Il mio tormento...ma poi 7.
di
Checco752.
genere
etero
Il gioco si era fatto veramente pesante ma al solo pensare a Gloria, al suo visetto da bambina che stava trasformandosi in donna sempre di più...io impazzivo ed ero così dispostissimo a "sacrificarmi" scopando anche Giovanna che anche lei si sentiva sempre più lesbica col giocare con Gloria ed ora però mi trovavo a dovermi confrontare con Marco ed io, con gli uomini, ci avevo solo scambiato parole, sport ed altro ma mai e poi mai sesso! Comunque, per non distruggere una assai "chiacchierata" famiglia, decisi di stare al gioco senza rimpianti...per Gloria mi sarei anche fatto sverginare il culo, ora intattissimo! Passarono giorni in cui avevo solo lunghe telefonate con Gloria che in quel periodo doveva solo pensare allo studio ed allora ci si sentiva ma non ci potevamo vedere, baciare, amarci...che incubo, che magone alla gola! Solo dopo due giorni mi chiamò Giovanna che era sola in casa ed allora le dissi di venire lei da me che per stare qui aveva la scusa di riordinarmi la casa e certo, chiunque della sua famiglia rientrava a casa propria, non ci avrebbe così sorpresi a scopare perchè qui avevamo tutto il tempo di rivestirci e ricomporci fingendo di spolverare, pulire... . Così lei venne da me e, dopo che lentamente la spogliai tutta, la baciai in bocca per poi scendere giù a leccarle la figa che sentii già umida di umori e quindi mi eccitai subito smisuratamente e mi misi a scoparla facendola gridare di piacere ma, quando sentii che stavo per sborrarle dentro, decisi di rigirarla ed infilarle il cazzo in culo e gli diedi giù con la delicatezza di una zappa e le scaricai un lago di sperma che fuoriuscì e lei venne subito a succhiarmi il cazzo imbrattato di sperma, appunto, poi raccolse con la mano gli umori e la sborra che straboccavano dalla figa. Non contento di averla scopata e poi anche inculata, le misi il cazzo che stava già risuscitando in mezzo ai seni e le chiesi così di prenderselo in bocca mentre lo facevo scorrere su e giù e lei lo fece all'istante facendomi nuovamente godere sborrandole tra le tette. Dopo lei ripulì cazzo e seni con la lingua e ci ricomponemmo, ma mi rivenne un nuovo raptus che mi spinse a sfilarle di nuovo gli slippini ed incularla senza neanche gel, creme o altro ma solo una misera mia insalivata del glande. Le diedi dei colpi da demolitore ma lei godette soltanto e non soffrì, ciò significava che il suo culetto era già a fine rodaggio, allora la possedetti fino a scoppiare dato che mi ero trattenuto a lungo ma dopo dovetti mollare e sborrai invadendole il pancino. Lei, quando feci uscire il cazzo dal culo, mi abbracciò e baciò, dicendomi che se non ci fosse stata la possibilità del ritorno a casa del marito, si sarebbe fatta inculare nuovamente ma ora dovevamo lasciare tutto per riprenderlo domani e così fu, lei andò via ed io rimasi col pensiero al visetto di Gloria ma anche al bel culo di Giovanna. Il giorno dopo Gloria mi svegliò col telefonino alle otto in punto e mi disse che stava andando a fare gli esami a scuola ed allora le mandai un bacione augurandole il classico "in bocca al lupo" e lei mi rispose col "crepi!" facendomi sorridere nonostante fossi in stato di quasi incoscenza ed in "coma da sonno irreversibile". La telefonata si concluse così ma dopo nenache un'ora suonò nuovamente il telefonino ed era Gloria che aveva superato bene gli orali a scuola ed era quindi promossa. Mi disse poi di stare andando a casa sua ed allora si scatenò in me uno stato d'animo colmo di gioia per avere sentito Gloria felice, contenta ed allora mi misi a pensare cosa avrei potuto regalarle ma poi ebbi l'illuminazione e volai letteralmente alla bigiotteria dove le presi un anellino con pietrina rossa ed una collanina con i ciondoli del personaggio Harry Potter che lei amava tantissimo. Gloria ricevette i miei regalini al pomeriggio quando, appunto, arrivò a casa mia e, dopo averla baciata, abbracciata, le dissi di doverle dare alcune cose e le posai sul letto i pacchettini infiocchettati. Lei li aprì ansiosamente subito e dopo mi gettò le braccia al collo baciandomi appassionatamente dicendomi che quei ciondolini li desiderava da tempo e finalmente ora li possedeva e giù di nuovo a baciarmi poi si spogliò velocemente e scopammo subito, senza alcun preambolo eccitativo di cui non ne avevamo bisogno. Non sò quanto rimasi a penetrarla ma quando le sborrai godendo poi entrambi, vidi straboccare un fiume di sborra dalla sua fighina arrossita da fare impressione ma, certo, con quelle bordate che ci davamo! Rimanemmo a lungo abbracciati poi lei disse di dovermi lasciare per andare ufficialmente da Marco a festeggiare la sua promozione ma che la vera festa più bella era stata quella che le avevo fatto io e poi con quei graditissimi regalini. Lei quindi uscì e sentii poco dopo il rombo della sua Vespa alla porta di Marco. Al mattino dopo mi affacciai alla finestra e vidi Marco che lavava l'auto di sua madre in giardino. Lo salutai con un cenno di mano e lui mi rispose dicendo che dopo sarebbe venuto a parlare con me e però io già immaginavo di cosa mi avrebbe "parlato"!
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