Chisi aiuto ad una trans 4.

di
genere
etero

Dopo che presentai l'appartamento ai giovani sposi, tornammo al mio ufficio e feci preparare i documenti da Daniela che si dimostrò brillantemente all'altezza della situazione da gestire, poi telefonai al Notaio e concordammo il giorno per l'atto di compravendita. Quando i giovani uscirono dall'ufficio, Daniela venne nel mio studio affiancandosi a me e mi fece vedere i documenti preparati all'atto. Il suo strusciarsi involontario a me diede dei brividi e mi girai col viso quasi scontrandomi con la sua bocca, sensualissima e carnosissima...dopo pochi secondi eravamo a baciarci in bocca e carezzandole le cosce ed i seni, ci trovammo nudi sul divano e subito le aprii le cosce infilandole il cazzo in figa facendola gemere subito ed ai gemiti si unirono urletti di piacere che la portarono all'orgasmo velocissimo, grazie naturalmente al mio cazzone che le riempì la fighetta già grondante di umori. La penetrai prima dolcemente ma poi mi scatenai impetuosamente ed arrivammo lei al suo quarto orgasmo ed io al mio primo e le sborrai tutto dentro. Dopo che ci ricomponemmo vidi Daniela impallidire e si rivolse a me, facendomi notare che avevamo scopato ma lei non aveva provveduto ad adottare un anticoncezionale, quindi io chiamai subito il mio Medico che non nascose una certa preoccupazione ma subito però mi suggerì un'iniezione che avrebbe agito da "spermicida", così disse per farsi capire senza inutili parole incomprensibili per me e professionalmente telefonò lui alla Farmacia più vicina perchè mi avessero consegnato il farmaco anche senza sua ricetta. Quindi mi fiondai in Farmacia e ne tornai subito dopo. Aprii la scatolina del farmaco che già sapevo doveva essere iniettato per intramuscolare e vidi nel sacchetto che il farmacista mi aveva fornito di una scatola di siringhe, alcool e cotone idrofilo. Vidi poi che la scatola conteneva cinque fiale e dovevo perciò praticare l'iniezione per cinque giorni. Quando Daniela vide le fiale, le siringhe e l'alcool, quasi svenì e si mise a tremare dalla paura. La abbracciai stringendola a me, poi la rassicurai che facevo le iniezioni anche ai bambini che mai si erano lamentati di avere sentito dolore per l'ago penetrato. Vidi poi il foglietto allegato alla confezione dove non segnalava che il farmaco inettabile non dava bruciore perciò le dissi di rilassarsi un poco e subito dopo gliela avrei praticata. Preparai il tutto per l'iniezione e mi misi a sollevare il vestitno a daniela abbassandole poi gli slippini e, dopo un lungo massaggio alla natica...zac...le infilai l'ago e lentamente le iniettai il farmaco, poi, estraei l'ago delicatamente e strofinai di nuovo il cotone massaggiando la natica. Dopo che Daniela mi vide gettare la siringa nel cestino della carta, mi chiese perchè stavo cambiando la siringa, gettando via la prima ed io le diedi un bacio sulla guancia, rassicurandola che avevo già praticato la punturina e lei spalancò gli occhioni piangendo poi ma di gioia: non aveva sentito affatto l'ago bucarle il culetto ed allora mi abbracciò al collo per poi però slacciarmi la patta dei pantaloni estraendo fuori il cazzo e prendendoselo in bocca slinguandolo e succhiandolo. L'erezione si verificò subito dopo ed allora le presi la testa tra le mie mani allontanandola dal cazzo svettante e sollevai la sbigottita Daniela sdraiandola sul divano e sfilandole gli slippini per potermela comodamente scopare ed allora lei spalancò le cosce ed io, dopo leccatole la fighina, la penetrai scopandola gioiosamente venendocene insieme godendo pazzamente. Proprio mentre stavamo venendo, sentimmo aprirsi la porta dell'ufficio e sentimmo il "ciao!" da Carmela che poi entrò al mio studio sorprendendoci abbracciati coi sessi "esposti al sole". Vide poi sulla scrivania siringhe e fialette, quindi domandò cosa era accaduto lì, in sua assenza ed io le spiegai dell'emergenza "gravidanza scongiurata" e risi con Daniela ed allora Carmela domandò a Daniela come aveva fatto a farsi fare delle punture senza protestare ma sempre io le chiarii che da me non aveva sentito nessun dolore. Carmela subito reclamò la sua razione di cazzo e disse subito che non temeva le iniezioni quindi dovevo farmi dare dal Medico un'altra scatola di fiale per lei. Chiamai quindi il Medico inventandomi la scusa che avevo rotto alcune delle fiale sbadatamente e chiedevo nuovamente un'altra scatola. acconsentì senza problemi e subito corsi di nuovo in Farmacia. Al ritorno trovai le gemelline nude sul divano aperto come letto matrimoniale e subito mi spogliai anch'io, dando inizio ai giochi, mettendo le gemelline sdraiate l'una accanto all'altra a cosce spalancate per poterle slinguare le fighette e, quando sentii i loro umori scolare fuori, ne penetrai prima una e dopo l'altra e, quando la prima godette copiosamente, allora uscii da lei per penetrare l'altra facendola godere anche e le diedi dei colpi intensi, poi proposi ad ambedue di mettersi a pecorina per poterle anche inculare ma insieme dissero che i culetti li avevano ancora vergini, quindi preferivano essere possedute ma con l'aiuto di lubrificanti ed allora i giochi finirono lì e ci rivvestimmo subito tutt' e tre, dico fortunatamente, perchè proprio allora suonò il campanello ed aprì Carmela ad un signore che cercava casa. Dopo pochi minuti Carmela accompagnava il signore al cantiere dove stava l'appartamento ideale per lui singolo perchè scapolo. Io e Daniela tornammo a sdraiarsi sul divano chiuso e ci baciammo con passione, poi mi prese un raptus e le chiesi se lei e sua sorella volevano amoreggiare con me e mia moglie insieme, poi le spiegai che da tempo sfruguliavo Maria chiedendole se le sarebbe piaciuto farsela con me insieme ad un'altra donna e mi aveva risposto di sì. Daniela mi rispose che doveva sentire Carmela naturalmente così rimanemmo che in serata gliel'avrebbe chiesto dandomi subito una risposta così avrei nuovamente stuzzicato Maria per un suo consenso. Era dopo cena che il telefonino squillò e Daniela confermò che anche a Carmela sarebbe piaciuto il "tre donne più uomo". Chiesi poi a Maria se voleva ancora giocare sessualmente in quattro, ovvero: noi due con le gemelline e lei rispose che la novità l'intrigava. organizzai una cena a casa mia invitando le gemelle ed al mattino dopo andai a fare spesa per la cena da stabilire con la data.
scritto il
2021-04-01
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