La cugina si fà suora!
di
Checco752.
genere
etero
Un giorno vado da mio zio Ubaldo perchè abbiamo la comune passione per le moto in tutti i sensi: Per seguirle nelle gare, per restaurarle e per goderci lunghi viaggi avventurosi perfino nel deserto con una guida per compagnia. Quel giorno appunto dovevamo andare a trovare dei pezzi di motore dal demolitore dove spesso trovavamo tutto. Mentre sorseggiavamo un caffè notai che lui era triste, silenzioso, pensoso, insomma...qualche cosa non andava dritta e così gli chiesi se potevo fare qualcosa per lui e dopo averci riflettuto molto, finalmente si apre con me e mi confessa di essere preoccupato per sua figlia Carmela, la quale aveva manifestato di volersi fare suora da tempo ed ora stava per entrare in convento e felicissima della sua decisione presa. Quando mi disse così stentai ad averlo ascoltato bene ma poi mi fece capire che da mesi non parlava altro di quella via da prendere. Zio Ubaldo mi chiese di trovare una scusa per parlare io con Carmela e, quando sentimmo che stava rientrando in casa, lui mi fece l'occhietto dicendo che andava lui a cercare i pezzi per moto ed io potevo intanto andare in garage a smntare la moto da sistemare. così lui uscì ed io andai in cucina dove la cuginetta, una gran sventolona di donna che a parte i capelli rossi, era la copia esatta della attrice Valeria Marini perciò formosissima. Mi sedetti acanto a lei e cominciai a dirle che da tempo stavo notando quanto fosse avvenente ed io morivo dalla voglia di "farle la festa" e lei per tutta risposta mi disse che aveva altri interessi e più mi affiancavo a lei palpandola sui seni e sulle cosce, più m'invitava a lasciarla perdere. Mi alzai e l'abbracciai ai fianchi, appoggiandole il cazzo al culo che già era durissimo e lei lì cercò di sfuggire alla mia stretta ma quando infine ci riuscì allontanandosi, allora mi lacciai la patta ed il cazzo che spingeva sugli slip, se ne uscì rivelando una sberla da guinnes e lei spalancò gli occhi dicendomi poi di rimetterlo dentro i pantaloni ma le risposi che lo avrei fatto solo dopo che l'avrei scopata perchè una starfiga come lei non può morire vergine senza sapere che sapore ha un cazzo così la immobilizzai e le sfilai gli slip, la gonna lunga ma larga e, dopo essere sceso a leccarle la figa tenendola ferma, allora le accostai il cazzo alle labbra vaginali e lo feci entrare dentro lentamente fino a che sentii cedere l'imene e lei urlò per il dolore ma non mi fermai perchè ero certo che se continuavo a scoparla allora avrebbe sopportato il dolore iniziale per passare poi al piacere del godimento ed infine così fu e quando iniziai a darle colpi decisi e possenti, lei mi scongiurò di non fermarmi mai e di continuare a scoparla fino a farla svenire di piacere...ed io...non mi fermai e addirittura, quando me ne venii le sborrai tutto dentro e quando lo feci uscire tra le sue cosce, le dissi che sarebbe stato il caso di telefonare al suo Medico per farsi prescrivere la pillola del dopo giorno e lei lo fece e subito, poi, dopo la telefonata si venne a sedere sulle mie cosce e disse che d'ora in poi avrebbe scopato solo con me e certamente non avrebbe preso i voti da religiosa ma da grande chiavatrice. Proprio quando mi stava dicendo ciò, squillò il mio telefonino ed era zio Ubaldo che mi chiedeva come stava andando con Carmela e subito lo tranquillizzai dicendgli che avevamo "parlato" molto sulla sua decisione ed ora stava meditando se rimanere laica o no e lo lasciai col dubbio che non era convinta di cambiare strada. Quando sentii che chiudeva la telefonata andai in camera di Carmela e la vidi completamente nuda sul suo letto ed aveva anche tolto le immagini sacre che affollavano il comodino ed allora mi spogliai tutto e le saltai letteralmente addosso scopandola a lungo fino a quando non sentimmo arrivare la moto di zio Ubaldo ed allora lui entrò a casa e ci trovò intenti a parlare della vita che reca anche gioie e intanto Carmela stava mangiando con gli occhi il mio cazzo ben celato dai pantaloni. Quel cazzo, il mio appunto, aveva cambiato la vita alla mia cuginetta! Chiaro che i nostri incontri non finirono così ma si moltiplicarono.
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