per nascondere le urla della vacca, il toro non capisce bene e le chiede di ripetere e lei non esita: “Era tanto che non lo prendevo in culo!”.
Immaginate la soddisfazione del toro che mugugna qualcosa ma viene immediatamente sollecitato dalla troia a ricominciare con un:” Spingiiiiiii !!”.
La sera stessa il cornuto lesse sul sito il commento del toro sul video (di cui ebbe una copia). Il commento diceva: “Visto che il cornuto non la incula ha chiamato me per farlo!”
La vacca a quanto pare dà il meglio nella scelta dei tori. Quest’ultimo di cui parlo ha incontrato la vacca varie volte senza mai incrociare il cornuto se non (pochi mesi fa) durante ultima monta.
È evidente che il toro considera Luca un cornuto! Ma questo capita anche ad altri tori la differenza sta nel fatto che questo fatica enormemente a trattenersi dall’urlaglielo in faccia!
E quindi lo fa sottovoce mentre affonda i colpi sulla troia. Ad ogni colpo un “cornuto”.
Talmente sottovoce che Luca se ne renderà conto solo dopo un paio di anni riascoltando quasi casualmente il video.
Quando il toro vede che il cellulare è in ricezione e che quindi il cornuto sta ascoltando e seppur stia ansimando riesce a dire: “La senti come gode? La senti come gode? “. È evidente che la chiusura della frase ideale sarebbe l’aggiunta di un bel “cornuto”. Ma la zoccola ha addestrato il toro a non farsi sentire, almeno mentre la telecamera è accesa.
Poco prima fu la puttana a impugnare il telefono con una espressione da puttana che più puttana non si può, per sussurrare al toro: “Dai che glielo facciamo sentire! “.
Anche qui la frase avrebbe dovuto essere completata con “glielo facciamo sentire al cornuto”.
Poco dopo il display si illumina e…
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