Racconti insoliti 2
di
Vandal
genere
etero
RACCONTI INSOLITI
I-Denny e Iada
E ora Danny si alza e si avvicina a Iada. La bacia con trasporto, le mani scivolano sulla sua pelle liscia come seta, scendendo fino a quei glutei che sembrano essere stati scolpiti da un artista del passato, un Canova.
Iada, di una fresca bellezza conturbante, nuda, il corpo morbido e flessuoso premuto contro il petto di Danny.
Si baciano con passione, la mano di Danny che scende tra le gambe di lei, le dita frenetiche. Lei geme, si aggrappa al collo di lui, si lascia baciare e masturbare.
Lui ha un nastro di seta rossa. Alza le braccia di lei e la lega alla ringhiera della finestra che da sulla terrazza. Le mani accarezzano spalle e scendono sulle tette, le stringono, ne saggiano i capezzoli. Poi giù, lungo i fianchi. Lui che si inginocchia e affonda il volto in quel labbra così umide.
Danny la gira, le fa sporgere il culo verso di lei. Si sente perverso, un porco di prima categoria. Il bozzo nei pantaloni è troppo prepotente. Attraverso il tessuto dei boxer, appoggia il sesso tra le chiappe di Iada. Non ha intenzione di tirarlo fuori. La sua penitenza al giochino di carte che hanno fatto poco prima, uno strip dove, era il perdente a decidere la penitenza. Iada aveva perduto. Quella era la sua fantasia. Nuda, legata alla ringhiera, sodomizzata ma, Danny non avrebbe dovuto tirar fuori il cazzo. Il sesso doveva farlo con i boxer infilati.
Danny soffre ma obbedisce, la punta è uscita dai boxer e assaggia la pelle di lei “Ehi, trattieni il tuo compare” dice lei ansimando
“Difficile ..” l’afferra per i fianchi, preme come un forsennato “Troppo grosso”
Lei geme, non protesta, le mani si aggrappano alla ringhiera “Al diavolo la penitenza” grida lei
Lui si abbassa quel tanto che gli basta per far entrare la punta scoperta dentro di lei. Colpo di reni. Lei urla. Lui è una furia animale. Pompa, pompa, pompa. Lei urla, sbatte contro la ringhiera, lo prega, lo supplica.
Lui esplode dentro il suo culo. Iada urla in maniera prolungata, quasi d’agonia, le sembra di sentire lo sperma che le risale in gola.
Danny si stacca da lei con il cazzo in fiamme, gocciolando sperma sul pavimento. Lei si accascia, ansimante, dolorante, lacrimante.
Lui barcolla verso il bagno, si da una risciacquata, torna da lei. Le libera i polsi, l’aiuta ad alzarsi “Non male come prima volta, vero?” commenta lei
Lui le asciuga le lacrime, la porta in bagno, l’aiuta a pulirsi “Mi spiace. Mi ha preso questa frenesia da maniaco sessuale…”
“E’ tutto ok, non preoccuparti” lo bacia con tenerezza “Che ne diresti se andassimo in camera da letto e facessimo sesso con più dolcezza?”
I-Denny e Iada
E ora Danny si alza e si avvicina a Iada. La bacia con trasporto, le mani scivolano sulla sua pelle liscia come seta, scendendo fino a quei glutei che sembrano essere stati scolpiti da un artista del passato, un Canova.
Iada, di una fresca bellezza conturbante, nuda, il corpo morbido e flessuoso premuto contro il petto di Danny.
Si baciano con passione, la mano di Danny che scende tra le gambe di lei, le dita frenetiche. Lei geme, si aggrappa al collo di lui, si lascia baciare e masturbare.
Lui ha un nastro di seta rossa. Alza le braccia di lei e la lega alla ringhiera della finestra che da sulla terrazza. Le mani accarezzano spalle e scendono sulle tette, le stringono, ne saggiano i capezzoli. Poi giù, lungo i fianchi. Lui che si inginocchia e affonda il volto in quel labbra così umide.
Danny la gira, le fa sporgere il culo verso di lei. Si sente perverso, un porco di prima categoria. Il bozzo nei pantaloni è troppo prepotente. Attraverso il tessuto dei boxer, appoggia il sesso tra le chiappe di Iada. Non ha intenzione di tirarlo fuori. La sua penitenza al giochino di carte che hanno fatto poco prima, uno strip dove, era il perdente a decidere la penitenza. Iada aveva perduto. Quella era la sua fantasia. Nuda, legata alla ringhiera, sodomizzata ma, Danny non avrebbe dovuto tirar fuori il cazzo. Il sesso doveva farlo con i boxer infilati.
Danny soffre ma obbedisce, la punta è uscita dai boxer e assaggia la pelle di lei “Ehi, trattieni il tuo compare” dice lei ansimando
“Difficile ..” l’afferra per i fianchi, preme come un forsennato “Troppo grosso”
Lei geme, non protesta, le mani si aggrappano alla ringhiera “Al diavolo la penitenza” grida lei
Lui si abbassa quel tanto che gli basta per far entrare la punta scoperta dentro di lei. Colpo di reni. Lei urla. Lui è una furia animale. Pompa, pompa, pompa. Lei urla, sbatte contro la ringhiera, lo prega, lo supplica.
Lui esplode dentro il suo culo. Iada urla in maniera prolungata, quasi d’agonia, le sembra di sentire lo sperma che le risale in gola.
Danny si stacca da lei con il cazzo in fiamme, gocciolando sperma sul pavimento. Lei si accascia, ansimante, dolorante, lacrimante.
Lui barcolla verso il bagno, si da una risciacquata, torna da lei. Le libera i polsi, l’aiuta ad alzarsi “Non male come prima volta, vero?” commenta lei
Lui le asciuga le lacrime, la porta in bagno, l’aiuta a pulirsi “Mi spiace. Mi ha preso questa frenesia da maniaco sessuale…”
“E’ tutto ok, non preoccuparti” lo bacia con tenerezza “Che ne diresti se andassimo in camera da letto e facessimo sesso con più dolcezza?”
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