Quel sapore di ventenne olandese (cap finale)

di
genere
orge

Per dovere di cronaca – e scusandomi con voi lettori per un finale che si è fatto attendere per circa dieci mesi (!!) – riaccendiamo i riflettori sul magico veglione dello scorso Capodanno. Almeno per capire com'è andata a finire... Quando inconsapevoli di ciò che sarebbe stato da lì a poco, senza alcuna mascherina, io e mia moglie Sylvie ci si stava eroticamente sollazzando, tra le mura amiche e un catering da ristorante stellare, con la contessa Emanuela De Carlo (vestita in blu cobalto di Versace), con la giovane olandese Famke (sorellina ventenne di una nostra amica modella) e con due ospiti maschili: Filippo, l'elegante gioielliere di via del Babuino, e Thiago, il mitico e muscoloso istruttore di merengue.

Come ben ricorderete – ci si può rinfrescare la memoria rileggendo le puntate precedenti – si era giunti al culmine di un sensuale gioco di scelte / non scelte, dove la contessa (toccava a lei per prima) aveva inaspettatamente deciso di liberare le sue voglie sessuali non fottendosi uno dei tre uomini presenti, ma sdilinquendosi con la porca olandesina dai capelli mori e dagli occhi color azzurro mare. Un'accoppiata lesbo che avrebbe steso l'intero panorama dei bookmaker londinesi.

Sullo sfondo si era rimasti noi tre rappresentanti del genere maschile, senza mutande sotto i pantaloni, a bocca aperta e a cazzo semi-dritto. In attesa di capire chi avrebbe scelto mia moglie Sylvie, l'ultima delle tre donne rimaste.

– Sarebbe troppo facile se scegliessi Thiago, il mio adorato salsero dominicano, di cui conosco a menadito le intime venuzze del suo membro poderoso.

Con innato senso dell'anti-tempismo, a Thiago questa era sembrata una bella notizia: si sta parlando di lui, il sole splende sui Caraibi, tutto va bene, ora si scoperà come dei ricci, pensava guardandosi intorno felice e orgoglioso. Peccato che nella sua mente di latino vertebrato non esistano le sfumature di linguaggio: il «sarebbe troppo facile» – lo capirebbe un bambino – faceva presagire che il gioco avrebbe virato altrove.

– Sarebbe troppo interessato – aveva continuato Sylvie – se scegliessi Filippo, generoso signore d'altri tempi, che mi ricompenserebbe di certo con qualche anellino di brillanti a decine di carati.

E lì avevo deglutito sapendo di deglutire. L'amico di mille scopate mi aveva guardato inebetito, quasi certo di aver capito dove stesse andando a parare il perverso gioco di quella lussuriosa di mia moglie.

– Come forse sapete – era entrata in gioco la contessa De Carlo, perfida sodale di Sylvie – tutte e tre le coppie sono obbligate a fare sesso con il partner che lo ha scelto!

Passo al tempo presente per entrare nel vivo. E intervengo con un maligno bagliore negli occhi: «Oppure a fare sesso con il partner che rimane alla fine del giro!»

È qui che Thiago e Filippo si rendono conto del trappolone. Mia moglie si avvicina, passa il suo braccio dietro la mia schiena e mi accarezza il collo con fare sensuale.

– Sì penso che sceglierò proprio mio marito. D'altronde è quello di voi tre che si fa sempre desiderare...

Ohi-ohi pensano i presenti a parte Famke, inginocchiata davanti alla contessa e inebriata nell'atto di leccarle la figa. L'olandesina, poco avvezza a intercettare il non detto di una lingua diversa dalla sua, sorride strofinandosi i capezzoli. Come se in ogni caso avesse percepito un'onda erotica in arrivo.

– Eh ehm... Scusate ma... – prova a giustificarsi il gioielliere spiazzato dallo scacco matto – io proprio non me la sento di...

– Di succhiare il cazzo al mio amichetto caraibico? – intercede Sylvie.

– Quale cazzo? – si sveglia finalmente Thiago, caduto dalle nuvole.

– Il tuo, quello che devi farti ciucciare dal nostro bel Filippo – aggiunge il carico la luciferina De Carlo.

– Y las chicas, non scherziamo! Io ero venuto per divertirmi e farmi succhiare la POLLA da voi donne!

– Bella gente – si aggiusta la camicia Filippo con una certa sudarella – io mi fermo qui. Siete simpatici e perversi, ma per me è troppo...

E così mentre il gioielliere si appresta a uscire di scena, Famke che ha finalmente realizzato, tenta di trattenerlo avvicinandosi con le labbra al suo collo e provando a lambirgli il lobo con la punta della lingua. Peccato che ne risulti un gesto scomposto e per nulla sensuale, quasi una presa in giro nella presa in giro.

– Quindi te ne vai sul più bello? – faccio io con finta delusione, guardando Thiago con la coda dell'occhio.

– Hermanos, anche per me il gioco ha superato il desiderio. E poi se il nostro Filippo fosse giovane e muscoloso, forse forse... Ma con quella pancetta e tutti quei peli sul petto!

Ci mettiamo tutti a ridere fragorosamente, tutti tranne Filippo che non si è ancora ripreso dall'imboscata di Capodanno. Rispettandone le scelte, accompagno l'amico (ormai ex amico) gioielliere alla porta e guardo stupito anche Thiago, indeciso se rimanere a fare la bella statuina.

– Ascolta Thiago – dice Sylvie sempre più perfida – se vuoi restare, ti tocca guardare. Guardare senza toccare...

– Eh no, questa è veramente cattiveria!

– Allora ti mandiamo un video più tardi – cinguetta la contessa, accompagnandolo alla porta – Peccato caro Thiago: il caso ha voluto che io non abbia potuto assaggiare quel mestolo che tieni tra le gambe. La mia amica Sylvie me ne parla sempre con entusiasmo...

– Eh vabbè, per questa volta è andata così. Speriamo che nel nuovo anno potremo ballare insieme qualche salsa tondeggiante.

Usciti di scena (non senza uno strano senso di smarrimento) i due "rivali" di genere, non mi resta che chiedere alla giuria di che morte devo morire...

Posso dirvi, cari lettori, che sarà una discesa all'inferno di quelle dove nulla verrà risparmiato. Girone per girone mi abbevererò alla fonte della dolce contessa, di cui leccherò la vagina per interminabili sequenze festaiole. Sarò spompinato di gusto dalla padrona di casa, mia moglie, che sul più bello mi impedirà di venire imponendomelo con lo sguardo. E saranno poi entrambe le "signore" a orientare il mio cazzo in tutti gli orifizi possibili di Famke: nella giovane bocca famelica di carne; nella figa morbida di densità olandese, su e giù fino a sentire le flebili urla della ben-capitata. E infine nel suo buchetto posteriore, piccolo ed elastico, massaggiato per bene dall'amabile contessa, esperta in esplorazioni anali.

Saranno loro, entrambe le "signore", a indirizzare la mia durissima verga nel punto dei Paesi Bassi dove le curve dei glutei si congiungono e si dilatano. Quel poco che basta per far entrare piano piano il mio glande. Per sentirlo a proprio agio tra le pareti anali. Per iniziare un movimento, sempre più umidificato dalla saliva delle due spettatrici, che è durato dal 2019 al 2020. I veri botti di Capodanno sono esplosi nel culetto scomposto e capriccioso di una giovane femmina dal sapore nordico. Una cascata di irrefrenabile passione seminale.

Posso dirlo? Un percorso per lei di formazione e di crescita. Crescita anagrafica e anatomica. Una lussuria infinita.


[FINE DELLA STORIA]
scritto il
2020-11-17
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